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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Il dono, 1936

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
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lasciata, a gloria sua? ¶ Ma forse ¶ ancóra è tempo
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mi dicono: Sei viva. – Ma nel sonno ¶ ero morta
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fiume ¶ affluir della morte. Ma non può ¶ morir chi
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ombra ¶ al termine prescritto; ma non triste: ¶ anzi, serena
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lo strappo è martirio? ¶ Ma tu nulla ¶ rispondi. È
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si distaccano ¶ i petali; ma intatti: immacolati: ¶ un presso
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e il cuore ¶ vorrebbe, ma non può, comporli in
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nessuno ¶ fu per me; ma giammai dalla memoria ¶ mi
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ai botri: ¶ umile sí, ma vasto sí, che l
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E rido ¶ alla menzogna, ma ne godo; e ad
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Soffre ¶ dolcemente: è ferita; ma col pianto ¶ la giovinezza
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già, nell'aspro marzo, ¶ ma d'un rosso di
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d'immobili foreste ¶ sottomarine; ma il rosaio in terra
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rinnovarsi eterno ¶ delle stagioni; ma non è concesso ¶ udirlo
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del paese delle stelle; ¶ ma c'è un bimbo
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l'estate senza notti?) ¶ ma d'un oro sanguigno
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Era la pioggia, sí; ma sovra un mare ¶ di
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piange ¶ che la riceve. Ma quel pianto è riso
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al fango andrà commista; ¶ ma le radici nutrirà del
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agli uomini, alla terra. ¶ Ma un sordo schianto mi
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dietro la base mozza. Ma non serve ¶ chieder perché
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e il gran corpo; ma cogli occhi chiusi; ¶ e
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il tuo comando vuole; ¶ ma sulla vetta il sole
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che non è morte, ma vegliar perenne ¶ su picchi
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un suono ¶ di campanaccio. Ma ruscel non vedo, ¶ né
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Angelo Custode. ¶ Semplice sei, ma nella luce sei ¶ del
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non chiedi ¶ a Dio. Ma forse, o madre, altro
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nati dal giovine amore. ¶ Ma io sognavo una bimba
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a doglia di maternità. ¶ Ma bellezza novella avesti in
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tutta te piú forte; ¶ ma amor di madre è
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entro te stessa ¶ uccidere. Ma, ohimé, sí duro è
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che Dio non dice, ma che a tutti è
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ai vecchi, ai fanciulli. ¶ Ma piano essi accompagnano il
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non chiedi che oblio. Ma il tuo canto ¶ sublime
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generata: forte ¶ la tenerezza, ma piú forte il laccio
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che te pur colpirà. ¶ Ma non importa ¶ il patimento
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dell'ingiusta e cruda ¶ ma non temuta povertà. Con
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noi, che Delia sparve ¶ ma ch'è vivente. Credere
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luce nell'acque correnti. ¶ Ma in questo giorno il
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puoi ¶ ribellarti a portarlo; ma nel buio ¶ del tuo
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mio cuor nell'ombra. ¶ Ma la tua voce ¶ che
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che ti morí ventenne (ma lontano ¶ mai non fu
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felice, a quegli incanti. ¶ Ma tu, ridesta, in te
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viva accanto ai vivi; ¶ ma non potevi a lungo
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la tanto amata faccia. ¶ Ma poi che a te
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sollevò. ¶ Solo un istante; – ma il tuo volto, Delia
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ai fiori: dolce, sí; ma come a cosa ¶ che
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né veduta, il figlio; ¶ ma la voce, diversa, che
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o cielo? ¶ Non azzurro; ma tutta la stanchezza ¶ dell
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croco ¶ né d'amaranto; ma il riflesso estremo ¶ di
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mi sieno gli occhi. ¶ Ma, mentre prego, va fuggendo
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Donde venga ¶ non so. Ma soffro: inutilmente soffro ¶ di
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dice il piú vecchio; ma nessun gli crede: ¶ male
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schiaccian tabacco nella pipa; ¶ ma un'altra mano schiaccia
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perduta accanto ¶ alle nubi; ma è sangue: è il
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e mari ¶ e creature. Ma chi mai da me
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Dio, beate in Lui. ¶ Ma tu, nuova al trapasso
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punto, il tuo soffrire; ma nel tempo ¶ di Dio
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il tempo. ¶ Non seppi; – ma a Te nulla occulto
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sostanza, nutrimento e luce; ¶ ma fu amore di Te