parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «Lo»

nautoretestoannoconcordanza
1
1997
fucile. L’uomo che lo imbracciava vi batté sopra
2
1997
frastuono di un aereo lo lascia del tutto indifferente
3
1997
di un ramo spezzato lo mette immediatamente in allarme
4
1997
un lungo cannocchiale e lo fissò all’arma con
5
1997
mise in ginocchio e lo inquadrò per un attimo
6
1997
vertebrale o al bacino lo fanno crollare di botto
7
1997
prima ancora di udire lo sparo, riuscii a vedere
8
1997
dal branco, gli altri lo vanno subito a cercare
9
1997
sei i proiettili, quindi lo scagliò contro gli alberi
10
1997
quadretti ripiegato in quattro. Lo aprii. Qualcuno, con la
11
1997
stanotte» esordì il marinaio. ¶ Lo guardai in silenzio. Avevo
12
1997
gran voglia di chiacchierare. Lo raggiunga. Siete fatti l
13
1997
solo di cattivo umore». ¶ Lo ero davvero. ¶ Per scoraggiare
14
1997
un gruppo di clienti, lo chiamai e gli domandai
15
1997
un’alzata di spalle. ¶ Lo trovai al Charanga, dove
16
1997
Si chiama Genesio Columbu». ¶ Lo studio del professionista era
17
1997
Legga anche il resto» lo interruppi. «Ha tralasciato le
18
1997
è la sua segretaria?» lo interruppi. ¶ «Come fa a
19
1997
sia lei a occuparsene». ¶ Lo guardai negli occhi e
20
1997
mandato era di Toni. Lo ascoltava sempre» disse con
21
1997
il vecchio Columbu non lo sappia”. ¶ Continuai a domandarmi
22
1997
mano. ¶ Ebbi fortuna e lo trovai a casa. ¶ «Hallò
23
1997
Antonio Columbu, detto Toni. Lo conosci?». ¶ «Da quando in
24
1997
sospettoso. ¶ «Da quando me lo chiedono i loro genitori
25
1997
trovare il coraggio...». ¶ «Ciliegia» lo interruppi, «non è il
26
1997
telefonica mi diressi verso lo studio di Genesio Columbu
27
1997
accordo, avvocato, d’accordo» lo interruppi. «Chandler lo abbiamo
28
1997
accordo» lo interruppi. «Chandler lo abbiamo letto tutti... E
29
1997
Poteva dirmelo che se lo “sentiva” che era morto
30
1997
considerazione del sottoscritto» ridacchiai. ¶ «Lo sai cosa intendo dire
31
1997
di mezzogiorno. ¶ «Avvocato» esordii, «lo sa che dà l
32
1997
che avevo appena comprato. ¶ Lo rigirò tra le mani
33
1997
approvai, alzandomi. «Ha capito lo spirito e io ne
34
1997
disturbo...». ¶ «Prospetti, avvocato, prospetti» lo incitai. ¶ «Circa una decina
35
1997
Se la sono cavata» lo interruppi, un po’ perplesso
36
1997
Non era la verità. Lo sentivo. Il vecchio mi
37
1997
perdere. Dimenticare. Ma non lo feci. Erano mesi che
38
1997
un caso... Eccome se lo volevo. E così fu
39
1997
ma il caso non lo cederebbe a nessuno» disse
40
1997
lungo. Andiamo a mangiare». ¶ Lo bloccai. «Guardi, io mangio
41
1997
pressi del cimitero. Lì lo avevano prelevato, costretto a
42
1997
ucciso Siddi perché... manco lo conoscevano. Come non conoscevano
43
1997
domandai a bruciapelo. ¶ «Vivo. Lo sento» rispose Pontes con
44
1997
un assistente...». ¶ «Beniamino Rossini, lo sappiamo» intervenne Pontes. ¶ «Qualche
45
1997
d’ostacolo...». ¶ «Ho capito» lo interruppi piccato. «Mi travestirò
46
1997
Non solo perché me lo sento... In realtà non
47
1997
vicende cittadine, il giornale lo compra certamente la mattina
48
1997
investigatore...». ¶ «Nessuno ti costringe!» lo interruppi, alzando la voce
49
1997
voce. ¶ «E invece sì, lo sai. Sono sempre in
50
1997
mite gennaio cagliaritano, ma lo consideravo ormai come un
51
1997
timori furono confermati quando lo vidi scendere dal traghetto
52
1997
Beniamino, sembri un gangster» lo salutai. ¶ «Io sono un
53
1997
di banca. E non lo sei. Cos’è peggio
54
1997
fare il malavitoso saggio?» lo canzonai. ¶ «Quell’orecchino è
55
1997
salvato la vita. Me lo rinfacciava sempre ma entrambi
56
1997
del trascorrere del tempo, lo si capiva dalla cura
57
1997
pericoloso. ¶ Quando finalmente – durante lo spostamento dal nord al
58
1997
al sud della Sardegna – lo misi al corrente del
59
1997
apro ma qualche danno lo faccio...». ¶ «Hai un’idea
60
1997
anche la clientela: per lo più mogli di militari
61
1997
o un esterno, come lo scassinatore che ci serve
62
1997
Odio gli spacciatori, Marco. Lo sai. Hanno rovinato la
63
1997
giusto. Speriamo che accetti...». ¶ «Lo conosco?» domandai sospettoso. ¶ «No
64
1997
Beniamino soffocò una risata. «Lo conoscerai stasera, Marco... Non
65
1997
mano con espressione solenne. Lo fissai. Il vecchio Rossini
66
1997
camera da letto aveva lo stesso aspetto triste e
67
1997
scomparsa dell’avvocato Siddi. ¶ Lo feci notare a Beniamino
68
1997
di fantasia. Chi risponde, lo fa sulla rubrica numero
69
1997
Chiuse il giornale e lo gettò sul tavolo. «Siamo
70
1997
solo due rubriche...». ¶ «Non lo so...» mi interruppe Marlon
71
1997
rischi e i vantaggi, lo sai». ¶ «Voglio solo rapinare
72
1997
scorpacciata di cuori solitari». ¶ Lo ignorai e mi rivolsi
73
1997
Alligatore» rispose prontamente. «Me lo chiedono tutti. Sono nato
74
1997
preso una decisione. Quando lo rapiniamo, quel cazzo di
75
1997
queste ultime tre parole. Lo guardai. Per nulla al
76
1997
il passamontagna» rispose serafico. ¶ Lo guardai come se fosse
77
1997
e tornarcene a Bastia» lo provocai. ¶ «Non se ne
78
1997
spostò il coltello e lo piantò, rigirandolo poi con
79
1997
sdegno era svenire, e lo feci con immenso piacere
80
1997
rotto... Il braccio, invece, lo è in due punti
81
1997
polso fino alla spalla. Lo sconforto mi riacutizzò il
82
1997
partigiani delle mie parti. Lo sai che...». ¶ Decisi di
83
1997
che restava del tempo lo dedicavo alla lettura dei
84
1997
mi venne a salutare. ¶ «Lo sai che una volta
85
1997
divertirci un po’... Ce lo meritiamo». ¶ «Prometto che ci
86
1997
Su, racconta...». ¶ Non se lo fece ripetere due volte
87
1997
prima e non me lo ero mai perdonato. ¶ Due
88
1997
giubbotto Black Rebel. Noi lo seguimmo in macchina. Sardi
89
1997
fosse quel qualcosa e lo domandai a Brundu, il
90
1997
nascondiglio di Leon Benoit. Lo incontrammo al bar Nobel
91
1997
per andare a letto. Lo capimmo dall’abbigliamento: un
92
1997
camera blu notte con lo stemma della Nato. Quello
93
1997
di gradi». ¶ «Perché non lo tiriamo fuori e vediamo
94
1997
il sardo. ¶ «Se poi lo rimettiamo dentro al suo
95
1997
Di certo non me lo porto a casa». ¶ Si
96
1997
roba». ¶ «Nemmeno io» concordai. ¶ «Lo so io cos’è
97
1997
un fiorista...». ¶ «Arma singolare» lo interruppe il mio socio
98
1997
occhi. ¶ «La so già» lo prevenni. «L’assassino è
99
1997
fantasia e controcoglioni”». ¶ Incrociai lo sguardo interrogativo e stupito
100
1997
è letale solo se lo impianti nel cervello attraverso
101
1997
io una cosa, adesso?» lo incalzai. ¶ «La so già
102
1997
assassino di montargli sopra. Lo sai cosa vuol dire
103
1997
in trazione. Non appena lo vidi mi resi conto
104
1997
avevano seguito con interesse lo scambio di battute, quando
105
1997
sembrate siciliani» azzardò. ¶ «Non lo siamo e non lavoriamo
106
1997
Siamo qui per aiutarti» lo rassicurai. «Se vuoi, possiamo
107
1997
che sosteneva la spalla. «Lo proteggevo giorno e notte
108
1997
visita?» domandai. ¶ «Non me lo ha mai detto. A
109
1997
che fosse di donna?» lo incalzai. ¶ «Sì» rispose piccato
110
1997
cristiani... Lui, il sabato lo passa a bere calvados
111
1997
preparare il “fondo”, riempiendo lo stomaco di qualcosa di
112
1997
già bello “carico” quando lo vidi arrivare. Lo salutai
113
1997
quando lo vidi arrivare. Lo salutai con un secco
114
1997
suona blues». ¶ «Non me lo avevi chiesto, Alligatore» rispose
115
1997
c’era dell’altro. Lo scoprii presto: era musica
116
1997
labbra al mio orecchio: «Lo sai che quando gli
117
1997
bordo del bicchiere. «E lo sai che lo fanno
118
1997
E lo sai che lo fanno nell’acqua?» domandò
119
1997
quel momento che realizzai. «Lo sai che hai un
120
1997
sei identica, a Satanik?». ¶ Lo prese per un complimento
121
1997
tutto l’occorrente per lo sviluppo e la stampa
122
1997
pensare che la Vadilonga lo mettesse tutte le settimane
123
1997
vecchio Rossini. ¶ «Purtroppo no». ¶ Lo fotografammo con una pellicola
124
1997
che se ne andasse. ¶ Lo seguimmo con la stessa
125
1997
da quel momento non lo perdemmo più di vista
126
1997
tizio. “È chiaro che lo conosce” pensai, accendendomi una
127
1997
magistrati. Io lavoro così... Lo sanno tutti». ¶ «Si risieda
128
1997
Dedonato potrebbe significare che lo vogliono pizzicare usando la
129
1997
Volevo dire proprio questo». ¶ Lo guardai fisso negli occhi
130
1997
un serpente a sonagli» lo salutai avviandomi alla porta
131
1997
detective J. J. Gittes. ¶ Lo sentii ridere. Per la
132
1997
ero un pazzo irresponsabile. ¶ Lo lasciai sfogare e poi
133
1997
deviati... Quelli delle stragi...». ¶ Lo vidi drizzare le orecchie
134
1997
orecchie. Sapevo, perché me lo aveva raccontato infinite volte
135
1997
di interrogare la donna. ¶ «Lo farò io» li rassicurai
136
1997
sistema di comunicazione con lo sbirro ha scadenza settimanale
137
1997
per domandarle: «L’Aperol lo preparano meglio qui o
138
1997
stronzi» sentenziò alla fine. ¶ «Lo so» concordai. «Siamo anche
139
1997
ora di strofinarmi. ¶ Sotto lo scroscio d’acqua, insaponarsi
140
1997
secondo piano dov’era lo studio e l’accompagnai
141
1997
qualche attimo a guardare lo spazio rimasto vuoto, tutti
142
1997
Volevano che il morto lo trovassimo solo noi». ¶ «Mi
143
1997
morì. ¶ «Che ha detto?» lo spronai. ¶ «Vecchia pazza...» commentò
144
1997
scippo. Gli sbirri non lo scopriranno mai... E noi
145
1997
la facessimo cantare...». ¶ «Microfoni» lo interruppi, cominciando a capire
146
1997
verde che ospitava per lo più uffici. «Durante il
147
1997
fotte un’onorata carriera, lo sai... Dobbiamo trovare il
148
1997
donne, né bambini”. Quando lo troveremo, dovremo ricordarglielo mentre
149
1997
troveremo, dovremo ricordarglielo mentre lo inaffiamo di piombo... Hai
150
1997
Siamo sicuri che è lo stesso che ha fatto
151
1997
rivolgerci a un “rinnegato”» lo anticipò il vecchio Rossini
152
1997
importanti...». ¶ «Cos’è che lo fa zoppicare?» domandai. ¶ Marlon
153
1997
io conosco bene chi lo ha fatto perdere tanto
154
1997
avviò verso la porta. Lo imitai. ¶ «Dove vai?» mi
155
1997
il mio miglior sorriso. ¶ «Lo immaginavo» disse, con aria
156
1997
trattenere un sorriso. «Non lo so». ¶ «Fammi sapere dove
157
1997
di quel tipo se lo mangia in un sol
158
1997
Anita la Maltesa tenevano lo stage di flamenco. Un
159
1997
voglia, non un tatuaggio» lo corresse, con un tono
160
1997
Non si piacevano e lo sguardo, sostenuto da entrambi
161
1997
la tensione. ¶ Beniamino spostò lo sguardo su di me
162
1997
e seccato. Gina, invece, lo dimenticò nel giro di
163
1997
ci decidemmo solo quando lo straccio, che il cameriere
164
1997
esordì Rossini, senza distogliere lo sguardo dalle carte. «E
165
1997
ci mettere anche tu» lo ammonii. ¶ «Non ci penso
166
1997
e pizzo, entrambi brizzolati. Lo catalogai come uno sbirro
167
1997
cifra più seria» rilanciò. ¶ Lo ignorai e continuai a
168
1997
avvocati”, per prima cosa lo sono non solo di
169
1997
coinvolti nel caso. E lo vogliono anche i miei
170
1997
anche i miei clienti» lo interruppi con lo stesso
171
1997
clienti» lo interruppi con lo stesso tono, poi mi
172
1997
l’indagine si lamentano – lo so per esperienza – ma
173
1997
è lui che certamente lo ha aiutato a espatriare
174
1997
facile». ¶ «E invece non lo sarà, ma non abbiamo
175
1997
si grattò a lungo lo stomaco con entrambe le
176
1997
a Beniamino. ¶ «Non te lo dico». ¶ «Ti conosco da
177
1997
all’entrata e quando lo vidi infilarsi nell’ascensore
178
1997
Aprì il registro e lo girò sul banco, in
179
1997
amico Abel” pensai mentre lo prendevo in mano. ¶ Non
180
1997
mi comunicò laconico Rossini. ¶ «Lo so. Vuoi che venga
181
1997
niente e questo ormai lo sa il mondo intero
182
1997
lui e che, mentre lo baciava, gli aveva impiantato
183
1997
suoi saluti, “bell’Alligatore”. Lo ha scritto con il
184
1997
di distillati e...». ¶ «E...» lo incitai a continuare. ¶ «E
185
1997
parlare con qualcuno» confessò. ¶ Lo osservai. Era un trentenne
186
1997
per sedersi. ¶ «Fermo lì» lo bloccai. «Un’ultima domanda
187
1997
me» concluse a fatica. «Lo devo riconoscere. Tutti gli
188
1997
individuare il nostro uomo. Lo trovammo a fianco della
189
1997
e si accorge che lo seguiamo...». ¶ «...Gli può venire
190
1997
e tenderci un agguato» lo interruppi, terminando la frase
191
1997
decima volta che te lo sento ripetere» continuai acido
192
1997
da lontano. ¶ Abbandonammo quindi lo sterrato per una strada
193
1997
intuizione, Sherlock». ¶ Il conto lo pagò il “regista”. All
194
1997
Fatti un goccetto, socio» lo consolai. ¶ «Guarda che sciuperai
195
1997
completo inglese da caccia. Lo osservai a lungo con
196
1997
glutei misto a feci. ¶ Lo legarono alla palizzata, e
197
1997
il vecchio Rossini. «Adesso lo arrostiscono». ¶ «Perché non lo
198
1997
lo arrostiscono». ¶ «Perché non lo fanno in casa?» domandai
199
1997
commentai. «Con la fiamma lo ammazzeranno...» aggiunsi. ¶ «Questo è
200
1997
un paio d’ore». ¶ Lo sconosciuto riprese lentamente conoscenza
201
1997
lentamente conoscenza. Abel Gance lo afferrò per i capelli
202
1997
rivolge in francese e lo offende in corso» osservai
203
1997
tagliò le corde che lo legavano alla palizzata e
204
1997
con un unico gesto, lo afferrò per le gambe
205
1997
per le gambe e lo catapultò nella porcilaia. I
206
1997
porcilaia. I maiali prima lo annusarono e poi iniziarono
207
1997
in mezzo alla fronte» lo interruppi allarmato. ¶ «E tu
208
1997
di eroina... i francesi lo lasciano fare perché tanto
209
1997
riferendomi a Giampaolo Siddi. ¶ «Lo conosciamo come Antonin Artaud
210
1997
cadde in ginocchio. ¶ Beniamino lo aiutò ad alzarsi. «Figlio
211
1997
lasci andare ai ricordi» lo consigliai. «Non è ancora
212
1997
Corsica o Sardegna?». ¶ «Non lo so. Propongo di tornare
213
1997
attaccare un adesivo con lo stemma della compagnia sul
214
1997
volesse evitare di incontrare lo sguardo degli altri passeggeri
215
1997
terza volta che me lo chiedi, Marco». ¶ «Scusa, sto
216
1997
dalla tasca della giacca. Lo chiese anche alla donna
217
1997
In quanto a lui, lo trovai, come al solito
218
1997
agevolmente chiunque all’estero. Lo stesso Dedonato, qualche anno
219
1997
di tensione ed emozione. «Lo trovi, signor Buratti» mi
220
1997
miele. ¶ «Gina!» esclamai, cercando lo sguardo del mio socio
221
1997
salutarti... Mi manchi tanto, lo sai...». ¶ «Come hai fatto
222
1997
Alligatore mio... Anch’io lo sono, sai? Purtroppo il
223
1997
poi se non giochi, lo mutilerà ugualmente. Rispondendo, potrai
224
1997
cercare di scoprire dove lo tengono sequestrato» affermò sconsolato
225
1997
chitarrista Magic Sam?». ¶ Non lo sapevo. I dieci secondi
226
1997
la mia intenzione con lo sguardo al mio socio
227
1997
Alberto Dedonato. ¶ «Ciao, Napoleone» lo salutai. Accusò il colpo
228
1997
la comunicazione. ¶ Senza Marlon, lo svantaggio nei confronti della
229
1997
polemico. ¶ «Conosco la canzone» lo bloccai. «E non la
230
1997
nostro amico, scendi e lo carichi nel furgone...». ¶ «Gina
231
1997
per i capelli e lo costrinse a inginocchiarsi, gli
232
1997
Brundu. Urlavo ancora mentre lo afferravo per le spalle
233
1997
sangue, le mie braccia lo sorreggevano. Sapevo che non
234
1997
staccarmi da lui, non lo volevo... ¶ Con la coda
235
1997
un avvallamento del terreno. Lo udii ordinarmi di caricare
236
1997
nostro amico sul furgone. Lo trascinai per le braccia
237
1997
in una coperta e lo prese delicatamente in braccio
238
1997
noi... Marlon non se lo merita». ¶ In quel momento
239
1997
sella alla Ducati. Io lo seguivo alla guida di
240
1997
di George “Buddy” Guy. Lo portavo sempre con me
241
1997
ne porse uno uguale. Lo appuntai sulla mia giacca
242
1997
troia prima di stenderla...». ¶ Lo osservai mentre portavo la
243
1997
ormai una febbre che lo consumava. Niente e nessuno
244
1997
consumava. Niente e nessuno lo avrebbe distolto dal suo
245
1997
la nostra, entriamo e lo stendiamo». ¶ Nella mia mente
246
1997
se muore nella bisca lo archivieranno come un omicidio
247
1997
pentiti... In qualsiasi modo lo elimini non penseranno mai
248
1997
Quando i gorilla aprono lo spioncino per vedere chi
249
1997
riccastro decise di ritentare lo svenimento e stavolta ci
250
1997
la bloccò il milanese. «Lo finirà dopo. Adesso, gentilmente
251
1997
Contessa dei miei coglioni» lo sentii mormorare. La nobiltà
252
1997
giacca. Il mitra puntato lo fece desistere e alzò
253
1997
cannone è meglio che lo prenda per lo canna
254
1997
che lo prenda per lo canna, l’appoggi delicatamente
255
1997
e con il piede lo spinga verso di me
256
1997
sparare... Non a caso lo chiamano “Due Pistole”». ¶ Quel
257
1997
il calcio in madreperla, lo guardarono soggiogati e si
258
1997
salvare la pellaccia...». ¶ “Napoleone” lo interruppe: «Mangiabarche e tutti
259
1997
allo scoperto» disse serafico. ¶ Lo fissai e mi resi
260
1997
un po’ di caffè. Lo versai nella tazzina, correggendolo
261
1997
importante per le indagini lo sappiamo da un pezzo
262
1997
non è questo e lo sai, Marco...». ¶ Sapevo bene
263
1997
indispettì. «No. Proprio non lo so... Prova a spiegarmelo
264
1997
in lutto, socio. E lo saremo finché non avremo
265
1997
alla scala mobile. Incuriosito, lo seguii. Lo trovai al
266
1997
mobile. Incuriosito, lo seguii. Lo trovai al primo piano
267
1997
il modo in cui lo osservò chiuso intorno al
268
1997
nobile ma non me lo sarei mai perdonato: gli
269
1997
sapere perché. ¶ «Signor Buratti, lo sa che Alberto Dedonato
270
1997
fissò e io sostenni lo sguardo. «Buratti, non se
271
1997
queste parole da Rossini». ¶ «Lo so avvocato e non
272
1997
si sia offeso». ¶ «No» lo rassicurai. «È una semplice
273
1997
in Sardegna...». ¶ Si grattò lo stomaco incavato. «Vada alla
274
1997
genere di malavitosi, fa lo stesso effetto del confessore
275
1997
Mortalmente serio» intervenne Rossini. ¶ Lo fulminai con un’occhiataccia
276
1997
rivolgervi a una radio». ¶ Lo guardai sorpreso. «In che
277
1997
a riflettere con attenzione. Lo sconforto si trasformò in
278
1997
di suo gradimento... Dopo lo stacco musicale e quello
279
1997
terra era coltivata per lo più a vite ed
280
1997
terra che dal mare. ¶ Lo scoglio di Mangiabarche era
281
1997
verso la piazza principale. Lo stile che la caratterizzava
282
1997
economiche. Il vecchio gangster lo aveva fissato scandalizzato ma
283
1997
deserto. ¶ Il mio amico lo osservò con il binocolo
284
1997
il binocolo. Poi me lo passò. «Indovina un po
285
1997
di entrarci?». ¶ «Ancora non lo so, Marco. Dobbiamo aspettare
286
1997
con l’età, Clausewitz» lo canzonai. «Un tempo eri
287
1997
mentre abbassava l’arma. ¶ «Lo so» risposi. «Sono diretti
288
1997
fondo a un corridoio. Lo riferii al mio amico
289
1997
sollecitò il milanese indicando lo schermo del computer. ¶ Una
290
1997
tono cupo. ¶ «Adesso te lo spiego, socio» risposi mesto
291
1997
sei uno che spara. Lo sappiamo... Se Antonin non
292
1997
farti venire strane idee» lo ammonii, «nell’ambiente mi
293
1997
che era sotto shock. Lo presi per un braccio
294
1997
per un braccio e lo condussi fuori dalla stanza
295
1997
in un bicchiere e lo costrinsi a berlo tutto
296
1997
Forse non morirai Giampaolo» lo consolai. «Forse il milanese
297
1997
squassò il corpo. ¶ Beniamino lo notò. «Mi fai paura
298
1997
avvocato. Non chiedetemi come. Lo sapevo e basta. Tentai
299
1997
sua segretaria...». ¶ «Fiorenza Vadilonga» lo anticipai ancora una volta
300
1997
più svariati settori, per lo più in quello edilizio
301
1997
aiutarmi, offrendogli del denaro. Lo rifiutò, ma in compenso
302
1997
una merda, Giampaolo Siddi» lo interruppe Rossini. «Quella “tonta
303
1997
minaccioso. ¶ «Non credo che lo farai» ribatté con una
304
1997
O più fortunati...». ¶ «Continua» lo incitai. ¶ «All’inizio le
305
1997
omicidio. Questi non se lo fecero ripetere due volte
306
1997
con il braccio teso. ¶ «Lo giuro» implorò. «L’organizzazione
307
1997
E i due pastori?» lo incalzai. ¶ «Erano solo due
308
1997
Sta dicendo la verità». ¶ «Lo penso anch’io». ¶ In
309
1997
momento squillò il cellulare. Lo estrassi dalla tasca e
310
1997
estrassi dalla tasca e lo fissai indeciso. ¶ «Rispondi» mi
311
1997
sollecitò Beniamino. ¶ «È Gina» lo avvertii. ¶ «Appunto». ¶ Schiacciai il
312
1997
dell’imbonitore di turno. ¶ «Lo vogliono» disse il milanese
313
1997
modo». ¶ «Ma stai zitto» lo ammonì Rossini. Poi, rivolto
314
1997
con un’espressione tra lo stupore e il terrore
315
1997
io non uso armi» lo rimproverai. ¶ «Figurati se me
316
1997
rimproverai. ¶ «Figurati se me lo dimentico. Tu sparerai soltanto
317
1997
in quel punto che lo portò via con sé
318
1997
illuminarono per un attimo lo scoglio, poi un cavallone
319
1997
scoglio, poi un cavallone lo sollevò e lo scagliò
320
1997
cavallone lo sollevò e lo scagliò contro le rocce
321
1997
Servizio Centrale Protezione pentiti, lo fece espatriare e gli
322
1997
quello di sempre: organizzare lo spaccio di eroina. Ora
323
1997
parole per rispondere, ma lo fece al posto mio
324
1997
la salma in Italia. Lo seppelliremo nella tomba di
325
1997
essere raggiunto da chi lo aveva ammazzato e regolare
326
1997
il musicista per salutarlo. Lo trovai al Charanga, a
327
1997
risposi sinceramente. ¶ «Tornerai?». ¶ «Non lo so» risposi, alzando le
328
1997
musicista, capisci troppe cose» lo rimproverai. ¶ «Forse sono un
329
1997
collo di Beniamino, e lo salutò con affetto. Una
330
1997
affetto. Una di loro lo prese per mano e
331
1997
prese per mano e lo trascinò sulla pista a
332
1997
ascolta. Gli altri non lo fanno mai». ¶ Il cassiere
333
1997
pochi minuti sarebbe iniziato lo “show”. ¶ Roula si alzò
334
1997
ne andrai?» domandai. ¶ «Non lo so ancora. Forse in
335
1997
le vacanze...» disse, alzando lo sguardo verso le finestre