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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
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ella domandò. ¶ — Se vuoi; ma ce n’è un
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vuoi che ti guardi... ¶ — Ma guardami pure, se ti
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Rigo? ¶ — Sì, forse vorrei... Ma sarebbe anche pericoloso… ¶ E
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la sua gola nuda. Ma disse, a mo’ di
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chiamano « crêpe de Chine »; ma la fasciava strettamente, come
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quasi un piccolo pudore: ¶ — Ma, di’, non sono troppo
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li alimenta la terra ma l’acqua ferma, piena
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che la voglia slacciare; ma perchè nel suo cuore
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se ne stava lontano; ma nei giorni di tristezza
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questo non ardiva guardarla. Ma l’atto finì tra
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Forse una rottura? Chissà? Ma era bella, quest’altra
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segno che spiegasse qualcosa. Ma invano. Da tutte le
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Certo, coi fiori poco. Ma i fiori non sono
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è Rafa! — esclamò sottovoce. — Ma non guardare lassù. ¶ Era
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stiano parlando di noi. ¶ Ma sebbene infatti gli parlassero
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amici. ¶ — Sì… Cioè no... ma, ecco... è impossibile! — E
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Rafa, — rispose Arrigo rapidamente. Ma finse tosto d’aver
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a fumare in ridotto. Ma non potè finire la
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la sorella di Arrigo. ¶ — Ma via! Non dire schiocchezze
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Rafa scrollò le spalle, ma timidamente. ¶ — Vorrei un po
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signorina di buona famiglia? ¶ — Ma è Rafa che invece
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inseguita come fa sempre. ¶ — Ma no! — rispose il Giuliani
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deve pur essere qualcosa. ¶ — Ma niente! Ma niente! — fece
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essere qualcosa. ¶ — Ma niente! Ma niente! — fece Rafa seccato
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poteva staccarli da lei. Ma nel suo buio cervello
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più nel suo gioco. Ma questo pensiero lo mordeva
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a dimagrar d’amore. Ma questo capriccio per la
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scriverle una concitata lettera. Ma quando fu nella strada
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altri che a lui. Ma c’era nella sua
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cui si ricordava bambina; ma un altro, ch’era
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sentirsi afferrata, carezzata, sopraffatta; ma questo pericolo insieme le
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e stava ora abbottonandola. Ma s’interruppe nel mezzo
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le dita nelle sue; ma non aveva più forza
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si era dato pace. Ma il giorno dopo Lora
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tutti ne parlavano. ¶ — Ah? ¶ — Ma voi, perchè avete finto
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mi volete rispondere, Loretta? ¶ — Ma, Dio buono! Ho finto
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Quali, se è lecito? ¶ — Ma, Rafa, che domande mi
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Non dico di no; ma in ogni modo v
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modo un po’ singolare, ma questo proviene da tante
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o quasi, per voi. Ma ora che sapete a
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sono un po’ eccentrica... Ma per mio fratello, che
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Accada quel che accada, ma rinunziare a voi, no
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mansuetudine. ¶ — Non faccio scene, ma vi dico solo che
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far altro che ridere!... Ma non importa. Vi dico
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mille occhi ci spiano. ¶ — Ma insomma questo pericolo c
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molto leggera con voi, ma non posso andar oltre
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Silenzio, Rafa.. — mormorò, — silenzio! ¶ Ma egli riprese: ¶ — Ho tutto
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mai. Ora è tardi. ¶ — Ma no, Rafa, tu... Voi
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allora te lo dico; ma giurami di non aprirne
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palco, lo trovo dappertutto!... Ma sai, Loretta, che tu
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a spiegarne le ragioni. ¶ — Ma non lo saprà, non
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vera passione, — disse Arrigo, — ma di commettere qualsiasi sciocchezza
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che riguarda te sola. Ma siccome dobbiamo parlarci chiaro
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convenga in nessun modo, ma sopra tutto non così
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rispose, turbato. ¶ — È strano, ma è vero. Perchè non
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Rafa non mi sposerà, ma potrebbe in altro modo
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fiducia, non di sorella, ma più forte... Nel venire
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affermazione. — Non mi piace, ma può essere molto prezioso
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essere la tua amica... ¶ — Ma se io, senza volerlo
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tentare che ti sposasse. Ma per questo non c
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questa sua nuova passione, ma non immaginavo mai che
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esclamò: — Quel povero Rafa!... ¶ — Ma dove ti sei fatta
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le tue son bella ma non vanno per sera
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dalla balza di seta. Ma si trattenne come intimidito
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e di femmina. ¶ — Sì... Ma vattene, Lora! È tardi
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Non so che ora… Ma è tardi… ¶ — Vengo domani
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l’equivoco di ieri; ma proprio non sapevo... ¶ — Oh
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Ah, sei tu? Veramente... ma entra pure, se vuoi
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canti-naia di lire. Ma io, vedi, faccio miracoli
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sono amica della padrona. ¶ — Ma come mai ti fanno
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per me. Sei buono, ma non voglio. Del resto
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io. ¶ — Tu vuoi farlo? ¶ — Ma sì, che importa? ¶ Gli
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a ripulire la spazzola. ¶ — Ma ne perde, sai, quella
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col papà molto spesso, ma ho dimenticato il suo
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noiosa, un po’ gelosa... Ma, insomma, t’interessa tutto
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volta, non proprio innamorato, ma quasi. Ora è passato
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più del necessario forse... Ma insomma è una cosa
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queste parole con gravità, ma ella si mise a
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appartengono. E gli dirai: « Ma ora che sapete chi
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fino a questo punto. Ma digli risolutamente che non
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come l’amante necessaria, ma impossibile, bisogna che tu
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questo forse non riuscirà, ma val la pena d
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cosa da lui? ¶ — Sì, ma veramente non pensavo al
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rispose dopo una riflessione. — Ma, ragiona: che avvenire ho
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matrimonio, di cui parli ma nel quale non credo
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forse quel che dico, ma quando vengo da te
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cose non le dicono... ma in fondo siamo fatte
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ella ripeteva di sovente. Ma quella idea le ritornava
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quasi tutte le sere. Ma che buon profumo hai
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e trepidava. ¶ — Va bene; ma devi sapere che, d
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voce quanto mai sardonica. Ma l’occhialaio, per tagliar
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partito più che appetibile. Ma ella certo non se
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del quale udisse parlare. Ma l’Eugenia, no; ell
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spalleggiava, lui lo decantava, ma in fondo in fondo
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disse, quasi a malincuore. — Ma ti chiamerò per allacciarmi
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presto, sai... ¶ — Va bene; ma non ho fretta. ¶ — Hai
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fosse più facile cosa. Ma Clara Michelis era fra
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come sarebbe stato facile! Ma forse avrebbe interrotto quell
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che a lei piaceva. ¶ Ma una sera che le
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si paga il pedaggio. ¶ — Ma Rafa è molto ricco
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per quella lì. Graziosa. Ma mi sembra un poco
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essere una ragazza onesta, ma figlia d’un cornuto
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in fretta. Lo chiamarono, ma non rispose. ¶ — Corri, corri
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è rimessa molto presto. Ma il Commendatore ha certo
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lusingava. ¶ — È una vespa, ma è carina, — ribattè Lanzo
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particolari della bella partita. Ma in quel punto scese
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altro non disse nulla, ma sembrò che la celia
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quegli si fu allontanato. ¶ — Ma no! Ieri notte mi
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un accesso d’allegria. Ma i suoi grandi occhi
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la solita faccenda. ¶ — Cioè?... Ma sedetevi, dunque! Toglietevi il
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stan bene. Meglio così. ¶ Ma intanto il Riotti, curioso
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che diavolo so io; ma per me non conta
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con qualche vaga promessa; ma una volta finalmente perdette
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l’ho. E triste, ma non l’ho. Non
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n’ero accorto finora, ma non l’ho! ¶ — Che
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la più orrida bestemmia, ma non diede che una
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sbraitando, se ne uscì. Ma corse a gettar fuoco
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della sua famiglia nuova. ¶ Ma invece la minore, Anna
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come quelle del fratello, ma un po’ inselavatichite. ¶ Fra
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con un’allegrezza infantile ma un po’ sguaiata. ¶ — Oh
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Buono, — fece Arrigo, assaggiandolo. — Ma voi vi trattate da
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gli rispose il padre. — Ma ci stai così poco
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di patate, messe male, ma appetitose. Giovanna, la serva
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occhiali nella mostra illuminata. ¶ Ma questo non potè durare
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con un riso indulgente. — Ma non spendo nulla. ¶ — Come
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non vi costa niente? ¶ — Ma che domande! — esclamò Loretta
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ti ci condurrò io. ¶ — Ma è impossibile, caro! — ella
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Già, — fece Arrigo, riflettendo. — Ma non importa; vienmi a
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e son venuta avanti. Ma forse non mi ha
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preparale un buon tè, ma prima esci a comperare
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della sua menzogna. ¶ — Oh, ma qui c’è scritto
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dunque tutta questa faccenda... ¶ — Ma non c’è nulla
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Honny soit... ¶ — Sì, capisco; ma voglio dire chi te
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galanteria, di regalino amoroso... ¶ —Ma no!... — ella rispose con
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a farti la morale; ma non vorrei nemmeno che
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che non sono sciocca! ¶ — Ma dimmi dunque chi è
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po’ sciocco, anzi molto. ¶ — Ma cosa mai ti scriveva
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nessuna sciocchezza... davvero? ¶ — Nessuna; ma ci sono andata presso
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volermi vedere ogni giorno... ¶ — Ma chi è questo « lui
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in tutti i modi, ma io l’ho tenuto
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dev’essere molto ricco… ma dall’altro non mi
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no chiaro e tondo. Ma sono stata un poco
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por sempre, allora sì. Ma so io cos’accadrebbe
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sarei capace di farla... Ma per lui no. ¶ — Insomma
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era ormai quasi vicino. Ma la battaglia era degna
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quanto a lei piacesse, ma che certo possedeva una
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e si tradisce anche, ma tutto ciò educatamente, con
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marchio della sua nascita, ma nella gara della vita
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dalle ragazze da marito; ma per un amor filiale
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vola via, non tocca, ma dice ambiguamente: « Chissà... » ¶ La
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con un amante amato, ma col pensiero d’un
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la sua barba bionda... ma la gente del paese
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ad una bella donna, ma in ogni altra circostanza
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Ruskaia finì con accettare. ¶ Ma, Dio buono!... questo impegno
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al vostro vicino! Già, ma quelli erano trilli all
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bellezza e di novità, ma era forse un po
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la faina d’ irresistibili. Ma con la svelta persona
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famosa e dissoluta bellezza; ma non con gli anni
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le infurianti maldicenze altrui. Ma ora, invecchiata e non
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esperienza una sottile paura. Ma nei giorni successivi sentì
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aveva strette molte conoscenze, ma poiché si trovava in
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con qualche parola persuasiva; ma il giorno dopo si
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un sacco di sgarberie. Ma non disperò. Sapeva che
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da me, in villa; ma forse la vostra piccola
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difendere la propria onestà. ¶ Ma quando la Ruskaia ebbe
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che pagava le cambiali. Ma non più con la
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per qualche giorno, scomparve. Ma Tatiana lo tornò a
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certo non era interessata; ma spendeva per i suoi
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da re dei burattini, — ma che appoggio serio per
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por duo motivi: uno... ¶ — Ma si segga! ¶ — Dimmi siediti
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Ci posso arrivare forse, ma con un po’ di
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momento non le ho, ma prima del pranzo spero
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sei un uomo discreto. Ma non son venuto solo
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una votazione assai contrastata, ma per un piccolo eccedere
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d’una pace conchiusa. Ma don Antonio lo avrebbe
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febbre dell’anima irrequieta; ma una tirannica volontà soggiogava
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amante appassionato e fedele. Ma dopo il suo ritorno
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1910
sempre innamorata di lui. Ma ormai ch’ella s
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atteggiarsi alla maggiore indifferenza; ma non era punto così
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per il bel Ferrante. Ma evidentemente invece aveva taciuto
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un can da guardia. Ma l’amore sa essere
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pregio d’essere vietate. ¶ Ma la cosa non potè
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ad averne la certezza, ma l’odio contro il
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si fece orribilmente pallido, ma tacque. ¶ — Scusa, — intervenne Balbo
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non le vostre parole, ma la slealtà e l
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Levarono i pugni entrambi, ma furono trattenuti, e ci
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peccato giocarsi la vita. Ma la rischiava lietamente Arrigo
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infallibilità. ¶ Lo diede infatti, ma non senza il contraccambio
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faceva una corte accanita, ma fino allora infruttuosa. ¶ Clara
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1910
era del tutto bella, ma il suo pallore, i
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favore d’una donna. ¶ Ma egli era conscio della
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1910
era gran che mondana ma intorno alla sua vita
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pretensione sopra di lei. Ma la sua maniera d
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1910
con baldanza, non obliquamente, ma guardandola in viso, ma
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ma guardandola in viso, ma sorridendo a lei che
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le aveva parlato, sì, ma di lontano, con la
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1910
detto anzi: « Ti voglio... » ma dolcemente, senza molestarla né
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precise, quasi eccessivamente pure; ma la bocca, un po
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era in lui bello ma temibile: così la mano
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un poco scortese... Forse. Ma voglio esserlo ancor più
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1910
v’ho intesa cantare... ¶ — Ma voi chi siete? — ella
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a ben maggiori destini. Ma ella si era invaghita
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1910
del suo bagno profumato, ma dieci minuti più tardi
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1910
sian nel cuore femminile, ma in verità non era
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1910
Uno finalmente si risovvenne: — Ma sì! è proprio quello
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1910
aveva così tranquillamente gabbati. ¶ Ma non sapevano quanto, in
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falsetto, cui mancava lèerre. Ma le proteste furon numerose
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1910
le cose era scarso, ma col non avere sopra
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1910
Italia, della moda londinese. ¶ — Ma non disperate! — continuò Giorgino
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1910
correvano sul conto loro; ma eran ammessi ed anzi
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1910
frattanto un donnaiolo accanitissimo, ma di cuor talmente svenevole
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1910
nella sua vita coraggiosa. ¶ Ma non soltanto in quella
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1910
garbatezze. Rafa Giuliani, Lanzo Ma-latesta, il marchese di
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per corteggiare la cantante, ma per ficcare il naso
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1910
or Abate dei Mammagnùccoli, ma che in passato si
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adito era per tutti ma l’ammissione per pochi
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1910
lato senza darsi noia, ma disprezzandosi a vicenda. E
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commerci don una lenta ma sicura supremazia. Ivi era
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1910
in commenti svariati, indiscreta ma pur genuflessa, con quell
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1910
poema. E v’erano, ma più spesso in disparte
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1910
i suoi veli meravigliosi. ¶ Ma v’erano, tra queste
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1910
andaron bene e male; ma egli vi rimediò sempre
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1910
i cordoni della borsa. ¶ Ma tutto questo non bastava
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1910
mobili presi a credito, ma scelti con eleganza, quasi
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1910
si mise alle calcagna. Ma il suo carattere tuttavia
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1910
oro, lo spirito allegro; ma bisognava intanto subire le
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1910
lo sapeva poco ricco, ma ormai, nel vederlo spendere
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1910
bacio, e tutto passava. Ma s’egli avesse chiesto
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1910
non per scrupolo forse, ma per quella diffidenza innata
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1910
cosa le par semplice; ma domani, stanca o abbandonata
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1910
Ruskaia gli desse aiuto. Ma erano dicerie timide, campate
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1910
già la maldicenza comune ma non è ancora la
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1910
vincere la sua battaglia. ¶ Ma la cosa nacque da
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1910
principio; tacque, la racconsolò. Ma poi, una volta, si
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1910
lo avrei già fatto... ma non posso! Avrei taciuto
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1910
taccio da tanto tempo, ma tu hai preteso darmi
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1910
mise su la bilancia. ¶ — Ma questo non è oro
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1910
pettegola e molto birichina. Ma poich’era bella e
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1910
Io, divina, la primavera!... ¶ Ma questo non eran cose
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1910
d’un amore inerte, ma badava piuttosto a trar
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1910
finisca di accumulare malanni. ¶ — Ma, un momento... — fece Arrigo
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1910
la sua libera via. Ma una cosa gli mancava
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1910
di quelle nozze riparatrici. Ma non vèè cosa al
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1910
diurne iracondie del padre, ma intanto s’era ben
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1910
il suo paziente amore. ¶ Ma il Riotti bolliva. Non
246
1910
era capitato in casa, ma di quel divieto al
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1910
avesse il cuore libero! Ma una inflessibile fierezza lo
248
1910
d’uno de’ suoi; ma d’altra parlo aveva
249
1910
dèArrigo era certo imperdonabile, ma, in fondo, che ce
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1910
suo carattere si inaspriva. Ma dovette arrendersi davanti ad
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1910
qualora tu lo voglia: ma devi lasciarmi intera la
252
1910
curarsi più di lui. Ma cèera l’altro, il
253
1910
potevano farne a meno. Ma ora che il giovinetto
254
1910
questo non dubitavo! — disse. — Ma è per potervi pensare
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1910
un po’ sorpreso tuttavia. ¶ — Ma, quando si è fatto
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1910
promessa che ho data. Ma fino a quel tempo
257
1910
il sorteggio dèun punto; ma s’era invece prefissa
258
1910
fortuna conta per molto ma il carattere fermo vale
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1910
nulla in modo aperto, ma obliquamente faceva certe sue
260
1910
capitato un guaio. Buona ma gelosa, disinteressata ma piena
261
1910
Buona ma gelosa, disinteressata ma piena d’amor proprio
262
1910
diceva lui, uno scherzo... ma non poteva mai, mai
263
1910
donna, che Arrigo pagò. Ma era Tunisina, e gli
264
1910
non meritava questo affronto. Ma egli sperò che la
265
1910
si strappò i capelli, ma con quella bella risolutezza
266
1910
non si videro più. ¶ Ma lo sorprese l’uomo
267
1910
almeno fino all’uscio. Ma egli rispose che conosceva
268
1910
e beati si riaddormentarono. ¶ Ma da questo fatto incominciò
269
1910
non era veramente bella, ma possedeva quella singolare dolcezza
270
1910
aveva riscosso grandi applausi, ma ella stessa era piaciuta
271
1910
d’una qualsivoglia irresistibilità. ¶ Ma la Ruskaia era veramente
272
1910
il suo camerino ingombro, ma tuttavia nessuno l’ebbe
273
1910
né avida né malata; ma non voleva darsi vanamente
274
1910
anco un uomo piacevole, ma con quel po’ di
275
1910
pianto come un bambino, ma questo pensiero non la
276
1910
avuto appena il desiderio. Ma invece passava una crisi
277
1910
lazzo qualche volta triviale. Ma insomma eran gli stessi
278
1910
desiderio di sentirsi prendere... Ma erano cose recesse, fuggevoli
279
1910
era facile all’amore; ma i sensi talvolta gli
280
1910
nemico egli non conosceva; ma gli pareva che fosse
281
1910
sempre lezioni di violino, ma nascostamente da’ suoi, nascostamente
282
1910
nasceva nel suo spirito, ma un imperioso desiderio di
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ad unèambizione così grande, ma per ciò appunto quest
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d’inseguirla, sia pure, ma come per caso, e
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seppero dir nulla, certo... Ma ella portava alla cintura
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per inviarle una lettera. Ma un pensiero lo trattenne
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un poco... — ella rispose. ¶ Ma il rimprovero quasi era
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può scegliere la strada. Ma dovete perdonarmi, perchè il
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giorno, scollata, non tenue, ma che traverso la luce
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cacciò sotto il lenzuolo. ¶ Ma colei ch’era sopra
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capelli non eran lunghi, ma folti; in quella luce
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nei palmi delle mani ma sui polsi e su
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Tu, meno assai… ¶ — Sì... — Ma per pudore si rannicchiò
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molli... ¶ — Ah, sì?... ¶ — Tocca... ¶ — Ma no — fece, con un
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senza farsi male, però. Ma sgualcì l’abitino che
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più rosso dell’estate, ma nessuno pensava ormai a
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Certo. » Aveva detto: « Certo. » ¶ Ma ora non la guardava
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mantenuto che del mantenitore. Ma quella Mercedes era una
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viso come il tuo!... » Ma quella rispondeva seccata: ¶ — Mamma
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altra con sogghigno, — capisco!... Ma, se si tratta di
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notò affabilmente la vecchia. ¶ Ma la Mercedes, anche per
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gran mazzo di chiavi. Ma non se ne andò
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Ha un bel dire, ma quel muso li viene
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esclamarono tutt’e due. ¶ Ma la vecchia ne aveva
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quello che lei vuole?... Ma chi è? Spiegati presto
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avrebbe strozzata più volontieri «... ma, in un modo o
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ora no. ¶ — Allora amen! ¶ — Ma le troverò. ¶ — Contante! Contante
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vieni da mamma Gilda. Ma siano cinque tutte intere
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Mercedes concedeva la camera, ma non voleva nemmeno vederla
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poiché non le aveva, ma firmò un’altra cambiale
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corpo di poco avvenire, ma per intanto non fece
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qualche preparativo, di tornare, ma sola, il giorno seguente
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rimorso. Che ore interminabili! Ma cosa facevano lassù? Finalmente
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questa rispose in fretta. — Ma è meglio che non
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Sì, molto. — disse fievolmente. ¶ —Ma non è tutto finito
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è tutto finito? ¶ — Finito, ma... ¶ — Cosa? ¶ — Una emorragìa, credo
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salì nelle sue stanze; ma non potendo più reggere
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voleva far mille cose, ma non poteva più guidare
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occhi intorno, con stupore. ¶ — Ma cos’ è — gemeva il
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e le cure necessarie. ¶ Ma ciò che il Riotti
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cominciava con lasciarsi frenare. Ma ella vaneggiava, e qualche
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il suo grande peccato. ¶ Ma quando scesero a cercare
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Ietto, fuor di pericolo ma tuttavia malata. La faccenda
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come una ragazza perduta, ma non ne fece nulla
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inaudita colpa di Arrigo. ¶ Ma il poveruomo s’era
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il letto della figlia. Ma non voleva che lo
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di dovergli pur qualcosa. Ma una sera finalmente, preso
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quel mio figlio disgraziato, ma sento il bisogno di
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Non conosco più nessuno. Ma visto che sei qui
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che lo sappiate benissimo, ma per prudenza lo teniate
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La risposta era ovvia, ma l’occhialaio non ne
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collera, piccolo, quasi nullo. ¶ — Ma ora che la cosa
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a me poco importa; ma in casa mia, nè
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Guglielmo, non essere ingiusto… ¶ Ma il farmacista gli troncò
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è stato meglio così. — Ma vide il marito lanciarle
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di iattare con lui; ma in breve lo misero
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ad intentargli una lite, ma non ne fece nulla
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bollata. Studiò con fatica, ma studiò; non ebbe invidie
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si mettono in fiore. ¶ Ma la mala sorte, la
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un processo, e clamoroso ma finito in nulla come
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d’altri tempi avventurosi. Ma l’aver al fianco
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non avrebbe osato giurarlo. Ma li amò tutti d
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mostrava rispettoso con tutti; ma ciò che gli nuoceva
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discoli ai corsi pubblici. Ma il buon del Ferrante
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caldo, i gesti rapidi. Ma il padre voleva farne
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di queste paterne ambizioni. Ma data una tale sovrabbondanza
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calcolo e d’invenzione. Ma la vita lo aveva
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manuale acquistato nelle fiere. ¶ Ma l’uomo che usi
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avrebbe voluto in fondo... ma se una si fosse
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lo chiamava con malignità. Ma superate le prime diffidenze
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por amore della pace. Ma il Riotti, che in
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non lo poteva soffrire. ¶ Ma in quella corte infatti
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a suonarlo. Era docile, ma sapeva in certe occasioni
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con la brage viva. ¶ Ma verso i quindici anni
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vederlo perdere un quattrino. Ma, già... si faceva mantenere
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di andare da lei... Ma, si sa bene: le
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sono stanco in fondo... ma tiro avanti, non so
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dava molto neanche lui, ma il diritto almeno di
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cuore pieno di riflessioni. ¶ Ma invece le carte volgevano
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ne divenne addirittura calvo; ma pagò, sebbene con qualche
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mondo, si torna rigenerati. Ma tu non hai che
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L’Eugenia è femmina; ma la prima che mi
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giorno di grande penuria. ¶ Ma un’altra prese il
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bellimbusti della baldoria notturna. Ma poi s’erano messi
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sì, non lo nego, ma, lo sai, è avaro
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non vuoi per orgoglio. Ma quando si tratti di
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la corte l’udì. Ma davvero ?... Che lui, proprio
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tale generosità. Gl’interessi?... Ma non faceva mica l
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lento, a capo chino. Ma questa cosa piaceva tanto
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suo figlio, padrone, padronissimo! Ma che avesse pensato a
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fatica andarli a prendere... Ma rendevano già bene dov
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sacrifizio per un amico, — ma non voleva incoraggiare il
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l’otto per cento! Ma su cosa poi? Su
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piaciuta ancora, se lei... Ma sopra tutto aveva un
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un suo piano recondito, ma nessuno al mondo ne
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a’ suoi di casa; ma che, non appena tornato
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fattezze un po’ dure ma con il corpo snello
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cosa non v’incomoda. ¶ — Ma, — obbiettò Stefano — sai bene
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s’accomoda, mi pare. Ma se deve essere un
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agli usurai della città. Ma era in fondo un
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da quella del padre, ma fisicamente tanto gli rassomigliava
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le mire del farmacista; ma con la ragazza parlava
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azzimato come uno zerbino. ¶ Ma fosse la lontananza della
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ricordò nemmeno chi fosse, ma volle guardare; guardò. ¶ Una
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libera, sola... Allora, forse... Ma invece, ripeto, guai, guai
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poi?... Rafa volle rispondere, ma ella non gliene dette
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Fin che si può... ¶ — Ma io sono un galantuomo
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buona ragione, vi pare? Ma io, carissimo Rafa, ho
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me quello che vuoi. » Ma nel mio caso questo
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volta con molta chiarezza; ma tu, certi discorsi, non
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ho pure una sorella. Ma tutto questo non mi
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la zampa d’Arrigo, ma era detto bene, con
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voi mi domandate ora; ma non per un uomo
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caro, ho vent’anni, ma conosco un po’ la
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una persona male conosciuta. ¶ — Ma io, — disse — non ho
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Mai più! Mai più! » Ma sentì che tutta la
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nel buio delle scale. ¶ Ma tutt’e due sentirono
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un po’ gli occhi, ma vedendo che ciò le
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faticarsi, lavorar più duramente, ma ciò non era molesto
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Ella obbedì senza rispondergli; ma gli rimase vicina. ¶ Entrarono
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che gli costa cara, ma dicono che faccia anche
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sua volta, non salutò, ma sorrise. Restò dietro i
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a riflettere, poi disse; ¶ — Ma che piacere provi tu
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che profferiva quelle parole. ¶ — Ma te ne voglio, Lora
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Non dire niente, Lora, ma non piangere, — fece Arrigo
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fremente, in un bisbiglio. — Ma invece questo non può
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Taci, non dire così. ¶ — Ma è vero! Se fosse
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e di asma, piano, ma camminare. ¶ La campagna vicina
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tempesta che m’inebbria... » Ma di questo si vergognava
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e tutto poteva dire. ¶ Ma solo nel chiamarla, nel
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via, Rigo? ¶ — Portarti via? Ma dove? ¶ — Dove non importa
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dovrei andarlo a cambiare. ¶ Ma poi, più che il
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servire come si deve. Ma nei giorni della settimana
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nube su la fronte. ¶ Ma quest’ allegrezza fu breve
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sorrise dal volto chino. ¶ — Ma se non ti piaccio
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Perchè sento questo amore? Ma non è mia colpa
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Forse perchè ne parlo? Ma che servirebbe il tacere
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tutto questo, è vero, ma bisognerà pur vincerla... ¶ Egli
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un nome? — ella fece. ¶ — Ma è tutto, poiché vuol
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lo dire! È assurdo! Ma dunque non vedi che
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salvarmi? Per salvarmi, dici? Ma io non voglio essere
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Credi? ¶ — Non costoro, forse; ma quando ci saremo fatti
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a quel coraggio formidabile. ¶ Ma quando era già per
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per aver più coraggio, ma desiderò filtrasse un chiarore
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corpo disciolto, quello stesso, ma più dolce, ch’ell
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la vergine si dà... ¶ Ma d’improvviso ella si
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primavera. ¶ — Ti senti ancor ma!e? ¶ — Sì, un male
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balbettò premendosi il petto. ¶ — Ma che hai? — diss’egli
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infinitamente lontano, e morì. Ma di fronte apparve il
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ripetutamente a casa sua, ma senza mai trovarlo. Non
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suoi diciassett’anni fiorenti; ma quel signor Arrigo la
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va? — cercava di sorridere, ma la sua faccia era
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stia molto bene. ¶ — Perchè? ¶ — Ma non s’è guardato
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non mangia? ¶ — Sì, mangio; ma ho poca fame. ¶ — Forse
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Arrigo, sogguardando rapidamente Clara. ¶ Ma ella chinò il viso
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se ci tiene... ¶ — Sicuro. ¶ — Ma sa che è molto
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Mi curerò, — fece Arrigo; — ma intanto aspetto che mi
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voce piena di reticenze. ¶ — Ma cosa t’interessi mai
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no; credo piuttosto Arianna. ¶ — Ma Arianna, — ella discusse con
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Andrò con la Miss, ma nel prato. Saremo una
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così. ¶ — Già, una volta... ma ora è diverso, — ella
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fanciulla; — e poi? ¶ — Oh, ma lei è molto curioso
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Beve molto, è vero; ma ce ne son altri
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anni, pensi! E carina, ma non sa pronunziare l
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ora non è ufficiale, ma tutti sanno che avverrà
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piuttosto un bel giovane, ma un ubbrìacone a me
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Ah, questo poi no! Ma le assicuro che certe
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è un ¶ Altro discorso — ma chi ha detto che
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ne rammento con esattezza. Ma lei perchè non me
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si chiama? ¶ — Anna Laura, ma la si chiama Loretta
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di venire io stesso; ma ero così nervoso, così
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mansuetamente. — Non dico nulla. ¶ Ma una specie di singhiozzo
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che non posso più... ¶ — Ma io non ti chiedo
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appena: ¶ — Via, non piangere... ¶ Ma ella singhiozzava più forte
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tristissima e tormentosa, dolce ma inguaribile, come un dolore
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la rovina. ¶ — Sì, capisco; ma calmati, non ti crucciare
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Ero come un pazzo. Ma non piangere, via, non
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si rasciugò gli occhi; ma più li tergeva, e
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una volta... — ella disse. Ma vedendo ch’egli si
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di denaro alla Banca, ma quello... ¶ — Non voglio, non
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e non dovrei toccarlo. Ma, insomma... Lo renderò. Certo
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perder nulla, è vero? Ma anche tu non devi
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farà certo una scenata... Ma non importa. ¶ — No, Clara
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sentivo solo e perduto... ma non voglio rovinarti ancora
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tristissima e tormentosa, dolce ma inguaribile, come un dolore
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ancora l’automobili disadorne, ma si contavano a decine
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spalle ne parlassero, piano, ma continuamente. Una specie di
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è sempre in testa, ma per poco, — fece Arrigo
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e non perdo nulla; ma credevo di vincere. ¶ — Ti
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atto di proseguir oltre, ma Rafa, superata la prima
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ho già presa Arianna: ma non voglio coprirmi sul
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ne intendo affatto, sa!... Ma ho inteso dire che
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che scriverai. ¶ — Scriverò, scriverò, ma tacete ora. — E aggiunse
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quel tono aspro. ¶ — Certo; ma non sapevo che partisse
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troppo ubbidienti al pettine. ¶ Ma (una cosa che forse
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era il cavallo sovente, ma lui, quel nano che
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secondo è Moloch, veloce ma senza fondo; il terzo
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È un cavallino misero, ma ben fatto. Ecco Blonmy
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Gabriel sì, per esempio; ma non è una cavalla
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baio scuro, — corresse Arrigo. ¶ — Ma è un bel cavallo
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lei? — fece Arrigo, ironico. ¶ — Ma certo! ¶ — Lo ha giocato
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parlar sottovoce a Loretta. Ma ella, dopo avergli fatto
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domandò Loretta. ¶ —È quinta; ma va bene. ¶ — Come la
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Boy aveva sorpassato Arianna, ma i tre primi, nella
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erano più due cavalli, ma due razze, due paesi
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una finissima rete viva. Ma, quasi comprendendo la sua
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auguro di tutto cuore. Ma quel povero Thermosiphon, spero
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con una squisita impertinenza. ¶ — Ma io non me ne
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oscura gelosia del fratello, ma, per un crudele istinto
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osò parlarne con lui. ¶ Ma ora le premeva risolvere
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contenessero una incontrastabile verità. Ma invece, quello che un
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sè un torbido amore, ma sapeva che questo amore
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indovinare il suo palpito. Ma, insieme, c’era tutta
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e comprarla, sia pure, ma comprarla sontuosamente. Voleva insomma
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non perderlo per sempre, ma fargli tuttavia comprendere quanto
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di confidarsene con lui, ma s’era presto avveduta
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fa’ presto a dirlo! Ma io non ho l
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tutto per te, Loretta! ¶ — Ma io nulla per voi
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imperdonabile, ve lo ripeto, ma spero che sarete così
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voce dolorosa ed umiliata. ¶ — Ma cosa volete che faccia