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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «Marco»

nautoretestoannoconcordanza
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presentò, tendendomi la mano. ¶ «Marco». ¶ «Sei un amico di
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e iniziò a leggere. ¶ «Marco Buratti, detto l’Alligatore
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Non fare il bastardo, Marco» si inalberò. «Devi tornare
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Teresa di Gallura... Ah, Marco...». ¶ «Dimmi, socio». ¶ «Conosco un
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di un appoggio locale, Marco. Questa gente è pericolosa
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bel faccino» sbuffai. ¶ «Scusa, Marco... Ho fatto una cazzata
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constatai. ¶ «Odio gli spacciatori, Marco. Lo sai. Hanno rovinato
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risata. «Lo conoscerai stasera, Marco... Non farti delle strane
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e Beniamino mi presentò: «Marco Buratti, detto l’Alligatore
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serve un professionista» ribadii. ¶ «Marco, non farmi incazzare. Sa
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giro di prostituzione. ¶ «Dì, Marco, scommetto che muori dalla
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Speriamo di avere fortuna, Marco. In ogni numero ce
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rispetto alle sue palle, Marco. Era per terra, conciato
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se ne parla proprio, Marco. Adesso... indietro non si
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bel po’ di dolore. ¶ «Marco!» urlò spaventato il vecchio
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Cagliari». ¶ «Hai sbagliato copione, Marco. Stavolta a salvare l
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state dicendo?». ¶ «Ben svegliato, Marco. Come ti senti?» domandò
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rassicurante. ¶ «Siamo alle solite, Marco» intervenne quest’ultimo. «La
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Mi manca il contrabbando, Marco. Mi manca proprio. Potremmo
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afferrò un polso. «Ascolta, Marco» sibilò cercando di mantenere
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che non gli capitava... Marco è del genere “eterno
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occhio tutta la notte, Marco» attaccò. «L’accordo era
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amico si girò ancora. «Marco» annunciò gravemente, «prima di
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da seguire...». ¶ «Inventati qualcosa, Marco» sbottò il milanese. «Non
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alla schiena». ¶ «Calma, calma, Marco. Forse è il caso
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tono carico di rispetto, «Marco ha un metodo di
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veloce e scherzoso. ¶ «Ascolta, Marco» sussurrò, con un tono
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bloccò il braccio. ¶ «Dai, Marco non fare il pirla
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Ci serve un piano, Marco» puntualizzò laconico il vecchio
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insospettisce mai sei tu, Marco. Nemmeno quando dovresti, ad
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Capisco come ti senti, Marco: hai preso un brutto
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una parola. «Brutta faccenda, Marco» bisbigliò. «Pare che i
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organizzati?». ¶ «Sono un esercito, Marco. Piccolo, cazzuto e ben
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E tu sulla tempia, Marco... Stai fermo immobile e
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doveva essere il capo. ¶ «Marco Buratti e Beniamino Rossini
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che me lo chiedi, Marco». ¶ «Scusa, sto riflettendo sulla
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sguardo carico di rimprovero. «Marco, per favore... Quando mai
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una sigaretta. ¶ «Devi giocare, Marco» disse Beniamino in tono
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le spalle, scuotendomi. «Gioca, Marco, cerca di fare affettare
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po’ di calvados. ¶ «Bravo, Marco» si complimentò il milanese
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strappò di mano. ¶ «Calmati, Marco. Così stai facendo il
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mi abbracciò. «Stai attento, Marco. Ricordati che la vita
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vita e giurò vendetta. ¶ «Marco, non voglio che finisca
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la pazienza. «Decidi tu, Marco. Vuoi trattare e lasciare
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ne parla nemmeno». ¶ «Dai, Marco» insistette. «Funziona di sicuro
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questo e lo sai, Marco...». ¶ Sapevo bene a cosa
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Sì». ¶ Allungai la mano. «Marco Buratti» mi presentai, «e
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Novecento, buonasera. Mi chiamo Marco Buratti e rappresento un
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Ti devo delle scuse, Marco» borbottò Beniamino. ¶ Scoppiai a
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Non fare i capricci, Marco... Sono abbastanza vecchio per
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Ancora non lo so, Marco. Dobbiamo aspettare il buio
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per non essere sincero. ¶ «Marco, vieni qui a vedere
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Rossini rientrò nella stanza. «Marco, questa è una base
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non ne sono capace». ¶ «Marco, sei proprio un disastro
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questa inchiesta...». ¶ «Fai bene, Marco. Saperti finalmente con una