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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Leonardo Sciascia, Il mare colore del vino, 1973

concordanze di «Lulù»

nautoretestoannoconcordanza
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Il grande si chiamava Lulù e il piccolo Nenè
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quel che Nenè e Lulù gli riserbavano per il
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voglio un’aranciata» disse Lulù. ¶ «Mortadella niente, ti fa
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mortadella. ¶ «L’aranciata» gemette Lulù «l’aranciata l’aranciata
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ottenere quel che voleva, Lulù si serviva di irresistibili
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Nenè, il lamento di Lulù gli arpeggiava maledettamente i
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da padre e madre Lulù si placò. L’intermezzo
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notte. ¶ L’annuncio scosse Lulù, che se ne stava
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offrì l’aranciata a Lulù e la sfogliata a
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si sarebbe mosso nessuno. ¶ Lulù disse che aveva sonno
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Spegnete la luce!» gridò Lulù. «Voglio dormire». ¶ Fulmineo Nenè
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e si abbatté su Lulù con un morso al
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di sopra del ginocchio. Lulù gridò, furiosamente si afferrò
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una le dita di Lulù. Nenè ebbe dal padre
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un leggero schiaffo e Lulù una leggera ammonizione. ¶ «Ma
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Andrai all’inferno» postillò Lulù. ¶ «All’inferno ci vanno
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Vuol farsi povero!» irrise Lulù. «Cretino, te l’ho
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vedi?» disse Nenè a Lulù. «Tu sei un cretino
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mi faccio maresciallo» disse Lulù «e così arresto te
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mosse. ¶ «Mi morde!» gridò Lulù alzando i piedi in
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Tutti dissero buonanotte, anche Lulù già impastato di sonno
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stava dall’altro lato Lulù; i posti di fronte
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più bello era indubbiamente Lulù; ma era straordinario, apriva
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una soluzione di continuità. Lulù e Nenè non sono
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mosse, l’ingegnere sentì Lulù agitarsi: qualche momento dopo
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all’ingegnere, e a Lulù: «Rimettiti a dormire, gioia
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gli accarezzò i capelli. Lulù non parlò: la guardava
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l’ingegnere aspettò che Lulù si fosse riaddormentato. Stava
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bicchieri di fragole!» caricaturò Lulù. ¶ «Duecento, mille» si intestardì
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Uh uh uh» burlò Lulù. ¶ «Non mi rompere le
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esplose tra Nenè e Lulù: e a ricordo degli
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Erano più che impazienti: Lulù frignava e Nenè era
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balzato fuori, seguito da Lulù e dalla signora. ¶ Il
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Vincenzina: zia Vincenzina» giocò Lulù. ¶ «Il panedispagna di zia
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Per carità, cambiamo discorso». ¶ Lulù e Nenè, fingendo di
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granita e briosce» disse Lulù. ¶ Ebbero granita, biscotti e
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di don Pasqualino» disse Lulù: per contraddirlo, senza convinzione
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lascerà a me» disse Lulù. ¶ «Finiamola» gridò il professore
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più le ciambelle» disse Lulù. ¶ «Le ciambelle con la
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sipario al dileggio di Lulù, alle risate di tutti
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mortificazione, di rabbia; morse Lulù, si morse le mani
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Erano tutti commossi; tranne Lulù, che faceva di tutto