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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «La»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
magnifico di Carlo Quinto, la mosca al mento, le
2
1945
le piume al cappello, la spada al fianco. ¶ L
3
1945
indomani, di buon mattino, la signorina Fufù andò all
4
1945
come nei musei che la signorina Fufù visitava giovinetta
5
1945
signorina Fufù visitava giovinetta, la mattina della domenica, in
6
1945
arpeggi più volte ripetuti: la voce di un pianoforte
7
1945
unto di untuosità ecclesiastica. La signorina confidò a costui
8
1945
domandò a sua volta la signorina Fufù, sgranando gli
9
1945
mano davanti alla fronte la momentanea distrazione. «Scusi: diciamo
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1945
coda». ¶ «Il migliore», disse la signorina Fufù, che non
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1945
signore scopriva ad alcuni la dentatura, ad altri carezzava
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1945
degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la
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1945
la trombettina insistente del la perpetuo. In una sala
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1945
albino» disse accennando con la mano l’untuoso signore
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1945
sorrise con infinita malinconia. La signorina Fufù non capì
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1945
non capì, e guardò la sua guida con una
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1945
il contratto. Rimasta sola, la signorina Fufù toccò un
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1945
sala della Pergola, durante la rappresentazione del Don Giovanni
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1945
Volfango Amedeo Mozart. ¶ Ora la signorina Fufù è felice
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1945
arcanamente felice. Ha pagato la fattura, ha dato la
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1945
la fattura, ha dato la mancia ai facchini, ha
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1945
ai facchini, ha richiuso la porta di casa, ha
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1945
al salotto, che trasforma la vita in tutto lindore
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1945
bellezza, e dissipa con la sua voce d’oro
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1945
sua voce d’oro la bruttezza, il dolore, la
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1945
la bruttezza, il dolore, la morte. ¶ Egualmente erculei erano
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1945
E proprio a costui la signorina Fufù consegnò le
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1945
sospetto essa vide traversare la fronte di colui, solcata
29
1945
imperlata di sudore, non la più tenue luce di
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1945
rossa. E quando finalmente la signorina Fufù si ritrovò
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1945
armonia, ma subito ritrasse la mano con raccapriccio: la
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1945
la mano con raccapriccio: la tastiera era calda e
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1945
era calda e molle. ¶ La signorina Fufù si arrischiò
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1945
si arrischiò a toccare la coda dello strumento, ed
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1945
morbida e calda. ¶ «Hanno la febbre i pianoforti?». ¶ Dissipata
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1945
febbre i pianoforti?». ¶ Dissipata la prima e maggiore paura
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1945
prima e maggiore paura, la signorina Fufù si accorse
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1945
intasando sulle zampe tozze. ¶ La signorina Fufù non chiuse
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1945
non osò, ma attraverso la porta le pareva di
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1945
Le tornò in mente la «distrazione» dell’untuoso signore
41
1945
sotto il lenzuolo. Per la prima volta nella sua
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1945
vita di vergine cinquantenne, la signorina Fufù si sentì
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1945
uomo. ¶ Alle sette, Marta, la donna di tuttofare che
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1945
volle dare spiegazioni attraverso la porta chiusa. La signorina
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1945
attraverso la porta chiusa. La signorina Fufù corse in
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1945
suoni sottili e dorati. ¶ La signorina Fufù arrivò alla
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1945
distrazione. ¶ «Una svista» disse la sua voce di miele
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1945
tengono in fabbrica per la riproduzione, e che per
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1945
non perdé sillaba. Lesse la prima e la seconda
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1945
Lesse la prima e la seconda pagina, lesse – caso
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1945
pagina e il «taglio», la recensione di un concerto
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1945
lesse con altrettanta attenzione la cronaca della quarta pagina
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1945
verticali... ¶ A questo punto la signorina Fufù staccò gli
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1945
per riprendere contatto con la realtà, poi tornò a
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1945
una volta ancora, come la sera avanti a teatro
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1945
sera avanti a teatro, la signorina Fufù sentì l
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1945
Bella. Il nome, pensa la signorina Fufù, è il
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1945
figli non hanno ancora la possibilità di esprimere sul
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1945
per scherzo, ma ora la signorina Fufù si domanda
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1945
significato né suono per la signorina Fufù, come per
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1945
Fufù, come per noi la parola «gioviale» non riecheggia
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1945
più nella nostra mente la felice influenza di Giove
63
1945
venuta nel convincimento che la vita ormai non sarebbe
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1945
era diventato inutile e la signorina Fufù non aveva
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1945
è per questo che la signorina Fufù ignorava che
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1945
linee della rete ferroviaria la trazione a vapore era
67
1945
le locomotive dai locomotori. ¶ La lettera del notaio dottor
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1945
arrivò inaspettata, che invitava la signorina Fortunata Felicita Bella
69
1945
venire a Firenze, per la successione dello zio Bruno
70
1945
aggettivi malevoli e accusatori, la signorina Fufù non volle
71
1945
Firenze «a cose fatte». ¶ La signorina Fufù non «sentì
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1945
atrio dell’albergo, presso la cattedra del portiere, grondavano
73
1945
spettacoli. Del Maggio Fiorentino la signorina Fufù aveva un
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1945
camminare a ritroso. Stranamente la signorina Fufù si ritrovò
75
1945
irrimutabilità della sua vita, la signorina Fufù aveva buttato
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1945
le sue ultime speranze?... ¶ La signorina Fufù uscì dall
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1945
e porta tra noi la luce senza vita né
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1945
Giovanni alla Pergola» pensò la signorina Fufù, e sottilmente
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1945
nel buio, e allora la signorina Fufù si avvide
80
1945
gabbia d’oro. ¶ Era la musica del Don Giovanni
81
1945
del Don Giovanni, ma la signorina Fufù pensò la
82
1945
la signorina Fufù pensò la musica di Don Giovanni
83
1945
a poco a poco la circondò da ogni parte
84
1945
trasformò in oro. Non la sola coscia come Pitagora
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1945
quella gabbia d’oro la signorina Fufù si sentì
86
1945
e duro che uccide la ragione dell’uomo e
87
1945
atmosfera d’oro che la signorina Fufù ha ritrovato
88
1945
pianoforti da vendere, e la dorata musica di Mozart
89
1945
che ha udito, ma la rivelazione le è egualmente
90
1945
e armonia, e onde la bruttezza è esclusa, il
91
1945
è esclusa, il dolore, la morte. ¶ La signorina Fufù
92
1945
il dolore, la morte. ¶ La signorina Fufù ha capito
93
1945
vizzo petto in tumulto, la signorina Fufù fu via
94
1945
all’invito di «dar la mano» a Don Giovanni
95
1945
e fosca Donna Anna, la signorina Fufù non riuscì
96
1945
alla memoria del padre? La signorina Fufù entrò in
97
1945
a quella sgradita sorpresa, la signorina Fufù rievocò la
98
1945
la signorina Fufù rievocò la figura ben nota della
99
1945
a imbuto. ¶ Come mostra la sua meraviglia, sono molti
100
1945
sono molti anni che la signorina Fufù ha perduto
101
1945
formale della locomotiva (benché la parola «evoluzione» non fosse
102
1945
battaglie. ¶ In quel tempo la signorina Fufù aveva anche
103
1945
prospetto della locomotiva con la faccia dell’uomo, e
104
1945
e quello corto stupidità, la locomotiva del pari acquistava
105
1945
ha trovato di poi la sua naturale applicazione nella
106
1945
nella pratica sessuale, perché la signorina Fufù, che ora
107
1945
che ora è sopra la cinquantina, si trova tuttora
108
1945
di verginità. ¶ In gioventù la signorina Fufù aveva seguito
109
1945
essa ricorda ora che la locomotiva quel «grande» la
110
1945
la locomotiva quel «grande» la chiamava «vaporiera». ¶ La scoperta
111
1945
grande» la chiamava «vaporiera». ¶ La scoperta che la vaporiera
112
1945
vaporiera». ¶ La scoperta che la vaporiera non esiste più
113
1945
della signorina Fufù come la perdita di un caro
114
1945
bielle, e rifacendo con la bocca a rosa tra
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1945
bocca a rosa tra la selvosa barba il «fufù
116
1945
nero «fatale» della locomotiva: la locomotiva pettegola e frettosa
117
1945
che corre fischiettando per la campagna, traversa i ponti
118
1945
luminoso pomeriggio d’estate, la sua piccola mano guantata
119
1945
distanza di mezzo secolo, la signorina Fufù conclude a
120
1945
che «il progresso uccide la bellezza». ¶ Questo pensiero la
121
1945
la bellezza». ¶ Questo pensiero la signorina Fufù non lo
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1945
della vettura. Al finestrino la signorina Fufù è rimasta
123
1945
sotto dei capelli posticci. La signorina Fufù ama circondarsi
124
1945
il tempo in cui la donna si mostrava all
125
1945
a guisa di arieti. La signorina Fufù, che si
126
1945
si stringeva al petto la sua magra valigetta di
127
1945
si stringe al seno la carne della sua carne
128
1945
di seconda classe, e la signorina Fufù, lieve come
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1945
insinuò di sghembo tra la parete dello scompartimento e
130
1945
camicia, che dormiva con la faccia coperta da un
131
1945
contatti col gigante dormiente la signorina Fufù inferì una
132
1945
una certa quale ripugnanza la strinse a farsi ancora
133
1945
giri di corda e la giacca che si buttò
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1945
spalla come un cacciatore la preda, e uscì dallo
135
1945
montagna non trovò nemmeno la forza di gridare. Il
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1945
cielo ad ali spase. La signorina Fufù si sentì
137
1945
dei suoi viaggiatori; eppure la signorina Fufù non si
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1945
e mostruoso. ¶ A Orte la signorina Fufù rimase sola
139
1945
pericolo di nuove invasioni, la signorina Fufù allungò la
140
1945
la signorina Fufù allungò la mano vizza come una
141
1945
plàtano, toccò il giornale la prima volta come se
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1945
Messaggero». Cominciò a leggere. ¶ La signorina Fufù leggeva con
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1945
con l’attenzione e la pienezza, con l’indifferenza
144
1945
l’indifferenza pure e la mancanza di criterio selettivo
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1945
strinse al petto, con la sinistra sonò il campanello
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1945
Io offro agli uomini la forma inalterabile e fissa
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1945
fissa, ed essi, pazzi, la rifiutano!». Ma la soddisfazione
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1945
pazzi, la rifiutano!». Ma la soddisfazione maggiore del signor
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1945
il celebre miliardario americano, la quale necessitò un viaggio
150
1945
che cominciava a sfaldarsi – la soddisfazione maggiore del signor
151
1945
zimarra a stellone, fluida la candida barba sul petto
152
1945
suo portamento, i gesti, la voce avevano acquistato una
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1945
o se perché anche la nascita dei figli segna
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1945
segna in certo modo la morte dei genitori. Tuttavia
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1945
a fine di adeguare la sua giovane sposa all
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1945
il signor Didaco trovò la perla degli assistenti nella
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1945
annunciava con parole strazianti la morte del suo adorato
158
1945
a Genova, «perché almeno la spoglia dell’adorato le
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1945
adorato le restasse, poiché la cara anima era volata
160
1945
era volata via». Se la contessa Santa dell’Acquasanta
161
1945
nome fa credere e la sua condizione sociale, noi
162
1945
precetti della religione con la sua fede nell’anima
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1945
partiva tranquillo: anche se la sua assenza fosse durata
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1945
del dolore. ¶ «Eccolo» disse la nobildonna, alzando la mano
165
1945
disse la nobildonna, alzando la mano bianca e desolata
166
1945
bianca e desolata verso la cara spoglia. E dopo
167
1945
Pensare! lui che era la vita! il movimento! la
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1945
la vita! il movimento! la gioia!». ¶ «Meglio così» susurrò
169
1945
Didaco, ma per fortuna la contessa, assordata dal dolore
170
1945
straordinario di catalessi, ma la contessa Santa dell’Acquasanta
171
1945
indugio il treno e la sera stessa ritornò in
172
1945
stessa ritornò in sede. ¶ La casa dormiva silenziosa. Il
173
1945
abiti di viaggio, indossò la zimarra a stellone e
174
1945
andare a letto. Aprì la porta piano piano, con
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1945
il piccolo eden attraverso la vetrata, le piante e
176
1945
dei suoi abitatori». ¶ Dentro la gabbia della Corte d
177
1945
d’un tratto, scotendo la candida testa divina, riprese
178
1945
Presidente, potevo permetterla?». ¶ Era la pura verità. Sicuro che
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1945
corruzione e resa immutabile la loro bellezza, tornò a
180
1945
zimarra a stellone, fluente la candida barba sul petto
181
1945
mai. Fra due angeli. ¶ LA PIANESSA ¶ Il treno aveva
182
1945
treno aveva bruciato anche la stazione di Orvieto, correva
183
1945
di viaggio pletorico, come la piccola città di Riva
184
1945
Riva dal monte Brione, la signorina Fufù è in
185
1945
dell’aspirante aviatore dentro la macchina che nelle scuole
186
1945
questo inebriante fragore che la signorina Fufù si sentì
187
1945
oscuro vortice filologico ebbe la rivelazione di come nascono
188
1945
riferito al convoglio ferroviario, la cosa andò così. Tra
189
1945
Tra Arezzo e Chiusi la signorina Fufù volle uscire
190
1945
scintillava al sole, e la signorina Fufù si accorse
191
1945
al suo treno mancava la locomotiva, cioè a dire
192
1945
locomotiva, cioè a dire la testa. ¶ Per istintiva reazione
193
1945
assieme, sentiva, «vedeva» dentro la testa di quella dea
194
1945
lei, intorno a lei la grande finzione; e la
195
1945
la grande finzione; e la fede squarciarsi come uno
196
1945
Centoversuri, ma ancora sentiva la forza di quelle mani
197
1945
Lodovico ritrova l’enorme, la tragica buffoneria di quel
198
1945
morente: «Chiappadoro...». ¶ PARADISO TERRESTRE ¶ La bottega era alla congiunzione
199
1945
ilare diavoletto che con la punta della coda sottile
200
1945
essi pure a ricevere la parte combusta della sigaretta
201
1945
nome di Scherzo Americano, la vescica da collocare sotto
202
1945
occhio del passante, arrestava la sua marcia, lo invitava
203
1945
d’altra parte che la collocazione dei Capricci di
204
1945
veduta, a significare che la sua bottega e gli
205
1945
essa contenuti erano di da ogni concezione cosmica
206
1945
ogni concezione cosmica, di da ogni meccanismo o
207
1945
passate, di cose morte. La bottega del signor Codro
208
1945
parte almeno di esso la cupola del cielo tolemaico
209
1945
uomini e all’anima la libertà di volo. ¶ Qui
210
1945
precisamente il giorno che la madre dell’allor piccolo
211
1945
Tolomeo mostrava al passante la sua forma di piccolo
212
1945
dipinto di verde. Ebbe la mamma del piccolo Didaco
213
1945
signor Codro? Probabilmente no. La vergogna che l’uomo
214
1945
nella Bottega dell’Inutile, la donna non la sente
215
1945
Inutile, la donna non la sente; e quando pure
216
1945
sente; e quando pure la sentisse, quella donna era
217
1945
non vinca per dare la felicità al suo bambino
218
1945
desiderio dell’uomo e la sua finzione ispirata dal
219
1945
supremo capolavoro dell’uomo. ¶ La prima impressione sul piccolo
220
1945
fu di timore, perché la simiglianza di forma tra
221
1945
di cacao con cui la mamma di Didaco stimolava
222
1945
piacque al piccolo Didaco la forma conica di quell
223
1945
Didaco, pieno d’alberi la testa, si ritirò nella
224
1945
camera dei giochi, e , solo con la sua
225
1945
e là, solo con la sua fantasia, immaginò la
226
1945
la sua fantasia, immaginò la smisurata vastità del regno
227
1945
sono una sparuta minoranza. La terza impressione che quell
228
1945
impressione di «pensiero», e la rivelazione assieme dei due
229
1945
in che si divide la vita dell’uomo: il
230
1945
verde; e di colpo la sua simpatia e la
231
1945
la sua simpatia e la sua fiducia andarono al
232
1945
Tolomeo; e Didaco per la prima volta si sentì
233
1945
in mano ai bambini. La forma, la specie, il
234
1945
ai bambini. La forma, la specie, il colore di
235
1945
carattere del bambino, indirizzano la sua formazione mentale, determinano
236
1945
pecorelle, dei pastorelli che la sua mamma gli comperava
237
1945
apparenza della vita. Crebbe la sua fama e diede
238
1945
e diede a lui la ricchezza. Imbalsamatore il signor
239
1945
le salvasse dalla corruzione, la quale è essa pure
240
1945
affabile proposta, afferrò con la destra il prezioso pechinese
241
1945
diede agio di esaminare la forma del batacchio che
242
1945
e sicuro della vittoria. ¶ La prontezza con la quale
243
1945
vittoria. ¶ La prontezza con la quale al primo colpo
244
1945
domandò: «È in casa la signorina...», ma mentre stava
245
1945
e tacque. Del resto la riluttanza di Lodovico fu
246
1945
fu secondata dalla vecchia, la quale come a risparmiargli
247
1945
quale come a risparmiargli la difficoltà di quel cognome
248
1945
aprirle», e tirò dentro la testa come una lumaca
249
1945
Passabile o addirittura impossibile? La penombra vietava ogni risposta
250
1945
se quel cielo estivo fuori così teso, così
251
1945
della miserabile penombra creata dentro dalle persiane accostate
252
1945
l’umanità, di tutta la terra, di tutto l
253
1945
inchinò in silenzio, con la beneducata mestizia dei partecipanti
254
1945
funerale. Essa accennò con la mano una poltrona di
255
1945
ma vi posò sopra la mano come se giurasse
256
1945
e stentò a riconoscere la sua propria voce, perché
257
1945
sulla parete dell’altro, la «storia di lui». ¶ A
258
1945
contagio opera. «Già rifaccio la sua voce» si disse
259
1945
come, cominciò a narrare la falsa storia di Enrico
260
1945
ma senza mai staccare la mente dalla storia vera
261
1945
filo in quella narrazione, la minaccia di una dimenticanza
262
1945
facesse pronunciare quello che la mente pensava ma la
263
1945
la mente pensava ma la bocca non doveva dire
264
1945
dire, mandando a soqquadro la fragilissima finzione. ¶ Diceva: «Fu
265
1945
di laggiù per darle la felicità», e contemporaneamente pensava
266
1945
contemporaneamente pensava: «Si pigliò la sifilide che in poco
267
1945
pensare al mare di dalla finestra, ingombro di
268
1945
nafta; ma sgombro di dal porto e puro
269
1945
quel cielo di cui la finestra dà un rettangolare
270
1945
gli gela il cuore. ¶ La fuga a due voci
271
1945
più volte aveva prospettato la possibilità di amori con
272
1945
Riuscì a trovare seducente la mancanza di seduzione di
273
1945
idee che gli traversavano la mente: finestrelle di cantina
274
1945
sale lo intenerì. Pensò: «La mia cara scipitona...». E
275
1945
da sé e sprigionò la sua mosca. «Sembrò», aggiunse
276
1945
che l’anima abbandonasse la spoglia mortale per salire
277
1945
con le zoppe. Ma la tentazione più forte Lodovico
278
1945
tentazione più forte Lodovico la ebbe nella commemorativa camera
279
1945
disse: «Il suo nome». ¶ La trovata di Lodovico sortì
280
1945
domande. Lodovico sentiva chiudersi la rete che si era
281
1945
Questa parola Lodovico se la sentì cadere di bocca
282
1945
d’un tratto di dall’incolmabile buco aperto
283
1945
pure Lodovico vide egualmente la subitanea trasfigurazione di lei
284
1945
mani come per arrestare la fuga della finzione, come
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perplessità durante il quale la repulsione di lei non
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non aveva ancora vinto la passiva resistenza di lui
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una dea vendicatrice, come la Giustizia, l’orribile, la
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la Giustizia, l’orribile, la spaventosa, l’incredibile verità
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passo, ma per fortuna la strada faceva gòmito e
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sarà proprietaria colei? Rivede la via Centoversuri con l
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alta fra i selci, la casa segnata col numero
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solo non capisce perché la casa porti il numero
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1945
sopra i quali come la spuma dal bicchiere di
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bicchiere di birra trabocca la sovrabbondanza dei vetusti giardini
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lei. «Ho fatto imbiancare la facciata. Erano anni che
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che questa casa portava la sua vecchia faccia grigia
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vecchio cane, nell’altro la madre di lei che
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della strada e con la roba che conteneva, c
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1945
volle che Lodovico visitasse la casa, «così come essa
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lontananza e in fondo la differenza tra amare un
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uomo che sta di da un oceano, praticamente
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1945
questa circostanza Lodovico non la considerava uno svantaggio per
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ma accettava di raccogliere la preda cacciata da un
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progetto di Lodovico, tutta la prima parte era dedicata
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1945
abbellirò anche di più la finta vita di Enrico
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Enrico o meglio ancora la «continuazione» di Enrico. Convincerla
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1945
in Lodovico. Poi, affermata la sostituzione, Lodovico avrebbe provveduto
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1945
padrone del campo. Presentiva la forza della sua posizione
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donna, confortarla, «risarcirla» dopo la «seconda» morte di Enrico
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1945
di fingere. Lodovico odia la finzione. Non per ragioni
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e l’immorale che la finzione contiene, ma per
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finzione contiene, ma per la fatica che richiede il
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1945
vantaggio, Lodovico rinunciava per la noia di portarle avanti
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aveva che da narrare la «vera» vita di Enrico
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parte del piano era la parte che Lodovico preferiva
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e rotonda, e lustra la finzione; ma soltanto aprire
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finzione; ma soltanto aprire la porta alla verità. ¶ La
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la porta alla verità. ¶ La verità. ¶ Non che Lodovico
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Non che Lodovico amasse la verità; non che egli
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che egli amasse «sempre» la verità; non che egli
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non che egli amasse la verità per se stessa
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quella» verità avrebbe distrutto la bella immagine di Enrico
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cuore. E Lodovico pregustava la gioia di vedere, alla
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risposto Lodovico. Lodovico sentì la «ricchezza» di quelle lettere
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aveva lasciato in eredità la sua fidanzata e il
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di forza maggiore, ossia la morte, era stato costretto
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il suo fidanzamento con la signorina... egli desiderava «passarlo
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restavano e farsi avanzare la differenza dal console; ma
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titoli»), Lodovico capì che la fortuna non doveva più
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1945
non gli sfiorò neppure la mente. Pensò anzi che
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generale è necessario studiare la topografia del luogo sul
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darà battaglia. E infatti la lettura di quelle lettere
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1945
tutte sagge e ammonitrici la profonda serietà del suo
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serietà del suo animo, la sua fede cieca negli
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lato debole di lei, la fessura attraverso la quale
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lei, la fessura attraverso la quale egli poteva trovare
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1945
TUTTA LA VITA ¶ Un giorno del
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nel tempo immediatamente precedente la prima guerra mondiale, a
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per quanto so, è la rappresentazione dell’informe ossia
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ossia di quello che la coscienza ancora non ha
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con alcuni di Casa «la Vita» i racconti più
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indicazione. ¶ Noi stiamo traversando la crisi di allargamento dell
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Anche il cristianesimo segue la sorte di questo universo
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1945
Dietro quel modesto edificio la cui vita era riassunta
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su dalla terra, viveva la fidanzata di Enrico, morto
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i rivenditori ambulanti lanciano la mattina nelle città. «A
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ba-a!» gridò novamente la voce dal capo estremo
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anche ora veniva di da un oceano. «A
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ba-a!» ripeté fortissimo la voce sotto il finestrino
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ba-a!» gridò ancora la voce lontano lontano, e
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tempo è tristezza. Poi la parola Ritirata spiccava perentoria
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fondo bianco, perché anche la parola «ritirata» evoca nei
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morte. E di sopra la piccola tettoia a frangetta
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portar via con sé la sua ultima speranza. E
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come se costei fosse la donna che egli era
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questa sola donna fosse la fidanzata di Enrico, morto
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1945
tardò a convincersi che la ragazza della stazione, sebbene
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a!» gridò più forte la voce, e questa volta
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arricchiva d’altra parte la sua vita così grigia
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sue tante occasioni mancate. La noia lo divora e
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ricomponendo questo ricordo con la diligenza di un mosaicista
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sua creatura mostruosa, mentre la moglie da anni riposa
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piano di sopra, e la figlia essa pure morta
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e si portano via la sua ultima speranza. La
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la sua ultima speranza. La vita di Lodovico è
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ferite silenziose, che nemmeno la èco dànno più del
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di dolore che dà la tela lacerata. Lodovico sa
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lacerata. Lodovico sa che la sua morte avverrà per
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sente sopra di sé la minaccia di questa noia
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potrebbe toccare ormai con la punta infocata della sua
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ora è estate e la sosta plumbea del primo
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tutta ammiccante d’occhi. La cameretta dell’albergo Nettuno
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lotta a morte con la noia, è mobiliata del
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attacco frontale. A traverso la finestra spalancata entra lo
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che pure ha consumato la vita nei viaggi; gli
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Quanto diversa sarebbe stata la sua vita se... Ora
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poverissimo albergo, a ordire la trama di un ricordo
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noia e ritardare così la sua fine per annullamento
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pressione della noia? Quando la noia, questa paralisi di
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esercitava nel segnale che la mattina, nelle caserme, chiama
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visita medica: «ammalàa... impestàa...». ¶ La città stentava a mostrarsi
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stesso della terra che la circondava, sulla soglia della
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vecchia se sapeva indicargli la via Centoversuri, ma colei
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a precipizio, tirandosi dietro la sedia che le si
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come dietro un velo la mole grassa e floreale
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floreale che indietreggiava traballando, la faccia di sua madre
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straordinaria fantasia. Lui è la nave e il fondo
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un occhio solo e la vista gli si paralizza
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aver tanto lottato per la libertà? A che tanto
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trovare steso per terra, la testa insanguinata e attraverso
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buchino del muro godersi la sorpresa, la costernazione, il
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muro godersi la sorpresa, la costernazione, il dolore di
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come simulare così abilmente la morte da non farsi
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Gregorio Staloro, che fa la seconda liceo, un giorno
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si tirò su con la sinistra la pelle della
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su con la sinistra la pelle della mammella, sparò
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sparò a traverso con la rivoltella. Ma Gregorio è
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che quando «quel discolo» la fa inquietare, essa non
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parola che quante volte la sente pronunciare da sua
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stretta allo stomaco, Luigino la associa alle parole discobolo
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cosa rotonda e rotolante. La verità è che i
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lui gli fanno fare la parte del proletario. Poi
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passati nel fumatoio e hanno litigato, perché Luigino
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ogni volta per aver la peggio, è uscito dal
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sbattendo l’uscio. Ecco la spiegazione di quel tonfo
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ansia. Si accerta che la stanghetta della serratura è
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nulla. Silenzio in tutta la casa. Quanto pesa, quanto
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Camminerà, camminerà, camminerà. Sotto la finestra c’è il
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è il giardino. Di dal giardino c’è
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giardino dei Fischietti. Di dal giardino dei Fischietti
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della città. E di dalla città ci sono
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gli orti. E di dagli orti c’è
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dagli orti c’è la campagna libera, fino al
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il monte. Arriverà di dal monte in un
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1945
molto utile nel viaggio. La custodia di cuoio pende
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i lenzuoli. Quando scopriranno la sua fuga? Di notte
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e lo scalpello. Troveranno la camera vuota, la finestra
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1945
Troveranno la camera vuota, la finestra aperta, il capo
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di sua madre. Ode la voce di sua madre
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1945
chiama. Lo chiama per la casa. Poi lo chiama
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1945
Poi lo chiama per la città. Poi lo chiama
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1945
Poi lo chiama per la campagna sempre più lontano
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quando egli «osò» alzare la mano su sua madre
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un uomo nella neve. ¶ La dura luce del giorno
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1945
egli ha «osato» alzare la mano, che ha «osato
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al cielo di smeraldo la falcetta della luna. È
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1945
falcetta della luna. È la luna nuova. Luigino l
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dal pavimento. Dura è la chiave da girare nella
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1945
Luigino ha «osato» alzare la mano su sua madre
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1945
che andava al supplizio la testa coperta di un
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1945
Brilla da una parte la cornice dorata dello specchio
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1945
poltrona: nella «sua» poltrona. La mano pende bianca dal
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1945
sguardo umano, e dopo la morte di Bug le
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1945
era in casa, passava la giornata nella propria camera
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1945
lugubre che partiva con la macchina e non sarebbe
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1945
alla porta d’ingresso. ¶ La voce allarmata di Ancilla
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attorno. Perché è allarmata la voce di Ancilla? Che
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Più potente di quanto la più potente voce umana
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1945
ora giacciono sparpagliati per la camera, come un bucato
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suoi abiti sparsi per la camera. Ma sono davvero
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1945
piatto su uno scoglio. La forma è la medesima
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1945
scoglio. La forma è la medesima, ma il colore
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il suo colore che la paura gli aveva fatto
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ritrova il suo colore: la paura la sbianca ancora
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1945
suo colore: la paura la sbianca ancora che Ruti
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dice: «L’ordine è la prima qualità di una
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Quando le tirarono via la coperta da sopra le
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sue forme, ma poiché la consuetudine vuole che le
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padre che si chiude la figlia in petto. ¶ POLTROMAMMA
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e trafelato. Aveva fatto la strada di corsa. Mentre
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1945
sbandierando». Luigino aveva portato la mano al fondo dei
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brivido nella schiena immaginò la scena in casa per
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scena in casa per la rottura dei calzoni, ma
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1945
accelerò egualmente il passo. ¶ La scuola era finita alle
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1945
dell’Abate Morto, dietro la guida di Pastinaccio loro
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1945
messo mano alle fionde. La battaglia era stata cruentissima
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1945
entra in casa per la porta principale ma per
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1945
porta principale ma per la porticina di servizio. Passa
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porticina di servizio. Passa la mano attraverso l’inferriata
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nottolino, richiude pian piano la porta dietro a sé
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1945
infila nel corridoio rasentando la parete, sta per arrivare
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1945
vieni?». ¶ Luigino non risponde. La madre gli posa le
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1945
di cuoio dal quale la custodia dell’orologio pènzola
464
1945
Su questa parola termina la prima fase dell’attacco
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1945
attacco e ha inizio la seconda. Per quanto Luigino
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1945
se ne può avvedere, la faccia di sua madre
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1945
quel sorriso? Piano piano la madre si va rimboccando
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1945
si va rimboccando con la sinistra la manica della
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1945
rimboccando con la sinistra la manica della vestaglia sull
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e ombrosa. Viene attraverso la porta chiusa un lieve
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1945
nella sala da pranzo la Rosa sta apparecchiando. Malgrado
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Rosa sta apparecchiando. Malgrado la gravità della situazione, Luigino
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1945
rostrata di unghie puntute, la mano continuava a lavorare
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1945
intorno alla manica floreale. La faccia si enfiava e
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1945
perché si chiama «leccamuffo»? La mano si alza lentamente
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1945
rossa gli ruotò dentro la testa, gli fece schermo
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1945
quanto alta era arrivata la mano minacciosa ma alla
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1945
afferrò al polso con la sinistra, e nell’istante
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1945
e nell’istante medesimo la sua destra, scattando d
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bambagia e tremolante come la gelatina. ¶ Luigino intravide come
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1945
fondo al quale è la soluzione di tutte le
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1945
il momento in cui la sua faccia diventa guardabile
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1945
denudano, e io guardo la faccia del mio compagno
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1945
in una faccia sola; la quale però muta e
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1945
dunque una facciata, con la porta e le finestre
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1945
quasi me ne accorgessi. ¶ La faccia del mio compagno
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1945
melensa che io non la posso guardare senza sentire
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1945
mare morto. Tuttavia io la guardo, perché intanto il
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1945
lì a poco se la ravvolge intorno al corpo
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1945
sopportato che costui offendesse la mia vista; ho sopportato
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1945
e che egli offenda la mia anima, questo non
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in fondo allo scompartimento. La luna splende nel mezzo
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spande un chiarore «di dalla vita» su una
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Collaborazione inaspettata. Capisco meglio la «mia» ragione. Vedo il
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affacciato al finestrino sotto la luna canto in omaggio
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pieghi al tuo passare ¶ la pietra in onda, ¶ e
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1945
posto. Ma mentre assaporo la gioia di essermi sbarazzato
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in vena di trasformazione. ¶ La luna splende nel mezzo
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sembra un mare rappreso. La sua luce non spegne
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bellissima, nella quale per la sua tanta bellezza io