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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Emilio De Marchi, Arabella, 1893

concordanze di «Milano»

nautoretestoannoconcordanza
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I ¶ IL TESTAMENTO RATTA ¶ Milano, la grande città del
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ai quattro punti di Milano... e quando, finalmente, pareva
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paio di case in Milano e convien sempre mettersi
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Parevan morti tutti a Milano, il freddo scendeva dalla
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logore costruzioni della vecchia Milano, e serve di sfogo
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ogni maniera? che a Milano possiede certe case dove
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più un cane in Milano che avrebbe potuto salvare
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sulle braccia, traversò mezzo Milano nell'ora che già
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stavo dicendo che in Milano non ci siete che
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o tre case in Milano bisogna riconoscere che il
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sono i galantuomini in Milano! Il mondo, care le
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che pochi uomini in Milano hanno saputo e sanno
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andata a stabilirsi a Milano, moglie a un professore
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che mi aspettano a Milano. Bisogna che tu preghi
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di andar laggiù, a Milano" soggiunse sorridendo e indicando
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brighe che aveva in Milano, di semplificare la vita
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suo nelle fabbriche di Milano nuovo, ai quali anticipava
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fior di tribunali in Milano, fior d'avvocati. Sapete
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è la guida di Milano. Ce ne sono cinquecento
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ne sono cinquecento a Milano di avvocati, pei quali
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panciuto della Guida di Milano, se lo cacciò sotto
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spiritata. Non pareva più Milano. La strada in poco
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Mamma Beatrice rimase a Milano sei o sette giorni
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un vestito che a Milano non porterebbero le donne
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diventasse il ludibrio di Milano. Qualche avvertimento in questo
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Eminenza l'arcivescovo di Milano, quale supremo tutore di
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marito a venire a Milano a discorrere personalmente colla
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birboni, egoisti anche a Milano come al suo paese
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la bestia feroce di Milano. Ella ha già più
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mezzo alle strade di Milano, la Colomba, dopo aver
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corda che manca a Milano: basta! A buon conto
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artiglieria, venuto apposta a Milano dal suo distretto di
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di Sant'Ambrogio in Milano, al civico numero 24, e
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persuadere Arabella a lasciare Milano. ¶ Andò coll'amico fino
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fare una scappata a Milano, dove ho dei vecchi
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pezzo che non vedo Milano, quel Milano birbone che
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non vedo Milano, quel Milano birbone che vuol resistere
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mandasse un cesto a Milano. ¶ "Che razza di buffoni
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valeva da sé tutto Milano col Duomo per giunta
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ora sarebbe stato a Milano, l'avrebbe vista, le
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e irritandosi laggiù sopra Milano, dove il treno li
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sulla pianta del vecchio Milano, si trovò in un
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piombo sui tetti di Milano. A man dritta, verso
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disperazione. Venga subito a Milano, mio buon zio, e
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suo arrivo qui a Milano in casa..." ¶ La mano
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a Maria Arundelli. ¶ Attraversò Milano chiaro e splendido nella
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Arabella. È venuta a Milano sua madre e tutti
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che lei lasci subito Milano, dove son troppo vive
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tutta la canaglia di Milano, e così avrò lavorato
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contro i cani di Milano, fatemi maledire dai miei
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ad aiutare. Poiché a Milano non si può andare
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idea, egli lascia addirittura Milano, e viene a stabilirsi
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e tappezzieri, mandò a Milano un carro a prendere
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rifacendo la strada da Milano alle Cascine due tre
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ansioso di tornare a Milano come chi, sognando una
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Ma una volta a Milano, i ciottoli della città
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farsi fischiare da tutto Milano. C'era da morir
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indifferente. ¶ "Che novità a Milano? non posso dirle di
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combinarci. Di tornare a Milano non si parla, per
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del treno proveniente da Milano. ¶ Arabella, camminando lungo la
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Ora vengo io a Milano. Andremo insieme dai giudici
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maledizione... Ora vengo a Milano. Tu non devi andare
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potrei rivolgermi. Andiamo a Milano. Intanto il dottore potrà
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per mezzodì siamo a Milano. Prima di sera avremo
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dover andare improvvisamente a Milano, e consegnò la lettera
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In silenzio arrivarono a Milano. Salirono in una vettura