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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
sommersa quasi dal sonno. Ma appena s’assopisce, prova
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1934
tempo non passi mai. ¶ Ma ora essa deve svegliarsi
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1934
ce n’è bisogno, ma potrebbe darsi. ¶ Vuol pensare
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1934
si riposerà un poco; ma senza dormire, perché deve
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1934
occorrono elementi capaci, dirà; ma egli pensa egoisticamente che
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1934
causa. È iscritto dal 1911. Ma ora non fa più
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1934
sarà vero» interviene Teodoro, «ma mi pare che voi
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1934
per modo di dire... Ma poi questo è un
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1934
il sangue alla testa, ma cerca di contenersi. ¶ «Quando
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1934
disegno bianco su blu, ma se guardato più fisso
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1934
di te?» ¶ «Va bene; ma possono sempre acchiapparmi, se
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1934
che buca i timpani... Ma nessuno ancora lavora, gli
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1934
gli si è inquietato, ma ora le palpebre gli
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1934
aggiunge dei calci rabbiosi, ma la porta resiste. Il
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1934
quella serratura. ¶ Corre Marco, ma nella sabbia molle gli
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1934
oppure abbattere l’uscio, ma il fattore comincia a
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1934
pubblica amministrazione. Marco freme, ma l’uomo non si
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1934
forse anche di morte! Ma la frase lo fa
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1934
badile, forse un piccone; ma il fattore pensa che
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1934
le gambe gli dolgono; ma deve farsi forza, entrare
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1934
vogliono staccarsi da terra, ma intanto tutto segue una
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1934
ceder loro il passo ma non può mostrarsi vile
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1934
Vedere, vedere tutto. Oh! ma perché non lo lasciano
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1934
spinge avanti la testa ma non muove un passo
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1934
dei vicini; qualcuno spia ma discreto, qualche altro più
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1934
fa un passo, sospettoso. Ma il silenzio è legge
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1934
rimane coperto alla vista; ma il coraggio di spingere
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1934
disperate” oppure “non piangete”. Ma non ha importanza. Lui
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1934
non avvertire anche lui? Ma pensa pure ad un
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1934
per guadagnarselo alla causa ma inutilmente; sicché alle prime
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1934
le spalle dei compagni ma è difficile distinguere, nella
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1934
fabbrica dalla porticina posteriore; ma anche lì trova carabinieri
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1934
portarsi dalla parte anteriore, ma riesce ad aprirsi appena
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1934
per spezzarne le unghie; ma non ha il coraggio
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1934
s’è sentito male; ma dentro il cuore, e
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1934
accorgere; ed ha sofferto! Ma a chi può dirlo
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1934
è fatto silenzio intorno, ma pare che Teodoro non
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1934
notte, allentino la sorveglianza. Ma quando vede che le
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1934
ad Anna, a Teodoro, ma non vi riesce. “È
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1934
a Teodoro «È morta»; ma le palpebre gli si
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1934
fino ad ora tarda... Ma chi, in tutto questo
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1934
A.” Morti e feriti. Ma anche lui ci ha
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1934
a casa? Per rivederla. Ma se è morta! Non
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1934
l’immagine di Anna, ma nella mente si affaccia
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1934
Dove andate? Siete afflitto? Ma fischia una sirena, invece
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1934
fin su a curiosare. Ma appena il maresciallo e
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1934
passatempo che per necessità; ma l’uno e l
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1934
arrogante degli altri: ¶ «Oh! ma che ti credi di
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1934
per sciocchezze divento cattiva. Ma è mai possibile che
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1934
e Marco. «È così? Ma non capisco come tu
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1934
sempre lo è stata, ma quel pallore è del
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1934
occasione. È elegante Anna; ma come Teodoro, da operaia
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1934
lavoro.» ¶ «Vedrò» dice Teodoro. «Ma tu lo sai che
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1934
osa domandargli il perché; ma sente che in fondo
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1934
le sue piccole cattiverie. Ma Teodoro interrompe il filo
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1934
riguardano la loro vita, ma la vita degli altri
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1934
di pensare ad altro; ma il pensiero, dispettoso, corre
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1934
lui; in che modo? Ma non è stato Marco
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1934
in faccia!» dice entrando. «Ma è per te; fosse
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1934
che egli ha ragione. Ma è pur necessario che
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1934
scatta con rabbia Teodoro; ma si ferma, angustiato. Vorrebbe
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1934
non riesce a dire ma che dovrebbero mettere a
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1934
disertato un preciso dovere. Ma di dove gli venivano
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1934
sarebbe chi sa dove, ma non certo al fianco
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1934
lei, è un imperativo; ma come trovare la via
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1934
male per il caldo; ma al mattino si sveglia
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1934
fargli sentire questa riconoscenza, ma senza che Marco se
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1934
lavoro di buona lena; ma durante la prima metà
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1934
che non avevano famiglia. Ma la morte di Cattori
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1934
operai andavano al bagno, ma si riunivano fra di
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1934
che te ne pare?» ¶ Ma quella vita non fu
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1934
qualche inesattezza è vero, ma che importa se è
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1934
più volte l’elenco, ma la sua attenzione si
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1934
e dei cantieri T.; ma a questo punto gli
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1934
lui se ne intende ma s’è provato in
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1934
e non si accorge? Ma la pazienza ha pure
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1934
fede alle sue parole; ma è stato Marco «a
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1934
fondo Teodoro ha ragione; ma come dargliela, senza inasprire
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1934
la farfalla. Si dice, ma non è vero. Che
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1934
in tre giorni fortunatamente, ma gli sono bastati per
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1934
né massimalista, né riformista, ma ha accettato senza discutere
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1934
non vuole parole aspre, ma appena un fiato, quasi
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1934
non sciuparsi in voce, ma da custodire a labbra
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1934
mai arrivare a tanto. Ma» si confonde, «chi mi
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1934
dessi confidenza. Mi diceva... Ma tu ora devi far
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1934
le forze. Il cuore...» ¶ «Ma sono crisi passeggere... Vedrai
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1934
son passate le altre.» Ma lei insiste riversa sul
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1934
un male; anche Anna, ma forse di lei si
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1934
volerlo... Perciò bisogna scuotersi. Ma essa ne potrà morire
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1934
dovrà morire, un giorno. ¶ Ma ora è finita. Pure
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1934
rimettere sulle gambe; agire, ma in qual senso? Certo
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1934
allontanare i suoi sospetti, ma una voce dall’interno
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1934
perdi niente, è giusto. Ma devi tenere d’occhio
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1934
ci stai pure tu?» ¶ «Ma il fatto è...» ¶ «Che
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1934
Qui siamo in ballo... Ma poi, dimmi una cosa
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1934
alzarsi, udire anche lei; ma le mancano le forze
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1934
no, è la manna! Ma a che vale torturarsi
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1934
la lotta. «Avete visto?» Ma Teodoro non gli lascia
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1934
ricordo dei pugni ricevuti, ma come in sogno. ¶ Quand
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1934
reggerlo per le spalle ma lui è Teodoro e
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1934
petto del ragazzo ansimante. «Ma che fate? siete pazzo
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1934
quanto è vero Iddio! Ma allora lo sciopero s
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1934
di quassù è impossibile; ma perché solo lui? È
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1934
dica: ho capito tutto; ma di quello che è
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1934
ha intenzione di distrarsi, ma il suo pensiero corre
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1934
corre verso il burrone. Ma perché gli è saltata
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1934
prova a tirarne qualcuno, ma gli anelli battono contro
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1934
come legno e cadono. Ma gli occhi verdi lo
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1934
allontanare dalla sua mente; ma perché? non è forse
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1934
non bisogna dargli peso. Ma il meccanico, che si
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1934
non fargli troppo male; ma se Teodoro si mostra
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1934
scoprire in questa tana.» Ma Corona non risponde, assorto
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1934
correre in suo aiuto.» ¶ «Ma sei scemo?» fa il
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1934
il tempo di fischiare, ma si trattiene, nel timore
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1934
fischiare, come è convenuto; ma l’aria, che gli
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1934
e rosse della ferrovia; ma gli pare così fioco
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1934
è un po’ calmato, ma fa ciondolare i fanali
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1934
di terza quasi vuota, ma si guarda ogni poco
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1934
se avessi saputo dominarmi. Ma per il momento poco
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1934
chiara la sua colpa. Ma lui si è difeso
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1934
quello che si dice; ma il rumore del treno
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1934
madre stava poco bene, ma può rimettersi, come dice
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1934
e peli di pennello, ma Teodoro non ricorda che
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1934
e dei suoi propositi. Ma quello che si spera
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1934
era quella di unirsi. Ma per l’una e
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1934
O forse meno arrendevole ma più innamorata?... Non sapeva
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1934
che glielo leggerebbe volentieri; ma Pippetto rimane muto, con
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1934
dell’umido nella stanza. Ma i panni, invece di
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1934
esse verdi e confuse; ma il bambino rimane indifferente
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1934
Cocoricò, con quel barbone?» Ma Pippetto ha la testa
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1934
viso e dice «Buonasera». Ma deve dire anche a
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1934
lo aiutino? Non osa; ma quasi abbia gridato, quelli
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1934
non vi sentite bene?» ¶ Ma Marco non ha ancora
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1934
dopo un lungo silenzio. Ma ora non prova più
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1934
e cerca di riaddormentarsi. Ma sente sotto le coltri
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1934
sia e cosa faccia. Ma il suo gioco è
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1934
ben chiuse. E che... ma è meglio che sul
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1934
dove voi avete lavorato; ma da noi, capite, ci
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1934
accennava Teodoro col capo; ma non vedeva l’ora
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1934
liberarlo da quel tormento. Ma tardava. Il reparto era
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1934
diversi tipi di scatole. Ma i compagni lo guardavano
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1934
che gli erano capitate, ma dal partito? Non s
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1934
con i veri compagni? ¶ Ma torniamo alla domenica in
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1934
Maria può far miracoli... Ma lui non guarda per
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1934
sarei tolto di torno.» ¶ «Ma io credo» obietta timido
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1934
una di esse protesta: ¶ «Ma com’è sta cosa
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1934
se non si organizza, ma una lettera della madre
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1934
come ha detto lui; ma che... non so; trovi
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1934
po’ tutti i mestieri, ma alla sorella aveva sempre
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1934
non me ne occorrono. Ma veniva il momento in
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1934
in una piazzetta appartata ma nel centro di Roma
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1934
stata sempre in casa; ma poi una disgrazia, mio
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1934
paga o paga poco, ma che tuttavia è una
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1934
diventa triste e annoiata. Ma intanto che le importa
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1934
come lei ha sofferto. Ma un sentimento di pietà
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1934
soffio di speranza incerta, ma che vuol prorompere come
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1934
soldi ve n’erano! Ma per Anna la vita
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1934
solo per il medico ma perfino per la suora
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1934
che vi ho detto; ma principalmente, ascoltatemi bene, fate
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1934
cuore.» Gridò. «Il CUORE!» ¶ Ma appena fu a casa
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1934
chiacchiere con gli inquilini; ma la strada è deserta
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1934
ispezione al suo viso ma se ne dimentica presto
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1934
io mi posso lagnare, ma sono triste continuamente perché
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1934
poco meglio colle viscere, ma la tosse non ancora
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1934
Il bambino dorme ancora, ma si lagna nel sonno
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1934
non è ancora tornato; ma il sole è scomparso
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1934
del vicolo. Sente fame, ma intanto si ravvia con
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1934
fine che vi capisca. Ma allora le parve che
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1934
cerca nello specchio guardandosi, ma lo specchio non riflette
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1934
il getto d’acqua, ma si fanno bagnare le
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1934
di non farlo entrare; ma questo pensiero viene subito
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1934
è accorta dell’errore. Ma Giorgio irrompe nella stanza
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1934
di dirgli poco fa, ma le trova vuote, senza
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1934
problema è un altro, ma quale? Non sa. ¶ Giorgio
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1934
è messo al corrente, ma i riformisti sono più
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1934
a qualcuno nell’interno, ma scorge gente ubriaca e
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1934
opera con grande entusiasmo. ¶ Ma, terminato il lavoro preparatorio
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1934
in abbrutimento della “classe”. Ma essi questo vogliono; nella
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1934
gioco democratico, per Dio!» ¶ Ma Teodoro ha capito, sebbene
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1934
peso» risponde scoraggiato Teodoro. «Ma le baracche erano un
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1934
di capovolgere la situazione, ma il suo tentativo ha
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1934
La tassa sulle baracche? Ma cosa significano queste cose
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1934
permette di capire esattamente; ma solo sperare che tutto
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1934
potrei avere più fortuna. Ma qualche cosa pure ce
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1934
Già ne sento troppe!» Ma eccolo pentito del tono
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1934
ha trattata così bruscamente? Ma ora, ora, si ripete
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1934
che sommerge il paese. ¶ Ma quella notte fu insonne
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1934
anche lui nel letto; ma come, se odora male
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1934
non lo ha digerito? Ma come, se il bambino
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1934
non porta le lenti, ma socchiude gli occhi per
191
1934
girare per la stanza. Ma ecco; egli non s
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1934
consiglio delle leghe che... ma, curioso, ora non trova
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1934
durante il primo trambusto. «Ma chi era?» «Quello del
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1934
prima donna che incontra; ma forse il lavoro non
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1934
sono io» fa Marco. «Ma qui c’è anche
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1934
uomo con la barba. «Ma il fatto è che
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1934
nuovo, grattandosi la barba. «Ma non vi spaventate, qualche
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1934
dice con voce debole: ¶ «Ma non vi preoccupate per
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1934
vi preoccupate per me.» ¶ «Ma tu puoi rimanere benissimo
200
1934
servizio più del normale? Ma allora dovrà pagare? O
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1934
e le mani paffutelle, ma ancora nervose. La fissa
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1934
vede!» fa Teodoro sedendosi. Ma, si sbaglia o la
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1934
dove ella voglia finire. Ma ora gli piace come
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1934
portare avanti la casa. Ma se si dovesse mangiare
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1934
sì, che è meridionale. Ma io... C’è un
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1934
giro con un uomo. Ma qui basta che ti
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1934
è nativa del luogo, ma viene da lassù: da
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1934
essere libero da impegni. Ma quel seno lo attira
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1934
attira: debbo essere forte, ma le stringe una mano
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1934
Debbo sistemarmi prima economicamente; ma la guarda di nuovo
211
1934
qualche cosa di concreto, ma... lo vedete voi stesso
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1934
voluto rifiutare anch’io; ma poi ho pensato: è
213
1934
noi abbia un lavoro.» ¶ «Ma no, hai fatto bene
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1934
E poi due persone... ma che, scherziamo?» e ride
215
1934
l’uomo. ¶ «Questo no. Ma ho studiato fino all
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1934
qualcuno che ha bisogno...» Ma gli pare d’un
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1934
voce, che, era strano, ma aveva spesso pensato a
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1934
commozione o per strabismo ma l’idea di un
219
1934
in un orecchio, aggiunge: «Ma, vi raccomando, non parlatene
220
1934
di una buona paga. Ma non questo lo spaventa
221
1934
più colta di me; ma forse non vuol dire
222
1934
e di organizzazione operaia? Ma allora discuteva soltanto di
223
1934
vuole decisione e tempestività. Ma ora piove, ed è
224
1934
incontrato due volte Marco, ma che lui non l
225
1934
bene, di essersi sistemato; ma nemmeno essa s’è
226
1934
sto con zia Rosa, ma non mi ci trovo
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1934
non sentirmi così abbandonata, ma non voglio che tu
228
1934
se questo è giusto; ma spero nella mano di
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1934
E il padre morto; ma la morte del padre
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1934
la pena nemmeno parlarne! Ma perché arrabbiarsi? Ora ce
231
1934
uccidere, nemici, d’accordo, ma va ad uccidere... Forse
232
1934
quelle fabbriche dovessero fallire. Ma presto s’accorsero che
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1934
sorgente Camera del Lavoro. ¶ Ma ora Teodoro agisce con
234
1934
tra i più semplici. Ma nei mesi che sono
235
1934
di molti di noi...; ma pare che nessuno voglia
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1934
uscire per la colazione, ma debbono fermarsi nella conca
237
1934
egli intravede il fallimento: ma cosa può fare di
238
1934
il trionfo dei nemici, ma ancora “compagni”... ¶ Intanto sono
239
1934
di ogni sua aspirazione, ma la fine delle aspirazioni
240
1934
seria, di cui fidarsi... ma, non mi pare. Badate
241
1934
sono sporche di mosche; ma il sole le rende
242
1934
Dici sempre lo stesso.» ¶ «Ma questa volta lo faccio
243
1934
Questo lo so io... Ma siamo ragionevoli» Teodoro cerca
244
1934
È un mestiere quello?» ¶ «Ma potresti trovare un’occupazione
245
1934
hai mai cercato seriamente. Ma ora l’ho capita
246
1934
di buono; è sicuro; ma perché gli altri non
247
1934
di nero. È settembre; ma il caldo soffoca ancora
248
1934
ti piace quest’altro? ¶ Ma egli sente fuori luogo
249
1934
sei sciupato; mangia questo.» Ma egli non è capace
250
1934
casa, continua col pensiero, ma si ferma sul punto
251
1934
avresti dovuto lasciarmi ora...» Ma è per me, per
252
1934
faccia tra le mani. ¶ «Ma io ho un presentimento
253
1934
sa se ci rivedremo. Ma tu... tu... non capirai
254
1934
si scioglie in lagrime. Ma pure, con questa spina
255
1934
vi mandi un aiuto? ¶ Ma tutto questo lo pensa
256
1934
confortarla: la bacia solo – ma sente qualche cosa di
257
1934
le scale, nella strada, ma affretta il passo, scansando
258
1934
Piangerà ancora? Che rimorso. Ma perché, ora che ha
259
1934
salutano con un cenno; ma appena Teodoro vede Marco
260
1934
n’eri già andato ma te la voglio raccontare
261
1934
m... stavamo; scusami sai; ma quando ci penso mi
262
1934
stanno scaricando la caldaia.” “Ma come ci vado?” gli
263
1934
e cerco di sollevare. Ma che vuoi sollevà, la
264
1934
testa, e mi dice: “Ma tu hai scaricato mai
265
1934
fuoco sotto la caldaia. Ma ora viene il fino
266
1934
agli scaricanti?” “Rifiutato io? Ma sono stati loro che
267
1934
sua disposizione... Va bene.” “Ma io...” “Ma voi silenzio
268
1934
Va bene.” “Ma io...” “Ma voi silenzio!” fa lui
269
1934
e tenta di sorridere; ma s’accorge che l
270
1934
lui è veramente contento; ma intanto pensa: guarda un
271
1934
cosa e gli domanda: ¶ «Ma se non hai trovato
272
1934
di non partire più.» ¶ «Ma questo è sciocco. Non
273
1934
è sciocco. Non partire? Ma capisci che è il
274
1934
due posticini...» ¶ «Può darsi. Ma ho un presentimento: che
275
1934
combineremo niente.» ¶ «E perché? Ma io non ti so
276
1934
i signori alle poltrone), ma oggi che doveva prendere
277
1934
che lui è dolentissimo, ma l’amministrazione non vuol
278
1934
tanta!» ¶ «Lo vedo, grazie; ma proprio non bevo.» ¶ «Un
279
1934
di volte la squadra. Ma se ci fai l
280
1934
ride di nuovo, stanca. ¶ «Ma non ti disperare. Se
281
1934
laida. Comincia a svestirsi, ma con lentezza perché esita
282
1934
in un posto isolato, ma l’amica l’insegue
283
1934
non sento più niente. Ma basta che un ginocchio
284
1934
passata nei giorni scorsi... Ma cosa è venuta a
285
1934
può anche finire peggio; ma dove rivolgersi? cosa fare
286
1934
un consiglio all’amica: ma se questa è in
287
1934
sorda che piange impaurito. «Ma fateci dormire! Quella maledetta
288
1934
sonno. «Inseguitelo, che aspettate?» Ma quelli hanno poca voglia
289
1934
dovrei far tante cose; ma intanto non faccio nulla
290
1934
lo zucchero lentamente. ¶ «Oh, ma io mi son visto
291
1934
avvocato, lo vedi più?» Ma subito questa domanda gli
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aria sicura e fredda. Ma poi subito si riprende
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tiretto, come per distrarsi, ma il pensiero è fisso
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pericolo di questa soluzione: ma si rassicura che solo
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passo gli sarà fatale: ma non osa dire di
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e poi per lui; ma lascia che ella si
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è fatto è fatto; ma da ora in poi
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e si è coricato. Ma le lenzuola odorano di
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bacia. Dove sarà andata? Ma scaccia subito il pensiero
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si riempiono di lagrime; ma non vuol piangere; perciò
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tornò al suo posto; ma Teodoro continuò a vivere
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trovato ancora un lavoro; ma presto, certo presto mi
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Era una stupidona, Maria, ma come era bella! E
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essere capito e apprezzato. Ma erano momenti fugaci. Ecco
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Come tutti gli altri! Ma sempre pieno di debiti
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la discussione senza parteciparvi. Ma formulava le risposte mentalmente
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è sempre un borghese, ma un operaio disoccupato non
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fate sempre i moralisti.» ¶ «Ma lo facciamo per te
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Anna non parlava più, ma teneva gli occhi fissi
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il biglietto?» ¶ «Nulla, certo. Ma...» Cauto Teodoro! Che Anna
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le sorti di Maria. «... Ma, vedi, ogni uomo appartiene
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intellettuale? Allora si riprendeva: «Ma sì, alla fine fai
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sue letture in pace. Ma la sua voracità era
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che avevano torto costoro; ma perché avessero torto non
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parte o dall’altra, ma per studiare ci vuole
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frotte. Qualcuno lo riconosce, ma non lo saluta. Dalle
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sa il fatto suo, ma scompari ogni tanto dalla
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solo scopo di lucro, ma per mostrare anche la
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testa sbalestrata da bambino, ma pensa che non sei
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il rispetto dell’ordine. Ma questa non è vita
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La cena è pronta, ma Anna rifiuta la sua
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preoccuparsi che di leggere; ma a quale scopo? Gli
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in cerca di lavoro, ma la figura tipica dello
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hanno paura di scuoterlo: «ma perché, dico io?» ¶ «Che
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ha combinato nulla finora, ma non osa rispondere e
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tutto quello che sento; ma come farsi capire senza
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fuggire, senza dir nulla. Ma è da vigliacchi. Bisogna
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di scendere dalla carrozza, ma i due uomini la
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Non vorrei pensarci più, ma che sofferenza ricacciare quel
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tra di noi... forse. Ma si è proposta di
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finge di non guardarla, ma intanto fa con gli
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gli uomini alla leggera...» Ma non sa più oltre
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attrarla per un braccio, ma ella gli resiste. ¶ «Lasciami
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vita che egli odia; ma al momento della decisione
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lei con ogni pretesto; ma in fondo quegli scatti
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saranno fatte dagli aeroplani; ma si vede che sono
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chiama “diavolo” nel mestiere, ma in italiano si dice
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di sopra. È bella, ma esile e pallida; ed
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essere puntuali sul lavoro? Ma Luigi Barrin è inesorabile
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È giusto, pensa Teodoro, ma non sa rendersi conto
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con la ragazza, domani. Ma facciamo così, propone Anna
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con Anna; se no... ma non facciamo scherzi, Maria
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sé; perché son sole; ma le patate non gli
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i mobili, la cucina, ma il suo sguardo non
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quelli che adesso frequento, ma un signore!, mi voleva
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licenziare per scarso rendimento. Ma ora si accontenterebbe di
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quello che vorresti fare; ma io ho lavorato e
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va... scegline un altro... Ma in casa devi portare
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Infine si è sfogato. Ma passeggia ancora come se
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gli urgono sulle labbra; ma passeggia e tace. Sembra
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non c’è lui; ma forse conviene sempre andarci
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stesso passerò da Bondini: ma a che ora mi
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padrone di mezza strada. Ma chi fu a dirmi
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è aria di rivoluzione, ma di pace. In questo
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vivono Anna e Maria. Ma è Maria che gli
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è spinto? E Anna? Ma egli è sicuro che
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di Anna vi rinunzia, ma per timidezza; ed eccolo
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andare incontro ad Anna. Ma non per amore. Infatti
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baciarla lì, all’oscuro, ma questa idea gli pare
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sui cartelli, sui muri. Ma in questi paraggi tempo
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letto tenta di leggere; ma la mano destra gli
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con le sue armate; ma non sono armate di
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o forse non comoda; ma così... Occorre trovarla per
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aveva molto di dilettantesco, ma contribuiva anch’essa ad
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si ripeteva; magari lavorare, ma non sentirsi uno schiavo
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canzone Vorrei essere felice, ma una “felicità” generale, per
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chi lo ha visto?” Ma un giorno ritorna all
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più comoda nel letto, ma non la trova; il
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sia assurdo. Dove vado? Ma ormai è fuori, e
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non pensare al padre, ma principalmente si sforza di
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da poter sopportare tutto. Ma che cosa deve sopportare
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bene, questo è deciso: ma poi, che farò? Salta
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stazione; non vuol partire, ma perdere tempo, finché non
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ha bisogno di Maria; ma anche un po’ di
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ha prestato dei soldi. Ma Giossi e tutti coloro
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è in giro... Imbarcarti? ma non parlarne proprio; e
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decisione dovessero essere premiati; ma adesso è convinto che
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sola fortuna può aiutarlo; ma in qual modo? In
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non dispiaceri e disavventure? Ma proprio in ciò egli
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con le proprie mani; ma dove? dove? Bisogna non
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vederle più queste cose: ma come? E Teodoro si
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la possibilità, scapperà via. Ma per adesso, non sa
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gliene voglio. È donna; ma cerca di non approfondire
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accorge che è sconveniente; ma io pensavo semplicemente che
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si dà da fare? Ma che fare? Correre. Sente
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siamo compagni, è giusto; ma, io, vedi, le volevo
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che c’entro io?» Ma dentro di sé sente
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lui è d’accordo, ma deve difendere il partito
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ai pezzi di carbone, ma nessuno guarda quei due
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e si scambiano maleparole. «Ma non rompermi le scatole
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ero, come si dice?; ma è meglio non dirlo
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ecco, un solo colpo. Ma la mano gli ricade
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Fiducia gli occorre, sicurezza... Ma non osa andare oltre
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fonde, come un rombo; ma basta farci l’abitudine
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chini su di lui; ma non ha la forza
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bisogno di qualche cosa?» Ma Teodoro non risponde: guarda
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piangere come un bambino: ma che penseranno di me
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fumava la donna, «qui...» ma non sa che dire
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che ho capito, sì ma io, ecco, non so
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sole e di polvere. ¶ «Ma che affare?» dice ironica
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dice ironica la donna. «Ma credi che io ho
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succedano pasticci, che lui... – ma la donna cammina svelta
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figlio mio!» replica lei; ma parla quasi a mezza
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un senso di sollievo, ma allontana sempre più il
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cade più nella bacinella, ma si sentono passi grevi
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gli danno dei soldi: ma ridono di lui vigorosamente
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e poi il terzo; ma le teste grigie degli