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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
1
1886
battaglia nella vita femminile, ma il motto sconfortato di
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1886
felicità per la morte; — ma l’immagine loro è
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1886
inteso: mi sto alzando. ¶ Ma poichè il sonno riabbatteva
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1886
versi come Pasqualina Morra; ma capiva che l’amore
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1886
l’una, da ieri, ma non so come mandargliele
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1886
il vento aveva scomposti; ma il vento aveva reso
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1886
le tre ausiliarie, entrando. ¶ — Ma che! è ancora a
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1886
bene, — mormorava Maria Vitale, — ma mettermi ogni due giorni
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1886
se non ara diritto! ¶ — Ma come le viene in
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1886
alta voce, per superbia; ma se ne stavano ognuna
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1886
davano un contegno disinvolto, ma si sentivano sotto quello
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1886
inteso, per non muoversi. Ma la chiamata risuonò, più
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1886
sue tendenze sentimentali. ¶ — Sì, ma un uomo non si
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1886
seccata di tante scioccherie. Ma le altre erano un
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1886
dai semplici piaceri famigliari. Ma, subito le discussioni cessarono
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1886
di quel telegramma amoroso. Ma ella non fece atto
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1886
Ella non era cattiva, ma sentiva moltissimo la sua
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1886
le fiammelle di gas, ma visto che non vi
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1886
volte anch’esse, altrove; ma chi avrebbe osato tradirla
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Reggio, come al solito: ma più imprudente, più inesperta
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1886
fantasia. Questo accadeva chetamente; ma sul volto della peccatrice
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1886
Direttrice, niente con Foggia. ¶ Ma Caterina Borrelli, che aveva
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1886
ha dato il caffè: ma che caffè! mi pareva
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1886
la salute coi figli; ma questa è una vita
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1886
no, — disse quella subito, ma con voce tremante, — la
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1886
per dire di no, ma le lacrime le scendevano
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1886
dell’ammoniaca per guarire. ¶ — Ma che! è meglio una
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1886
ritornava dopo pranzo, subito. Ma quando ella di servizio
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1886
per ricondurla a casa: ma giù, sotto i portici
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1886
non poteva far altro; ma erano troppi i permessi
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1886
qualcuna aveva tentato scusarsi; ma egli girava sui tacchi
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1886
direttore pareva meno terribile; ma di sera, nella penombra
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1886
spauracchio dei bimbi napoletani; ma di sera non lo
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1886
facevano agghiacciare il sangue. Ma giungevano sino a desiderare
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1886
il regolamento, non potevano; ma il regolamento si estendeva
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1886
marito e la moglie. ¶ — Ma che? la vice-direttrice
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1886
è un po’ nervosa ma non è cattiva, lo
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1886
turno e lo so. ¶ — Ma non rimarrà qui, dopo
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1886
piacere grande per tutte: ma ella non avrebbe accettato
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1886
Caterina Borrelli? svelta, intelligente, ma troppo vivace, troppo tumultuosa
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1886
parlava sottovoce, senza gestire, ma con una forza e
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1886
apriva la bocca, trasalivano: ma ella diceva due e
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1886
ancora voglia di acconciarsi. Ma la sua civetteria, tutta
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1886
alla fine del servizio; ma, ora, il desiderio le
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1886
in quelle due settimane, ma specialmente sabato, domenica, lunedì
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1886
mese. Farsi un merito? Ma che, ma che! Chi
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1886
un merito? Ma che, ma che! Chi le avrebbe
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1886
mostrare di aver carattere. ¶ Ma quando fu il giorno
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1886
a disposizione della direzione. Ma sotto queste ultime parole
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1886
sei lire di multa. Ma l’accesso di febbre
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1886
era semiaperta, caso nuovissimo, ma nessuno si voltava. Nella
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1886
direttore, andava e veniva, ma muto, serio, senza fare
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1886
volte come il leone, ma non diceva niente: le
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1886
smetteva, come per stanchezza: ma insensibilmente, dopo mezz’ora
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1886
che conservavano nell’armadietto: ma alla fine dell’orario
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1886
mai tutta quella roba. Ma con Gaetanina Galante era
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1886
ci siamo: Madonna, assistimi. Ma più spesso il guasto
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1886
sta dicendo qualche cosa, ma i segni non arrivano
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1886
vi è? ¶ — Corrente continua. ¶ Ma il guaio maggiore erano
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1886
di piovere, dalla mattina: ma il cielo era rimasto
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1886
non per l’umidità, ma per le scariche elettriche
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1886
aveva raccomandato la direttrice. ¶ Ma qualcuna ci si divertiva
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1886
mancata a un tratto; ma tre o quattro volte
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1886
una disgrazia non chiara, ma di cui si sentiva
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1886
ella era così brutta! Ma tutto un farfuglio di
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1886
abbattute nello stesso tempo: ma non tacevano: su quelle
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1886
che si prende rarissimamente: ma un nuovo fulmine cadde
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1886
aguzzando gli occhi vividissimi, ma miopi, per vedere se
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1886
alla bellezzina ancora incompleta, ma già prepotente, di Eva
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1886
strano braccialetto di ferro. ¶ — Ma perchè ti ostini, Tecla
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1886
Carlo ti vuoi bene, ma ella è più forte
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1886
io amo Carlo. ¶ — Sì, ma le donne maritate sono
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1886
una filosofia inconscia. ¶ — Sarà, ma io non cedo. ¶ — E
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1886
le sette meraviglie! Proprio! Ma che si burlano di
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1886
finissima fisonomia, non bella, ma traspirante intelligenza, gli occhi
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1886
intelligenza, gli occhi calmi ma profondi, la bocca pensosa
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1886
tuo fratello, Eva? ¶ — Benissimo: ma è in Iscozia, per
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1886
di un console, nobile, ma povera, — era una stracciona
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1886
un po’ mal ricevuta, ma sempre presente, sempre gaia
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1886
bellina, ricca e buona. ¶ — Ma di mala voglia, molto
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1886
il valore, la generosità; ma da duecento anni, nella
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1886
l’inaugurazione dell’ospizio: ma che intanto otto o
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1886
Angiolina. ¶ — Sì, se volete. Ma quelle bimbe si sgomenteranno
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1886
per obbligo, — rispose Angiolina, — ma io preferirei una chiesetta
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1886
merita.... — suggerì Chiarina Althan. ¶ — Ma che, ma che! — gridò
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1886
Chiarina Althan. ¶ — Ma che, ma che! — gridò Anna Doria
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1886
le mie pretese stravaganze. Ma le mamme nostre sono
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1886
delle malignità a tutti, ma più di tutti a
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1886
Anna Doria aveva detto: ma le due Sannicandro che
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1886
posa della cattiveria, cara, ma nessuno ci crede. Le
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1886
non aveva ancora pensato, ma per quelli da ballo
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1886
famosi di casa Daun, ma che essa assolutamente non
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1886
fa soltanto coi quattrini, ma che bisogna metterci il
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1886
Eva: madre, padre, fratello, ma a loro modo, negli
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1886
dovuto sposare Francesco Montemiletto, ma costui dopo averla corteggiata
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1886
che trovava tanti ammiratori, ma non un marito con
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1886
all’aria il cappellino, — ma che state contemplando i
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1886
Eva, che hai fatto? ¶ — Ma niente, cara, niente: lavoriamo
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niente, cara, niente: lavoriamo. ¶ — Ma voi morirete, a furia
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1886
a furia di lavorare. Ma volete rovinarvi il petto
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1886
gli occhi, le dita! Ma vi farete venire la
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i bimbi saranno vestiti, ma qualcuna di voi si
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1886
Cantelmo. ¶ — Anche tu, monachella? Ma perchè non mandate loro
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1886
era un ascendere timido, ma continuo di signore e
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1886
vi era qualche sedia, ma nessuno voleva sedervisi, le
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1886
diceva, gridando un poco: ¶ — Ma balla dunque, Evuzza, balla
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1886
amica Chiarina, ballava abbastanza, ma più le piaceva di
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1886
gli occhi emananti soavità. ¶ — Ma non sempre sono infiorate
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1886
divani di velluto azzurro, ma le ragazze, indomite, non
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1886
sulla lista di Giulia; ma quando Giulia vide intorno
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1886
dolcezza del suo ebetismo, ma era tutto felice di
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1886
al ponte di poppa, ma si tenevano lungo il
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1886
con un attuccio adorabile: ma Tecla, tendendo un po
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1886
a quelle tre anime. ¶ Ma uscendo dalla cameretta del
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1886
Bariatine aspettava Massimo Daun, ma non aveva più impresse
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1886
essi ballavano senza parlarsi, ma stretti l’uno all
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1886
ballando con Mario Capece: ma i suoi occhi e
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1886
nulla vale a calmare. ¶ — Ma no, cara Chiarella, è
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1886
Anna. ¶ — Anche io, naturalmente: ma, non mi sono ancora
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1886
la malignità di Anna: ma non disse nulla. ¶ — Perchè
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1886
minuto secondo, come interrogandosi, — ma Eva sorrideva, tutta felice
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prossimo matrimonio di Giulia, ma invano, matrimonio non se
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1886
aveva sospeso i pagamenti. Ma Rocco Caracciolo non si
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che non dovevano conoscere, ma di cui ogni tanto
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1886
loro case, nelle conversazioni. ¶ — Ma che! ma che Fiammante
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nelle conversazioni. ¶ — Ma che! ma che Fiammante! — disse Elfrida
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1886
bimbo? — chiese ingenuamente Eva. ¶ Ma un silenzio regnò, tutte
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1886
madre con Innico Althan, ma la mamma e il
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1886
segreto, rodendosi di dolore: ma usciva sempre con sua
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1886
non più una donna, ma uno stelo sottile, sottile
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1886
chiedere molto di più, ma Cantelmo era un amico
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1886
con una voce fievole, ma dove tremava sempre una
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1886
assalse, non poteva piangere, ma gli occhi le pungevano
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1886
fronte, come per benedirla. ¶ Ma sulla porta Massimo Daun
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1886
come una bimba malata. Ma in realtà Chiarina Althan
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1886
di scorgere qualche cosa: ma, si entrava solo con
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per averne il permesso, ma non vi era stata
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1886
gli occhi, quasi chiusi, ma senza serenità: una pace
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dolorosamente: Eva, Eva, Eva, ma ella non si volse
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1886
accostò a sua madre, ma non l’abbracciò, le
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aveva teso la faccia, ma si rigettò indietro, come
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aveva vinto, penosamente, dolorosamente: ma Eva, sull’altar maggiore
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grande segreto di Eva, ma intuendone lo spasimo, pregava
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in salvo, aveva rinunziato, ma lei, Giovanella, non poteva
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1886
ella compiangeva la fanciulla, ma pregava per coloro che
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1886
qualche voce la chiamò, ma ella non udì, come
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un cuore di madre. Ma la duchessa non levava
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la leggeva lentamente, lentamente, ma senza niun tremito nella
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posseditrici del numero trentasette. Ma Eugenia e sua madre
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aveva serena la faccia; ma Eugenia era stretta come
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1886
per entrare più presto, ma Adelina aveva gironzato per
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sempre circondate di ammiratori, ma non trovavano marito, e
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forme esuberanti, robuste troppo, ma coi mustacchi come la
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fingevano di non guardarsi, ma le Galanti erano indispettite
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1886
e le calze azzurre: ma il vestito valeva dodici
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1886
perchè la portasse seco. Ma dovevano venire a piedi
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1886
sole e cortesi tanto! Ma in quel momento Elvira
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labbra per non piangere. ¶ — Ma che! abbiamo il camerino
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1886
e la polka strideva: ma quelle ragazze, tutte, erano
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pagarlo solo due centesimi. Ma nessuno più si occupava
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mise subito a ridere: ma Annina Casale, sentendo il
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1886
sentendo il sentimentale ritornello: ¶ Ma tu, tu l’hai
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1886
delle parti d’ingenua. ¶ Ma quello più attento era
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1886
nulla della grammatica musicale, ma che certo avrebbe fatto
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1886
di stagno. Cercava, sorridendo, ma senza guardare in viso
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1886
in tasca senza superbia, ma senza guardarli: fece una
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1886
belle, eleganti, educate benissimo, ma il vederle tutte tre
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1886
erano generose e buone, ma certo invidiavano qualche povera
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1886
ricevevano, non avendo madre, ma non riuscivano. Giusto, era
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1886
e che vivucchiava maluccio, ma andava nell’aristocrazia. E
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1886
erano della sua provincia, ma non ci riusciva, non
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1886
sempre gente alla Villa; ma i marciapiedi erano fitti
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1886
che trascinavano il passo: ma veramente la serata domenicale
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1886
della penombra, le circondava. ¶ Ma il centro della Villa
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1886
proprio nodo di cravatta, ma per dare, di nascosto
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felice quella femmina! ¶ — Sì, ma quanto è schifoso quel
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1886
i soldi della spesa, ma spesso non vi riuscivano
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1886
a Carbonara, dove abitavano. ¶ Ma quella sera, Carolina aveva
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trascinantesi dietro il nobile ma spiantato marito, nonchè due
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1886
Caputo, madre e figlia: ma costui per non aver
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1886
po’ troppo leggieri, forse, ma su cui certi grandi
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1886
che guadagnava molti quattrini, ma che non aveva un
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1886
troppa ostinazione, innamorato, forse, ma non audace e Teresina
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1886
che l’aveva tradita: ma dietro di lei un
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1886
e filavano, giovanissime ancora, ma già scaltrite, parlando dei
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1886
continue. Mancava la Costa: ma ella non usciva quasi
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1886
non dandosi il braccio, ma camminando allato, con le
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1886
i viali, più rada ma continua, ricominciava la sfilata
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1886
cantare una sola strofetta, ma ambedue avrebbero avuto una
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1886
a Elena De Pasquale; ma era stata una illusione
191
1886
d’argento, tutte brune, ma simpaticissime, specialmente Riccarda: Emilia
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1886
in casa, già lavata; ma Eugenia Malagrida aveva un
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1886
disfatto, la Malagrida grassa, ma composta, con la bonarietà
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1886
predicavano sempre alle figliuole — ma costoro erano tante creature
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1886
stenti col marito, nobile, ma povero, ella parlava del
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1886
donne esaminatrici sembrano amabili, ma sono, in fondo, senza
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1886
sola, silenziosa, già stanca, ma paziente, lasciando che le
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1886
nei candellieri del pianoforte; ma le steariche erano spente
199
1886
Eugenia è troppo brutta. ¶ — Ma ha i denari, ha
200
1886
Ce l’ho messo, ma ce ne vorrebbe un
201
1886
voglio restare indietro, capisci? ¶ — Ma costoro hanno denari, — mormorò
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1886
dispiaciuto di perderlo, così. Ma si era distratta, dovendo
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1886
successo, nei ballonzoli settimanali, ma questo gli impediva di
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1886
benevolenti la compativano, sì, ma non la trovavano poi
205
1886
immersa in una decente ma crescente miseria, pei suoi
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1886
professioni onorevoli e lucrose: ma a chi raccontare tutto
207
1886
dall’occhiello e dandogliela, ma probabilmente dopo una lieve
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1886
le faceva la corte. Ma dov’era, dunque, Arturo
209
1886
capelli, un po’radi, ma artificiosamente acconciati dalla pettinatrice
210
1886
contro Arturo, Gaetanino aspettava: ma ella se lo rivide
211
1886
avrebbe voluto più bere, ma temette offendere Enrichetta. Poi
212
1886
violenza feroce di temperamento. Ma per fare queste sedici
213
1886
far loro il cotillon: ma egli resisteva, diceva che
214
1886
figlia fingevano la disinvoltura, ma erano turbate: una sedia
215
1886
aria di persona spiritosa, ma lo sfortunato si rodeva
216
1886
amabile a volersi bene. Ma fu uno stupore profondo
217
1886
per una grande scala, ma infangata e male illuminata
218
1886
il mestiere di usuraio, ma a piccoli prestiti, giammai
219
1886
Franceschella, la sua serva; ma costei aveva dato anche
220
1886
nipote l’agenzia pubblica, ma continuava a prestar denaro
221
1886
tre saloni, un salotto; ma i mobili erano eterogenei
222
1886
coloro cui erano appartenuti, ma non potuti salvare dalla
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1886
famiglia, una tenerezza, forse. Ma coloro che venivano a
224
1886
cinque anni pel matrimonio, ma intanto accompagnava dapertutto Annina
225
1886
di uomo e donna; ma non si pensava più
226
1886
giù un gran colpo: ma mancò un pelo, solo
227
1886
Falabella! ¶ — Uno, due, tre! ¶ Ma Falabella che doveva sapere
228
1886
il gobbo de Marco, ma costui le volse le
229
1886
seconda, ruppe la pignatta, ma non aveva voluto romperla
230
1886
Fusco, colpì la pignatta, ma la mazzata era data
231
1886
i colpi troppo forti, ma lontani, troppo vicini, ma
232
1886
ma lontani, troppo vicini, ma deboli, delle donne, l
233
1886
qualche cosa all’orecchio, ma ella non intese bene
234
1886
ricordo, una cosetta graziosa, ma che valeva venti franchi
235
1886
che valeva venti franchi. Ma tutte sporgevano la testa
236
1886
dalle punte d’acciaio — ma che si burlavano di
237
1886
la gente era questo? Ma su tutti questi lieti
238
1886
un rumore sordo, sotterraneo, ma continuo, a cui si
239
1886
altro non si vedeva. Ma non diminuiva il rombo
240
1886
pieno di amici personali; ma al cominciare del rombo
241
1886
dei mazzi di fiori; ma a poco a poco
242
1886
tentando qualche ultimo scherzo, ma di mala voglia, ognuno
243
1886
corpi umani terribilmente usti, ma viventi ancora, agonizzanti fra
244
1886
Pompei di Bulwer Lytton; ma anche esse avevano un
245
1886
per vedere la montagna: ma la grandiosità del fenomeno
246
1886
nero, foderati di rosso; ma non avevano più gusto
247
1886
loro un coro buffo: ma la casa del maestro
248
1886
balcone, attirate, affascinate. Cantarono: ma le voci morivano nella
249
1886
Napoli, domandava a tutte: ¶ — Ma perchè non si espongono
250
1886
campagna, non per paura, ma via: Napoli non era
251
1886
aveva perso la voce. ¶ Ma le alunne interne non
252
1886
una stringa di guttaperca: ma Carmela Fiorillo, la simpatica
253
1886
col gas acceso. Cantare? Ma nè le esterne, nè
254
1886
se fossero in ebraico. Ma le altre cento alunne
255
1886
fra convittrici ed esterne: ma appunto per questo, esterne
256
1886
sorveglianza dei superiori. Cantare? Ma in quell’ora che
257
1886
sorrideva a Maria Donnarumma, ma invano; Maria Donnarumma cercava
258
1886
con una fatica immensa, ma se arrivava a perdere
259
1886
era intelligente e studiosa, ma era presa da un
260
1886
finito il canto mattinale, ma questa ultima strofa doveva
261
1886
stretto, lungo e oscuro, ma le più tristi rimasero
262
1886
potevano cantare tutte costoro. Ma quella che non cantava
263
1886
i professori non arrivavano: ma il lungo corridoio era
264
1886
giovanotta grassa, glielo impediva. ¶ — Ma, signorine, ve ne prego
265
1886
grande eleganza di movimenti: ma il suo immenso vantaggio
266
1886
una rammendatrice di seta; ma era sembrata una calunnia
267
1886
il secchietto, poi bevve. Ma l’acqua era calda
268
1886
in un grande registro. Ma in un momento i
269
1886
febbre, i denti guasti. Ma quello che impressionava era
270
1886
volgare, la sapeva benissimo: ma quegli occhi bianchi l
271
1886
nel cómpito di pedagogia. Ma le studiose, Giuseppina Nobilone
272
1886
l’incarnazione della pedagogia. ¶ Ma quella mattina anche Isabella
273
1886
il manuale di aritmetica ma a poco a poco
274
1886
di Gesù alla Maddalena. Ma quelle fanciulle, certe specialmente
275
1886
tutta, leggendola nel libro. Ma fu peggio: quel racconto
276
1886
senso che essi esprimevano. Ma al settimo, il matrimonio
277
1886
La decuriona impallidì leggermente, ma cercò di ridere e
278
1886
estrarne tutta la verità. Ma dopo tre o quattro
279
1886
vissuto. A questa importante ma difficile lezione della gravità
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potessero esercitarvisi, analizzarla liberamente. Ma pareva tutto inutile. Senza
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bene per un pezzetto, ma disgraziatamente alla parola incudinetta
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pietà non la sgridò, ma la licenziò con gli
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la teoria della legge, ma che non poteva fare
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quel direttore niente espansivo, ma giusto, parco di parole
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parco di parole laudative, ma incapace di usar loro
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per tutta la classe. ¶ Ma la impressione benefica e
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nè utili a nulla. Ma bisognava fingere di rispettarle
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e sale si muoveva. Ma le ragazze non ne
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soffriva assai, si vedeva, ma si vinceva, neppure il
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avere l’aria disinvolta: ma sotto tutti quei sorrisi
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paura. Hai capito? ¶ — Sì: ma non lo penso. ¶ — Pensane
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insieme, ci prepareremo insieme. ¶ — Ma che, ma che, vuoi
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prepareremo insieme. ¶ — Ma che, ma che, vuoi che ti
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De Sanctis all’esame! ¶ Ma la uscita delle altre
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è un po’ collerico, ma si vede che non
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studiato. Oh, quel Radente! Ma perchè non lo destituiscono
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Borrelli. Io dovrei andarmene, ma voglio aspettare l’esito
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avevano approvata, la Barracco, ma non era possibile esser
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fatto sforzi di valore, ma giusto alla storia non
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di aver risposto mediocremente, ma sapeva anche di essere
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lo sapevano, questo risultato, ma un’ultima curiosità le
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maestra rurale a Gragnano, ma essendosi innamorato di lei
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queste sue pubblicazioni esaltate, ma nulla si è ottenuto
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domanda per essere traslocata, ma non ha potuto ottenere
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togliessero da quel tormento: ma in tutto quello che
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i fratelli, le amiche: ma non è stato possibile
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superiore, con buon risultato, ma senza aver avuto ancora
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farsi suora di carità, ma le mancavano i quattrini
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carosello giallo e rosso; ma si addensava lungo il
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Assunzione di Maria Vergine: ma anche dai villaggi e
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di Napoli, Caterina Borrelli, ma in realtà teneva d
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di Napoli, aristocratiche, superbe; ma le tre ragazze erano
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Tarcagnota che si moveva. ¶ Ma il gran movimento era
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Astianese era molto ricco, ma aveva sette figliuole, da
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Sticco dentro Santa Maria: ma le sei sorelle Astianese
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ai braccialetti di brillanti, ma voleva andare a Napoli
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balconi tutti e tutte: ma era un falso allarme
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di quindici anni prima, ma tutte tranquille e ridenti
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più collerica nè ridente, ma quietata nell’apatia, nella
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Rosina, la sua amica, ma pensava che se Carluccio
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cinquantamila lire di dote, ma erano sei, un reggimento
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innamorate di Don Giovanni, ma che restava? Un po
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barbaglio doloroso negli occhi. ¶ Ma subito un’altra macchina
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Capitella erano molto ricche, ma per questo nessuno osava
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di tutte le cose. ¶ Ma dopo avere applaudita la
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parlava, un po’ pallida, ma beatamente sorridente: ogni tanto
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un brutto nome. ¶ — Brutto: ma la creaturina è bella
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otto volte nonna. ¶ — Otto: ma ha ancora tre figlie
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Olimpia e per Teresa: ma Assunta ha già ventotto
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io.... sono così piccolini! Ma Vincenzino è pieno di
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sei mesi di amore. ¶ — Ma di Vincenzino ce n
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sul volto della malata. Ma non ebbe tempo di
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angelo e dire amen; ma io ci spero poco
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complessione. ¶ — Così si dice, ma chi lo sa? la
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gravi, in apparenza frivoli, ma in cui si riassume
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sulla punta dei piedi ma non riusciva a veder
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con gli occhietti vivaci. Ma dietro una tenda, un
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trasparente come la porcellana; ma quello che invecchiava quel
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conservavano la loro bellezza, ma già i polsi avevano
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cintura era ancora sottile, ma un segno infallibile della
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quel taglio tutto fantastico ma tutto speciale della vecchia
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una stella all’uncinetto: ma non lavorava, sorridendo a
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l’orto delle Tarcagnota, ma le altre due grassone
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armeggio dei due innamorati. Ma la persiana verde non
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era orrenda. ¶ — Era orrenda: ma il cappello era verde
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anche, sottovoce, Chiarina Oliver: ma dietro le stecche verdi
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erano fioriti i mandarini. Ma nulla sapevano, Mimì la
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bianche della sua calza, ma non le vedeva: col
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la pelle floscia cedeva; ma non si scorgeva una
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cuore silenzioso e secco. ¶ — Ma esiste una santa Emma
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prenderla tu. ¶ — Hai ragione: ma scriverò a Teano, a
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un dito sulle labbra, ma con la fisonomia già
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esclamò tragicamente la biondina. ¶ — Ma che! ¶ — Certo: io sarei
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per un ufficiale biondo. ¶ — Ma non è morta. ¶ — Non
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anno ripescata ancora viva: ma ha preso una bronchite
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scoppiò a ridere convulsamente. ¶ — Ma perchè la tua mammà
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buona, — rispose la biondina, — ma dice che siamo troppo
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piacerle, non dirle nulla, ma sta serio. ¶ — Posso far
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finestra dalla persiana verde. ¶ Ma la matrina non si
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non si sa perchè, — ma ella era ormai senza