Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015
concordanze di «Lo»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2015 | e i pompini. ¶ Mamma lo fissò, Non ti azzardare | ||
2 | 2015 | detto che avrebbe fatto lo stesso nella sua camera | ||
3 | 2015 | nei miei pantaloni, conteneva lo spasmo che non ero | ||
4 | 2015 | come occhi. Le donne lo fissavano mentre lui fissava | ||
5 | 2015 | per un mese, nessuno lo nominò finché mamma, servendo | ||
6 | 2015 | dalla borsa e se lo mise. Mi scompigliò i | ||
7 | 2015 | vale cento seni liberi. Lo intuii più avanti, se | ||
8 | 2015 | intuii più avanti, se lo avessi saputo quel giorno | ||
9 | 2015 | il bottone cedette. Mamma lo raccolse, io chiesi alla | ||
10 | 2015 | economia del paese che lo aveva riaccolto. Lui e | ||
11 | 2015 | madre un costume nuovo. ¶ Lo indossai il giorno della | ||
12 | 2015 | avrebbe portato un’amica. Lo aspettammo sotto casa con | ||
13 | 2015 | Tu es adorable – Marie lo sussurrò mentre mi pizzicava | ||
14 | 2015 | sussurrò mentre mi pizzicava lo zigomo – Il mare che | ||
15 | 2015 | suo libro preferito era Lo straniero di Camus. Pizza | ||
16 | 2015 | tira a sé con lo sgabello e invece di | ||
17 | 2015 | elastico del pigiama sforzava, lo abbassai. Feci attenzione al | ||
18 | 2015 | tengo stretta. Anche lei lo fa, mi tiene stretto | ||
19 | 2015 | conto mio, insistette e lo raggiunsi. ¶ – Facciamoci un bagno | ||
20 | 2015 | Anche papà li fissava, lo presi per un braccio | ||
21 | 2015 | per un braccio e lo trascinai in acqua. Ci | ||
22 | 2015 | di entrare mi sorrise. Lo ignorai e diventai camaleonte | ||
23 | 2015 | tenne viva la conversazione, lo sostenne Emmanuel e tutto | ||
24 | 2015 | un bicchiere e me lo porse. Il rimmel le | ||
25 | 2015 | volta. Quando accadde, lei lo chiamò a sé – Neanche | ||
26 | 2015 | spalla, mi voltai e lo vidi, mastodontico e stropicciato | ||
27 | 2015 | tremò la voce, ma lo dissi, avevo un accenno | ||
28 | 2015 | verso mio padre e lo abbraccia, lui la bacia | ||
29 | 2015 | stato anche il suo. ¶ Lo capii con il liceo | ||
30 | 2015 | un consiglio: Marsell, legga Lo straniero di Albert Camus | ||
31 | 2015 | casa per cena, mangiai lo spezzatino con i miei | ||
32 | 2015 | se non avevo letto Lo straniero; in classe ero | ||
33 | 2015 | estinguersi: le ragazze trattenevano lo sguardo su di me | ||
34 | 2015 | part time e noi lo vedevamo trangugiare le stesse | ||
35 | 2015 | della mia classe e lo adocchiavo dall’altra parte | ||
36 | 2015 | parte della strada con lo sguardo incagliato a terra | ||
37 | 2015 | Borg-Solomon sul Centrale. Lo svedese le diede di | ||
38 | 2015 | per uno sciopero e lo avevo trovato con due | ||
39 | 2015 | al mucchio c’era Lo straniero. Lo aiutai a | ||
40 | 2015 | c’era Lo straniero. Lo aiutai a stipare tutto | ||
41 | 2015 | sul cuscino di mamma, lo presi a pugni. La | ||
42 | 2015 | Impara da Giobbe, io lo ringraziai e lasciai il | ||
43 | 2015 | cambio otteneva monosillabi. Quando lo incrociai in mutande in | ||
44 | 2015 | gli chiesi se aveva Lo straniero, il libro che | ||
45 | 2015 | Ma irresistibile. ¶ Le chiesi Lo straniero. Lei si illuminò | ||
46 | 2015 | Tornò con il romanzo, lo protesse tra le mani | ||
47 | 2015 | tra le mani, me lo diede. – Leggi Camus e | ||
48 | 2015 | giornale. Invece accadde: finii Lo straniero in tre ore | ||
49 | 2015 | la possibilità dell’ingiustizia. Lo straniero era colpevole e | ||
50 | 2015 | in ritardo, quando arrivai lo trovai sull’attenti davanti | ||
51 | 2015 | altri libri cardinali, ma Lo straniero era arrivato dritto | ||
52 | 2015 | mi chiamò e io lo raggiunsi. Accanto a lui | ||
53 | 2015 | l’andamento del mondo, lo strutturalismo, la sua fidanzata | ||
54 | 2015 | morte dell’autore de Lo straniero: dietro l’incidente | ||
55 | 2015 | incidente d’auto che lo aveva ucciso potevano nascondersi | ||
56 | 2015 | la paura della fatica. ¶ – Lo dici perché non hai | ||
57 | 2015 | Aveva ragione, e io lo sapevo. Ma non bastò | ||
58 | 2015 | cattedrale bianca in copertina, lo odorai, anche lui sapeva | ||
59 | 2015 | e dalla voce roca. Lo chiamai e gli dissi | ||
60 | 2015 | a scavare. – E tu lo senti, Marie? Verso di | ||
61 | 2015 | trovò un misero gonfiore. Lo accarezzò, massaggiò, scosse: lui | ||
62 | 2015 | e annuì con lentezza, lo aveva colpito. ¶ La veglia | ||
63 | 2015 | bicchiere di Pastis e lo levammo al soffitto decorato | ||
64 | 2015 | il proseguimento degli studi, lo scampammo definitivamente perché ci | ||
65 | 2015 | arrivai davanti alla chiesa lo urlai senza voce, – Perché | ||
66 | 2015 | uno era “Libé”. Ce lo presentò, si chiamava Luc | ||
67 | 2015 | che mi seguiva con lo sguardo. Fuggii per il | ||
68 | 2015 | chiamava Somerset, come Maugham, lo scrittore che Marie non | ||
69 | 2015 | e da solo, non lo rivelai perché il suo | ||
70 | 2015 | effetto era ogni volta lo stesso: quel film aveva | ||
71 | 2015 | avvolto intorno al busto, lo teneva fermo con una | ||
72 | 2015 | con una mano. ¶ Se lo tolse con cura e | ||
73 | 2015 | tolse con cura e lo ripiegò. Si mostrò. ¶ Era | ||
74 | 2015 | fatto del mio avvenire. ¶ Lo comunicai a papà durante | ||
75 | 2015 | in due bicchierini. Me lo allungò, – A te, mon | ||
76 | 2015 | Mi voglio operare, e lo farò per i miei | ||
77 | 2015 | disse che aveva affrontato lo stesso dilemma in adolescenza | ||
78 | 2015 | si esauriva. Per sfogare lo spasmo mi affidai alla | ||
79 | 2015 | nudo un’erezione. Abbassai lo sguardo per ammirarlo: il | ||
80 | 2015 | Papà morì in autunno. Lo trovò la donna delle | ||
81 | 2015 | barella di metallo, indossava lo stesso tipo di telo | ||
82 | 2015 | Sarai con me. ¶ E lo baciai sulla punta dell | ||
83 | 2015 | piccolo crocifisso di ferro, lo conservai, e delle monete | ||
84 | 2015 | mie priorità: Lunette e lo studio. La difesa del | ||
85 | 2015 | e mi seguiva con lo sguardo mentre servivo ai | ||
86 | 2015 | sfiorò il tavolo con lo stupore di una bambina | ||
87 | 2015 | un’altra gerarchia estetica. Lo trasformai in vanto. ¶ Gli | ||
88 | 2015 | due anfibi neri. Rivolse lo sguardo alla Tour Eiffel | ||
89 | 2015 | fotografia scattata sulla Marmolada, lo sguardo sognatore e i | ||
90 | 2015 | di gerbere e io lo lasciai a Monsieur Marsell | ||
91 | 2015 | significa stare in bilico. ¶ – Lo leggo ogni volta che | ||
92 | 2015 | quant’è che non lo apriva. ¶ – Da Emmanuel. ¶ Così | ||
93 | 2015 | manteneva la famiglia facendo lo spaventapasseri, Lunette mi baciò | ||
94 | 2015 | la lingua morbida. Ricordo lo spavento che si faceva | ||
95 | 2015 | Perché fosse accaduto me lo rivelò Somerset Maugham nel | ||
96 | 2015 | certo, cosa devo fare? Lo guardavo nella fotografia della | ||
97 | 2015 | rettitudine del protagonista Morris lo facesse crepare sotto la | ||
98 | 2015 | senza abbassare la testa lo massaggiò. Mi doleva da | ||
99 | 2015 | da quanto era pieno. Lo tirò fuori e mi | ||
100 | 2015 | da parte con cura. Lo strinse, e io vidi | ||
101 | 2015 | niente altro, fosse esistere. Lo sentii fremere tra le | ||
102 | 2015 | bloccò. Mi confinò contro lo schienale e chinò la | ||
103 | 2015 | e chinò la testa, lo fece sparire in bocca | ||
104 | 2015 | y Libero, vas-y, lo rimangiò e io balbettai | ||
105 | 2015 | balbettai che stavo venendo. Lo prese in mano e | ||
106 | 2015 | prese in mano e lo agitò, mi inarcai sulla | ||
107 | 2015 | esterno più dell’interno: lo scrissi nel quaderno di | ||
108 | 2015 | di Lupin per tradurre lo sconquasso di quella notte | ||
109 | 2015 | cosa? – domandai. ¶ – Moi-même, – lo ripeté in italiano, – Me | ||
110 | 2015 | fatto, il mai avuto, lo sfioramento eterno: aspettavo il | ||
111 | 2015 | mano per sostituire lo chef ammalato con ricette | ||
112 | 2015 | misoginia di Simenon che lo rendeva un narratore parziale | ||
113 | 2015 | mais oui, e me lo concessi. Non parlammo per | ||
114 | 2015 | e davano penombra. Abbassai lo sguardo e la vidi | ||
115 | 2015 | e mi feci guidare, lo strisciai sulle grandi labbra | ||
116 | 2015 | a destra e io lo fissai sparire in quella | ||
117 | 2015 | nel quaderno di Lupin, lo lisciò piano, e rimise | ||
118 | 2015 | le mie. Quel giorno lo feci nella mia cameretta | ||
119 | 2015 | mamma ed Emmanuel. Lunette lo fece, mi liberò, e | ||
120 | 2015 | Una prima persona plurale? Lo chiesi a papà: dalla | ||
121 | 2015 | lei diceva di fare lo stesso, certe volte chiamava | ||
122 | 2015 | senso di colpa e lo sgomento di chi, incredibilmente | ||
123 | 2015 | davo voce alla contraddizione. Lo chiamavo Il lato insospettabile | ||
124 | 2015 | sia io che Lunette lo ignorammo. Lei rovistava in | ||
125 | 2015 | un foglio di carta, lo divisi in dieci pezzi | ||
126 | 2015 | febbre di Lunette: per lo stile dei newyorkesi, per | ||
127 | 2015 | dava estasi. ¶ – Pourquoi? ¶ – Non lo so perché. ¶ Rimase sovrappensiero | ||
128 | 2015 | Martini e mi godetti lo spettacolo. ¶ Mio padre era | ||
129 | 2015 | poteva intorbidirlo. E lei lo fece. Ballò spostandosi di | ||
130 | 2015 | appoggiava all’altro e lo guidava. Fissai lui, la | ||
131 | 2015 | e le gambe convergono. Lo fissai, delicato e ambiguo | ||
132 | 2015 | irreversibilmente disperso. Anche Lunette lo stava fissando. Si avvicinò | ||
133 | 2015 | tempo. E lei, lei lo aveva fatto? ¶ Si voltò | ||
134 | 2015 | incredulità per esserci riuscito lo gettava nel visibilio. ¶ Aumentai | ||
135 | 2015 | e ansimò senza fiato. Lo aveva preso in bocca | ||
136 | 2015 | in bocca o no? ¶ Lo bisbigliò: Un petit peu | ||
137 | 2015 | abbandonò Maugham e non lo sostituì con niente. Se | ||
138 | 2015 | della Statua della Libertà. Lo chiamai un venerdì sera | ||
139 | 2015 | pomeriggio di neve sciolta. Lo strattonavano, lui da una | ||
140 | 2015 | di estradizione degli extracomunitari. Lo strappo difficile avvenne con | ||
141 | 2015 | storico. Il proprietario era lo stesso che ci aveva | ||
142 | 2015 | più qualche straccio. Ero lo straniero in patria. ¶ Avevo | ||
143 | 2015 | sfrutterò questa emancipazione e lo farò. Parola d’ordine | ||
144 | 2015 | Oscuro? ¶ – A letto. ¶ Anna lo completava, me l’avrebbe | ||
145 | 2015 | estinta. Andava peggio con lo studio. Negli ultimi due | ||
146 | 2015 | era trovare una fuoriuscita: lo sport (illusione da sempre | ||
147 | 2015 | sradica il destino quando lo crediamo irreversibile. Si palesa | ||
148 | 2015 | palesa quatto, infimo, decisivo. Lo avvertii al parco Ravizza | ||
149 | 2015 | qualche giorno prima: imboccai lo stradone e incontrai la | ||
150 | 2015 | infilai nella tasca interna Lo straniero. Mi presentai alle | ||
151 | 2015 | gli occhi da topo. Lo sistemammo sulla pedana. Aveva | ||
152 | 2015 | Soprattutto di Monsieur Marsell. Lo pensavo sempre, non lo | ||
153 | 2015 | Lo pensavo sempre, non lo nominavo mai. La sua | ||
154 | 2015 | tirai fuori il portafogli. Lo aprii e dal soffietto | ||
155 | 2015 | speranze. Papà amava Dickens, lo scrittore dei sogni realizzati | ||
156 | 2015 | colleghi al bar convenzionato. Lo studio doveva fornire una | ||
157 | 2015 | un’umanità così pregna. Lo capii a fine giornata | ||
158 | 2015 | capii a fine giornata: lo Studio Leoni stava valutando | ||
159 | 2015 | e, a suo dire, lo scalpo di trecento donne | ||
160 | 2015 | McEnroe, il tennis non lo convinceva. Gli dissi di | ||
161 | 2015 | che ero lì. Me lo diede e disse – Ci | ||
162 | 2015 | durante il servizio, me lo trovavo semplicemente lì, lui | ||
163 | 2015 | un bicchiere prima che lo rompessi, mi ammorbidiva un | ||
164 | 2015 | chiese come mi chiamassi. ¶ Lo guardai stranito. ¶ Insistette: – Come | ||
165 | 2015 | pesava, come mi atterriva lo studio: mancavano sette esami | ||
166 | 2015 | una brutta bestia, Libero. Lo so bene, Frida, sono | ||
167 | 2015 | Il filo del rasoio. Lo lesse in un fine | ||
168 | 2015 | era sporco di sangue, lo coprì di nuovo, prese | ||
169 | 2015 | rue des Petits Hôtels, lo sgabuzzino dei Deux Magots | ||
170 | 2015 | mondo, e avevano tutte lo stesso odore: di vivo | ||
171 | 2015 | io quel giorno non lo confidai a Frida, né | ||
172 | 2015 | tra un privato e lo Stato. Frida si allungò | ||
173 | 2015 | per ridarmi il libro, lo rifiutai: era un regalo | ||
174 | 2015 | la cenere borghese. Rischiai. – Lo faresti? ¶ – Scrivere un libro | ||
175 | 2015 | il suo, – Chi non lo farebbe? ¶ Così mi tornò | ||
176 | 2015 | archetipi infantili, tanto più lo stesso luogo sarà in | ||
177 | 2015 | mio luogo emotivo, non lo abitavo da troppo. Da | ||
178 | 2015 | bastoncini di Capitan Findus. Lo fissai leccare le due | ||
179 | 2015 | e che l’idea lo eccitava e lo atterriva | ||
180 | 2015 | idea lo eccitava e lo atterriva. Sarei andato a | ||
181 | 2015 | mia solitudine era massiccio. ¶ – Lo so, LiberoSpirito. ¶ Lo guardai | ||
182 | 2015 | massiccio. ¶ – Lo so, LiberoSpirito. ¶ Lo guardai. ¶ – Io e te | ||
183 | 2015 | Aveva deciso di tuffarsi lo stesso per incoscienza e | ||
184 | 2015 | Se la tua amica lo avvertirà, allineerete i pesi | ||
185 | 2015 | i suoi genitori non lo avevano più accettato in | ||
186 | 2015 | feci salire e ricordo lo sforzo di continuare a | ||
187 | 2015 | E la nostra forza? Lo stavamo deludendo. Disse che | ||
188 | 2015 | diceva di andarmene. Entrai lo stesso. Lei non si | ||
189 | 2015 | era quasi rimarginato, se lo tormentava con l’unghia | ||
190 | 2015 | le appoggiai sui palmi Lo straniero. ¶ – È per questo | ||
191 | 2015 | che sono qui – dissi. ¶ Lo guardò. ¶ – Per questo romanzo | ||
192 | 2015 | corso di Porta Romana, Lo straniero l’aveva fulminata | ||
193 | 2015 | Le chiesi di sedersi, lo fece, poi mi trascinò | ||
194 | 2015 | ciglio del letto e lo accarezzò, quasi non lo | ||
195 | 2015 | lo accarezzò, quasi non lo toccava, lo impugnò di | ||
196 | 2015 | quasi non lo toccava, lo impugnò di colpo con | ||
197 | 2015 | presi, durò un attimo, lo splendore del suo sedere | ||
198 | 2015 | Aspettai che si cambiasse, lo fece canticchiando il suo | ||
199 | 2015 | l’effetto iniziale fu lo stesso, gli italiani si | ||
200 | 2015 | tracce della mia solitudine. Lo fai per mia madre | ||
201 | 2015 | per mia madre, Marie? Lo faccio per noi, Libero | ||
202 | 2015 | era il qualcosa, come lo sarebbe stata la passeggiata | ||
203 | 2015 | l’unica volta che lo vidi in imbarazzo. Si | ||
204 | 2015 | un lembo di lenzuola. Lo sollevai appena, e fu | ||
205 | 2015 | specie di paura. Me lo disse a colazione, mangiando | ||
206 | 2015 | Voilà, il peccato originale. Lo disse mentre sfilavamo per | ||
207 | 2015 | e la sciarpa che lo strozzava come un boa | ||
208 | 2015 | rivedermi. Le dissi che lo ero anche io. ¶ Riattaccai | ||
209 | 2015 | amore. Dissi che non lo sapevo, era tutto aggrovigliato | ||
210 | 2015 | tutto aggrovigliato. ¶ – Un segno – lo disse in italiano. – Un | ||
211 | 2015 | era stata il ponte. Lo capii scendendo in Porta | ||
212 | 2015 | inclinazione al sacrificio. Me lo raccontò mentre eravamo in | ||
213 | 2015 | che per certi versi lo era, legata a una | ||
214 | 2015 | e la sua famiglia. ¶ Lo chiamai e mi autoinvitai | ||
215 | 2015 | a metterla in moto. Lo raggiunsi e mi accorsi | ||
216 | 2015 | Giorgio ad accoglierlo e lo ringraziò per l’aiuto | ||
217 | 2015 | eravamo sul retro, poi lo accompagnò nella stanzetta chiusa | ||
218 | 2015 | tenere gli occhi aperti, lo stupore pesava su questo | ||
219 | 2015 | versò lacrime, non fiatò. Lo fece sua madre. Lui | ||
220 | 2015 | scomposte. Aveva nostalgia per lo sposo perduto, e curiosità | ||
221 | 2015 | inutili, lui aveva fatto lo stesso con la sua | ||
222 | 2015 | a freccette. I clienti lo chiamavano Gengiva perché le | ||
223 | 2015 | lui soffriva dell’Aiz, lo pronunciava così, e l | ||
224 | 2015 | io il preservativo non lo sapevo mettere. Però avevo | ||
225 | 2015 | aveva colpito per come lo faceva sentire a suo | ||
226 | 2015 | pantaloni e mi spogliò. Lo sentii indurirsi. ¶ – Hai il | ||
227 | 2015 | verso giusto del profilattico. Lo premetti contro la punta | ||
228 | 2015 | contro la punta e lo feci scendere a metà | ||
229 | 2015 | opera e io me lo fissai. ¶ – Proviamo ancora – Marika | ||
230 | 2015 | la mia negritudine, me lo accarezzava e io allungai | ||
231 | 2015 | poco alla volta io lo vidi sparire nel triangolo | ||
232 | 2015 | da me. E io lo vidi, bianco e sottovuoto | ||
233 | 2015 | Mario insistettero perché almeno lo assaggiassi, intervenne nonna Olivia | ||
234 | 2015 | Scesi dalla Bmw e lo ringraziai. Mi incamminai inquieto | ||
235 | 2015 | molto? ¶ Disse che non lo sapeva, l’avvertii che | ||
236 | 2015 | cui mi aveva colpito. Lo sforzo proteso e il | ||
237 | 2015 | si legò i capelli. ¶ – Lo faresti? ¶ – Libero, sto lavorando | ||
238 | 2015 | tra la fodera e lo scamosciato, la L e | ||
239 | 2015 | intimidì, mi voltai verso lo studente che se ne | ||
240 | 2015 | alle matricole – disse e lo fece ancora, si spostò | ||
241 | 2015 | polvere, mi sentivo innaturale. Lo confidai ad Anna. ¶ – Quanti | ||
242 | 2015 | Blu e “la Repubblica”. Lo sfogliò alla penultima pagina | ||
243 | 2015 | tra pietre del Quattrocento. Lo attraversai e rallentai fino | ||
244 | 2015 | disturbato fino alle sei. ¶ – Lo chiamo io dall’osteria | ||
245 | 2015 | al bancone. Gli lanciai lo straccio, Jamais, mai perdio | ||
246 | 2015 | è vero? Anna me lo chiese con la bocca | ||
247 | 2015 | polvere da Mentre morivo. Lo misi in valigia. ¶ Atterrai | ||
248 | 2015 | ancora e ancora, io lo riconobbi: ero a casa | ||
249 | 2015 | della Ville Lumière, cobalto, lo guardai ancora quando emersi | ||
250 | 2015 | laureande di Chimica. Contemporaneamente. ¶ Lo fissai. ¶ Raccontò che facevano | ||
251 | 2015 | e gli Stati Uniti, lo stesso a cui avrebbe | ||
252 | 2015 | con loro che se lo contendevano. ¶ – Com’è stato | ||
253 | 2015 | qualcuno? ¶ Disse che se lo avessi chiesto una seconda | ||
254 | 2015 | con tutta probabilità era lo stesso sospetto che allontanava | ||
255 | 2015 | senza malizia e lei lo aveva sentito. ¶ – Tu as | ||
256 | 2015 | uno studente e spostò lo sguardo sulla finestra che | ||
257 | 2015 | guardarmi un momento. Tentennò, lo fece, si distolse subito | ||
258 | 2015 | per la seconda volta lo stupore. Sussurrò che non | ||
259 | 2015 | verso la porta, guardava lo spiraglio della sua camera | ||
260 | 2015 | anche io adesso guardavo lo spiraglio del mio trauma | ||
261 | 2015 | tua lotta all’illusione? Lo pensai, poi forzai qualche | ||
262 | 2015 | i due pouf, mancava lo specchio con la trousse | ||
263 | 2015 | e l’aria serafica, lo appoggiai sulla scrivania e | ||
264 | 2015 | presi un foglio A4, lo infilai nella Olivetti. Scrissi | ||
265 | 2015 | la seduzione e dove lo consumavo: arrivai ad accoppiarmi | ||
266 | 2015 | voglie senza filtro. Allargai lo spettro ormonale alle donne | ||
267 | 2015 | interessi, contraddizioni. Stavo pretendendo lo stesso copione sentimentale, l | ||
268 | 2015 | gli studenti avevano iniziato lo sciopero della fame, continuai | ||
269 | 2015 | Pasticciaccio controvoglia e quando lo aveva finito si sentiva | ||
270 | 2015 | con il “Corriere” e lo riaprii alla pagina degli | ||
271 | 2015 | storia di indiani, me lo ripetei, e mentre me | ||
272 | 2015 | ripetei, e mentre me lo ripetevo impalato e in | ||
273 | 2015 | il volto spaurito e lo sguardo che cercava la | ||
274 | 2015 | son Libero. E io lo sentii, il piccolo coraggio | ||
275 | 2015 | con cura il giornale, lo lisciai e feci coincidere | ||
276 | 2015 | feci coincidere gli angoli, lo arrotolai nella tasca dietro | ||
277 | 2015 | giornale e chiesi permesso, lo aprii sulla scrivania, presi | ||
278 | 2015 | telefono squillò a lungo. Lo ignorammo, scattò la segreteria | ||
279 | 2015 | che stavo avendo, ero lo stesso che lui non | ||
280 | 2015 | Il commesso di Malamud. Lo feci incartare e sul | ||
281 | 2015 | Alle sette in punto lo diedi ad Anna in | ||
282 | 2015 | appuntamento fisso del lunedì. Lo chiamammo i Lunedì al | ||
283 | 2015 | Mario l’aveva etichettata. Lo sentivo, e ne ero | ||
284 | 2015 | mentre tutta la tribù lo cercava. Affe mi scrutava | ||
285 | 2015 | Infine la nuvola che lo portava in cima alla | ||
286 | 2015 | varcato la malizia con lo zampino di Monsieur Marsell | ||
287 | 2015 | che fosse troppo tardi. Lo disegnai e feci scrivere | ||
288 | 2015 | tirò fuori il giornale, lo sfogliò fino alla pagina | ||
289 | 2015 | sarei sfuggito. Gli diedi lo Chardonnay e lo ringraziai | ||
290 | 2015 | diedi lo Chardonnay e lo ringraziai, ma non avrei | ||
291 | 2015 | il tuo amico. ¶ Giorgio lo ripeté nei giorni che | ||
292 | 2015 | accettato da poco che lo spingessi in carrozzella, vagavamo | ||
293 | 2015 | possibilità di Anna. Scacciai lo sciame femminile rimasto e | ||
294 | 2015 | Tentennò, venne e me lo presentò. Si chiamava Giulio | ||
295 | 2015 | ed era proprio lui. Lo ricordavo in una fotografia | ||
296 | 2015 | numero di telefono. Me lo scrisse sul volantino pubblicitario | ||
297 | 2015 | Domandò se stavo bene. ¶ Lo guardai. ¶ Si avvicinò, – È | ||
298 | 2015 | separazione dei genitori, e lo comparammo alla parabola di | ||
299 | 2015 | madri si scagliarono contro lo scrittore americano, Assassino!, mentre | ||
300 | 2015 | di me e fece lo stesso, mi disse di | ||
301 | 2015 | tra i capelli bagnati, lo feci ancora. Le sfilai | ||
302 | 2015 | voracità ed eleganza. ¶ Avvertimmo lo stupore di quei giorni | ||
303 | 2015 | cosa stava succedendo, e lo ignorammo: era alchimia della | ||
304 | 2015 | Aspettammo l’imbrunire e lo portammo al parco Sempione | ||
305 | 2015 | altro, Lorenzo avanti con lo zaino tra le braccia | ||
306 | 2015 | e profonda. Lorenzo aprì lo zaino e tirò fuori | ||
307 | 2015 | e un orecchio pendente. Lo presi in braccio, era | ||
308 | 2015 | con il naso asciutto, lo accarezzai sul collo nel | ||
309 | 2015 | nel punto in cui lo accarezzavo mentre lo tenevo | ||
310 | 2015 | cui lo accarezzavo mentre lo tenevo con me in | ||
311 | 2015 | Vespa. Aveva dodici anni. Lo baciai sulla schiena, Bonne | ||
312 | 2015 | sulla schiena, Bonne nuit, lo appoggiai sul fondo della | ||
313 | 2015 | mi allontanai un poco, lo accarezzava, lo accarezzò non | ||
314 | 2015 | un poco, lo accarezzava, lo accarezzò non so quanto | ||
315 | 2015 | si accovacciò e io lo vidi pregare. ¶ Ci commuovemmo | ||
316 | 2015 | bastava sentirlo felice, e lo era, trovarlo dritto nella | ||
317 | 2015 | nella sua rotta, e lo trovai. Mi chiese se | ||
318 | 2015 | fosse stato anomalo. ¶ – Richiamala. ¶ – Lo farò. ¶ – Richiamala adesso. ¶ La | ||
319 | 2015 | prese il Panasonic, me lo offrì – Di’ a tua | ||
320 | 2015 | Lei non voleva che lo sapessi, Emmanuel aveva infranto | ||
321 | 2015 | incontro con Anna. ¶ – Mario lo sa? ¶ – Ancora no. ¶ E | ||
322 | 2015 | lui stesso voleva insegnare, lo sapevo? Non c’era | ||
323 | 2015 | le piacesse di me lo doveva al tavolino che | ||
324 | 2015 | imprevedibile. Dissi che non lo sapevo. Lei invece era | ||
325 | 2015 | letteratura. E lei come lo aggirava? Con il sesso | ||
326 | 2015 | nostro silenzio, e ce lo portammo dietro fino a | ||
327 | 2015 | di Simenon in cui lo scrittore mette a nudo | ||
328 | 2015 | temperate allo stesso modo. Lo raccontai ad Anna, lei | ||
329 | 2015 | macchina da scrivere. Alzai lo sguardo, Anna piangeva di | ||
330 | 2015 | se tu, Libero, avrai lo spirito per approfittarne. E | ||
331 | 2015 | gruppo dei Deux Magots, lo stesso sentimento di possibilità | ||
332 | 2015 | mentale era il benvenuto, lo sottoscrivevamo, quello effettivo una | ||
333 | 2015 | possibilità che ci sfiorava. Lo capii con una collega | ||
334 | 2015 | un’altra Anna me lo mostrò. Sentii all’improvviso | ||
335 | 2015 | più solitaria della vecchiaia, lo scrisse diciannove giorni prima | ||
336 | 2015 | fosse la mia libertà, lo pensai mentre la guardavo | ||
337 | 2015 | chiesi di sposarmi. Non lo decisi, lo sentii una | ||
338 | 2015 | sposarmi. Non lo decisi, lo sentii una mattina in | ||
339 | 2015 | di incastonare la nostalgia. Lo guardammo mentre ci ingozzavamo | ||
340 | 2015 | astuccio della gioielleria e lo aprii davanti a lei | ||
341 | 2015 | di pensieri, dopo che lo invitammo al matrimonio. La | ||
342 | 2015 | cercata sotto casa. Io lo avevo chiamato e gli | ||
343 | 2015 | alticci dall’osteria e lo facemmo in piedi, lei | ||
344 | 2015 | mano al dottor Lévy. Lo ringraziò, Merci beaucoup pour | ||
345 | 2015 | aspettò il punto successivo. Lo giocò come fosse l | ||
346 | 2015 | Marsell tutte le settimane. Lo seppi solo allora. Avevano | ||
347 | 2015 | schiavo, è come se lo sono perché lavoro tutto | ||
348 | 2015 | alto della prima libreria. Lo nascosi lì a un | ||
349 | 2015 | romanzo di Harper Lee. Lo rimisi a posto, l | ||
350 | 2015 | più breve del libro. Lo recita Vardaman, il figlio | ||
351 | 2015 | mangiato la shakshuka? E lo Yad Vashem? Mi confidò | ||
352 | 2015 | che andai da Giorgio, lo trovai che buttava pane | ||
353 | 2015 | l’appoggiò su Lupin. ¶ Lo devo ad Anna, e | ||
354 | 2015 | Anna, e di mamma. Lo chiamammo Alessandro, non per | ||
355 | 2015 | genitoriale paziente e divertita. ¶ Lo presi in braccio e | ||
356 | 2015 | presi in braccio e lo fissai, un cosino già | ||
357 | 2015 | mia prima persona plurale. Lo lasciai a sua nonna | ||
358 | 2015 | nonna, in quei giorni lo tenne più di tutti | ||
359 | 2015 | sulla poltrona e se lo accomodò in grembo, gli | ||
360 | 2015 | cantò una nenia che lo fece addormentare, poi gli | ||
361 | 2015 | per farlo ruttare e lo rimetteva nella culla. Una | ||
362 | 2015 | conoscesse la Ville Lumière. Lo avrebbe portato ai giardini | ||
363 | 2015 | nell’ultimo colloquio con lo psicologo dell’associazione aveva | ||
364 | 2015 | così disse a Emmanuel. Lo pregò di non accompagnarla | ||
365 | 2015 | rue des Petits Hôtels. Lo baciò con passione sulla | ||
366 | 2015 | del suo personaggio, inscenò lo spettacolo finale a quasi | ||
367 | 2015 | responsabilità l’associazione e lo staff che l’aveva | ||
368 | 2015 | come da sue volontà. Lo celebrò padre Dominique, che | ||
369 | 2015 | padre Dominique volle che lo facessi dall’altare. Mi | ||
370 | 2015 | la prima volta che lo scoprii, che Addie Bundren | ||
371 | 2015 | lettere d’addio. Non lo raccontai nemmeno ad Anna | ||
372 | 2015 | vassoio ricoperto di stagnola. Lo tirai fuori, lo scoperchiai | ||
373 | 2015 | stagnola. Lo tirai fuori, lo scoperchiai e vidi che | ||
374 | 2015 | Uno era più corpulento. Lo presi, lo appoggiai sul | ||
375 | 2015 | più corpulento. Lo presi, lo appoggiai sul palmo e | ||
376 | 2015 | terra e io feci lo stesso con un altro | ||
377 | 2015 | con un altro cappelletto, lo appoggiai sul palmo e | ||
378 | 2015 | nostro figlio dalla culla. Lo portò tra noi, mi | ||
379 | 2015 | cosce da toro. Me lo sistemai pancia sotto sul | ||
380 | 2015 | doveva a Monsieur Marsell. Lo protessi lì, il mio | ||
381 | 2015 | un attimo ancora, poi lo riportai nella culla e | ||
382 | 2015 | la spogliai, lei fece lo stesso con me. Le | ||
383 | 2015 | la sua libertà e lo sguardo socchiuso, sentii che |