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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «Mafalda»

nautoretestoannoconcordanza
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con una tal dottoressa Mafalda Moraes. In via Vattelapesca
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note, a una certa Mafalda Moraes, funzionaria delle Belle
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appuntamento con la dottoressa Mafalda Moraes. Vengo da Roma
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che era uno schianto. ¶ Mafalda gli puntò addosso i
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documenti sono molto delicati». ¶ Mafalda abbassò lo sguardo. Bertone
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e indelicato e che Mafalda non aveva gradito quella
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non è affatto divertente». ¶ Mafalda tornò a sedersi e
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col pizzetto, sorrise a Mafalda come se nel locale
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non lo disse a Mafalda. ¶ Venne a sapere che
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nemmeno questo disse a Mafalda. Le parlò, invece, dell
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spunto dalla passione di Mafalda per il vino, le
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così triste? ¶ Per fortuna, Mafalda fu comprensiva. Risollevò il
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una smorfia interrogativa e Mafalda spiegò meglio. ¶ «Velázquez, come
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dopo il pranzo con Mafalda. Ma… niente! A poco
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Madrid a Siviglia. ¶ Salutata Mafalda, aveva preso un taxi
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gli aveva fatto anche Mafalda, con un sorriso tra
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forse. ¶ A questa risposta, Mafalda aveva riso di gusto
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botto. ¶ E dire che Mafalda gliel’aveva suggerito: «Perché
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una bella donna come Mafalda Moraes era decisamente troppo
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due palline da golf, Mafalda era magnifica. Morbida e
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numero di cellulare di Mafalda, l’indirizzo dell’Hotel
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chiedere un parere a Mafalda Moraes. Sarebbe stata una
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indeciso se chiamare subito Mafalda o aspettare un po
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sforzò di pensare a Mafalda. Avrebbe già dovuto chiamarla
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momento giusto per chiamare Mafalda. Digitò i primi tre
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riuscire a parlare con Mafalda avrebbe dovuto perlomeno rivestirsi
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Digitò il numero di Mafalda Moraes. Uno, due, tre
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follemente innamorato. ¶ «Digame?». ¶ «Ciao, Mafalda, sono Flavio. Come stai
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problema…». ¶ «Di che genere?». ¶ Mafalda sembrava disposta a chiacchierare
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mai interrompere il commissario. ¶ «Mafalda? Sei ancora lì?». ¶ Non
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Quello che voglio chiederti, Mafalda, è se esisteva alla
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testa delle strane congetture. ¶ «Mafalda, scusa, è possibile ipotizzare
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Velázquez sia stato ucciso?». ¶ Mafalda fece un risolino, ma
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Ci sarebbe mancato altro! Mafalda non doveva avere proprio
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Madrid, 5 agosto 2006 ¶ Sul lavoro, Mafalda era impeccabile. Una dirigente
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Purtroppo, i guai veri Mafalda li aveva sempre passati
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erano sempre piaciuti a Mafalda. Quindi, doveva stare in
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diventare una brava ragazza, Mafalda Moraes mise il cellulare
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l’attrazione verso Bertone. Mafalda ammirava l’ostinazione, ma
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che incrociava sul marciapiede. Mafalda si isolava. In un
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suoi problemi di autocontrollo, Mafalda non si era accorta
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davanti sbarrandole la strada. Mafalda sussultò. Non gridò, ma
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faceva il numero di Mafalda, ed era la trentesima
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Che fine aveva fatto, Mafalda? ¶ La prima volta l
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di restare calmo. Forse, Mafalda aveva avuto un piccolo
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fame. Il pensiero di Mafalda irraggiungibile gli aveva chiuso
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che fine avesse fatto Mafalda. Si sentiva nervoso e
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era entrato. Chiamare ancora Mafalda? No, stavolta ebbe un
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tentativo di parlare con Mafalda. ¶ «Por aquí, señor!». ¶ Un
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voce registrata. Invece… ¶ «Flavio!». ¶ «Mafalda!». ¶ «Scusami, ho visto solo
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bene?». ¶ La voce di Mafalda era strana. Il commissario
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Siviglia! Mi fa piacere…» ¶ Mafalda fece una pausa. ¶ «Flavio
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l’hai già detto, Mafalda, non ti preoccupare. L
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Dimmele». ¶ Il tono di Mafalda era indisponente. Ma Bertone
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pausa troppo lunga di Mafalda l’aveva costretto a
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Non ti posso seguire…». ¶ «Mafalda, io…». ¶ «Flavio, torna a
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sincopato: il viso di Mafalda (quella stronza), Giuliana sorridente
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i piedi enormi di Mafalda, Giuliana arrabbiata, il collo
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cantante, la telefonata con Mafalda, la sangria, la ragazza
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omesso alcuni particolari di Mafalda Moraes e non si
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le ultime parole di Mafalda Moraes. ¶ «D’accordo, sarò
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l’inattesa telefonata di Mafalda l’aveva rimesso al
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forzata nel tono di Mafalda, come se, sotto sotto
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cartoncino infilato nello specchio. ¶ Mafalda aveva fatto una pausa
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rivelazione aveva ammutolito Bertone. Mafalda, invece, aveva assunto improvvisamente
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dilungato a parlare di Mafalda. Nel copione che aveva
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in ansia. Voleva rivedere Mafalda e, soprattutto, non voleva
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sarebbe servito per ritrovare Mafalda, per dimostrarle che non
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di Picasso. Le 12 e 07. Mafalda non si vedeva. Alzò
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mostra. Le 12 e 16. Di Mafalda neanche l’ombra. ¶ Cavò
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la chiamò. Ma niente, Mafalda aveva il cellulare spento
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parole della conversazione con Mafalda. ¶ Le 12 e 25. Basta, non
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Ma non c’era Mafalda. Riprovò a chiamarla sul
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quali gli aveva parlato Mafalda. Erano tutti un esempio
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Meninas, sperando che fosse Mafalda a spiarlo, magari per
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Peccato che non fosse Mafalda. ¶ Quella bocca e quegli
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Inebetito. ¶ «Ven con migo. Mafalda te espera». ¶ La dea
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esageratamente ondeggianti. ¶ «Dov’è Mafalda?». ¶ «Ven con migo, por
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della Ribera. ¶ «È lì Mafalda?». ¶ La ragazza si voltò
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bastato il nome di Mafalda per andarlo in confusione
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la bella pronuncia di Mafalda Moraes e di Cardoso
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trent’anni. ¶ «Dov’è Mafalda Moraes?». ¶ Il cerimoniere (o
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l’appuntamento mancato con Mafalda Moraes, poi l’apparizione
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prego, rintracciate la dottoressa Mafalda Moraes. Lavora a Madrid
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i fianchi. ¶ «Abbiamo trovato Mafalda Moraes. La doctora non
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commissario… ho detto che Mafalda Moraes era stata una
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che c’era riuscito. Mafalda Moraes…». ¶ «…si è trasferita
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fosse l’Escuela di Mafalda. Lo indirizzarono verso la
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il bel volto di Mafalda, allora avrebbe saputo che
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ci fosse stata alcuna Mafalda, allora non si sarebbe
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che veniva dal mare. ¶ Mafalda spuntò per ultima. Indossava
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diventata un’altra persona. ¶ Mafalda si accorse di Flavio
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vittima. ¶ E Flavio, per Mafalda, era sinonimo di guai
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Che vuoi da me?». ¶ Mafalda aveva quasi gridato. Non
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specie di latrato. ¶ «Aspetta!». ¶ Mafalda si bloccò, quasi perdendo
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urlare in quella maniera? ¶ «Mafalda, aspetta! Non c’è
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a ripeterle «aspetta!» se Mafalda si era fermata subito
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e la strinse forte. Mafalda si lasciò catturare dalle
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perse subito l’orientamento. Mafalda, invece, conosceva bene il
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ammazzarci!». ¶ Gli occhi di Mafalda s’erano velati di
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lacrime sulle guance di Mafalda. ¶ «Dobbiamo ricostruire quello che
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fare per noi stessi, Mafalda. L’Ordine della Cavalleria
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Santiago non c’entra…». ¶ Mafalda continuava a guardare il
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aveva battuto la testa…». ¶ Mafalda restava muta a fissare
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trotterellò verso il bancone. Mafalda prese più coraggio. «Loro
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Cosa ti hanno fatto?». ¶ Mafalda lasciò che lui le
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Che potevo fare, Flavio?». ¶ Mafalda piangeva forte. Il cameriere
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son venuta fin qui…». ¶ Mafalda liberò le mani dalla
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cotto come un gulasch. ¶ «Mafalda, hanno cercato di fermarmi
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sospeso perché era stata Mafalda, stavolta, a prendergli le
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abituale dall’aria triste. ¶ Mafalda si chinò leggermente e
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po’ più di coraggio. Mafalda si strinse più forte
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senza volerlo. In realtà, Mafalda aveva pensato l’esatto
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volta, l’aveva ordinato Mafalda. Erano al terzo. Pazienza
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io e Giussani insieme». ¶ Mafalda era pensierosa. «Che fine
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il conto e aiutò Mafalda a infilarsi il soprabito
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commissario prese sotto braccio Mafalda e insieme arrivarono all
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sfilare le scarpe a Mafalda. Voleva contemplare gli alluci