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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «Napoli»

nautoretestoannoconcordanza
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Ferdinando II, re di Napoli, ed io, Vittorio de
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manteneva presso Ferdinando II. Napoli era il paese dei
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cambiai vita; trattenuto a Napoli dai doveri del mio
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più dissipato della città. Napoli era deserta in quel
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tutti i principi di Napoli e, benché ce ne
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tutti i cavalli di Napoli, le loro qualità, la
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vede di rado a Napoli) colle tendine sempre abbassate
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abita un palazzo di Napoli vecchio che v’indicherò
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ora dopo, eravamo in Napoli vecchio, davanti alla casa
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tetto delle case di Napoli. Da quell’astrico senza
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significa dappertutto, come a Napoli: «Attenti! Non una parola
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risalì sul trono di Napoli, la plebe ammutinata volle
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per le vie di Napoli vecchia, entravo nei cortili
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d’aver percorso tutta Napoli vecchia; m’accorsi allora
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trovasse sulla via da Napoli a Roma. Si figurava
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per le vie di Napoli, tirato da un cavallo
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S’usava così a Napoli; dopo lo sguardo ch
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notte comincia presto a Napoli, e la luna non
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tredici anni lontano da Napoli, in Francia, in Ispagna
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metterle alla posta di Napoli; venivano confidate ai capitani
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mosche. Quando tornai a Napoli in principio dello scorso
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passare la vita a Napoli sul molo in mezzo
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descritto la baia di Napoli; ebbene sai quello ch
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e potrà ritornarsene a Napoli.» ¶ Io mostrai quella lettera
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adempiere a quel tempo. Napoli era allora per i
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a vapore che abbandonavano Napoli erano poco carichi. Le
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a tavola. Costeggiare così Napoli dal molo a Posillipo
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strofa: ¶ A chi, mia Napoli, – ti vide un dì
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d’amori ¶ La bella Napoli, – vedi, e poi mori
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toscano, e introdotto a Napoli dalla stampa clandestina. Finalmente
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se fosse rientrata a Napoli. Io fui lieto dapprima
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essa mormorò: «Non è Napoli.» Quando le lodai Parigi
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eserciti del re di Napoli. Era uomo scrupoloso che
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ne partì immediatamente per Napoli con un traditore, suo
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infatti, aveva ricondotta a Napoli Gelsomina e Grazia; non
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assicurandolo che lontana da Napoli morirebbe di freddo e
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vivere con lei a Napoli. Da noi, in Francia
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volta nella chiesuola di Napoli vecchio, inginocchiati davanti al
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cassa del re di Napoli. Morì coi ferri ai
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II sul trono di Napoli; il generale torse il
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servitore di piazza a Napoli, e quattro anni fa
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servizio del re di Napoli. Io ebbi allora, per
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tutti gli anni a Napoli, per rinnovare la provvista
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in procinto d’abbandonare Napoli, fu arrestato sul battello
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vecchio servo andava a Napoli dove contava di studiare
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che si trovava a Napoli dall’ottico bavarese in
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raggiungere la meta. A Napoli dove lo mandavano sarebbe
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diligenza? La troverebbe a Napoli? Mi chiese solo qualche
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terra esclamò: ¶ – Bandiera di Napoli! ¶ Era il suo grido
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visitare il museo di Napoli. ¶ Io poi salii sulla
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suo padre o a Napoli? Io temeva per lui
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dovuto farlo comperare a Napoli. L’ho mandato, con
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obbligazioni della città di Napoli, e perfino dell’imprestito
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servitore di piazza a Napoli, condussi un giorno a
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ammogliarti. Andrai adesso a Napoli e vi finirai i
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concessioni. Partimmo adunque per Napoli, Domenico, Angelo ed io
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l’antico regno di Napoli dove avevo molto imparato
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la prima volta a Napoli, nel settembre del 1860, portava
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Uragan. ¶ Era venuta a Napoli coll’intenzione di combattere
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pregò di tornarsene a Napoli. Allora essa riprese l
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pie. Il sindaco di Napoli, uomo di spirito, le
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Alessandro Dumas, allora a Napoli, e trovò modo di
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che aveva lasciati a Napoli l’antico regime; si
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dal re allora a Napoli. Essa rifiutò risolutamente perché
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erano venuti insieme da Napoli a Salerno senza nemmeno
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Toniello non è a Napoli entro tre giorni, Reginella
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sua arpa era a Napoli. Alla porta della stazione
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tasche), poi resterai a Napoli un intero mese, senza
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fin dei conti. A Napoli fa furori, colla sua
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po’; venite domani a Napoli, volete? Vi mostrerò le
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se ne tornò a Napoli. ¶ Il domani Pallone era
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tre erano giunti da Napoli per Resina, ed erano
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L’eruzione scorta da Napoli aveva già popolato il
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ingannai, veniva direttamente da Napoli. ¶ – Avete degli affari qui
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Leggete le opere recenti: Napoli ad occhio nudo di
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Fucini, la Miseria a Napoli della signora Mario-White
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sarà la fortuna di Napoli. La vita si va
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medicina. Noi abbiamo a Napoli un uomo di spirito
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aveva al cocchiere: ¶ – A Napoli! Addio, addio, – aggiunse salutandomi