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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «Luigi»

nautoretestoannoconcordanza
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Bambino. ¶ 4. ¶ La testa di Luigi, Pietro l’aveva osservata
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più intelligente di lui? ¶ Luigi era un po’ più
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passava sui libri, perché Luigi i compiti li faceva
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aveva capito che per Luigi le cose erano diverse
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sfuggiva. ¶ “Prova il ventitré.” Luigi gli indicò l’esercizio
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scucito della camicia di Luigi. Poi più su, verso
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debole dalla finestra aperta. ¶ Luigi tirò il libro a
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sono i verbi, oggi.” ¶ Luigi sorrise. E già Pietro
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fare: Pietro la grammatica, Luigi l’aritmetica e la
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sbirciato nel quaderno di Luigi, per aggiustare tutti gli
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delle Olimpiadi. ¶ Passò a Luigi il necessario per la
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ogni angolo della parete. ¶ Luigi fu il primo a
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sole. Pietro non guardava Luigi, rimaneva piegato, gli occhi
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rumore delle mani di Luigi che picchiavano contro la
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a fianco. “Fammi vedere!” ¶ Luigi la chiuse tra i
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dietro… è grandissima!” disse Luigi saltellando con le mani
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gli offriva il coltello. ¶ Luigi gli sorrise, gli passò
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tutti e due!” fece Luigi. ¶ Pietro lasciò fuggire la
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tra le dita di Luigi. “Prendila, è anche tua
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di legno, poi guardò Luigi che puliva il coltello
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come un fulmine, sfiorando Luigi. Afferrò il bastoncino da
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mezz’aria. ¶ “Bravo!” gridò Luigi da dietro. ¶ Pietro arrivò
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vuoi la tengo fer…” Luigi non finì la frase
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fissava, felice. ¶ Mentre correvano, Luigi davanti e lui dietro
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braccio. ¶ Da laggiù a Luigi mancava solo la coda
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si richiedeva: e se Luigi è davvero un bambino
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lo accecava. Guardò meglio: Luigi sembrava incollato al legno
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passi sulla corteccia e Luigi avrebbe afferrato il ramo
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Dai, vieni su! Dai!” Luigi era già arrivato. ¶ Pietro
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più dall’alto. Adesso Luigi era accovacciato accanto a
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fa tanto male?” disse Luigi a bassa voce, e
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terra. ¶ Alzò la testa. Luigi lo guardava e lui
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ombra del grande albero. ¶ Luigi fece una smorfia. Gli
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Rimase seduto, rannicchiato, con Luigi al suo fianco che
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la crosta ricresce,” disse Luigi. ¶ Pietro lo guardò: “Tra
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io vado da Carmine”. ¶ Luigi rimase un po’ in
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Sì.” ¶ Questa volta fu Luigi a non parlare. Si
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ferita si era raggrumato. ¶ Luigi si bagnò le dita
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a poco. ¶ “Brucia?” ripeté Luigi. ¶ “È tardi, il sole
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afferrando per un braccio Luigi. ¶ Iniziarono a correre, uno
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Inchiodò e per poco Luigi non gli finì addosso
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camminare, stavolta senza correre. ¶ Luigi non fece caso ai
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smossa. ¶ La voce di Luigi, inaspettata, fu la prima
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prima. ¶ “Buonasera, signore.” ¶ “Ciao, Luigi. Come andiamo?” Fece un
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cannolo come Cristo comanda!” ¶ Luigi annuì, abbassando di poco
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pollice e l’indice. ¶ Luigi fece un piccolo passo
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casa bianca. ¶ Pietro guardò Luigi. Poi si voltò indietro
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di notte. Mamma, Nino, Luigi dormono. Anche Carmine dorme
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approvazione. ¶ Ora mancava solo Luigi. Stavano andando a prenderlo
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incitava Nino. ¶ “Andiamo da Luigi?” ¶ “Non c’è bisogno
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vecchio stropicciandosi gli occhi. “Luigi è già al mare
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alla punta del mento: “Luigi lo sa che ci
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monte, con Nino e Luigi. E poi a Roma
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ali larghe e fortissime. Luigi gli aveva detto che
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rampa. Sorridente e attento, Luigi. Seria e imbronciata, sua
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guardare la madre di Luigi. Si nascondeva dietro la
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sulla schiena. “E tu, Luigi, qui vieni, qui! Ricordati
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sentiva le scarpe di Luigi dietro di loro. Toni
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altro rumore. Lui e Luigi lo chiamavano l’alveare
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diventò più leggera. Era Luigi che la stava sollevando
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la tirò a sé, Luigi non la lasciò. Per
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a superare l’ostacolo. Luigi gli sorrise e lo
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stanzino. ¶ “La palla,” bisbigliò Luigi. ¶ Poco dopo Toni si
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se… Alla fine tu Luigi richiudi la porta e
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quando arrivate tu, tu Luigi, fuori stai. Saluti e
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Chiaro?” ¶ “Chiaro,” ripeté subito Luigi. ¶ Pietro guardava il pasticcere
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sopra il naso di Luigi. A ogni raccomandazione il
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vispi del figlio. ¶ Poi Luigi spalancò la porta di
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raccomando…”. ¶ “Va bene,” rispose Luigi. Ed erano già nella
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tagliavano l’asfalto bagnato. Luigi la calciò avanti, sull
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gli stava scivolando. Quando Luigi se ne accorse ci
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che oggi non succede!” Luigi gli agguantò un braccio
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Carmine. Non rispose a Luigi, percorse gli ultimi metri
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la fai vedere?” domandò Luigi mentre scavalcava come un
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arrabbia”. ¶ “Solo vederla…” disse Luigi buttando la palla a
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me la fai vedere!” Luigi superò Pietro e gli
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occhi e sul viso. ¶ Luigi fece la prima rampa
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Poi, alzò la testa. Luigi era già con la
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altro. ¶ “Buo… buongiorno,” disse Luigi da dietro, con la
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Entra! Entra!” esclamò sottovoce Luigi. ¶ Pietro avanzò nella penombra
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lo invase subito. Vide Luigi rialzarsi di scatto da
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forse è vicina,” disse Luigi. ¶ “Non c’è!” ¶ “Guarda
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le mani nell’erba. ¶ Luigi non rispose. ¶ “E poi
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ti tremano le gambe!” Luigi ridacchiò. ¶ “Non è vero
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è di nessuno!” disse Luigi. ¶ “Invece è colpa tua
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Nino c’è?” chiese Luigi all’improvviso rialzandosi dall
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vuole un altro…” ripeté Luigi mordicchiandosi le unghie nere
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Di ieri?” lo interruppe Luigi. “Avete parlato di ieri
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Ha detto una bestemmia.” ¶ Luigi sorrise e afferrò la
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prossima volta la leggiamo?” Luigi si dondolava, tenendo la
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passava alle gambe di Luigi, piene di croste spesse
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Una lettera e basta…” Luigi staccò le mani dai
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tornò sulle gambe di Luigi. ¶ “Dai, Pietro, solo una
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segreto nostro e basta.” Luigi si diede uno schiaffo
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mano contro il muro. ¶ Luigi si alzò di scatto
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si intrecciarono. Pietro guardò Luigi che sorrideva e subito
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via.” ¶ “Dove va?” domandò Luigi. ¶ “Non lo dice mai
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Pietro si schiacciò a Luigi fin quando il rombo
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La lettera…” disse improvvisamente Luigi sottovoce. ¶ “Andiamo in cucina
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alla parete di fronte. ¶ Luigi gli fece cenno di
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lottando contro il pulviscolo. ¶ Luigi avvicinò ancora l’indice
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Un piede alla volta. Luigi avanti, lui subito dietro
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niente!” ¶ Gli occhi di Luigi erano ovunque. Con una
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non quello che voleva. ¶ Luigi si accovacciò. Scostò la
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Si chinò anche Pietro. Luigi aprì il primo cassetto
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gola e pulsava. ¶ Afferrò Luigi per la maglia e
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Richiudilo! Andiamo via! Andiamo!”. ¶ Luigi avvicinò il viso al
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lettera è qui!” disse Luigi strofinandosi le mani. ¶ “Ti
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trascinare per un braccio. Luigi lo tirò proprio lì
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Il respiro corto di Luigi gli sfiorava un orecchio
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paonazzo e bagnato di Luigi. ¶ “Il signorino è in
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sforzo. ¶ “Sì, è con Luigi.” ¶ “Ah, c’è il
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non volle più guardare Luigi. Gli tastò la gamba
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tutto iniziò a vibrare. ¶ Luigi si mosse piano, lasciando
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Forse lui era diventato Luigi e forse Luigi era
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diventato Luigi e forse Luigi era diventato lui. Da
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addosso il dito di Luigi: diceva non fiatare, non
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niente. Con la mano, Luigi coprì il foro del
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infilarsi nella sua testa. ¶ Luigi gli afferrò una caviglia
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richiuse. ¶ “Usciamo, usciamo…” sussurrò Luigi. ¶ Pietro sarebbe rimasto lì
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pur di non guardarla. ¶ Luigi si mosse, lasciandogli libere
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e fissò lui e Luigi. Il viso bagnato e
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gamba. ¶ “Mi dispiace,” disse. ¶ Luigi andò alla porta tirandosi
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e la mamma di Luigi venivano a mangiare sempre
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quando l’ho tagliata Luigi ha detto che è
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regalato funziona bene?” ¶ “Sì! Luigi ha detto che ne
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entrare nelle cantine. Fu Luigi a richiudere la porta
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andare via pian piano. ¶ Luigi gli fece cenno di
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Facciamolo qui dentro!” disse Luigi stringendogli la spalla. ¶ “Se
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vede per niente. Guarda.” Luigi infilò una mano nella
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cos’è?” chiese Pietro. ¶ Luigi rientrò nell’ombra delle
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i lacci della cartella. Luigi lo aiutò, se la
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cassapanca mangiata dai tarli. ¶ Luigi si avvicinò al mobile
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Abbiamo ancora tempo,” disse Luigi con le dita sul
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fece scorrere le pagine. ¶ Luigi si spostò per vedere
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alle braccia di Pietro. ¶ Luigi la guardò attento. La
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disse Pietro voltandosi verso Luigi. ¶ “Sì, mettila dove c
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la mano.” ¶ “Faccio io?” ¶ Luigi voleva usare il suo
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romperla. Faccio io?” disse Luigi. Con la lama in
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la lama in mano, Luigi si scostò i capelli
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appena. ¶ “Non la rompere!” ¶ Luigi si avventò sulla busta
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pochi millimetri senza colla. ¶ Luigi si piegò di poco
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già le mani di Luigi erano sulla busta aperta
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vedere anche me!” disse Luigi. ¶ La mano di Pietro
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cosa. ¶ Il petto di Luigi premeva contro la sua
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signore con la barba. ¶ Luigi si abbassò immediatamente e
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fa quattrocentomila lire…” ripeteva Luigi. ¶ Lasciarono i soldi stesi
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protegga e benedica sempre”. ¶ Luigi ripeté le stesse parole
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È una lettera strana.” ¶ Luigi se ne restò in
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questo Augusto Mitiello,” fece Luigi ripiegandoli. ¶ “Che ci compri
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di casa mia,” spiegò Luigi facendo frusciare le banconote
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prendere a casa sua.” ¶ Luigi non disse nulla. ¶ Pietro
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busta. ¶ “No, aspetta,” disse Luigi. “Il foglio bianco va
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fu di nuovo dentro, Luigi estrasse dai pantaloni la
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le mani sulla bocca. ¶ Luigi asciugò la carta con
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ne accorgerà per niente…” ¶ Luigi ci soffiò sopra così
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segreto lo sapevano mantenere. ¶ Luigi lo era andato a
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era rimasto perplesso. “E Luigi?” ¶ “Anche Luigi. Però è
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perplesso. “E Luigi?” ¶ “Anche Luigi. Però è più bello
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lui e viene anche Luigi!” Pietro fece un passo
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casa, la madre di Luigi rimase davanti alla porta
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arrivati, la madre di Luigi non era più andata
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Quando Toni li lasciò, Luigi si assicurò che suo
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l’alveare e vide Luigi, di poco avanti, infilarsi
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con il braccio. ¶ Poi Luigi si voltò: “Il coltello
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poco. È meglio questo.” Luigi lo tirò fuori: il
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Perché?” ¶ Ci fu silenzio. Luigi non rispose, fissò la
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lenti e precisi di Luigi erano così sicuri che
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colla che restavano. ¶ “Fatto!” Luigi appoggiò il coltello sul
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dir nulla che subito Luigi aveva tirato fuori ogni
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soldi sono uguali!” fece Luigi. ¶ “Fa’ vedere anche a
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conosci Giovanni Logiusto?” chiese Luigi. ¶ “Io no, per niente
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che è morto…” disse Luigi grattandosi la testa. ¶ “Forse
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tardi!” ¶ Le gambe di Luigi si mossero così veloci
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attenti. ¶ Pietro era avanti, Luigi quasi attaccato. La cartella
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fare. ¶ “Ciao, Nino!” esclamò Luigi. ¶ “Non urlare, non si
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siamo in ritardo,” fece Luigi indicando con un dito
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Da un po’?” chiese Luigi, guardando Pietro. ¶ “Sono in
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Pietro?” fece Nino a Luigi. ¶ “Perché non mi hai
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dietro la spalla di Luigi. ¶ “Non l’ho detto
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oggi eravamo qui?” intervenne Luigi. ¶ “Ho visto la macchina
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cacciatore!” ¶ “È tardi,” disse Luigi portando lo sguardo al
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il naso, poi tirò Luigi per un braccio e
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Carmine lo stava fissando. ¶ Luigi dice che Carmine oggi
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davanti al cancello di Luigi. O forse era rimasto
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lì era uno strumento. ¶ Luigi l’aiutò a sfilarsi
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bucherellato, nella cantina D4. Luigi rimase di poco dietro
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con il viso di Luigi che quasi gli toccava
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Ho il coltello…” disse Luigi guardando la busta sulla
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avvicinasse alla carta rigida. ¶ Luigi si piegò per aprirla
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difficile… Forse è meglio…” Luigi non concluse la frase
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sugli occhi. ¶ “Bravo!” esclamò Luigi. ¶ “L’ho rotta…” ¶ “No
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era prima.” ¶ Pietro sorrise. ¶ Luigi appoggiò la cartella a
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voce bassa, lui e Luigi contarono insieme: “Uno… due
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quattrocentomila lire sono…” disse Luigi. ¶ Le banconote erano quattro
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signore con la barba. ¶ Luigi schiacciò il petto alla
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lo avvicinò al viso, Luigi gli era appena dietro
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un filo di voce Luigi ripeté nome e cognome
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Pietro si voltò verso Luigi: “Perché c’è scritto
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scritto Nino Marrazzo? Perché?”. ¶ Luigi abbassò gli occhi e
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la schiena al muro. ¶ Luigi ripiegò con foga le
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corridoio. ¶ “Dai, vieni,” fece Luigi agitando il tubetto bianco
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tempo. ¶ “E sbrigati!” insisté Luigi. ¶ “Arrivo.” ¶ “Tienilo fermo.” ¶ La
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stretto a mezz’aria. Luigi premette ancora, fin quando
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così tanta forza che Luigi dovette alzarsi in punta
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chiavi che ogni volta Luigi girava nella serratura arrugginita
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non riuscì a capire. Luigi cercava di proteggersi il
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di doverlo vedere mai. Luigi non doveva piangere, era
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Quando la madre di Luigi li vide arrivare tutti
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sorpresa. Vado a prendere Luigi. Vado ora.” Pietro la
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Tra poco torno con Luigi.” Si asciugò il viso
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si abbassò decisa. ¶ Vide Luigi. In mano stringeva la
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Sì, lo so,” fece Luigi, fissando il labbro spaccato
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In quali pantaloni?” domandò Luigi. ¶ “Quelli di tuo papà
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Lo sentirono da subito. ¶ Luigi spostò la testa verso
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Già al lavoro? Allora Luigi deve venire più spesso
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qui…” ¶ “Buongiorno signore,” disse Luigi girandosi. ¶ Pietro non si
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che te ne vai, Luigi, passa nel mio studio
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Pietro aveva corso. Mentre Luigi era nello studio con
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perché gli arrivassero chiare. Luigi disse qualcosa, suo padre
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padre rispose. Di nuovo Luigi. Una sedia cigolò. I
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Bambino, l’ha detto Luigi che si chiamano pesci
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ho fatto vedere a Luigi che sono molto bravo