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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, La verità dell'Alligatore, 1995

concordanze di «Lo»

nautoretestoannoconcordanza
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degli afroamericani della Louisiana. Lo suonavo alla maniera di
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affari suoi. E poi, lo cerca già la polizia
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convincerlo a ripresentarsi. Se lo facesse nei prossimi giorni
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mano. La seguii con lo sguardo mentre si allontanava
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le ventidue?». ¶ «E chi lo sa? Veniva a prenderlo
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il gesto di spingere lo stantuffo di una siringa
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sua generazione di sbusoni. ¶ Lo rintracciai facilmente. Cacciati dal
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a farci un giro». ¶ Lo feci salire in macchina
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è la donna che lo andava a prendere con
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quello di via Savonarola». ¶ «Lo conosco. Secondo te, se
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Marietto in macchina e lo riportai al suo bar
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aperta. ¶ Suonai il campanello. Lo udii distintamente, nonostante una
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era accostato. Spingendolo dolcemente, lo spalancai. ¶ L’odore mi
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verde brillante. ¶ Risalendo con lo sguardo dai piedi lungo
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datario indicava il 28 giugno. Lo confrontai con il mio
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Alberto. Immediatamente, prima che lo rintracci la polizia». ¶ «Forse
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nel caso in cui lo trovi, come credo, organizzarle
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trovato le guardie che lo avevano trascinato alla famigerata
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e lorde di sangue. Lo avevano massacrato ma lui
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mai saputo nulla e lo trasferirono alla casa di
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reclusione di Padova, dove lo conobbi. Se per gli
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per i cutoliani che lo consideravano ancora un potenziale
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ma un vero duro. ¶ Lo chiamavo tutte le volte
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che guaio vuoi che lo zio Beniamino ti aiuti
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ti aiuti a uscire». ¶ Lo guardai. Stava diventando calvo
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fuori l’attrezzatura». ¶ «Beniamino!» lo bloccai mentre stava aprendo
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senza servirsi delle mani, lo fece indietreggiare fin dentro
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allo scopo, come sempre. ¶ Lo spacciatore cercava di recuperare
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leggera spinta sul petto, lo faceva accomodare in poltrona
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economia con le parole». ¶ Lo spacciatore guardò Beniamino. «È
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è stato lui». ¶ «Alligatore, lo sai contro chi ti
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chi ti stai mettendo?». ¶ «Lo so chi sei, Bepi
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dov’è Magagnin. Me lo dirai, vero?». ¶ Era impaurito
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un braccio Beniamino e lo strattonai, obbligandolo a precedermi
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immedesimato troppo nella parte». ¶ Lo guardai. Ghignava soddisfatto. Scoppiai
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che ci aveva fornito lo spacciatore erano così precise
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ci avresti sistemato tu» lo ammonii mentre scavalcavo la
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casa, che io te lo rimetto in sesto». ¶ Su
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piano del pusher, se lo si fosse lasciato lavorare
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suo cliente prima che lo accusassero dell’omicidio, anche
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soldi che avevo trovato lo avrebbero inchiodato agli occhi
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mi mandava in bestia. «Lo sai che entrerai nel
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Ma come perché, Marco. Lo sai anche tu, è
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sono sempre le stesse. Lo so che a te
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casa della morta. ¶ «Parla!» lo esortò Rossini, con aria
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ho mai sentita, ragazzo» lo interruppe Rossini, sconsolato. «Scusa
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sconsolato. «Scusa se te lo dico, ma secondo me
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donna. E quella donna, lo scoprii in seguito, era
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mi picchieresti se te lo chiedessi?. Immagina che io
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metallizzata. Un giorno incrociai lo sguardo della donna al
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ci credereste, ma non lo so. Comunque mi sembra
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venivano? Aveva ereditato?». ¶ «Non lo so. Ma ne aveva
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chi la comprava?». ¶ «Non lo so». ¶ «Ma non è
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No» rispose sconsolato, chinando lo sguardo. ¶ «Cristo! Se non
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ha ammazzata, allora?». ¶ «Non lo so, non lo so
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Non lo so, non lo so, non lo so
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non lo so, non lo so. Basta, lasciatemi stare
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mi fece un cenno, lo seguii fuori dalla stanza
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dieci anni di manicomio lo rimetterebbero fuori. E tu
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così: hanno litigato, lei lo ha minacciato di non
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in contanti». ¶ «Mah, non lo so» Beniamino si lisciava
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il pirla» replicò Beniamino. «Lo sai che hai bisogno
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hai detto, ma non lo farò. Ti darò invece
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persona. ¶ Spensi il televisore. «Lo stanno cercando». ¶ «Già». ¶ Magagnin
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ennesima volta di seguirci, lo lasciammo in compagnia dell
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nostri sguardi poco cordiali lo dissuasero dall’attendere una
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si compra un cellulare lo fa per essere sempre
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clienti difficili come Magagnin». ¶ «Lo ha trovato?» chiese, ignorando
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a Beniamino di seguirmi. ¶ Lo studio della Foscarini si
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era arredata la stanza. Lo stile era del tutto
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Mi artigliò una spalla. «Lo convinca a parlare con
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Le cinque e venticinque» lo corressi, leggendo il verbale
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la porta della cucina. Lo trovammo disteso sullo stesso
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da una vena tumefatta. Lo toccai, era ancora caldo
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si sia ucciso?». ¶ «Non lo escluderei. Si sentiva fottuto
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morsa che mi stringeva lo stomaco. ¶ Il verbale riferiva
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quadrassero proprio per niente lo scoprii poi, quando lessi
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non ti sbagli». ¶ «Me lo ha ripetuto una ventina
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che quindici anni prima lo aveva dichiarato colpevole di
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lancette spostate». ¶ «Adesso te lo spiego. Magagnin, ricordi, era
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E perché non se lo è portato via? Al
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due volte e me lo sarei messo in tasca
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Non aveva senso che lo facesse e poi i
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E poi?». ¶ «Poi, cosa?». ¶ «Lo denuncerai?». ¶ «Ascolta Beniamino, non
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in questo casino ma lo faccio unicamente perché sei
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il ragazzo e io lo sono nei tuoi confronti
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strinsi la mano e lo baciai sulle guance. Sapeva
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della banda di Lallo lo Zoppo, il romano? Hanno
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che era ancora vivo, lo tiravano fuori, gli mettevano
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Dài che pesa, muoviti!» lo esortai. ¶ «Aspetta un attimo
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che di antipatico e lo sguardo triste che gli
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opinione del solito esperto. Lo strizzacervelli, onnipresente ospite delle
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noi» intervenne serafico Beniamino. ¶ Lo fulminai con lo sguardo
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Beniamino. ¶ Lo fulminai con lo sguardo e poi, nuovamente
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il colpo e abbassò lo sguardo sulla scrivania. ¶ «I
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che non posso farlo». ¶ «Lo so. Mi interessa solo
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indimenticabile questo nostro incontro. Lo vedi, quel delizioso frustino
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braccioli. Strappami di dosso lo slip. ¶ Lo so di
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di dosso lo slip. ¶ Lo so di cosa hai
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tutti i fronti. Me lo sentivo!» esclamò Beniamino. ¶ «Già
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trovato le istantanee, ormai lo saprebbe tutta la città
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seta rosso fuoco. Prese lo stereo e lo scaraventò
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Prese lo stereo e lo scaraventò contro il muro
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alle dieci». ¶ «Ottima idea. Lo zio Beniamino ha voglia
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Ciao, Beniamino, a lunedì» lo salutai, tagliando corto. ¶ «E
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complimentarmi con lui ma lo trovai di pessimo umore
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sapere cosa ha scoperto lo devo leggere sul giornale
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un altro calvados. «Questo lo offre la ditta. Deve
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articolo di Galderisi. Alzò lo sguardo e mi accolse
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sul caso. Il direttore lo ha già abbandonato, infatti
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l’assassino e tutto lo sbirrame della città. Tutti
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vorrei essere monotono ma...». ¶ «Lo sei, Beniamino, lo sei
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ma...». ¶ «Lo sei, Beniamino, lo sei». ¶ Quando il fotografò
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Questo mi servirebbe subito». ¶ Lo osservò. «Ah, miss funerale
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Si spaventò. «Giuro, non lo so, non l’ho
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tagliente Rossini. ¶ «Solo Piera lo conosceva, io l’ho
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ha uccisa?» domandai. ¶ «Non lo so, lo giuro, non
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domandai. ¶ «Non lo so, lo giuro, non lo so
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so, lo giuro, non lo so. Forse quel ragazzo
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insabbiata». ¶ «Non è detto» lo contraddissi, poco convinto. ¶ Tornai
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con la maschera. Me lo immaginavo come un pezzo
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inizio ero contraria che lo portasse a casa, anche
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divertente. Piera e io lo chiamavamo il “barboncino”. Faceva
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che cerchi di identificarci, lo facciamo avere alla stampa
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anni di incubazione...». ¶ Lei lo guardò atterrita e si
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Foscarini ma non credo lo farebbe. Credo invece che
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piaci. E ora telefoniamogli». ¶ Lo trovai al giornale. Quando
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e stai sicuro che lo pedinano». ¶ «E adesso?». ¶ «Ci
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procuriamo due cellulari clonati. Lo sai come funziona, no
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spese loro. Un apparecchio lo diamo a Galderisi e
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Galderisi e l’altro lo usiamo noi. Non possiamo
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avere a Galderisi? Se lo controllano non possiamo avvicinarci
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di provenienza illecita». ¶ «Non lo dica nemmeno per scherzo
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colui o coloro che lo stavano aiutando a sottrarsi
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cava con l’inglese?». ¶ «Lo parlo correntemente. Perché?». ¶ Le
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avvocato, siamo in Italia...». ¶ «Lo so dove siamo ma
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alla verità?». ¶ «Si sbaglia. Lo voglio quanto lei, ma
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decisamente in difficoltà. Teneva lo sguardo basso e si
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Sì». ¶ «Forza allora, me lo dica». ¶ «Buratti, maledizione, mi
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Quel venerdì 7 luglio me lo ricorderò per il resto
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aperto bocca e quando lo fece la sua gola
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bicchiere di tè freddo. ¶ «Lo beva» le disse, «le
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tornato fermo e determinato, lo sguardo rimaneva disperato. Mi
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ne è accorto?». ¶ «Non lo so. Mi creda, sono
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Un pivello» sbottò Rossini. «Lo sanno tutti che in
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la Belli, e non lo possiamo dimostrare, ma chi
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in Dalmazia?». ¶ «No, ma lo zio Beniamino ha pensato
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Non può finire così». ¶ «Lo immaginavo». ¶ Il punto di
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del mio ragionamento era lo stato di tensione in
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cui mani si trova lo schedario della propria vittima
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ed è certo che lo sei, doverlo dare per
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mano e che qualcuno lo contatti per estorcergli ancora
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Beniamino. «Perché invece non lo tiriamo giù dalle spese
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tiriamo giù dalle spese? Lo aspettiamo davanti a casa
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e demente, Beniamino. Se lo ammazziamo dobbiamo poi fare
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la vedo io, non lo freghi giocando al buono
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limite delle forze per lo stress, ne sono certo
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alcun valore». ¶ «Ancora non lo so. L’importante è
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cui era direttore e lo studio privato che divideva
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nel sotterraneo del palazzo. Lo stabile, signorile e ristrutturato
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e usciva il socio. Lo seguiva, dopo alcuni minuti
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non le succederà niente». ¶ Lo spinse dentro l’ascensore
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presi il registratore e lo misi a fianco della
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sta parlando». ¶ «Sì, che lo sa» intervenni. «Dell’omicidio
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valore a livello legale». ¶ «Lo sappiamo». ¶ «Volete ricattarmi?». ¶ «No
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pervertita della Belli. Non lo sapete che in questo
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nessuna possibilità. Nessuna». ¶ Abbassò lo sguardo e si chiuse
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un sospiro di sollievo. ¶ Lo slegammo e gli offrii
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alcun bisogno che lei lo sappia. Ci racconti invece
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inizio, dal processo del ’76» lo esortai. ¶ «Quel dannato processo
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la prima volta che lo usava. Il tutto ritornò
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poi nelle mie mani. Lo firmai e depositai in
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non avevo altra scelta, lo capite questo?». ¶ «Non cerchi
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andare a prendere Alberto”. “Lo so” risposi. “È questione
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doveva entrare in scena lo scalco da formaggio, quello
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da autopsia e me lo misi velocemente addosso. In
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se non ci credi”. ¶ «“Lo farò” le risposi. “Intanto
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veritate di Nigel Cook”. ¶ «Lo teneva in un cassetto
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quel punto realizzai che lo stato di decomposizione del
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sue impronte digitali e lo stesso modus operandi del
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Magagnin...». ¶ «Invece ero io» lo interruppi. «A questo punto
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dove l’ha ammazzata, lo studio, in uno sgabuzzino
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fino a quando non lo vide accasciarsi sulla scrivania
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della giacca di Artoni. ¶ «Lo consideri un presente, professore
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ricordo del nostro incontro» lo salutai, mentre ci allontanavamo
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sufficiente garantirgli che non lo avrebbero sputtanato per la
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Giovanni Galderisi la registrazione. Lo scandalo avrebbe distrutto Artoni
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è successo?». ¶ «Come, non lo sa? Non ha ascoltato
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pista Sartori?». ¶ «Sinceramente non lo so. Con le nostre
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mi riferisco». ¶ «No, non lo sappiamo, avvocato Foscarini. Ce
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sappiamo, avvocato Foscarini. Ce lo dica lei» intervenne Beniamino
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tenuto nascosto. Poi, se lo riterremo opportuno, potrà avere
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era bisogno che lui lo sapesse perché avrebbe provveduto
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i braccialetti; io, attraverso lo specchietto retrovisore, tenevo d
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tutto, anche l’evidenza. Lo dico per il suo
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coca. Vuoi un caffè?». ¶ Lo seguii in cucina. ¶ «Beniamino
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Le obbedii. Quando richiusi lo sportello mi accorsi che
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investigatore privato. Come te. Lo stavo guardando in tuo
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qualcosa di meno scontato. Lo sanno tutti i baristi
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Magagnin. Il perché non lo sappiamo ma Artoni ha
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a parte della verità, lo avrebbero giudicato inaffidabile e
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loro indagini. Se non lo hanno già fatto, ci
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che mi stava attanagliando lo stomaco. ¶ Max la Memoria
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pugni chiusi nella pampa.» ¶ Lo sentii ridere fino a
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a quando non chiusi lo sportello del furgone. ¶ Marielita
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molto anche me e lo stimo per questo. Penso
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una grande donna, Marielita». ¶ «Lo pensi sul serio?». ¶ «Sì
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detto addio, Marco». ¶ «Me lo ricordo, ma non abbiamo
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pazzo... sono degli animali, lo sai... adesso non mi
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affari?». ¶ «Tira il fiato» lo interruppi, «parli troppo e
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non abbiamo altre piste». ¶ «Lo so bene. Hai intenzione
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Baldan?». ¶ «Sì. Adesso se lo tengono stretto perché è
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assolto al suo compito, lo considereranno soltanto un testimone
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di avvisarlo?». ¶ «Se non lo ha ancora capito è
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l’infanzia San Luigi. Lo ricordo bene. Un bambino
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Pur comprendendo e lodando lo scrupolo istruttorio che sottintende
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un piano lungamente meditato. ¶ Lo scopo era evidente: tenere
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i miei cavalli vincenti. Lo sento»dissi ad alta
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Come al solito non lo convinse. ¶ «Dei tre, due
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rimasti negli States e lo sciroccato nel frattempo potrebbe
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i loro amici». ¶ «Allora?» lo incalzai. ¶ «D’accordo. Mi
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avvicinò a Baldan e lo sollevò prendendolo amichevolmente per
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muovono con eccessiva disinvoltura». ¶ «Lo farei anch’io se
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serrature, voltandomi le spalle. Lo vidi armeggiare per un
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se ne parla nemmeno. Lo sai che non voglio
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da sporcarsi le manine, lo si fa insieme». ¶ «Conosco
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due stagioni ha abbandonato lo sport. Idem per l
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suo medico curante era lo psichiatra Agostino Andreose». ¶ «Motivo
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del ricovero?» domandai. ¶ «Non lo so. La clinica Santa
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la matrigna, il padre lo vuole proteggere e si
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sparire dalla circolazione e lo rinchiudono in una clinica
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Piera Belli, avesse ricostruito lo stesso scenario del ’76. Evidentemente
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uccisa dal figlio Marco, lo protegge, invece di consegnarlo
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sempre stato simpatico e lo invitavo spesso a mangiare
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nella tipografia del cognato. ¶ Lo trovammo intento a controllare
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Colonnello, i miei rispetti» lo salutai. ¶ Si guardò intorno
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in modo che tutti lo sentissero: «Ecco qui... controlliamo
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Solo un semplice controllo» lo rassicurai. ¶ Chiedemmo di prendere
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questo ci può contare» lo salutai, uscendo dalla porta
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il vecchio Rossini. ¶ «Non lo so» risposi. «Non mi
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oggi è già il 21...». ¶ «Lo so che giorno è
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Claretta». ¶ «No, quello me lo ricordo. Volevo dire il
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Ed era vero?». ¶ «Non lo so, penso di sì
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fare con la legge lo paralizzerebbe a tal punto
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e la spinse dentro. Lo seguii portando con me
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una scatola di fiammiferi. ¶ Lo fissai per qualche minuto
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di fronte agli ospiti» lo canzonai. «Comunque fai bene
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Natale, devi cambiare barbiere» lo rimproverò Beniamino, scuotendo la
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testa contro il muro... lo licenziarono il giorno dopo
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come azionisti, di aumentarmi lo stipendio ma che in
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afari mii» rispose, abbassando lo sguardo. ¶ Estrassi la cassetta
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professionale». ¶ «E allora me lo racconti questo segreto». ¶ «Forse
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non un giudice...». ¶ «Cazzate» lo interruppi. «Cos’altro le
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di più perché non lo so, ma posso assicurarle
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ha scoperto la relazione?». ¶ «Lo seppe da Francesco e
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Ventura». ¶ «Praticamente». ¶ «Perché?». ¶ «Non lo so. Dovrebbe chiederlo a
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avrebbero più vissuto sotto lo stesso tetto con la
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due figlioli, poiché essi lo considerano come un ulteriore
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amante della vittima, e lo fanno sparire dalla circolazione
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Sartori e dirgli che lo voglio incontrare domani alle
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trattare». ¶ «Cosa consigli?». ¶ «Non lo so. Non ho le
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fissare un appuntamento, consulta lo zio Beniamino». ¶ Lo studio
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consulta lo zio Beniamino». ¶ Lo studio si trovava, come
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sei piani?». ¶ «Lasciami finire! Lo studio sta al piano
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No» risposi. ¶ Si sedette lo stesso. «La persona che
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di Blind Willie McTell. Lo conoscevo. Una vera rarità
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registrato nel ’56 ad Atlanta. Lo cercavo da anni. ¶ «Un
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un consiglio?». ¶ «No». ¶ «Te lo do lo stesso. Cambia
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No». ¶ «Te lo do lo stesso. Cambia musica. Quel
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Ventura, i miei rispetti» lo salutai. ¶ Non si degnò
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giacca l’apparecchio e lo depositai sul tavolo. ¶ Ventura
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raccontami cos’è successo». ¶ Lo feci, ripetendo ogni parola
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era stata detta. ¶ «Me lo sentivo» ridacchiò. «Ci stanno
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allarmato. ¶ «Di terrorismo culturale. Lo scopo è quello di
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e rivolta... usano tutti lo stesso nome per non
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passi?». ¶ «Tutto sommato, bene. Lo studio funziona e l
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concerti. Non so se lo amo ma per il
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di cattivo umore, dopo lo scherzetto che gli abbiamo
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Vidi gli altri che lo seguivano con lo sguardo
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che lo seguivano con lo sguardo mentre si avvicinava
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faranno fuori. Se non lo hai ancora capito sei
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porta del bar. Come lo vedi, corri più forte
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in un bar. Fuori lo aspetta il marito della
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di tornare e godermi lo spettacolo che, come immaginavo
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Baldan sbalordì tutti per lo scatto da centometrista e
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sono affatto un ubriacone». ¶ «Lo sei e poco ti
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goccio. Io lavoro così, lo sai bene». ¶ Non gli
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aiuto il fratello. ¶ «Dagliele» lo esortò, apparentemente tranquillo. ¶ Mentre
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porse il cellulare. «Adesso lo chiami e gli dici
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Tutti. Anche Magagnin». ¶ «Che lo faccia o non lo
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lo faccia o non lo faccia ci ammazzerete comunque
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Va bene, ho capito» lo interruppe e digitò il
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Pronto, è lei avvocato?... lo so che è tardi
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perduto mio figlio Ciro...». ¶ «Lo promettiamo» rispose solennemente Rossini
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avvicinò al fratello e lo abbracciò. ¶ «Addio Ugo» sussurrò
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sommessamente. ¶ «Muori da uomo» lo esortò l’altro, staccandosi
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prese il fratello e lo depose con delicatezza nella
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amico. ¶ «Stai buono Alfredo» lo zittì Beniamino. «Non sono
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si sarebbero anche divertiti...». ¶ «Lo so, hai tutte le
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colpi. La seconda raffica lo raggiunse alla testa. ¶ Rossini
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raggiunse alla testa. ¶ Rossini lo prese per le braccia
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e costano un capitale». ¶ Lo mandai a quel paese
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un fotografo?». ¶ «A immortalare lo scoop della sua carriera
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le televisioni a gestirsi lo scoop». ¶ «Ho capito. Le
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vecchio pirata. Perché non lo fai?». ¶ «È un’avventura
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Tonga?». ¶ «Questo mestieraccio non lo vuoi proprio mollare, eh
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della città, tra cui lo stesso proprietario della villa