Massimo Carlotto, Il corriere colombiano, 2000

sentì fottuto quando incontrò lo sguardo del poliziotto. Conosceva

più di centocinquanta persone lo sbirro aveva deciso che

panico cominciò a invadergli lo stomaco pieno di ovuli

ancora in piena digestione. ¶ Lo sbirro ammiccò verso il

colombiano agli altri poliziotti. Lo aveva fatto apposta per

esaminò il documento e lo passò a quello che

passò a quello che lo aveva fissato fin dall

dall’aria da sudamericano lo aveva subito insospettito. Puzzava

l’unico vestito buono. ¶ Lo sbirro fece segno al

di fumo e divise. Lo fecero sedere e lo

Lo fecero sedere e lo circondarono. ¶ «Questo passaporto è

uscita. ¶ «Aquí» rispose indicando lo stomaco. ¶ «Colombiano?». ¶ «Sì». ¶ «A

foglietto piegato in quattro. ¶ Lo sbirro lo aprì. «Pensione

in quattro. ¶ Lo sbirro lo aprì. «Pensione Zodiaco, via

al commissariato di Jesolo. Lo voglio vicino al luogo

terranno conto». ¶ Il colombiano lo fissò e scosse la

Quello sbirro di merda lo stava insultando. Non era

chiamarla Tía. E tutti lo avevano imitato. La donna

speciali dell’esercito. ¶ «Non lo so, Tía, lo giuro

Non lo so, Tía, lo giuro. Lo giuro su

so, Tía, lo giuro. Lo giuro su mia madre

le puttane erano bellissime, lo champagne francese, e le

sinistra a destra che lo avevano reso famoso nella

un GSM?» domandai. ¶ «Sì». ¶ «Lo dia alla ragazza» dissi

Difendo Nazzareno Corradi» esordì. «Lo hanno arrestato una decina

uscire più dal carcere». ¶ Lo guardai dritto negli occhi

non sarebbe venuto qui. Lo sanno tutti che io

c’entra» mi tranquillizzò. «Lo conosco da anni. È

tutti gli angoli e lo hanno arrestato. Il tizio

dell’acquirente italiano che lo ha contattato in Colombia

trovato i poliziotti che lo accusano di essere il

del mattino. I clienti lo chiamavano la Cuccia. Era

a rendersi irreperibile. Tutti lo credevano in Francia, invece

verso il soffitto e lo immaginai seduto alla scrivania

tizio sul video. «Perché lo stai schedando?». ¶ «Usura. Ho

chiesi a mia volta. ¶ «Lo conosco di fama. Per

una trappola, questo non lo so». ¶ Avevo sete. Mi

ricevuto una telefonata che lo avvertiva che tu ti

molto spesso al locale. Lo sanno tutti. Forse i

Non ha detto che lo ama, però» commentai. ¶ «Pretendi

stanza?» domandò senza staccare lo sguardo dallo schermo. ¶ Tirai

importante. E poi non lo verrà a sapere nessuno

ti spezzo l’altro» lo minacciò in tono piatto

della stanza riservata per lo spagnolo e informazioni sugli

Aveva obbedito senza fiatare. Lo intimoriva in particolare il

aveva sentito gridare. E lo avevano sentito anche i

scritto nulla di quando lo avevano fatto allontanare la

nervosamente i braccialetti. «Non lo so. Il vecchio non

sbirri non avrebbero abbandonato lo Zodiaco. E soprattutto non

non arrivasse mai. Rossini lo fissò negli occhi e

alla fine della chiamata lo riprenderai in consegna». ¶ «Non

da perdere per fare lo stronzo». ¶ Poco prima di

Bisogna vedere se ce lo lasciano fare». ¶ Tornai al

donna era ghiacciato. Me lo piantò nel collo per

la porta e se lo è trovato davanti, si

quella vecchia rapina. Nunziante, lo sbirro della questura, me

armata per fortuna non lo aveva tenuto a lungo

di scacchi. ¶ «Ciao Ciliegia» lo salutai. ¶ «Alligatore, come te

è di ottima qualità» lo rassicurai. ¶ Poi chiacchierammo un

quello che mi circonda». ¶ Lo salutai e guardai Max

un attimo, poi se lo sono ripreso». ¶ Alzai le

ben tre penalisti con lo stesso cognome. ¶ La segretaria

Vogliamo solo che tu lo segua». ¶ «Esatto» intervenne Max

di solidarietà, ma aveva lo sguardo perso nella nebbia

stare insieme... ¶ Il brigadiere lo guardò. Non avrebbe potuto

scontro con i detenuti lo convinse ad accontentarli. ¶ «Vabbè

di morte – che non lo avrebbe fatto espellere in

gli tagliassero la gola, lo bevve senza sospetti. Il

era proprio un coglione; lo abbracciò e lo baciò

coglione; lo abbracciò e lo baciò sulle guance, poi

pena mi aveva “rieducato”». ¶ Lo fissai. «Da come lo

Lo fissai. «Da come lo dici, ho idea che

Era ancora vivo quando lo caricarono sul motoscafo-ambulanza

le esche. Il ratto lo mangia e poi muore

dirmi qualcosa già domani». ¶ Lo guardammo allontanarsi veloce tra

delicatamente il polso. Spostai lo sguardo e incontrai gli

parte del viso. Abbassai lo sguardo sul seno e

vomitare. Il vecchio contrabbandiere lo aiutò assestandogli due pugni

si fu ripreso, Rossini lo afferrò per il bavero

per il bavero e lo rimise seduto. La luce

è successo al colombiano» lo esortai in tono paterno

amici colombiani di Ciliegia lo indicavano come un sicario

effetto antirughe” e me lo spalmai sul viso con

minuti dopo parcheggiai sotto lo studio dell’avvocato Bonotto

venne ad accogliermi personalmente. Lo studio era ben arredato

che vogliono gli sbirri. Lo metta pure nella lista

il magistrato a scarcerarlo. Lo ha detto anche lei

Cambia qualcosa adesso che lo ha saputo?». ¶ «No. Il

nel miglior modo possibile». ¶ «Lo difenderà ancora con la

Questo non posso farlo. Lo difenderò per l’ultima

professore. Tu senz’altro lo conosci – deve trattarsi per

è Beniamino Rossini. Se lo picchi, lui torna e

in tono piatto. ¶ «Non lo farò. Non voglio fare

beccare la donna attraverso lo spacciatore?». ¶ «No, troppo lungo

avevo nessun dubbio che lo sapesse usare. ¶ Rosa Gonzales

neve. È uno stupido, lo troveranno presto». Poi disse

non servirebbe a bloccare lo spaccio di neve. E

cazzo». ¶ «Non mi piace lo stesso». ¶ «Dài Marco, non

farmi invitare da Max. Lo trovai, munito di mattarello

allora?». ¶ «Forse un giorno lo farò. Adesso preferisco stare

qui, come te, per lo stesso identico motivo: le

non è niente male» lo consigliai. ¶ «Preferisco quella che

vado a trovarlo. Finalmente lo vedrò». ¶ Quando Virna arrivò

mese». ¶ «E se non lo fa?» chiesi ancora. ¶ «Hanno

quelli del bordello? Loro lo conoscono di certo». ¶ «Non

dei night?». ¶ «Sempre per lo stesso motivo. Non voglio

Se potessi, il tempo lo perderei con te, bella

e saprò come ricompensarti» lo rassicurò il vecchio contrabbandiere

sfuggiva mai niente. «Te lo preparo bello carico» disse

su un foglio, poi lo voltò nella mia direzione

erano dubbi. «Tu invece lo conosci» sbottai rabbioso. «Non

brucio il locale». ¶ Luisita lo fissò negli occhi per

un vero boss». ¶ «Dove lo possiamo trovare?». ¶ «Non lo

lo possiamo trovare?». ¶ «Non lo vedo da almeno tre

faccenda. Sono certo che lo farebbe, ma se è

omicidio dei due poliziotti. ¶ Lo esaminò velocemente e mi

pensi di fare?». ¶ «Non lo so. Non riesco ancora

Nessuno deve sapere che lo abbiamo identificato». ¶ «Non ho

s’infilò il cappotto. Lo imitai. Inutile lamentarsi, non

di un ristorante. Quando lo vidi arrivare con un

mia macchina. «Riportalo dove lo hai trovato. Non ho

accorgerebbe e addio furgone». ¶ Lo guardai come se fosse

scopare». ¶ «Già. Da domani lo aspettiamo lì. Sono certo

Purtroppo ancora no». Alzai lo sguardo, colsi quello di

trovare Toni Vassallo, te lo ricordi? Al penale di

per primo ma non lo seguimmo. Ci interessava l

quando il tizio esce lo pediniamo. Poi torniamo qui

non è uno sbirro». ¶ «Lo è. Ne sono certo

direzione di Trieste. Imboccò lo svincolo di Ronchi dei

Memoria aveva un piano. Lo illustrò alla fine di

ancora del caffè e lo corressi abbondantemente col calvados

rispose il milanese. ¶ «Buffone» lo insultò la padrona. ¶ Aisa

Ti conviene, Tía, te lo assicuro. Se ci pensi

fuori mercato, tanto paga lo stato italiano attingendo dai

a trovare Toni Vassallo, lo spacciatore paralitico. Tra una

è alla vostra portata». ¶ «Lo sappiamo. Però c’è

Ma cosa dici Beniamino, lo sai che Toni non

sfuggire una sola parola lo ammazzo. E ammazzo anche

da ogni commento, tenendo lo sguardo fisso sulla rivista

sigarette e aguardiente. Appena lo aveva saputo, Doña Rosa

scesa e aveva appoggiato lo spillone alla gola della

stronzate». ¶ Si sfidarono con lo sguardo, e per evitare

La trafficante posò sdegnosamente lo sguardo su di me

pensato a come effettuare lo scambio?». ¶ «Sì. Useremo il

il trucco del ponte». ¶ «Lo conosco. Va di moda

sigaro Apostolado. ¶ La Tía lo agitò sotto il mio

mi è piaciuto affatto». ¶ Lo studio di Max la

avvenimenti con evidente soddisfazione. ¶ Lo guardai negli occhi. «Celegato

proprietario, un contrabbandiere, ce lo consegnò a Cortellazzo e

delle forze dell’ordine. ¶ Lo puntò sulla schiena della

pena». ¶ «Non credo che lo farebbe». ¶ «Troppe incertezze. Proprio

calice. «Agli affari». ¶ Lei lo ignorò. «Corri troppo per

Rossini scoppiò a ridere. «Lo stai fregando! Gli avevi

alzò la mano. ¶ «Hola» lo salutò la Tía. ¶ «L

Ho deciso che faremo lo scambio in modo diverso

di chilometri di distanza. ¶ Lo chiamai al cellulare. «Sta

cavalcavia numero 39. Fermati appena lo superi, scendi dalla macchina

verso il ponte, alzò lo sguardo e si fermò

la droga; il maresciallo lo seguì con la sua

aprì il cancello e lo accarezzò a lungo. Non

Non potevo rimanere lì. Lo sbirro parcheggiato poco distante

a essere insopportabile, e lo affrontai con l’aiuto

gli andò incontro e lo abbracciò baciandolo sulla bocca

accordo. E nemmeno io lo ero. Bevvi una lunga

altra detenzione. Ma questo lo sapevo da sempre; il

una grossa organizzazione, altrimenti lo avrebbero già arrestato». ¶ Il

indipendente, lavora per chi lo paga meglio. Ha raffinato

accese una sigaretta. «Te lo dico io. In quella

la notte». ¶ Doña Rosa lo fissò per un attimo

un movimento distratto passò lo straccio sul vassoio. «La

sua opinione». ¶ «D’accordo». ¶ Lo guardai dritto negli occhi

Nello stesso identico modo: lo avevamo minacciato di fargli

bocca di un pentito. Lo sai anche tu come

domani quando arriva Rossini». ¶ Lo guardai avviarsi verso l

custodia del sax soprano, lo montò con pochi gesti

corriere ammette di possedere lo stupefacente, decide di collaborare

una pensione di Jesolo, lo Zodiaco, dove nel pomeriggio

A quel punto è lo stesso Celegato a suggerire

funzionario della questura che lo interroga, Nunziante, da anni

trucco della telefonata che lo informa che Victoria, la

Il sud­americano appena lo vede gli urla di

suo migliore amico, che lo ha tradito nel modo

desiderio è che io lo difenda sulla base degli

alzò le spalle. Io lo guardai. «Come lui... credo

ne chiedevano da tempo lo scioglimento perché si era

siamo fottuti. Dobbiamo eliminarlo». ¶ Lo guardai senza aprire bocca

cominciare con le menate. Lo sai anche tu che

sprovvisto di palle». ¶ Spostai lo sguardo su Max la

amico Bruno? Se me lo chiedi posso sistemarlo». ¶ «No

di pareggiare i conti lo farò, ma queste non

Sicuro. Questo servizio te lo faccio gratis». ¶ Chiusi la

ancora imparato il nome, lo aspettava appollaiata su uno

Era uno dei tanti. Lo guardò avvicinarsi verso di

per Venezia. Il percorso lo conosceva anche Rossini, che

che in quel momento lo seguiva a bordo di

interna perché l’altro lo potesse riconoscere. Non gli

senza che la vittima lo guardasse in faccia. Gli

agente di polizia penitenziaria lo vide e venne assalito

e cintura di sicurezza lo avevano protetto. Il vecchio

cogliere qualche particolare che lo aiutasse a identificarci. Poi

è il nostro ramo» lo rassicurai. ¶ «E allora che

sua innocenza, altrimenti...». ¶ «Altrimenti?» lo sfidò il finanziere. ¶ «Altrimenti

e comunque un giorno lo scoprirò e vi sbatterò

poi scese. ¶ «Vlatko Kupreskic» lo chiamò con voce forte

sporco. Sempre e comunque». ¶ «Lo abbiamo già fatto». ¶ «Sì

pura follia». ¶ «Un tempo lo sarebbe stata, quando esistevano

in attesa di notizie. ¶ Lo trovammo seduto davanti al

scosse la testa. «Non lo so. Max sta controllando

precisa delle nostre intenzioni. Lo spazio per una trattativa

qui e là, Adriana lo ha visto poi in

quelli non avevano gradito lo scherzo. Oggi sono andato

di sollievo. ¶ Il ciccione lo notò. «Temevi che ci

il giorno dopo con lo stesso risultato. Abbandonata l

il messaggio» dissi con lo stesso tono del mio

lavora più al locale». ¶ «Lo so». ¶ «Uno di questi

ultimo stipendio». ¶ «Ottima idea». ¶ «Lo pensi davvero?». ¶ «Certo. Penso

perderò». ¶ «Possibile». ¶ «Mi manca». ¶ «Lo immagino». ¶ «Fare sesso con

disse Beniamino. ¶ «Guai?». ¶ «Non lo so. Ha messo in

seduta a farsi passare lo smalto sulle unghie da

altrimenti...» sibilò Beniamino. ¶ Lei lo sfidò con lo sguardo

Lei lo sfidò con lo sguardo. «Non hai ancora

tranquillo. «L’indirizzo?». ¶ «Non lo conosco. L’informazione è

un locale all’altro. Lo raccontai a Rossini, che

amico. Anche se lei lo lascia». ¶ Mi astenni da

restituì. «Non posso farlo. Lo sapete bene». ¶ «Riguarda la

a Corradi che Victoria lo tradisce da tempo con

la donna le puntò lo spillone alla gola. «Tienes

un bicchiere di grappa. Lo bevve d’un fiato

il marmo e teneva lo sguardo fisso a terra

mi aiutò a dimenticare lo sguardo assente di Victoria

locale cercavo Virna con lo sguardo, e mi intristiva

la formula di rito lo invitò ad accomodarsi di

il possibile, Marco». ¶ «Non lo so». ¶ «Sì, invece. È

è un uomo morto. Lo ammazzeranno i sicari della

Scelsi il più chiaro. Lo annusai, lo spuntai e

più chiaro. Lo annusai, lo spuntai e lo accesi

annusai, lo spuntai e lo accesi con un lungo

troppo e si condannò. Lo capimmo immediatamente e il

Adige e la moglie lo riconobbe da un tatuaggio