Pietro Metastasio, Ciro riconosciuto, 1736

MANDANE seduta e ARPALICE ¶ MAND. ¶ Ma di': non è

confine? ¶ ARPAL. ¶ È quello. ¶ MAND. ¶ Il loco ¶ Questo non

vittime votive? ¶ ARPAL. ¶ Appunto. ¶ MAND. ¶ E scelto ¶ Questo dì

Che mi vuoi dir? ¶ MAND. ¶ Che voglio dirti? E

or nasce il sole. ¶ MAND. ¶ È ver; ma non

Ciro ¶ Chiama, attende, sospira? ¶ MAND. ¶ E non potrebbe ¶ Finger

si scherza, o Mandane. ¶ MAND. ¶ E pur, se fede

ARPAL. ¶ È una ninfa. ¶ MAND. ¶ È ver. Che pena

le sembra). E ben? ¶ MAND. ¶ Se fede ¶ Meritan pur

questa insana ¶ Vergognosa credenza. ¶ MAND. ¶ Eh! non è sogno

imprime ¶ Leggiermente ogni affetto. ¶ MAND. ¶ Ah! non sei madre

giunto il figlio tuo. ¶ MAND. (s'alza) ¶ Dov'è

Questa è la legge. ¶ MAND. ¶ Andiamo, ¶ Andiamo a lui

teco al grande incontro. ¶ MAND. ¶ E il padre ¶ Quando

verrà? ¶ ARP. ¶ Già incamminossi. ¶ MAND. ¶ Almeno, ¶ Arpago, va! ritrova

che il re venga. ¶ MAND. ¶ Amica ¶ Arpalice, se m

a servirti. (volendo partire) ¶ MAND. ¶ Ascolta. ¶ Esattamente osserva ¶ L

TERZA ¶ MANDANE e ARPAGO ¶ MAND. ¶ Ed Astiage non viene

consola. ¶ Cambise oggi vedrai. ¶ MAND. ¶ Cambise! E come? ¶ ARP

più non posso dirti. ¶ MAND. ¶ Ah! mi lusinghi, ¶ Arpago

giuro, oggi il vedrai. ¶ MAND. ¶ Vedrò lo sposo? ¶ L

e chiamai? ¶ ARP. ¶ Sì. ¶ MAND. ¶ Numi eterni, ¶ Che impetuoso

NONA ¶ MANDANE e detti. ¶ MAND. ¶ Ah! traditor, che fai

Mandane. (con voce bassa) ¶ MAND. ¶ Olà! (alle guardie verso

voce bassa, come sopra) ¶ MAND. ¶ Olà! custodi. ¶ CAMB. ¶ Taci

Olà! custodi. ¶ CAMB. ¶ Taci. ¶ MAND. ¶ Padre! (verso Astiage) ¶ CAMB

CAMB. ¶ (seguendola) Idol mio. ¶ MAND. (scuotendolo) ¶ Destati, o padre

CAMB. ¶ Io son... Venni... ¶ MAND. ¶ L'iniquo ¶ Con quel

Meglio guardami in volto. ¶ MAND. ¶ Ah! scellerato... (guardandolo) ¶ Misera

Così pallida e smorta? ¶ MAND. ¶ (Cambise! aimè! lo sposo

tiranno, io son Cambise. ¶ MAND. ¶ (Sconsigliata, ah, che feci

sai. Sappilo e trema. ¶ MAND. ¶ (Tacesse almen). ¶ AST. (frettoloso

tuo furor mi rido. ¶ MAND. ¶ Numi, che far degg

DECIMA ¶ MANDANE ed ASTIAGE ¶ MAND. ¶ Signor... (piangendo) ¶ AST. ¶ (pieno

ancor co' miei nemici? ¶ MAND. ¶ Io! come! e puoi

e poi CIRO, fuggendo. ¶ MAND. ¶ Oh padre! oh sposo

ninfa... pietà. (guardandosi indietro) ¶ MAND. ¶ Lasciami in pace, ¶ Pastor

anch'io. ¶ CIRO ¶ Deh!... ¶ MAND. ¶ Parti. ¶ CIRO ¶ Ah! senti

Non mi sembri mortal. ¶ MAND. ¶ Che vuoi? ¶ CIRO ¶ Difesa

ira ¶ De' custodi reali. ¶ MAND. ¶ E il tuo delitto

Ecco i custodi: ¶ Difendimi. ¶ MAND. ¶ Nessuno ¶ S'avanza ancor

cara sembianza è questa!) ¶ MAND. ¶ Siegui. ¶ CIRO ¶ Mentre poc

l'inimico a fronte. ¶ MAND. ¶ E allor? ¶ CIRO ¶ Dall

sul confin del ciglio. ¶ MAND. ¶ Gran sorte! ¶ CIRO ¶ Alla

si perdé nell'onda. ¶ MAND. ¶ Ed è questo il

DODICESIMA ¶ ARPALICE e detti. ¶ MAND. ¶ Arpalice, ed è vero

Mandane, il caso atroce? ¶ MAND. ¶ Or l'ascoltai. ¶ CIRO

Pensier del tuo dolore. ¶ MAND. ¶ E donde mai ¶ Così

che Ciro è morto. ¶ MAND. ¶ Ciro! ¶ CIRO ¶ (Il rival

Il rival forse svenai!) ¶ MAND. (ad Arpalice) ¶ Che dici

meglio ¶ Non averlo trovato. ¶ MAND. ¶ Come! Ciro è l

ché di tacer giurai). ¶ MAND. ¶ Perfido! E vieni, oh

dolor? ¶ CIRO ¶ Non seppi... ¶ MAND. ¶ Ah! taci, ¶ Taci, fellon

può: morir mi sento). ¶ MAND. ¶ Arpalice, or che dici

ma non affligger tanto. ¶ MAND. ¶ Ch'io non m

Che pena, oh dèi!) ¶ MAND. ¶ Ministri, al re traete

La clemenza de' numi. ¶ MAND. ¶ I numi sono ¶ Per

gli dèi ¶ Non irritiam. ¶ MAND. ¶ Ridotta a questo segno

inselvatichite. ¶ MANDANE e MITRIDATE ¶ MAND. ¶ Ah, Mitridate! ah, che

con timore all'intorno) ¶ MAND. ¶ Alcun non ode. ¶ MITR

tremar: parlano i sassi. ¶ MAND. ¶ Ma rassicura almeno ¶ I

Testimonio ha una madre? ¶ MAND. ¶ È vero, è vero

sarebbe il tuo figlio. ¶ MAND. ¶ A parte a parte

Da lungi il re. ¶ MAND. ¶ Col fortunato avviso ¶ Corriamo

salvo il tuo Ciro. ¶ MAND. ¶ Eterni dèi! ¶ Perché? ¶ MITR

dèi! ¶ Perché? ¶ MITR. ¶ Parti. ¶ MAND. ¶ Ma il padre... ¶ MITR

di più non cercar. ¶ MAND. ¶ Sai che il mio

taci, ¶ Libero tel prometto. ¶ MAND. ¶ E per qual via

Tutto il pensier: va. ¶ MAND. ¶ Come vuoi. Ma posso

ha la mia fede! ¶ MAND. ¶ Non sdegnarti, a te

tuo figlio son io! ¶ MAND. ¶ Mio caro figlio! ¶ Mio

stelle! ¶ Già mi conosce). ¶ MAND. ¶ Alle materne braccia ¶ Torna

Non so che dir). ¶ MAND. ¶ Non dubitar; son io

Parlar deggio o tacer?) ¶ MAND. ¶ M'evita il figlio

ch'io mi spieghi). ¶ MAND. ¶ E ben, t'ascolto

e imprudente ¶ Favellando sarei). ¶ MAND. ¶ Né m'ode! ¶ CIRO

immensi ¶ Arrischio col parlar). ¶ MAND. ¶ Che fai? che pensi

tumulto in ogni vena). ¶ MAND. ¶ Trovar dopo tre lustri

CIRO ¶ (E qual madre!) ¶ MAND. ¶ E accoglierla in tal

vuoi ch'io taccia?) ¶ MAND. ¶ Questi son dunque i

madre ¶ Di spiegarmi permetta). ¶ MAND. ¶ Né vuoi parlar? ¶ CIRO

ritorno. (s'incammina frettoloso) ¶ MAND. ¶ Ah! prima... ah! senti

MANDANE e poi CAMBISE ¶ MAND. ¶ Onnipotenti numi, ¶ Questo che

Amata sposa, ¶ Mio ben. ¶ MAND. ¶ Sogno o son desta

invia, diratti il resto.' ¶ MAND. ¶ Oh vero, oh fido

Dio, ¶ Che barbaro accidente! ¶ MAND. ¶ Il più crudele ¶ Saria

Consola il tuo Cambise. ¶ MAND. ¶ E come posso ¶ Te

hai ¶ Ragion di dubitar? ¶ MAND. ¶ Si vuol che sia

tu vedesti ¶ Questo pastore? ¶ MAND. ¶ Or da me parte

parte. ¶ CAMB. ¶ È dunque?... ¶ MAND. ¶ Quei che meco or

Spoglia d'uccisa tigre? ¶ MAND. ¶ Appunto. ¶ CAMB. ¶ Il vidi

Pur, che ti disse? ¶ MAND. ¶ Nulla. ¶ CAMB. ¶ Un contento

Ma qual ti parve? ¶ MAND. ¶ Confuso. ¶ CAMB. ¶ A' boschi

l'arcano ¶ Ti svelò? ¶ MAND. ¶ Mitridate. ¶ CAMB. ¶ (si turba

CAMB. ¶ (si turba) Aimè! ¶ MAND. ¶ Da lui ¶ Fu, se

E Alceo si chiama? ¶ MAND. ¶ Alceo. ¶ CAMB. ¶ Oh nera

oh troppo ¶ Credula principessa! ¶ MAND. ¶ Onde, o Cambise, ¶ Queste

tuo padre un comando. ¶ MAND. ¶ Ah! taci. ¶ CAMB. ¶ Io

impose: io l'ascoltai. ¶ MAND. ¶ Quando? a chi? ¶ CAMB

giungesti ¶ Le furie mie? ¶ MAND. ¶ Sì. ¶ CAMB. ¶ Colà dentro

fu che l'uccise. ¶ MAND. ¶ Misera me! ¶ CAMB. ¶ Dubiti

Taciuto infino ad ora? ¶ MAND. ¶ Oh dèi! ¶ CAMB. ¶ Non

dèi! ¶ CAMB. ¶ Non vedi... ¶ MAND. ¶ Ah! tutto vedo, ah

tu creder sì presto... ¶ MAND. ¶ Oh Dio! consorte, ¶ Tu

poi ¶ Deriderci di più! ¶ MAND. ¶ Trarre una madre ¶ Fino

o Mandane. Addio. (partendo) ¶ MAND. ¶ Ma dove? ¶ CAMB. ¶ A

grembo a Giove. (partendo) ¶ MAND. ¶ Odi: se lui non

atto di partire) Intesi. ¶ MAND. ¶ Ascolta. ¶ Ravvisarlo saprai? ¶ CAMB

ho presente: ¶ Parmi vederlo. ¶ MAND. ¶ Ah! sposo, ¶ Non averne

ecco il tuo figlio! ¶ MAND. ¶ (Che traditor!) ¶ CIRO ¶ Pur

che al tuo sen... ¶ MAND. ¶ Ferma! (Chi mai ¶ Sì

madre; ¶ Bella madre, perdon. ¶ MAND. ¶ Taci. ¶ CIRO ¶ Ch'io

CIRO ¶ Ch'io taccia? ¶ MAND. ¶ (Con quel nome di

È maggiore il castigo. ¶ MAND. ¶ Odi. (Un istante ¶ Tollerate

pronto: ¶ Guidami dove vuoi. ¶ MAND. ¶ (Già corre all'esca

CIRO ¶ Ma dove andrem? ¶ MAND. ¶ Scegli tu stesso il

CIRO ¶ Nella capanna mia? ¶ MAND. ¶ Sì.. Ma potrebbe ¶ Sopraggiungere

Di Pale all'antro? ¶ MAND. ¶ Mai non seppi ove

Di Trivia al fonte? ¶ MAND. ¶ Di Trivia... È forse

più folto? ¶ CIRO ¶ Sì. ¶ MAND. ¶ Va: mi è noto

CIRO ¶ Deh! non tardar. ¶ MAND. (con ira) ¶ Parti una

Perché quel fiero sguardo? ¶ MAND. ¶ Io fingo, il sai

trasformarti a questo segno? ¶ MAND. ¶ Oh, quanta ¶ Violenza io

UNDICESIMA ¶ MANDANE, poi ARPALICE ¶ MAND. ¶ Che dolcezza fallace! ¶ Che

è giusto? è reo? ¶ MAND. ¶ Deh! per pietà, non

Montuosa. ¶ MANDANE e MITRIDATE ¶ MAND. ¶ Lo veggo, Mitridate: un

Per mai non divenir. ¶ MAND. ¶ (Numi, a qual segno

Tanto oltraggio mi fa... ¶ MAND. ¶ Perdona: è vero. ¶ Il

Torrei di mille imperi... ¶ MAND. ¶ Anima vile! ¶ Traditor! scellerato

MITR. ¶ Io! principessa, ¶ Io! ¶ MAND. ¶ Sì. Credevi, o stolto

In qual misero error?... ¶ MAND. ¶ Taci: m'ascolta, ¶ E

figlio. ¶ MITR. ¶ Ah! come? ¶ MAND. ¶ Ed io, ¶ Sentimi, traditore

mandai. ¶ MITR. ¶ Tu stessa! ¶ MAND. ¶ Aita ¶ Vedi se può

Dimmi ¶ Qual luogo almeno... ¶ MAND. ¶ Oh! questo no: potresti

è il tuo figlio. ¶ MAND. ¶ Eh! questa volta ¶ Non

Se mentii, se mentisco. ¶ MAND. ¶ Empia favella, ¶ Familiare a

Squarciami allora il sen. ¶ MAND. ¶ Scaltra è l'offerta

e di te stessa. ¶ MAND. ¶ Fremi pure a tua

lagrime ch'io spargo? ¶ MAND. ¶ In quelle appunto ¶ Conosco

ma quando ¶ Tardi sarà. ¶ MAND. ¶ Va, traditor! ch'io

SECONDA ¶ MANDANE, poi ARPAGO ¶ MAND. ¶ A quale eccesso arriva

Dove mai si nasconde? ¶ MAND. ¶ Arpago amato, ¶ Che cerchi

mia cura il frutto. ¶ MAND. ¶ Altro non brami? ¶ Non

non manca ¶ Che presentarlo. ¶ MAND. ¶ O generoso amico, ¶ Veggo

pensai. ¶ ARP. ¶ Contro chi? ¶ MAND. ¶ Contro l'infame ¶ Uccisor

Ciro. ¶ ARP. ¶ Intendi Alceo? ¶ MAND. ¶ Sì. ¶ ARP. ¶ Guardati, Mandane

È il figlio tuo. ¶ MAND. ¶ Che! ¶ ARP. ¶ Tel celai

gran segreto ¶ Potessero tradir. ¶ MAND. ¶ Come! Ed è vero

tua doglia è finita. ¶ MAND. ¶ Santi numi del ciel

partire) ¶ ARP. ¶ Dove? Ascolta... ¶ MAND. ¶ Ah! corriam... Son morta

volto! ¶ Sudi! tremi! vacilli! ¶ MAND. ¶ Arpago... Ah! vanne; ¶ Vola

spira adesso. ¶ ARP. ¶ Come! ¶ MAND. ¶ Ah! va, ché l

SCENA TERZA ¶ MANDANE sola. ¶ MAND. ¶ Oh me infelice! Oh

Vedi del mio furor... ¶ MAND. ¶ Fuggi: quel sangue ¶ Togli

Questo sangue che vedi... ¶ MAND. ¶ (svenendo) Oh sangue!... oh

il Ciel potrà salvarti. ¶ MAND. (comincia a risentirsi) ¶ Oh

e poi mi svena. ¶ MAND. ¶ Perché ritorno in vita

E pur m'intenerisce). ¶ MAND. ¶ Eterni dèi! ¶ Non è

in atto di ferire) ¶ MAND. ¶ Ah, sposo! ah, che

il figlio! (resta immobile) ¶ MAND. ¶ (abbracciandolo) Oh caro figlio

E questi è Ciro? ¶ MAND. ¶ Sì. Chi mai lo

Ferro tinto di sangue... ¶ MAND. ¶ Intendo il resto. ¶ SCENA

non morì? (a Mandane) ¶ MAND. ¶ No. ¶ AST. ¶ (Ciel, che

AST. ¶ (Ciel, che ascolto!) ¶ MAND. ¶ N'ebber cura gli

CAMB. ¶ Spiegati, o sposa. ¶ MAND. ¶ Odi. ¶ AST. ¶ (Sentiam). ¶ MAND

MAND. ¶ Odi. ¶ AST. ¶ (Sentiam). ¶ MAND. ¶ Quel finto ¶ Ciro che

Ecco un nuovo periglio. ¶ MAND. ¶ Ecco le nostre ¶ Contentezze

Ad un tronco Cambise... ¶ MAND. ¶ Ah! no. ¶ AST. ¶ Lode

non ch'è Alceo). ¶ MAND. ¶ Barbare stelle! ¶ CAMB. ¶ Empio

veder? T'appagherò. Custodi!... ¶ MAND. ¶ Ferma!... ¶ CIRO ¶ Senti!... ¶ MAND

MAND. ¶ Ferma!... ¶ CIRO ¶ Senti!... ¶ MAND. ¶ Io già parlo. ¶ CIRO

CIRO ¶ Il falso Ciro... ¶ MAND. ¶ Il mio Ciro smarrito

a Ciro) ¶ CIRO ¶ Padre! ¶ MAND. ¶ Consorte! ¶ CIRO ¶ E ci

DECIMA ¶ MANDANE e CIRO ¶ MAND. ¶ Ciro, attendimi: io temo

CIRO ¶ Or che paventi? ¶ MAND. ¶ Figlio mio, nol so

CIRO ¶ Ferma! (trattenendo Arpago) ¶ MAND. ¶ T'arresta. (trattenendo Cambise

avvenne?) ¶ MITR. ¶ (Che sarà?) ¶ MAND. ¶ Rifletti, o sposo... ¶ CIRO

Mandane) ¶ È un barbaro. ¶ MAND. ¶ È mio padre. ¶ ARP

voglio. ¶ ARP. ¶ Vendicarmi desio. ¶ MAND. ¶ Non fia ver. ¶ CIRO

inginocchiandosi) ¶ AST. ¶ Oh prodigio! ¶ MAND. ¶ Oh stupore! ¶ ARP. ¶ Oh