Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898

gli stessi suoi amici... ¶ Ma si era fermato ad

cuore, ferito a morte, ma ancor fidente... ¶ E Marino

io la ho amata, ma come l'aman quegli

celato il foglio profumato.... ¶ Ma Marino, assorto, indugiava ad

azzurra iniziale a svolazzi, ma non l'aprì. Lesse

mobile. Aprì i giornali, ma li ripose subito noiato

Qualche volta, un tempo - ma oh, come raro! - queste

creta, arcigno e fantasioso.... ¶ * ¶ * * ¶ Ma come Marino era lontano

Il cielo era plumbeo: ma a l'orizzonte una

di lotta, di conquista. ¶ Ma egli lavorava a stento

l'arte del padre. ¶ Ma a lui mancava l

con generosità, esuberantemente, anche. Ma tutti attendevan ancora da

opera, che lo affermasse. ¶ Ma l'opera ancora non

stanchi suoi sogni scorati. ¶ Ma egli avea avuto paura

bene. Il male progredisce.... ma siamo ancora in tempo

allora va, parti, fuggi, ma presto, capisci? finchè sei

al mare in collera, ma su dal cuore mi

timore.... e di qualcuno!.... ¶ Ma certo anch'ella doveva

pochi passi da me. Ma non mi mossi. Quando

e ironica di saluto. Ma ohimè! non seppi.... Come

sorriso degli occhi buoni! Ma come era pallida! E

giovinezza e l'amore! ¶ Ma ella era stata colpevole

vedete.... ¶ Tentai di protestare ma ella mi accennò di

ora, nè il luogo: ma pure io avea rivissuto

io ero così felice, ma così trepidante, come ora

ed anch'ella taceva: ma a noi intorno tutto

Quanti anni erano passati! Ma io ero sempre lo

mi si agghiacciò. Perderla? Ma era adunque ancora possibile

lasciarla così nell'illusione? Ma poteva io farlo? ne

cui manca l'alimento.... ¶ Ma dal miserabile letto di

scossi tristamente la testa. ¶ Ma ecco in quel punto

riflettere poi domandò, ancora: ¶ - Ma Dalgas si è proprio

circonda. Noi lo aiutiamo: ma nascostamente.... giacchè è superbo

e sulle fulgide argenterie Ma splendeva sovrana negli occhi

dea da tanto tempo. ¶ Ma ella sorrise con mistero

trasalire tutte quelle anime. ¶ Ma Venere si alzò, splendida

il calice ¶ Poi continuò: ¶ - Ma io non dimentico chi