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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Battista Casti, Gli animali parlanti, 1802

concordanze di «Ma»

nautoretestoannoconcordanza
1
1802
già dorm'ella, no: ma ognor combina ¶ Nuove alleanze
2
1802
vuole, ¶ In sogno ancor; ma sorse allor l'aurora
3
1802
solo ha la figura, ¶ Ma balbetta dei rettili il
4
1802
All'Europa è stranier, ma nasce e vive ¶ Il
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1802
si presta e serve? ¶ Ma più il Can dal
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1802
i denti acuti appuntano; ¶ Ma sopra il duro inespugnabil
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1802
sua specie alla ruina? ¶ Ma il sogno?... è facil
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1802
ed in formal battaglia; ¶ Ma qualora rincontransi per via
9
1802
Imbarazzati combattean l'amico. ¶ Ma i più robusti e
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1802
e i pezzi sparti. ¶ Ma più dannosi i rettili
11
1802
nominarli sol fanno paura? ¶ Ma rettil più terribile fra
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1802
Non solo utili sian, ma necessari. ¶ Venian intanto al
13
1802
avean la causa regia, ¶ Ma la parte miglior ch
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1802
dove e il come. ¶ Ma qual profitto dalla trista
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1802
contro ingiusta invasion difesa, ¶ Ma capriccioso altrui scopo privato
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1802
per l'inique corti, ¶ Ma pugnar della patria alla
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1802
e la sostanza vostra. ¶ Ma qual patria, qual dritto
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1802
stolti popoli a ragione. ¶ Ma tu, che di sì
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1802
lor parte non prese, ¶ Ma se ne stette imparzial
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1802
comun, porle d'accordo. ¶ Ma persistendo nella lor discordia
21
1802
laboriosi ¶ Era il parer; ma gli sventati capi, ¶ Vagabondi
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1802
sposar dei due partiti. ¶ Ma come soglion spesso i
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1802
non furo offesi mai. ¶ Ma quello stuol d'ignorantelli
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1802
cagion v'eran bisbigli. ¶ Ma un ardito Tafan, bestia
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1802
neutralità non sol pazzia, ¶ Ma in politica sempre esser
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1802
dovean tutti gl'insetti; ¶ Ma il numero maggior sempre
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1802
sperar deggia dal forte: ¶ Ma oime! che dalla trista
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1802
gentilezza e d'amicizia; ¶ Ma in suo pensiero, infin
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1802
egualmente degli elogi tuoi. ¶ Ma non men vero è
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1802
a conjugio politico somiglia. ¶ Ma color che sapeano il
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1802
a distinta bestia forestiera. ¶ Ma il Gran Cerimonier pria
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1802
occorrenza oprare e scrivere, ¶ Ma non doversi all'assemblee
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1802
tutta la quadrupede genia. ¶ Ma il politico fin della
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1802
fero un serio affare; ¶ Ma alfin la Scimia, per
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1802
anche danzando il Toro. ¶ Ma Bufalo, Cammel, Rinoceronte, ¶ Che
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1802
forma e la statura; ¶ Ma quelli, fatto intorno al
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1802
ch'era con lei; ¶ Ma quei che si piccavan
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1802
a presagir gli eventi. ¶ Ma materie esse son che
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1802
a' malcontenti essersi uniti, ¶ Ma che per anche ei
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1802
l'ho predetto ognora, ¶ Ma tutto invan; e un
41
1802
Asino aveavi avuta mano, ¶ Ma che teneasi infin allor
42
1802
almen libero il mio ¶ Ma perchè mai maravigliarsi tanto
43
1802
Non già la volontà, ma l'impotenza ¶ Costringe i
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1802
pazzia non v'è. ¶ Ma che ben strano e
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1802
sangue e di rapina, ¶ Ma che i simili suoi
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1802
odio e le grida. ¶ Ma il Pavon, ch'era
47
1802
più che di fatto. ¶ Ma il debole governo, o
48
1802
in tutti i stati: ¶ Ma temetter d'offender gli
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1802
era una gran signora, ¶ Ma cominciava a divenir vecchietta
50
1802
inspira, e non amore. ¶ Ma la Tigre è nel
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1802
brutali accoglie, ¶ Grassotta sì, ma il grasso il bel
52
1802
E a tempo san... ma alfin che v'è
53
1802
in corollari; ¶ Chiedo perdon, ma ciò che penso e
54
1802
e tal era inver; ma ciò, s'intende, ¶ Attempatetta
55
1802
s'intende, ¶ Attempatetta sì, ma poi non tanto, ¶ Come
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1802
detti amor degli Orsi; ¶ Ma l'acume dell'Asino
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1802
Divenuto era alquanto gelosetto; ¶ Ma la regina, in tuon
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1802
ver non s'indirizza; ¶ Ma s'è vero, e
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1802
coscienza irrita e adizza; ¶ Ma torniamo a parlar di
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1802
stesso e la vergogna; ¶ Ma del pubblico ai sguardi
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1802
piacer ritarda il corso; ¶ Ma tutto ivi abbandonasi l
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1802
Giove e di Giunone; ¶ Ma delle bestie in dignità
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1802
tempi anterior non esistenti; ¶ Ma ciascuna le tracce in
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1802
africane sabbie egli dimora: ¶ Ma il nome ver se
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1802
oggetti cangiar perfin natura. ¶ Ma il Gran Cerimonier ciò
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1802
allor la fiamma ascosa. ¶ Ma quella passion tanto in
67
1802
sua eccellenza egli era, ¶ Ma che di tant'onor
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1802
cespuglio ita a celarse. ¶ Ma la Pantera, che di
69
1802
chi 'l favor godea: ¶ Ma grand'appoggi in Corte
70
1802
ella nomollo: ¶ Favor grande; ma poi caro pagollo. ¶ Io
71
1802
vera origine de' mostri; ¶ Ma come fissi mai limiti
72
1802
silenzio lo dovria coprire, ¶ Ma istorico fedel dee tutto
73
1802
avesse il ventre pregno; ¶ Ma si dovette all'evidenza
74
1802
sorte ¶ Al pubblico celar... ma già veloce ¶ Sparso n
75
1802
di coda, è ver, ma voglie; ¶ Voglie, e non
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1802
almeno non parlossen più. ¶ Ma pria che s'interrasse
77
1802
nulla ha di reale; ¶ Ma sciocco è ben chi
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1802
contegno e rigido costume. ¶ Ma ben guardato si saria
79
1802
freno ai smoderati affetti. ¶ Ma chi a capriccio suo
80
1802
ne divenne e tristo; ¶ Ma cauto più che può
81
1802
e oprar lo lascia; ¶ Ma tal non è la
82
1802
contro il comun nemico. ¶ Ma terminata appena era la
83
1802
rotto avrebbe ogni ordine. ¶ Ma per orgoglio e per
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1802
Pesci, amfibj, volatili, serpenti. ¶ Ma in Corte avendo il
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1802
bipedi e quadrupedi animali, ¶ Ma muover cauto il piè
86
1802
a inarpicar si pone, ¶ Ma guai se il piè
87
1802
non stimeransi un cavolo. ¶ Ma se con istrettissima alleanza
88
1802
sembra, ei neppur sallo. ¶ Ma il Pappagallo, che, come
89
1802
povere bestie avean ragione. ¶ Ma come mai sperar che
90
1802
ha, scorte e sostegni? ¶ Ma quai sostegni trovar può
91
1802
alcuno e senza esame. ¶ Ma i critici, che fer
92
1802
non trascurò nè diligenza: ¶ Ma il principin, d'avvantaggiar
93
1802
genitor ne sia, convengo; ¶ Ma che il nostro Lion
94
1802
tempre ¶ Procrea mostro real, ma mostro sempre. ¶ E veggiam
95
1802
ombra a lui pare. ¶ Ma quanto, oh quanto agli
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1802
regna sol la perfida, ma rea ¶ Di mille infamità
97
1802
alimenta in tetro loco; ¶ Ma dal raggio del sol
98
1802
pria s'è fatto; ¶ Ma le bestie in favore
99
1802
fio di tante colpe. ¶ Ma il Toro ripigliò, che
100
1802
savi e de' sensati; ¶ Ma i sensati servian, regnava
101
1802
il merto si suppose. ¶ Ma per dargli più credito
102
1802
a prenderla di brocco. ¶ Ma i clubisti, dagl'intimi
103
1802
grido avean per segno; ¶ Ma s'uccidean fra lor
104
1802
già punito colui venne, ¶ Ma ricompensa oltre le lodi
105
1802
di loro conoscenza. ¶ No? Ma di gente incognita che
106
1802
Non lode e gratitudine, ma scherno; ¶ Di chi vinse
107
1802
cul, nè leverollo mai. ¶ Ma proseguia la Volpe: ognor
108
1802
Lionessa e il ministero; ¶ Ma fino allor la cosa
109
1802
de' sudditi la vita? ¶ Ma qual per animai più
110
1802
e rigettar l'offerte; ¶ Ma i più prudenti, sotto
111
1802
a lei si fida; ¶ Ma chi pensa da saggio
112
1802
ferito in una coscia: ¶ Ma l'insurgente stuol giunge
113
1802
riso e in gioco! ¶ Ma la truppa in veder
114
1802
vuol porsi alla testa; ¶ Ma la Volpe il sublime
115
1802
birboni ¶ Giura di sterminar: ma il duce intanto ¶ Rinoceronte
116
1802
di attizzarli alla discordia! ¶ Ma come mai d'intrigo
117
1802
Così non schiavo sol, ma muto e cieco ¶ E
118
1802
di ragion la voce, ¶ Ma la punisce l'oppressor
119
1802
feroce? ¶ Vuolsi talvolta alfin, ma vuolsi invano, ¶ Porre alle
120
1802
Un'impudente adulazion sfigura! ¶ Ma intanto l'astutissimo ministro
121
1802
spetti alla porcil famiglia; ¶ Ma send'egli animal straniero
122
1802
appena al ministero eletta, ¶ Ma con odio implacabile risolse
123
1802
di sovrano infame fosse. ¶ Ma la Volpe temè che
124
1802
sopra tutti il Cane; ¶ Ma tanto il vil servaggio
125
1802
non è re nostro. ¶ Ma se lo fosse pur
126
1802
li dei sul trono. ¶ Ma la Reggente ciascun dì
127
1802
tutta ¶ Irreparabilmente era distrutta. ¶ Ma più che altri esaltò
128
1802
gli error del ministero; ¶ Ma, come alla rivolta instigatori
129
1802
conviensi a fedele espositore; ¶ Ma di division sparser semenza
130
1802
nuovo insieme; ¶ Strano piacer! ma de' sovran capricci ¶ Voler
131
1802
aria e il sole: ¶ Ma lasciam che ciascun per
132
1802
soppiatto ¶ L'Asino uscì, ma che ne uscisse è
133
1802
Sarò sempre nemico capitale, ¶ Ma dire ancor la verità
134
1802
visita... un atto doveroso... ¶ Ma la regina, con cipiglio
135
1802
t'esalto e inalzo? ¶ Ma pensa ben che son
136
1802
abbassa. ¶ Giustificarsi egli tentò, ma invano, ¶ Che la voce
137
1802
che ce li esponga: ¶ Ma che lo sdegno di
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1802
La possente asinil persuasiva! ¶ Ma lo sdegno implacabile che
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1802
le tue leggi offenda! ¶ Ma che dich'io! non
140
1802
della regina il prediletto; ¶ Ma più che il fatto
141
1802
Somar credei di fatto: ¶ Ma ben io so che
142
1802
potea sperar di più? ¶ Ma in ciascun animal, fin
143
1802
è l'amator sessagenario; ¶ Ma giovin fresco è di
144
1802
l'apologia volessi farne: ¶ Ma cose sono che non
145
1802
lingue esperto e dotto. ¶ Ma l'Asino s'oppose
146
1802
cosa e assai plausibile; ¶ Ma il Can, ch'era
147
1802
favellar nel Lionin linguaggio. ¶ Ma esservi animal che si
148
1802
poi dicevano bel mostro! ¶ Ma quell'eloquentissimo animale ¶ Ad
149
1802
ed alle canne acute. ¶ Ma la Reggente e i
150
1802
osservator modello e specchio. ¶ Ma per quanto adoprassersi a
151
1802
il caso è raro. ¶ Ma quantunque ne corse, e
152
1802
veder quell'uccel straordinario; ¶ Ma quegli invece il medico
153
1802
stupor pinto sul muso; ¶ Ma il principin smascellasi di
154
1802
avea di danzatrice esperta; ¶ Ma già in Corte di
155
1802
tempo stesso esser maestra; ¶ Ma i spettacoli pubblici e
156
1802
al principino a scrivere; ¶ Ma che acquistasse mai tanta
157
1802
dei buffoni era chiamato. ¶ Ma il volgo animalesco in
158
1802
acque attrar tromba marina. ¶ Ma ciò l'oggetto essenzial
159
1802
avea naturalmente in pratica, ¶ Ma poi la Volpe, per
160
1802
Son chimere ridicole infantili; ¶ Ma che però farle adorar
161
1802
pensier, d'occulte idee; ¶ Ma ch'eloquenza sol trionfatrice
162
1802
colpa sua non è, ma della carica. ¶ E se
163
1802
da' lor labbri cola. ¶ Ma in quell'antica età
164
1802
al Lioncino in seno. ¶ Ma per quanto ella fe
165
1802
perchè eran due buffoni. ¶ Ma la Reggente Lionessa madre
166
1802
quand'ode ¶ Annunzio tal, ma simula; e il rancore
167
1802
per grazia o favor, ma per contratto: ¶ Ma contratto
168
1802
favor, ma per contratto: ¶ Ma contratto che val sacro
169
1802
Direttori sperando essern'eletti. ¶ Ma in numero maggior gli
170
1802
al forier rabbioso morso; ¶ Ma si contenne e al
171
1802
sue lagnanze alla Reggente, ¶ Ma ognor vietato gliene fu
172
1802
fare, ¶ Potrà farsi temer, ma non amare. ¶ All'odio
173
1802
l'amor riscosso avea, ma poi... ¶ Ma quel che
174
1802
riscosso avea, ma poi... ¶ Ma quel che avvenne poi
175
1802
del pubblico agli sguardi; ¶ Ma appena estinto ei fu
176
1802
boschi e i prati, ¶ Ma nelle menti creatici alloggi
177
1802
Mnemosine e da Giove, ¶ Ma dall'urto d'idee
178
1802
conferenze il re defunto; ¶ Ma maggior rabbia il rode
179
1802
non usogli alcun riguardo, ¶ Ma neppur si degnò volgergli
180
1802
nobil tratto obblierò giammai; ¶ Ma intempestivo è ogni consiglio
181
1802
Consiglio io non darò, ma sol dirotti ¶ Che alla
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1802
m'opposi io sol, ma invano; ¶ Trarre il consesso
183
1802
non ne chiegg'io; ma poi, ¶ Se mal ten
184
1802
simpatia che dura ancora. ¶ Ma i sospetti crescean della
185
1802
facesse nascere l'idea; ¶ Ma la risposta che al
186
1802
virtù rimunera e compensa. ¶ Ma che parl'io? Merto
187
1802
sociale e lo scompone; ¶ Ma scuso ben chi di
188
1802
non ha letto Plinio. ¶ Ma il nostro Can, quantunque
189
1802
amici ed i parenti, ¶ Ma quei della medesima famiglia
190
1802
d'assicurar la sussistenza. ¶ Ma non sì tosto il
191
1802
chiamarsi eran d'accordo, ¶ Ma, oh ciel! qual mai
192
1802
manto e all'ignoranza; ¶ Ma cade alfin l'illusion
193
1802
Or tardi giunge alfin, ma benchè tardi, ¶ Tutti a
194
1802
sia di cangiar nome; ¶ Ma senza andar vagando in
195
1802
fatti accademici vi veggio! ¶ Ma se accademie tai poteron
196
1802
miei, voi siete fritti. ¶ Ma se poco omogenee e
197
1802
avvilimento ¶ Non sol dover, ma lo credè virtù, ¶ Quel
198
1802
credea più che animale. ¶ Ma siccome, malgrado i sforzi
199
1802
mortali e pena fia? ¶ Ma Lion Primo il meritato
200
1802
virtù giacesi oscura ognora. ¶ Ma ritorniamo al quadrupede sire
201
1802
e satirico ¶ Questo è, ma ragionevol panegirico. ¶ E quantunque
202
1802
non sceglie il peggio. ¶ Ma quei che nasce re
203
1802
diegli i suoi voti; ¶ Ma del par non potea
204
1802
core; ¶ Sia pur bontà, ma quando poi ne nasca
205
1802
vi si fecer sopra; ¶ Ma il Lion fe' capir
206
1802
nè da lontan veduto: ¶ Ma tal de' suoi gran
207
1802
non v'è male, ¶ Ma d'un monarca i
208
1802
e l'universo pera, ¶ Ma viva, e illeso viva
209
1802
quei teneri popoli animali; ¶ Ma tai doglianze alquanto fur
210
1802
bensì trovarne un buono; ¶ Ma poi difficilissimo è che
211
1802
senza dirne il nome; ¶ Ma su di ciò molto
212
1802
orror da orecchie oneste. ¶ Ma quale è mai sì
213
1802
incredibili cose eran credute. ¶ Ma di che mai stupir
214
1802
appar, che fu? Veleno. ¶ Ma non c'imbarazziam; veleno
215
1802
puote esser mai privo. ¶ Ma come i desinar son
216
1802
muor, non muor mai, ma dal defunto ¶ Rapidissima passa
217
1802
gusto pe' codici conserva. ¶ Ma stando ognor la povera
218
1802
documenti, e parlan chiaro. ¶ Ma se in archivio monumento
219
1802
gli alletterebbe il trono! ¶ Ma che altro mai sperar
220
1802
ben le leggi allora, ¶ Ma d'un sol l
221
1802
al ben pubblico dirette, ¶ Ma a pro della famiglia
222
1802
dei popoli il destino. ¶ Ma l'Asin, che alla
223
1802
e si lagnaron molto; ¶ Ma non si diede alle
224
1802
a giusto fin dirige; ¶ Ma sordido risparmio e vergognoso
225
1802
un ajo, ¶ Rarissim'era; ma ne' dì presenti ¶ Tu
226
1802
Baroni del selvatico reame; ¶ Ma la regina madre, ad
227
1802
da sospetti mi protesto: ¶ Ma se dei cortigian la
228
1802
allor parve all'esterno; ¶ Ma ciò che prova e
229
1802
in verità visibil cosa; ¶ Ma i cortigiani la teneano
230
1802
un piè, storto, sbilenco; ¶ Ma il cortigiano, adulator vigliacco
231
1802
agli altrui primi accorgimenti: ¶ Ma come mai sperarsi ancor
232
1802
e tutto dì cadea? ¶ Ma allor forse animai v
233
1802
che conclude e prova, ¶ Ma sempre all'aria fu
234
1802
troveransi in circostanze pari. ¶ Ma in carne Asino egli
235
1802
Cane e colla Volpe. ¶ Ma come effettuar sì bell
236
1802
il raglio ¶ Comune avean, ma ingegno, indole e pratiche
237
1802
re, non lo sparagna. ¶ Ma il Lioncin, ch'era
238
1802
i vezzi, i passi. ¶ Ma siccome gli scherzi de
239
1802
orgoglio de' padroni sui. ¶ Ma sebben giuste le querele
240
1802
tenere alme intrattener procura, ¶ Ma non peranche allevator ritrovi
241
1802
padron patteggia e giura; ¶ Ma ben raro è colui
242
1802
esilia dalle regie soglie; ¶ Ma con dispregio altier quei
243
1802
un remoto Elefantino ramo: ¶ Ma quei di quell'affinità
244
1802
occasion posto in obblio. ¶ Ma forse appunto ciò, seppur
245
1802
virtù, non s'ama. ¶ Ma, scevro ancor di pubbliche
246
1802
molto più nel core: ¶ Ma per chiunque d'apparenza
247
1802
violenze delli più potenti: ¶ Ma quei che in società
248
1802
mai sperin giovamento trarne. ¶ Ma verrà un dì, nè
249
1802
più, più s'allontana. ¶ Ma in monarchia la cosa
250
1802
alcun non vi discerni; ¶ Ma viziosa poi la scopri
251
1802
degli animali il re. ¶ Ma voi, che filosofici discorsi
252
1802
opra è del caso. ¶ Ma spossatello omai mi sento
253
1802
sono i più cornuti. ¶ Ma il maggiordomo sopra tutti
254
1802
piume bianche e nere. ¶ Ma le gran dame, che
255
1802
si pascon d'aria. ¶ Ma pur per etichetta alla
256
1802
onde impedisci ogni disordine; ¶ Ma se aneddoto alcun, se
257
1802
il Micco un momento... ma non nacque ¶ Inconveniente alcun
258
1802
E il Gatto: scusa.... Ma il Lion riprese: ¶ Di
259
1802
seco brontolar più volte; ¶ Ma quei, nulla curando i
260
1802
Per quel povero diavolo; ma impari ¶ A esser men
261
1802
suoi gli costan cari: ¶ Ma se altro tale avvien
262
1802
dolce, alfin buon Gatto. ¶ Ma poi divenne un animal
263
1802
donnicciuole ¶ Nutra il garrir, ma di gran prence è
264
1802
sovran la passion divenne. ¶ Ma ciò destò nel Can
265
1802
storie studiar degli animali. ¶ Ma intanto il Can, che
266
1802
ingegno ¶ Nell'informe lavor, ma a lui non piacque
267
1802
e non a se, ma tacque. ¶ Gratitudin per quei
268
1802
Dolce non è sensazion, ma peso. ¶ E l'orgoglio
269
1802
del Can la storia. ¶ Ma chi non sa che
270
1802
stati; ¶ S'obliar poi; ma coll'andar degli anni
271
1802
dispotismo affaticate e stanche; ¶ Ma non perciò l'antico
272
1802
color nell'ampia sala; ¶ Ma il Gran Cerimonier con
273
1802
erbe sopra un fastel, ma senza fiocchi, ¶ Acculattar facevasi
274
1802
venne poi del Tabourè. ¶ Ma sopra tutte una tal
275
1802
dame d'ordin secondario, ¶ Ma ancor fra quelle di
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1802
udirallo chi vorrammi udire; ¶ Ma pria ben altre cose
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1802
indiavolata ¶ Coppia tentò partir, ma, debil troppo, ¶ Respinto indietro
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1802
Vive talor fraternamente insieme; ¶ Ma d'amicizia sotto il
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1802
d'inimicizia il seme: ¶ Ma ciò non toglie e
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1802
vezzi tai tutta applaudia. ¶ Ma non mica a ogni
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1802
avean col nobil rango. ¶ Ma intanto, con i lor
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1802
non cura? ¶ E quei, ma piove... E il Gatto
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1802
Poi pian pian soggiungea, ma udito fu: ¶ Caro Scimmiotto
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1802
segno e di rispetto; ¶ Ma se la zampa a
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1802
e la natura vince; ¶ Ma non facciam da cinici
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1802
un re non sol, ma che s'onori ¶ Ciò
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1802
dei cibi, anzi soverchio; ¶ Ma due mangiano soli, e
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1802
mangia a denti asciutti. ¶ Ma che non può produr
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1802
gridar viva il Lione. ¶ Ma il Lione, che un
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1802
già noi lo sapevamo; ¶ Ma quantunque non senza repugnanza
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1802
Facesse impression, son persuaso; ¶ Ma a noi che in
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1802
v'abbiam le orecchie. ¶ Ma le proteste di bontà
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1802
non vorrà la critica, ¶ Ma autentico si rende e
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1802
improvvisa. ¶ Incredibil dirò cosa, ma istorica: ¶ D'intorno nitidissima
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1802
sal non trova più ma l'acqua. ¶ Che quell
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1802
all'apparir del Sole. ¶ Ma regal maestà, mista con
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1802
Scuotere il giogo allor, ma non potrete. ¶ Dei quadrupedi
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1802
volea l'orme sovrane, ¶ Ma il Lion nol permise
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1802
Cane! oh Can felice! ¶ Ma il re col Can
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1802
arrogante, un po' vendicativo; ¶ Ma questi difettuzzi io non
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1802
che sapea quel Cane; ¶ Ma se riescon poi nelle
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1802
or sì stiam freschi. ¶ Ma sopra ben diverso altro
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1802
nobiltà! voi dite, ¶ Follie! ma pria di farmi accusa
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1802
dall'altra i servi. ¶ Ma il cortigiano in quella
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1802
ossequio vergognoso e vile. ¶ Ma nel crear la nobiltà
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1802
l'amor proprio punse, ¶ Ma la difesa il pubblico
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1802
buffonerie tai cose avante, ¶ Ma l'adottar le lionine
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1802
mandar sossopra il mondo. ¶ Ma per le ragion dell
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1802
sono un po' sordi. ¶ Ma siccome vediam che tutto
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1802
sperar? regnano i cani. ¶ Ma voler tor dai stati
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1802
io debba al peggio. ¶ Ma il caso nostro non
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1802
col pensier frullando attorno, ¶ Ma presto o tardi, onde
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1802
par la cosa espressa: ¶ Ma se la cosa avrem
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1802
a ciò più adatto; ¶ Ma colui troppo se n
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1802
fallo sia punito sempre, ¶ Ma la punizion clemenza tempre
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1802
parli da par tuo. ¶ Ma giustizia aver debbe il
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1802
estere lingue interpretar dovesse, ¶ Ma perchè dall'equivoche parole
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1802
arcane, ¶ Non interprete sol, ma esecutrice; ¶ E per compir
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1802
carica tal si tenne, ¶ Ma in oggi inutilissima divenne
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1802
comune e la menzogna; ¶ Ma in oggi cose son
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1802
entro il covil ritorna. ¶ Ma Gran Provvisionier, Gran Siniscalco
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1802
de' più distinti impieghi, ¶ Ma in uso non essendo
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1802
Una bella Scojattola creò. ¶ Ma voi ridete udendomi in
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1802
voi pretenda bubbole spacciare; ¶ Ma la ragion di quel
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1802
è poco a dir, ma poco assai. ¶ CANTO QUARTO
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1802
Non le ore già, ma i giorni interi e
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1802
dei suoi pregi baldanzosa: ¶ Ma se il Lion si
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1802
covile ottenne in Corte. ¶ Ma fra di lor rivalità
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1802
invidia ed il capriccio! ¶ Ma faccian esse pur, non
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1802
Maitresse, natural non è. ¶ Ma rispondere poss'io: Tigre
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1802
e non di lui: ¶ Ma poeta son io, e
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1802
sol d'esser veridico. ¶ Ma in due motti da
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1802
non so qual sorte. ¶ Ma rumori eran vaghi, e
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1802
alquanto ivi si stese; ¶ Ma gl'interrompe ogni riposo
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1802
inter, sarai tu stesso. ¶ Ma inutili spargo io parole
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1802
sull'orizzonte alcun chiarore. ¶ Ma ohime! che il tuono
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1802
siffatta maniera di scrivere; ma tosto che Roma libera
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1802
persecuzioni dell'ambizioso Seiano. Ma qual meraviglia che i
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1802
parte trovate le avesse. Ma frequentissimi sono, per disgrazia
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1802
vista gli oggetti descritti? ¶ Ma formandosi un quadro generale
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1802
ragione e la giustizia, ¶ Ma sol dell'eloquente e
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1802
vero dir, nessuno ignora; ¶ Ma non meno di noi
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1802
un re si vuole; ¶ Ma un re di fatti
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1802
n'hanno meno. ¶ Pochi, ma pochi assai, v'eran
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1802
sbadiglia, e chi sonnecchia. ¶ Ma non dorme la Volpe
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1802
non badar s'infinge, ¶ Ma il Caval sorge, ed
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1802
amico Can, deh scusa, ¶ Ma il tuo discorso a
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1802
Util non crede sol, ma necessario. ¶ Senza di ciò
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1802
ed applaudiro all'Orso; ¶ Ma il Can stè sodo
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1802
finor dissi il perchè; ¶ Ma nè tampoco re vuolsi
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1802
quel petulante avrian temuto. ¶ Ma quell'audace bestia ha
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1802
pei lor merti sono. ¶ Ma sapean quei quadrupedi elettori
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1802
oprar su tai materie; ¶ Ma dovean gli animai di
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1802
La Tigre ha inver; ma sanguinario atroce ¶ L'aspetto
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1802
lor suffragi avrian concorso; ¶ Ma il Can, per non
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1802
e fa il minchione; ¶ Ma l'aria avria di
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1802
buffone. ¶ Ilarità sta ben: ma elegger poi ¶ Un re
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1802
di corna alta corona, ¶ Ma re saria di qualità
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1802
e valente di persona, ¶ Ma buon re non saria
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1802
e altre qualità vantasse: ¶ Ma tutti rigettar con onta
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1802
grandi e al volgo; ¶ Ma se il merito suo
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1802
a tempo e loco. ¶ Ma tu che a pazientar
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1802
Paresse meritar distinto rango; ¶ Ma il Can, che avea
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1802
sovrano, in parte no: ¶ Ma chi aver debbe autorità
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1802
citò teorie e autorità, ¶ Ma, donde tratte, il diavolo
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1802
non direi, codice scritto, ¶ Ma serie solo d'osservanze
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1802
opere altrui norma sicura; ¶ Ma non entriam, di grazia
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1802
bestie due fra tante: ¶ Ma che bestie! il Lione
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1802
occhi il fuoco spira; ¶ Ma opporsi alla concorde non
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1802
il re dei bruti. ¶ Ma il Can, che avea
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1802
per ottenere il regno. ¶ Ma non crediate che pe
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1802
lo potrei di certo; ¶ Ma sappiam che, di ciò
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1802
Un sol ne resta, ma di tutti ei solo
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1802
dato lor dalla natura: ¶ Ma pregi più massicci io
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1802
potea di lui scontento; ¶ Ma lo rodeva un certo
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1802
motteggio talor, dell'ironia; ¶ Ma se ragion non manca
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1802
memoria e di giudizio. ¶ Ma quantunque potesse ognun smentire
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1802
del Can; nessun rispose; ¶ Ma perchè? forse alcun dentro
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1802
Cosa assai dubbia inver, ma dubbia assai. ¶ Non vediam
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1802
piuttosto ed un'ingiuria; ¶ Ma se porlo in ridicolo
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1802
punizion ch'ei merta; ¶ Ma colse alcune bestie a
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1802
ciel colei riprese allora ¶ Ma saran tali i successori
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1802
potenti disputar non dee. ¶ Ma la Volpe i suffragi
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1802
al Can tutti applaudiro; ¶ Ma quei che conosceano e
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1802
e per la guerra. ¶ Ma riguardo alle bestie forestiere
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1802
ben sotto alla coda. ¶ Ma color, non potendo omai
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1802
codardia peccò il Cavallo. ¶ Ma che? giunser le cose
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1802
il ben ne veggia, ¶ Ma tolga il ciel che
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1802
ludibrio delle tue parole! ¶ Ma oh come ben cotesto
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1802
In noi mancò finor, ma il tempo è giunto
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1802
a beneplacito s'adatta) ¶ Ma di nostra esistenza omai
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1802
di te sospetterò giammai; ¶ Ma se altri in guisa
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1802
potuto avria passarla brutta; ¶ Ma, per toglier lo scandalo
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1802
teme e la presenza, ¶ Ma la perfidia di soppiatto
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1802
inver ripiglia la tutrice ¶ Ma se i sudditi miei
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1802
la Volpe: sì ben; ma regnerai. ¶ La vita e
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1802
il Lioncino e tu, ¶ Ma cadranno gli Allocchi e
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1802
parole il volgo ignaro; ¶ Ma il potere assoluto ed
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1802
piace ¶ Il tranquillo riposo? Ma non giunge ¶ A ben
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1802
Ministri e ambasciador straordinari; ¶ Ma con rubelli oprar con
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1802
sentier non convien battere; ¶ Ma talun con secrete instruzioni
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1802
e carnefici son pronti. ¶ Ma se un sovrano a
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1802
ed i disegni sui; ¶ Ma tienti ognor su vaghe
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1802
t'aprir con lui; ¶ Ma se desio di pace
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1802
l'incumbenza e critica, ¶ Ma sulla tua sagacità riposo
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1802
mica pretendiam la critica; ¶ Ma è ben crudel quel
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1802
dispregio della specie nostra. ¶ Ma dinne, colla forza alfin
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1802
me non finzion ritroverai, ¶ Ma sol sincera espansion di
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1802
espansion di core, ¶ Conciosiachè.... Ma il Can rubelle fisse
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1802
potere ha per ragioni, ¶ Ma un Sì franco pronuncia
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1802
Nulla propor degg'io, ma se tu brami ¶ Fra
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1802
rubo io, tu rubi. ¶ Ma se guerra s'alluma
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1802
E peggio saria poi, ma peggio assai, ¶ Se il
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1802
potete credere, non piacque; ¶ Ma il Can clubista in
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1802
nato e non genito; ¶ Ma il numero maggior dall
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1802
orde straniere avean disfatte, ¶ Ma spesso ancor sulle lor
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1802
cose da nessun vedete. ¶ Ma quella fe supplia che
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1802
Soffra, pera chi vuol, ma non si tocchi ¶ La
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1802
esclusivo a quelli tolse, ¶ Ma a se l'appropriò
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1802
folle, a folli inezie; ¶ Ma di governi e principi
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1802
conformi colle nostre idee: ¶ Ma fra religion pur anche
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1802
riti ai venerati arcani. ¶ Ma sotto il contegnoso aspetto
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1802
i promotor più degni. ¶ Ma fra gli avvenimenti antichi
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1802
rese al Gran Cucù, ¶ Ma la religion sempre una
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1802
lo conosce al puzzo. ¶ Ma pur siccome la costante
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1802
Perchè eran divenuti bacchettoni. ¶ Ma quella sperienza a un
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1802
le tenebre per luce? ¶ Ma ciò dicea la Volpe
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1802
e l'emisfero adombra; ¶ Ma le radiche sue del
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1802
quanto il culto animalesco; ¶ Ma cangiando parer su questo
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1802
udii che cose triste; ¶ Ma per sollievo ai presagiti
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1802
Di profeta non già, ma d'ubbriaco. ¶ Che diavol
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1802
Aquilon che torbido balena? ¶ Ma so che tutto ciò
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1802
annunziar l'impercettibil vero; ¶ Ma nessun seppe mai, nessun
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1802
fredda cuccia le barboge; ¶ Ma non dorme la guardia
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1802
quartier poi s'incammina, ¶ Ma dorme anch'essa, ond
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1802
la cosa bruscamente esporre. ¶ Ma ben stupì quando osservò
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1802
resi e il consultai; ma torbo ¶ Avvenir tristo, e
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1802
Barbon, di tai prodigi; ¶ Ma so che or sei
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1802
e agli artifici sui; ¶ Ma da ministri esperti in
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1802
La profonda politica volpina; ¶ Ma sul colle vicin l
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1802
e corti ¶ Ben conoscea; ma come aver presenti, ¶ Facendo
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1802
pace ancor si tenta? ¶ Ma prima tutto il tuo
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1802
Intenzion equivoca ed oscura, ¶ Ma zelo e fe la
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1802
il tuo favor distingue; ¶ Ma sempre troverai chi finga
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1802
son tutte le lingue; ¶ Ma ministro fedel mai e
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1802
scrutinio e censurar vorranno; ¶ Ma lasciali pur dir, che
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1802
nè demone vi chiappa? ¶ Ma oimè! che forza d
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1802
cotal prence o principino; ¶ Ma il sovrano stessissimo in
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1802
Volpe a così dire, ¶ Ma il suo proprio interesse
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1802
ch'io ne penso: ¶ Ma vedeasi, e il vedea
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1802
se, non la ragion, ma il comun senso ¶ Non
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1802
tali ai posteri pervenne, ¶ Ma nell'ultime età l
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1802
ira del ciel distrugga. ¶ Ma se ti mostri tal
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1802
di rapine e morte; ¶ Ma procuri alli miseri viventi
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1802
ne risentia le scosse; ¶ Ma se sano e gagliardo
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1802
ancor che collo stato; ¶ Ma se ti manca una
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1802
Scintillerai sulle sonore incudi; ¶ Ma in un angol giacer
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1802
rifiuto vil del fabro. ¶ Ma s'hai nel sangue
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1802
avi lor gli usurpatori. ¶ Ma troppo incivil cosa e
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1802
Accortamente gli facean domande. ¶ Ma quei ponsi in contegno
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1802
suoi sudditi la pace; ¶ Ma che sempre quel perfido
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1802
difetto abbella, ¶ Non inetto, ma docile t'appella. ¶ Dritto
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1802
turbator del pubblico riposo. ¶ Ma, senz'ordine alcun, frequenti
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1802
fu qualche Cagnazzo autore, ¶ Ma non potero averne mai
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1802
arditi ¶ La cosa definian, ma sol l'abuso ¶ Ch
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1802
Manifesti leggiam, proclami, editti; ¶ Ma la giustizia e la
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1802
animai parlar m'udite; ¶ Ma soprattutto della Volpe iniqua
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1802
soffri, io nol comprendo. ¶ Ma che direm se ipocrisia
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1802
santo timor, non panico... ¶ Ma stiam cheti, altrimenti usciam
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1802
le bestie della terra. ¶ Ma con occhio scorgea freddo
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1802
esser dovriano anch'essi. ¶ Ma della Volpe ai barbari
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1802
passion d'un solo? ¶ Ma sol con voce tacita
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1802
Giogo non soffre sol, ma par che l'ame
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1802
eran forti e giovani, ma molte ¶ Giovin non più
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1802
massime dannose e democratiche; ¶ Ma sepper poi che spesso
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1802
sembra un re scaltro, ¶ Ma in sostanza non è
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1802
scaltro il Lioncino fosse; ¶ Ma i re certi attributi
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1802
è, come talun presume, ¶ Ma ch'ell'è, che
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1802
più non si mostri. ¶ Ma voi che fate applauso
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1802
per divertir regj fanciulli. ¶ Ma perchè almen fosse un
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1802
altro riman confuso, estatico; ¶ Ma che altro attender si
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1802
Ritenerlo volean i poverini, ¶ Ma l'eroe bestiuolin spiegò
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1802
amorose lagrime tergete; ¶ Parto, ma in breve a voi
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1802
fu schivo e renitente; ¶ Ma la Volpe, onde aver
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1802
slanci prevenir della pazzia. ¶ Ma il Bufalo al Cavallo
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1802
di guerra aggiunto fu. ¶ Ma in verità quel militar
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1802
ministri eran d'accordo. ¶ Ma dican pur, e ciò
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1802
Molta prosunzion, talenti pochi; ¶ Ma gode l'alto onor
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1802
taci, o sei perduto. ¶ Ma perduto tu sei, se
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1802
ne provaro interno sdegno, ¶ Ma in veder i lor
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1802
altro tale, ¶ Bipede sì, ma non volante o umano
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1802
Magot e dal Mammone: ¶ Ma in incognito stretto si
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1802
mai, nè maestà pronunzia. ¶ Ma siccome arrogato erasi un
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1802
che sempre avrai ragione. ¶ Ma per spurio sovran dalla
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1802
Jus di sovranità riconosciuto; ¶ Ma mentre or contra, or
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1802
offrì d'una brigata. ¶ Ma quei, costante nei proposti
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1802
seguita, e qualche scherzo; ¶ Ma chi dirlo potea con
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1802
sì gentil, sì spiritoso. ¶ Ma ciò che più le
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fu detta. ¶ Tempo verrà... Ma che mai dissi, o
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1802
ed or nell'onda, ¶ Ma quel che di Siberia