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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

concordanze di «Luca»

nautoretestoannoconcordanza
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PERSONAGGI ¶ Luca ¶ Fazio ¶ Leopoldo ¶ Paroni ¶ Il
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redattore ¶ Quinto redattore ¶ PERSONAGGI ¶ Luca Fazio ¶ Leopoldo Paroni ¶ Il
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grigio scialle di lana, Luca Fazio, immobile, avrà un
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scrivere! ¶ Si fa silenzio. Luca Fazio non s'è
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voce domanda: «È permesso?». Luca Fazio non risponde. Poco
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Non c'è nessuno? ¶ Luca (senza scomporsi, con voce
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è il signor Paroni? ¶ Luca (c.s.): Di là
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Commesso viaggiatore: Posso entrare? ¶ Luca (infastidito): Lo domanda a
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non capisco niente... ¶ A Luca Fazio: ¶ Ma, scusi, che
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scusi, che cos'è? ¶ Luca ha un forte attacco
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non riesce a dissimulare. ¶ Luca: Puzzano di pipa, maledetti
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No: sono di passaggio. ¶ Luca: Siamo tutti di passaggio
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la fornitura del giornale. ¶ Luca: Non credo che sia
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ho sentito. Una dimostrazione. ¶ Luca (con ironia cupa): Sono
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Mazzarini. ¶ Commesso viaggiatore: Socialista? ¶ Luca: Non so. Mi pare
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viaggiatore: Ma gridavano abbasso! ¶ Luca: Già. Non lo vogliono
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ferma): Ma sono opachi! ¶ Luca: Ah, già. Non ci
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della redazione del giornale? ¶ Luca: No. Simpatizzo. O meglio
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A prezzi di concorrenza. ¶ Luca: Perché si stampino giornali
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presenti condizioni del mercato... ¶ Luca (fermandolo): Ne sono convinto
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scoprendo finalmente sul divano Luca Fazio): Oh, guardate un
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po'. C'è qua Luca Fazio! ¶ Tutti si voltano
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a guardare. ¶ Paroni: Oh, Luca! ¶ Secondo redattore: E come
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redattore: Quando sei arrivato? ¶ Luca (senza scomporsi, seccato): Stamattina
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redattore: Ti senti male? ¶ Luca (indugia a rispondere, fa
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saluto. ¶ Quarto redattore (a Luca Fazio): Tu non vieni
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Fazio): Tu non vieni? ¶ Luca (cupo): No. Debbo dire
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in apprensione): A me? ¶ Luca (c.s.): Due minuti
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ora davanti a tutti? ¶ Luca: No. A te solo
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tutti, meno Paroni e Luca Fazio che tira giù
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mano sulla spalla): Caro Luca, dunque... amico mio... ¶ Luca
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Luca, dunque... amico mio... ¶ Luca (subito, alzando un braccio
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No, scostati. ¶ Paroni: Perché? ¶ Luca: Mi fai tossire. ¶ Paroni
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Eh, sì, si vede. ¶ Luca (fa cenno di sì
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eseguendo): Ah sì, subito. ¶ Luca: Col paletto. ¶ Paroni (eseguendo
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tra me e te. ¶ Luca: Chiudi anche quell'uscio
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il lume. (S'avvia.) ¶ Luca: E poi richiudi. Viene
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l'uscio. Nel frattempo Luca Fazio si sarà alzato
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Dunque, che vuoi dirmi? ¶ Luca: Scostati, scostati... ¶ Paroni: Perché
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te o per me? ¶ Luca: Anche per te. ¶ Paroni
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io non ho paura! ¶ Luca: Non lo dire troppo
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tratta, insomma? Siedi, siedi... ¶ Luca: No, resto in piedi
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Paroni: Torni da Roma? ¶ Luca: Da Roma. Ridotto come
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è carica? ¶ Notando che Luca esamina l'arma: ¶ Ohè
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esamina l'arma: ¶ Ohè, Luca... è carica? ¶ Luca (frigidamente
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Ohè, Luca... è carica? ¶ Luca (frigidamente): Carica. ¶ Poi, guardandolo
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per levargli l'arma. ¶ Luca: Scostati, e lasciami dire
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Paroni: Ma che pazzia! ¶ Luca: Pazzia, sì: la stavo
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tu forse vorresti davvero...? ¶ Luca (subito): Aspetta; vedrai quello
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ho detto di Pulino? ¶ Luca: Sì. E sono qua
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Paroni: Tu lo faresti? ¶ Luca: Ora stesso. ¶ Paroni (esultante
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Paroni (esultante): Ah, benissimo! ¶ Luca: Stammi a sentire. Ero
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Paroni: Tu, a Roma? ¶ Luca: A Roma. Apro. Sai
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Lui? A casa tua? ¶ Luca: Mi vide con la
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così ti uccidi? Oh Luca, non ti credevo davvero
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sorriso squallido, vano):... Scherzi? ¶ Luca (si trae indietro d
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A te? che dici? ¶ Luca: Eccomi qua. E ora
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gridando): Sei pazzo? No, Luca ... ! Non scherziamo... Sei pazzo
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Non scherziamo... Sei pazzo? ¶ Luca (intimando, terribile): Non ti
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come impietrito): Ecco... Ecco .. ¶ Luca: Pazzo, eh? Ti sembro
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io non sono Mazzarini! ¶ Luca: Differenza? Che differenza vuoi
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e stupido dei delitti! ¶ Luca: Ma dunque tu vorresti
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rivoltella): Per carità! No, Luca... Che fai?... No! - Ma
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sempre amico... Per carità! ¶ Luca (mentre gli guizza negli
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carità! Non lo fare! ¶ Luca (sghignando): Eh... quando uno
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permetti, perché sei armato. ¶ Luca: Certo. E tu hai
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onta del mio paese... ¶ Luca: Bravo, sì. Ma libero
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un' mondo di là... ¶ Luca: Ah, no! Sarebbe per
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Paroni: Dunque, vedi che - ¶ Luca (subito): - che potrei anche
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è caduto): Come dici? ¶ Luca: Patentare, patentare. Ne ho
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scrivo? Dici sul serio? ¶ Luca: Sul serio, sul serio
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che vuoi che scriva? ¶ Luca (c.s. puntandogli di
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andando alla scrivania): Ancora? ¶ Luca: Siedi e prendi la
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eseguendo): Che debbo scrivere? ¶ Luca: Quello che ti detterò
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a pensare? Sono ragazzate! ¶ Luca: Ti conosco. Voglio vendicar
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vuoi che scriva qua? ¶ Luca: Lì, lì, basterà che
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Paroni: Ma che cosa? ¶ Luca: Una dichiarazioncina. ¶ Paroni: Una
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Una dichiarazioncina a chi? ¶ Luca: A nessuno. O insomma
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Bene, bene, scrivo... Detta. ¶ Luca (dettando): «Io qui sottoscritto
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vuoi che mi penta? ¶ Luca (con un sorriso, puntandogli
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cosa mi debbo pentire... ¶ Luca (riprendendo a dettare): «Io
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Paroni: Ah, di questo? ¶ Luca: Di questo. Scrivi: «in
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con rassegnazione): Scritto. Avanti... ¶ Luca (riprendendo a dettare): «Luca
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Luca (riprendendo a dettare): «Luca Fazio, prima di uccidersi
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ti vuoi uccidere davvero? ¶ Luca: Questo è affar mio
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questo sì, se permetti! ¶ Luca: Mettilo pure, armato di
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vigliaccheria». ¶ Paroni: Questo poi... ¶ Luca: È la verità... Perché
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sto qui a contentarti... ¶ Luca: Va bene, sì, contentami
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che possa anche bastare! ¶ Luca: No, aspetta: concludiamo! Altre
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che vuoi concludere? Ancora? ¶ Luca: Ecco, così, scrivi: «È
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scrivi: «È bastato a Luca Fazio che gli dichiarassi
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no, è troppo, scusa! ¶ Luca (perentoriamente, sillabando): «che il
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la firma. Vuoi altro? ¶ Luca: Da' qua. ¶ Paroni (porgendogli
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davvero levar di mezzo... ¶ Luca (non risponde; finisce di