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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, L'armata dei fiumi perduti, 1985

concordanze di «Marta»

nautoretestoannoconcordanza
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1985
di luglio parve a Marta che ogni cosa fosse
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e raramente coincidono. Perciò Marta non riusciva neppure a
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negli ultimi tempi, e Marta si chiedeva se per
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un suo rapido declinare. ¶ Marta ricordava i racconti di
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ciprie e troppi belletti. Marta non sapeva più cosa
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reclutamenti e nella guerra. Marta e Arturo s’erano
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chiesa e di confetti. Marta aveva amato Arturo perché
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dalle strade di montagna. Marta ebbe la sensazione di
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lupo, non era per Marta che una riedizione di
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latrare e a mordere. Marta la sentiva come le
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e non lasciarsi andare. Marta scopriva in sé la
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il vecchio Haha» disse Marta alla ragazza. ¶ «E suo
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dei carrozzoni, ai quali Marta diede un’occhiata, v
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di ruote di camion. Marta incominciò vagamente a intuire
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era successo fosse sua. Marta pensò di recarsi dalla
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Domani. Chiederemo domani» disse Marta. ¶ «Sì, domani» confermò Anita
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facevano da tempo; però Marta non riusciva a prendere
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cert’ora di notte Marta sentì picchiare sommessamente contro
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fiume. Proprio per questo Marta ebbe l’impressione che
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vicinanze, più che mai Marta sentiva in essa qualcosa
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era stato il secondo. ¶ Marta si sentiva la protagonista
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lasciate sole?» gli chiedeva Marta. «Ormai non ci resta
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più frutta sugli alberi, Marta, per disporre di quattrini
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paura nemmeno del diavolo. ¶ Marta, stando alla villa, non
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andavano verso il nord. ¶ Marta prese Baldo e uscì
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forme buie e gigantesche. Marta girò a destra e
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un pozzo senza fine. Marta sentiva che, al di
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un vecchio mulino abbandonato. Marta vide alcune anatrelle bianche
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cielo e alle stelle. Marta, nonostante i pericoli e
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Smettila di giocare!» disse Marta. ¶ Il cane corse verso
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mostrargli la sua simpatia. Marta pensò che forse era
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su cui era seduto. Marta lo guardò da vicino
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di questi tempi» disse Marta. ¶ «No davvero. Basta solo
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sono fatto un bastone.» ¶ Marta lo condusse alla villa
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di chiamarsi Ivos, e Marta non sapeva decidere se
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sue misure erano colme. ¶ Marta l’ascoltava con intensa
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e silenziosi. Era, pensò Marta, la tristezza di chi
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perché aveva saputo che Marta aveva il suo uomo
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Donez e il Volga. Marta immaginò che i venti
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bassa e uguale, e Marta intuiva in lui un
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notizia del fratello. Però Marta sembrava fermarla con gli
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visto il fantasma di Marta e della sorella nelle
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a nessuno, e a Marta meno che mai, perché
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costruito tra i girasoli. ¶ Marta cercava di non tornarci
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di pensieri nascosti. Anita, Marta e il vecchio zingaro
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come uno di casa. Marta rifletteva che quella villa
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per unirsi ai partigiani. Marta non riusciva a capire
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uno scannatoio senza fine. ¶ Marta capiva che, in questa
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effetto della presenza di Marta. A momenti stava a
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che i movimenti di Marta per la casa, col
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guerra non fosse finita. Marta gli aveva raccontato la
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O forse no. Forse Marta aveva sempre saputo che
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un certo nervosismo di Marta. Lui sapeva bene a
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scuro del solito e Marta, alla larga, gli chiese
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sentiva la vicinanza di Marta e tutto ciò che
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è altro da fare…» ¶ Marta si sentì turbata, e
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Allora domani. Come vuole.» ¶ Marta mandò Anita a dormire
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mattina della sua partenza Marta si mosse appena nel
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sarà per restare» disse. ¶ Marta gli passò una mano
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tutti i consigli di Marta, di quelli ormai lontani
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cosa da fare, che Marta e suo fratello avevano
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gli uomini le rivolgevano. Marta non sapeva che pesci
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ne abbia combinata qualcuna. Marta le andò un po
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come andavano le cose. ¶ Marta si mise le mani
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era nei guai fosse Marta, e a lei toccasse
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modo aveva fatto come Marta stessa, che s’era
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che, più ingenua di Marta, lei c’era rimasta
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troppo tardi capiva che Marta aveva ragione, e che
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riguardare.» ¶ «Io sto preoccupata…» ¶ Marta rise suo malgrado. ¶ «Ma
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come in quel momento Marta si sentì la popolana
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per mettersi in allegria. ¶ Marta si accorse che, per
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abitanti della villa, e Marta in particolare, ebbero la
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coi tempi che correvano. Marta si rivolse a Dio
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si ricordava nemmeno. Tuttavia Marta non si scoraggiava. Che
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l’intervento della madre. Marta sentiva però che quel
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tutta la sua famiglia. ¶ Marta ascoltava queste notizie con
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feroci e crudeli… ¶ In Marta però queste parole e
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e adatti alla stagione. ¶ Marta interpretava la loro pensosità
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fiume. Il cosacco scorse Marta, che stava sul confine
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bambini. ¶ Sul viso di Marta si disegnava la ruga
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seminudi, lanciando urla allegre. Marta sentiva in loro la
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paletti piantati per terra. ¶ Marta si avvide che era
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sosta e di incertezza. ¶ Marta arrivò alla villa a
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battaglia con i partigiani? Marta non era tranquilla. Non
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fino alla villa di Marta, che li aspettava con
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aggiunse, per darsi importanza. ¶ Marta gli strinse la mano
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afferrando la mano che Marta gli porgeva e accennando
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da molto tempo da Marta. ¶ «Une belle maison. N
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spazio per tutti» disse Marta in russo. ¶ Tutti i
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di sapere come mai Marta conoscesse la loro lingua
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poteva portare chissà dove. Marta ebbe questa netta impressione
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gli altri, quanto piuttosto Marta. Tuttavia non lo faceva
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aspettavano il suo cenno, Marta assegnò le stanze: una
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piccola, per il colonnello. Marta continuava a restare nella
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scorribande nella dispensa di Marta, ben stipata di marmellate
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vergognoso dalla parte di Marta, e preferiva comunque riuscire
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di quegli odori, mentre Marta e Anita dovevano fare
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si contentava. ¶ Ogni tanto Marta, trovandosi a preparare il
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appreso il nome da Marta. Alcune erano tutte verdi
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quando capitava, anche a Marta. Ci teneva che Marta
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Marta. Ci teneva che Marta le sapesse perché aveva
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pesava sull’anima. Inoltre Marta gli era simpatica, e
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si sanavano un poco. Marta in qualche modo sostituiva
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paese. Lui sapeva che Marta era una popolana, ma
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di non essenziale. Con Marta si sentiva incline alle
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perdeva a raccontare a Marta il suo esilio francese
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queste cose segrete a Marta, ma lei adesso aveva
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non poteva importarle nulla. Marta sentiva che Gavrila era
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simpatia e di compassione. ¶ Marta si chiese cosa potesse
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e lusingò il colonnello. Marta si accorse che nel
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spesso Gavrila conversare con Marta, e, per così dire
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ed era diventato tipografo. ¶ Marta riusciva vagamente a immaginarsi
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i suoi pensieri a Marta, costui non poteva essere
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sensibile agli sguardi che Marta poteva rivolgere dalla sua
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cosa non lo riguardasse. Marta lo osservava attentamente, e
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quartiere generale di Krassnov. Marta provò a leggerlo. Era
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senza misura. ¶ Una sera Marta, Ghirei e Urvàn si
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le tendine erano abbassate. Marta e gli altri stettero
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Urvàn. ¶ «Lo immaginavo» disse Marta. ¶ «I villaggi cosacchi venivano
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tedeschi da noi…» ¶ Anche Marta era turbata, non tanto
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alimentare, e chiacchierava con Marta o Haha. Spesso stava
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di grandi migrazioni. E Marta, con l’intuizione immediata
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scomparsa ¶ Davvero, si chiedeva Marta, i cosacchi avevano potuto
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un’illusione da bambini… Marta aveva una sensazione precisa
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pieno di incognite. ¶ A Marta i cosacchi facevano pena
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complementare a quello di Marta, ed erano in due
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solidarietà di donna con Marta perché anche lei odiava
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dei suoi discorsi con Marta. ¶ La voglia di fare
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e lo slancio di Marta verso le cose cominciava
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parlare in russo con Marta. Era una cosa che
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era l’impressione che Marta suscitava in ognuno, dopo
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discorrere, lavorando, e a Marta stare ad ascoltarla. Le
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donna, stando vicino a Marta, era penetrata da un
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su un quaderno da Marta. ¶ A volte le accadeva
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gli togliete la pace.» ¶ «Marta, cosa dite? Mi meraviglio
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per farli vedere a Marta, i suoi vestiti più
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accettava il cibo che Marta le offriva e, in
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e cercava di dimenticarlo. ¶ Marta era lieta di avere
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come un parente strettissimo. Marta era diventata una zia
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tacco di sughero di Marta, la blusa circassa della
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era delicato di bronchi. Marta gli cucì un piccolo
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il maiale allevato da Marta e Anita, una tartaruga
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assorta nei suoi pensieri, Marta le domandava: ¶ «A cosa
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Figurati se no…» ¶ E Marta pensò che anche lei
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ansie e dalle pene. ¶ Marta si mise a guardare
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colonnello. ¶ Pensieri peregrini portavano Marta lontano, in direzioni bizzarre
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in febbraio, e anche Marta, sentendolo ululare nella valle
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di più. Eppure per Marta, e un poco anche
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impacciati, si avvicinò a Marta e le domandò cosa
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pensiero non detto di Marta. Disse che in Russia
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riprendere vita e calore. Marta a quei discorsi si
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soltanto se stessa, la Marta che aveva cominciato ad
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un po’ misterioso…» ¶ Per Marta accettare le attenzioni di
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Urvàn. Gavrila porgeva a Marta il bicchiere del vino
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delle sue antiche speranze. Marta lo ascoltava, fingendo di
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Atamany, e Krassnov soprattutto. ¶ Marta aveva quest’impressione, in
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carneficina» disse Urvàn a Marta. ¶ «Evitate di andare in
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e rapinata da loro. ¶ Marta sentiva la grande propensione
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coniglio d’angora, che Marta le aveva procurato. Si
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direttamente gli occhi sopra Marta. ¶ In quel giro di
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si aggirava attorno a Marta come un cane sperduto
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una fortissima simpatia per Marta, ma si controllava, e
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fosse per natura. Con Marta non ardiva prendersi la
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sua gente. ¶ Ma per Marta le cose stavano diversamente
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andati a dormire, mentre Marta lavorava a rammendare indumenti
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va, Urvàn?» gli chiese Marta. ¶ «Non va» disse lui
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sussurrando: ¶ «Ma che fate, Marta? Non avete giudizio…» ¶ «Ne
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devi preoccuparti di niente.» ¶ Marta era una di quelle
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era dentro di lei. Marta non sapeva vivere per
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il suo tempo tra Marta e il presidio. Adesso
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guerra. Abbracciava e baciava Marta con forza, la circondava
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piovuta addosso dal cielo. Marta dal canto suo usò
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luogo la sua presenza. Marta seguitava ad aver ben
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molto più a lungo. ¶ Marta sentiva con forza le
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come la casa di Marta, dove donne provvisorie e
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tutti, piccoli e grandi. Marta e Dunaika giunsero persino
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quasi non si notava. ¶ Marta fece un dolce delle
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bottino nel cortile di Marta. Era una assurdità, perché
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altro con aria feroce. Marta era sola in casa
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mani come uno straccio. ¶ Marta fu afferrata da un
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verso la finestra di Marta, estrasse la scimitarra e
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e a Gavrila” pensò Marta. Ma poi, quando quelli
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Nel periodo delle feste Marta e Anita sentirono più
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l’assenza di Esther. Marta si ricordava ogni momento
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e strana, di cui Marta non riusciva a capacitarsi
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di addio. ¶ Pian piano Marta cominciava a decifrare, per
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chissà dove. ¶ Una volta Marta lo seguì. Lo zingaro
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non se ne accorse. Marta lo vide girare un
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con la sua tribù. Marta da tanto non passava
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suo vecchio corpo. Allora Marta venne allo scoperto e
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parole che aveva pronunziato. Marta gli teneva una mano
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i cadaveri delle vittime… ¶ Marta adesso capiva i terribili
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correva tra le vittime. Marta abbracciò il vecchio zingaro
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ragazza. Era venuta perché Marta in persona l’aveva
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e all’invito di Marta era difficile resistere. Inoltre
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Inoltre dove c’era Marta si creava, per così
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Dio, non era come Marta, una donna troppo libera
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pensarci tanto su. Per Marta aveva una simpatia estrema
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un mucchio di riserve. Marta era lo scandalo del
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parte mia saluta anche Marta.» ¶ «Marta? la conosci?» ¶ «Molto
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mia saluta anche Marta.» ¶ «Marta? la conosci?» ¶ «Molto bene
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aveva mandato a salutare Marta pareva così autorevole? Si
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di nessuno, nemmeno di Marta, di Anita o di
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sua unica distrazione era Marta. Cercava in Marta un
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era Marta. Cercava in Marta un sollievo alle sue
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solo quando lui e Marta si chiudevano alle spalle
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Giornata dura» diceva a Marta, togliendosi i valenki. ¶ «Sì
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sostanza alla vivacità di Marta, che ritornava in forme
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tutto per nasconderla a Marta, perché non sapesse niente
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La prima reazione di Marta fu di rifiuto. ¶ «In
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ne seppe più nulla. Marta riacquistò un poco la
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piedi distratti dei passanti. Marta attribuì la voce alla
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arrivare, era inevitabile, e Marta l’aveva capito da
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essere spediti di sicuro. ¶ Marta era sempre più impegnata
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uniforme. Erano presenti anche Marta, Anita, il vecchio Haha
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sentire parola neanche da Marta e da Urvàn. Per
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lunghe della vallata, tenere Marta tra le sue braccia
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cominciava un certo discorso… ¶ Marta gli metteva un dito
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loro. V’era anche Marta. Ciò che era accaduto
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ciò che apparivano a Marta i colonnelli, i capitani
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anche quello ricevuto da Marta. Marta, lo si sapeva
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quello ricevuto da Marta. Marta, lo si sapeva, era
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un furore incontenibile, perché Marta, non lo negava più
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con certezza assoluta che Marta non sarebbe mai stata
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disprezzatore delle donne. Però Marta l’attirava, lo affascinava
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sempre detto di no. Marta era donna capace di
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e di bell’aspetto. Marta invece no. Appena lo
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che aveva abbattuto. ¶ A Marta non aveva mai chiesto
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sentivano le donne, come Marta o Dunaika. Perciò Burlak
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il coraggio di guardare Marta negli occhi, e persino
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essere spiccato ogni momento. ¶ Marta, anche lei, si sentiva
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durata. Poi rispuntava la Marta di sempre, piena di
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fine. ¶ Ghirei, Urvàn e Marta lo stavano a sentire
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un forte accento straniero. Marta, venendolo a sapere, si
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e pericolose, e più Marta sentiva un bisogno di
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avesse pensato per sé. Marta gliele diceva di continuo
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andare in America» diceva Marta. ¶ «In America?» ¶ «Sì. Dopo
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di cui parlare. A Marta Vento interessava, perché ci
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ad Anita e a Marta, che considerava come la
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Ma la bábuška e Marta non s’impressionavano, e
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che saziarsi a volontà. ¶ Marta intensificò la sua ricerca
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Allora non aveva ragione Marta? Non era un suo
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si fosse placato? Sì, Marta l’aveva pensata giusta
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da quella parte. ¶ Ora Marta, col viso segnato dalla
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forza di attrazione che Marta esercitava su di lui
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disperazione del kazàk. Sì, Marta e il paese, per
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e si concentravano in Marta e nei suoi richiami
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lei? Se assieme a Marta avesse rifatto il proprio
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da quelle del kazàk? ¶ Marta non sopportava l’idea
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gesti la sua passione, Marta sentiva che quello era
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non svegliare nessuno» disse Marta, e dopo un istante
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bacio non dato a Marta, per paura di svegliarla
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1985
ricordarsi l’immagine di Marta che dormiva, e che
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come l’avrebbe fatto Marta, e ciò era segno
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ciò era segno che Marta, in certo modo, pur
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era la figura di Marta. Si guardavano in viso
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come la villa di Marta, e lavorò con gente
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1985
Ricordando i discorsi di Marta e di Urvàn cominciò
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per la casa di Marta. Lentamente aveva capito che
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ritornò alla casa di Marta. Fu accolto con sorpresa
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colpito dal fatto che Marta avesse tagliato i suoi
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tendenza. Ciò conferiva a Marta un aspetto ancora più
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e carico di attrazioni. ¶ Marta rimescolava dentro di sé
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incubo della guerra. A Marta sembrava di aver recuperato
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aveva incaricato di salutare Marta. Era Ivos, o meglio
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tornato nel paese di Marta. Non voleva a nessun
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degli Heshel, di cui Marta, per la morte di
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con parsimonia, anche se Marta non era più obbligata
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cosa certa, conosciuta da Marta, era che fosse figlio
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1985
suoi gesti più minuti, Marta ricadeva nell’antica convinzione
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1985
curioso di sapere perché Marta avesse tagliato i suoi
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1985
Lo saprò lo stesso.» ¶ Marta sorrise e alzò le
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inglesi e gli americani, Marta fu accusata di collaborazionismo
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invasore alleato dei tedeschi. Marta sentì l’impeto e
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avevano ragione loro. Così Marta fu portata nello stanzone
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di vestiti. ¶ XIX ¶ Itaca ¶ Marta non si ribellò, non
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gente le vicende di Marta, che aveva tentato di
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si stringevano nelle spalle. Marta era andata a letto
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qualcosa della storia di Marta, e avevano intuito che
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tanto essi guardavano verso Marta, come volessero da un
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1985
istintiva che emanava da Marta, quando, tornando a guardare
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credere ai propri occhi. Marta si era sistemata sopra
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1985
di lei, per trattenerla. ¶ «Marta, che fai?» le domandò
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morto, Caleb è morto…» ¶ «Marta, ma tu…» ¶ Non seppe
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più una parola, mentre Marta continuava con assorta serenità
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1985
diminuito ma piuttosto aumentato. “Marta, Marta” pensò Vento tra
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1985
ma piuttosto aumentato. “Marta, Marta” pensò Vento tra sé
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silenziosi. Vento pensava che Marta aveva voluto tagliarsi i
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storia dei capelli di Marta, si sentì dentro anche
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strade più bizzarre. Vento, Marta, Haha, Anita e il
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con Vento e con Marta. Sentiva che quei due
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abituata a pensare. Solo Marta pareva sempre giovane, nonostante
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non in quello di Marta. Quando non lavorava stava
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ogni tanto rivolgeva a Marta un’occhiata, e lei
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La sua, quella di Marta e di tutti coloro
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era possibile che lui, Marta, Haha e Ghirei formassero
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e di inutili clamori. Marta però continuava ad essere
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lungo il fiume, dove Marta aveva trovato Ivos ferito
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non si sa perché. Marta prese a guardare l
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quell’uomo» disse a Marta. ¶ «Ti ha spaventata? Ti
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e pare un pezzente.» ¶ Marta non ci credeva, e
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aspetto di un tempo… Marta cercò di mettersi a
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vita, e cose cui Marta non riusciva ad annettere
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che lo farà» fece Marta. ¶ Ma, chissà perché, non
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faceva lunga. Ghirei guardava Marta con ansia interrogativa, come
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non lo so» disse Marta. «Ora sta anche venendo
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fine di distrarlo. Però Marta capiva bene che ormai
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Il primo pensiero di Marta nel risvegliarsi fu questo
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casa le faccende indispensabili Marta riguadagnò il mulino. ¶ L
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toccato dalla sera prima. Marta pensò che le porte
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tornando da chissà dove? ¶ Marta pensò con strana malinconia
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Con quello, lui e Marta batterono le strade, i
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giorno di ricerca a Marta sembrava di correr dietro
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dall’idea della sopravvivenza. Marta sentiva nelle vene una
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con frasi staccate, perché Marta non faceva che chiedere
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te» disse Ivos a Marta. ¶ La donna taceva. Lui
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sua stanza solitaria. Però Marta aveva un’altra idea
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volte. Stasera resti» disse Marta. ¶ «E domani?» ¶ «Anche domani
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che, tra lui e Marta, ci sarebbero sempre state