Roberto Saviano, La paranza dei bambini, 2016

La paranza dei bambini ¶ MARAJA ¶ Nicolas Fiorillo ¶ BRIATO’ ¶ Fabio

certo punto quel nome – “Maraja” – glielo appiccicarono addosso. Poterci

orecchio di Nicolas. ’O Maraja allungò il passo ed

Te l’ho spiegato, Maraja. Dobbiamo tenere pazienza. Siamo

a Nicolas di capire. ¶ – Maraja, come ti devo parlare

commercio, chattava con tutti. ¶ Maraja ¶ Guagliù, palloncini, ¶ ma no

aró ¶ cazz’e truvamm? ¶ Maraja ¶ Ah, ramme na mano

rientrare. ¶ Agostino si avvicinò: – Maraja, ch’amm’’a fà

avanti: – Secondo me, ’o Maraja tiene ragione. Ci dobbiamo

palcoscenico. ¶ – Ua’, – disse ’o Maraja a voce bassissima. Aveva

maggior ragione, – ribadì ’o Maraja, – adda murì mammà se

è da infami, – rispose Maraja, – questo è da infami

di sé sperasse. Al Maraja don Vittorio piaceva, ma

maglietta e gli gridava: – Maraja, ma che cazzo fai

i soldi. ¶ – Ebbè, – disse Maraja, – ma se ’e sorde

voglio fare io, – disse Maraja, – quindi, se lo vedete

bambini? Un folle. ’O Maraja ascoltava. Perché quello che

gruppo chiamava follia, ’o Maraja lo chiamava istinto, e

chiamava istinto, e ’o Maraja comandava d’istinto, come

E come no, – fece Maraja, – quando la semenza finisce

aveva mai visto. ’O Maraja spense il motorino e

puzzo di bruciato raggiunse Maraja quando finalmente si era

avrebbe quantomeno già sparato. ¶ Maraja non provò ad arrivarci

a posto,” scrisse a Maraja. ¶ È tutto a posto

nun me l’aspettavo, Maraja! ¶ – Se portiamo le femmine

vedrà lo stesso entrare, Maraja, – disse Drago’. ¶ – ’Na cosa

nun stai contento? – chiese Maraja. ¶ Biscottino finalmente alzò la

mumento, Nico’? ¶ “Nico’”, non “Maraja”, e la testa tornò

di un pentito? – ’O Maraja si avvicinò a distanza

e soprattutto accumularli. ’O Maraja sapeva esattamente questo: che

Allora sei tu ’o Maraja? ¶ – Nicolas Fiorillo... ¶ – Appunto, ’o

Nicolas Fiorillo... ¶ – Appunto, ’o Maraja... è importante come ti

intonata. In falsetto: ¶ – Pasqualino Marajà / non lavora e non

Ulla! Ulla! La! / Pasqualino Marajà / ha insegnato a far

vi devo rispondere. ¶ – Rispondi, Maraja, sono vecchio? ¶ – Come dite

saggio, don Vitto’. ¶ – Mo’, Maraja, come sei venuto, così

chiavi e regalargliele. ¶ ’O Maraja aprì WhatsApp e scrisse

per dare l’appuntamento. ¶ Maraja ¶ Guagliù, incontro confermato ¶ al

che nun tenimmo, ’o Maraja, – disse Dentino. ¶ – Proprio così

a pescare. ¶ Zoo ¶ ’O Maraja era felicissimo. Aveva ottenuto

alla chat su WhatsApp: ¶ Maraja ¶ Guagliù è fatta: teniamo

una bomba a mano, “Maraja”. Adesso aveva già in

un prezzo buono. ¶ – Certo Maraja, ce mancasse. ¶ I giorni

l’avrebbero potuto contattare. Maraja si comportava come se

dieci chupitos di fila. ¶ – Maraja, spara alla serratura così

trovano niente. ¶ – Scherza, scherza, Maraja, intanto chiste so’ animali

bestie? ¶ – Ma che cazzo, Maraja! Non c’avevi detto

su Internet. ¶ – Ja’, ja’, Maraja. Fammelo sparà. ¶ – Ma che

senza botte, strunzo! – disse Maraja. Dentino intervenne, tirandolo per

della Madonna del Salvatore”. ¶ Maraja e Briato’ le avevano

un controllo veloce. ¶ ’O Maraja però aveva avuto un

A tutti quanti! ¶ – Trovato, Maraja: ’na signora proprio nel

Uààà! Nun vec llora! ¶ Maraja ¶ Grande brò! Sabato ¶ tutti

Piano, guagliu’, piano... – disse Maraja. – Allora, il primo è

Biscottino, vai, impegnati, – disse Maraja. ¶ Ancora nulla. Ma al

aret’’e pparaboliche, – disse Maraja. ¶ Il colpo ignorò completamente

maestà il Kalash, – disse Maraja imbracciandolo. ¶ Tutti avrebbero voluto

Dumbo, non sveglissimo. ¶ – ’O Maraja, ’o Dentììììì, – li chiamarono

e san Giuseppe? ¶ Al Maraja quel fucile, invece, piaceva

fu solerte nel dirgli: – Maraja, ci dobbiamo muovere. Stanno

fu: – Ua’, ma serio, Maraja, si’ proprio American Sniper

Un fracasso. ¶ Questa volta Maraja non seppe governare il

si sfondò di colpo. Maraja cadde ingoiato dallo sgabuzzino

armi, nella testa del Maraja c’era un unico

è. Basta che per Maraja è casa fidata: se

si notavano. Ecco perché Maraja si era convinto a

non si era sbagliato: – Maraja, tu dici e noi

detti Dentino, Briato’ e Maraja, si risolsero però ad

fine ha fatto ’o Maraja? –. E Lollipop continuò: – Denti

antenne ’e Napule. ¶ – Bello, Maraja, – disse Pesce Moscio, che

tua salute Drò! ¶ Poi Maraja si sedette, cancellò il

si avvicinò a Nicolas: – Maraja, ma che dici? Tu

na punizione. ¶ Lollipop disse: – Maraja, secondo me a Drone

chiavavamo due botte. ¶ Briato’: – Maraja, non tenevamo più munizioni

scuola insieme all’Industriale: – Maraja, c’hai ragione: Drone

difesa. ¶ – Sta bene, – decise Maraja. ¶ – Secondo me, – propose Dentino

fare, mi fate sapere. ¶ Maraja si fece serio, come

una bella idea, – disse Maraja. – È proprio questo che

Ma che stai dicendo, Maraja? Stai pazzianno? ¶ Tra i

contro la faccia di Maraja. ¶ – Oh, che cazzo fai

cazzo fai?! – urlò Drago’. ¶ Maraja lo guardò con gli

devi fare, – continuò impietoso Maraja, – è convincere soreta a

Si può decidere, vero Maraja? O glielo devo per

sto già imparato, – precisò Maraja, – io non ho bisogno

e la allungò a Maraja: – Sparami direttamente, – disse, e

accettato la logica del Maraja. Drone non aveva alleati

lo cercavano, lo stesso Maraja gli aveva scritto dei

fosse come Nicolas ’o Maraja, che fosse come ’o

prima possibile. ¶ – Ehh, – fece Maraja, – il prima possibile... piano

pace e disse: – Oh, Maraja, ma s’adda fà

azzecca? ¶ – Oh, Drago’, – replicò Maraja, – ma fa ’o cesso

un suono. Ma subito Maraja la fermò. ¶ – Drone, ’o

nuje. ¶ – Che vuoi dicere, Maraja? – chiese Briato’. Era al

chiamo Nicolas Fiorillo. ’O Maraja. Ti basta? ¶ Poi fu

essere come noi, – diceva Maraja. Crescevano loro, anche se

Se la paranza di Maraja, attaccata con la schiena

Fammi capire, – disse ’o Maraja, – Micione lo mette in

diventare formiche del Micione. ¶ – Maraja, – disse Tucano, – ma che

a rispondere, e ’o Maraja avrebbe voluto replicare subito

capo. ¶ – Drone bello, – continuò Maraja, – per te c’è

fatto carriera! ¶ – Denti’, – disse Maraja, – piazza Principe Umberto come

vedi? ¶ – Come la vedo, Maraja? Amm’’a scassà i

a comandare? ¶ – E tu, Maraja? – chiese Dentino. ¶ – Io mi

è uscito pazzo ’o Maraja. ¶ Nicolas prese posto sul

vedono. ¶ – Sai cosa, ’o Maraja? A me piace che

di commenti indignati. ¶ – Ua’, Maraja, ti stanno facendo una

fotte. ¶ – Sai che penso, Maraja? – disse Tucano. – Che io

scosse la testa ’o Maraja, – restammo sempre e solo

cannuccia. Che ci accontentiamo. ¶ – Maraja, ma pecché ti lamenti

accussì facciamo paura, ’o Maraja. ¶ – A me non fa

gente sì, – rispose ’o Maraja. ¶ – A me nun me

della divisa, – disse ’o Maraja. ¶ – Ma guagliu’, secondo me

e, mentre quello accettava, Maraja già aveva nella testa

no? ¶ – E come no... ¶ – Maraja, – disse l’Arcangelo, e

andare don Vitto’? – disse Maraja. ¶ L’Arcangelo continuò, senza

mai gli andranno male. Maraja, ormai tu devi ragionare

sangue, deve fare fatica. Maraja, tu fino a ora

a parlà con mammeta, Maraja. Tutti sti parolacce, ma

Allora non sei ’o Maraja, mo’ sei diventato Harry

capipiazza se la piglieranno. ¶ – Maraja, vuoi fare i bucchini

tutto a cinque euro. ¶ – Maraja, smetti di parlà, hai

Ti do un consiglio, Maraja: il primo che ti

i pensieri erano lontani. Maraja sognava di conquistare Napoli

voce del Cicognone: – ’O Maraja? ¶ – Eh? ¶ – Si’ ’o ras

Dal piano inferiore, ’o Maraja lo puntò con i

genitori di quegli stronzetti? ¶ “Maraja, qui non si muove

scriverla su una chat. ¶ – Maraja, tutti alla palestra parlano

andato subito da Nicolas. Maraja stava ballando da solo

facendo girare così. ¶ ’O Maraja si era bloccato e

Drago’ e Dentino. ’O Maraja li interrogò con uno

schiacciare i guagliuncelli del Maraja con il peso della

della loro storia. ¶ ’O Maraja cadde pesantemente sul trono

una parola. Da Nicolas. ¶ Maraja ¶ Covo. ¶ Era un sabato

avevo trattato c’’o Maraja e nun ce sta

dicendo?”. A quel punto, Maraja, hanno cacciato fuori certe

che stai subito meglio. ¶ – Maraja, – disse Briato’, – quando esco

furono soli guardarono ’o Maraja per capire cosa fare

terra a Roipnol, – ripeté Maraja. Aveva sfogliato velocemente fino

esce mai da casa. ¶ – Maraja, ’o vò capì? – rincarò

la gabbia, – disse ’o Maraja. Stava unendo i puntini

Stava unendo i puntini, Maraja. Se i Capelloni non

Briato’. ¶ – Esattamente, – disse ’o Maraja, – e io domani mattina

accalcavano sulle scale. ¶ – Oh, Maraja! Che staje facenno? ¶ – Saglie

contro le scapole di Maraja e prima che cominciasse

contrastare la paranza del Maraja. La cosa più difficile

con la paranza del Maraja faranno la stessa fine

arrivò chiaro alla paranza: ¶ Maraja ¶ Uà troppo bbello!! ¶ Biscottino

o re adda parlà. ¶ Maraja, sistemandosi la corona sulla

in chiave disco. ’O Maraja era al Nuovo Maharaja

Chandon per festeggiare, – urlò Maraja, – due butteglie… amm’’a

per il figlio, ’o Maraja posò l’acapulco e

suo uomo, ma al Maraja vibrò lo smartphone e

solamente smettere di campare.” ¶ Maraja sapeva che ogni morte

a tua madre?” ¶ “’O Maraja, sei veramente piccirillo, ’n

ultimo fu proprio ’o Maraja. Aveva gli occhi pesti

Dentino lo aggredì subito: – Maraja, adesso tutta l’eroina

azzecca Scignacane? – disse ’o Maraja. ¶ – Dumbo faticava con sua