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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «Matteo»

nautoretestoannoconcordanza
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tutti. ¶ – Se il sor Matteo ce l’avesse fatto
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le figlie del sor Matteo col cestino. La Mora
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hanno viziata, il sor Matteo non vedeva piú che
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se scendeva, il sor Matteo, dicevano «Sí sí giovanotti
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al biroccio del sor Matteo e delle figlie. Al
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con lui. Il sor Matteo non morirà mai su
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le figlie, il sor Matteo si facevano attaccare il
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da parte, il sor Matteo teneva il cavallo, le
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dicevano bene del sor Matteo; raccontavano di quando era
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che c’era sopra Matteo che tornava. Cose vecchie
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nate, e il sor Matteo era sempre a Canelli
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sempre lui. ¶ Il sor Matteo non aveva mai lavorato
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un signore il sor Matteo, ma neanche aveva studiato
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ancora adesso il sor Matteo a un’occhiata sapeva
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diceva che il sor Matteo sapeva già i conti
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suo padre. Il sor Matteo gli diceva: – Voglio vedere
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che parlò al sor Matteo e gli disse che
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sulle prugne. Il sor Matteo mi chiamò un giorno
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chiaro che il sor Matteo l’ha fatto apposta
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quel giorno il sor Matteo, – e hai lasciato che
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tu». Invece il sor Matteo mi guardò un momento
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il massaro. ¶ Il sor Matteo mi guardò di nuovo
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Santina, – disse il sor Matteo alzandosi, – vieni qui che
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Allora dissi al sor Matteo, che faceva saltare la
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strada. Dissi al sor Matteo: – Una volta l’ospedale
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al cavallo: il sor Matteo mi aveva promesso cinquanta
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del padre del sor Matteo che aveva studiato in
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due figlie del sor Matteo non erano per me
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le figlie del sor Matteo non erano poi le
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che perfino il sor Matteo non poteva entrare nella
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e anche il sor Matteo girava le vigne, in
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le tasche del sor Matteo ch’era roba loro
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piú pace al sor Matteo. L’Emilia diceva che
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nella notte. Il sor Matteo venne a svegliarci con
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Poi arrivava il sor Matteo che ce l’aveva
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casa, – diceva il sor Matteo, – un uomo che gioca
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toscano, – diceva il sor Matteo, – direi ch’è un
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fossero accoppiati. Il sor Matteo brontolava soltanto su Irene
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andò che il sor Matteo prese di petto quell
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meno, – continuò il sor Matteo, – quando siano ben allevate
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aveva detto il sor Matteo, – sei uno sporcaccione. ¶ Cosí
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sua madre. Il sor Matteo e le altre due
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al cancello. Il sor Matteo non sapeva niente. ¶ L
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farsi sposare. Ma quel Matteo di Crevalcuore era un
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una volta il sor Matteo aveva detto: – State attente
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far battezzare. Il sor Matteo borbottava, non sapeva mai
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andare per trovarci quel Matteo e fargli vedere che
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a vedere, dicevamo, che Matteo di Crevalcuore, quand’è
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matta di capriccio per Matteo, ma cosí bella e
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pazzi. Adesso lei e Matteo si trovavano in un
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né a Crevalcuore quel Matteo si faceva vedere con
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quel che faceva con Matteo. Quel settembre quando ci
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cambiata, c’è passato Matteo». Era la stessa – era
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e rifarsi. ¶ Il suo Matteo s’era messo con
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in Alba dicevano che Matteo di Crevalcuore passava certi
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incinta. Fatto sta che Matteo, quando lei nella bella
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accordo anche il sor Matteo – il ragioniere veniva alla
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Silvia fu peggio che Matteo di Crevalcuore. Sia Matteo
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Matteo di Crevalcuore. Sia Matteo che Arturo e tutti
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giorno che il sor Matteo piantò una sfuriata alla
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a Genova il sor Matteo, dopo che la questura
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il treno. Il sor Matteo la calmò, le disse
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amico toscano. Il sor Matteo non si oppose piú
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sera che il sor Matteo ebbe la nuova – glielo
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storta. ¶ Quando il sor Matteo uscí dal letto e
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di tutto. Il sor Matteo non diceva piú niente
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e che il sor Matteo non parlava quasi piú
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le figlie del sor Matteo. – Passi Silvia, è morta