Marco Missiroli, Senza coda, 2005

Pietro si accorse di Nino che ancora le mani

c’era più nessuno. Nino e il suo rastrello

naso si avvicinò a Nino, il giardiniere: la schiena

poi quasi di fronte. ¶ Nino lo scostò passando da

finire di innaffiare,” disse. ¶ “Nino, le mie cose non

ora lo guardavano straniti. ¶ “Nino! Le hanno rubate!” ¶ “Nessuno

li ha portati via!” ¶ Nino gli fece cenno di

goffa e ciondolante di Nino, ma questa volta non

ferocia nello stomaco rattrappito. ¶ Nino si fermò in fondo

per ogni domestico. Guardò Nino aprire l’anta destra

polvere dalla pelle bagnata. ¶ Nino gli passò accanto. Sputò

Il tavolo vibrò mentre Nino affondava il coltello seghettato

rosa. ¶ Il vino che Nino gli aveva versato nel

fianco alla sedia. Ascoltò Nino masticare. Prese in mano

perché glielo aveva detto Nino: quando il sole è

telo di plastica che Nino stendeva sui gerani per

di fronte. ¶ “È tornato Nino?” ¶ Pietro sollevò la testa

davanti alla porta di Nino per molto. Avrebbe aspettato

e c’era anche Nino. Io lo sentivo dal

dormono di notte. Mamma, Nino, Luigi dormono. Anche Carmine

con lei e con Nino. ¶ Fa’ che è così

è carne viva…” disse Nino mentre stavano rientrando. ¶ Quella

prendono le malattie,” aggiunse Nino rovistando nel ripostiglio sotto

di paglia mezzo bucata. ¶ Nino immerse il lunghissimo bicchiere

legno chiaro del tavolo. ¶ Nino rovesciò il primo colore

e lo spinse via. ¶ Nino lo scansò, versando l

mondo. ¶ “Adesso mescola,” disse Nino passandosi il sapone tra

appeso vicino al mestolo. Nino se lo passava sulla

ieri sera, vero?” disse Nino. ¶ Pietro alzò il cucchiaio

le pareti del secchio. ¶ Nino si scrollò le mani

alla porta, uscì sbattendola. ¶ Nino lo guardò filar via

due volte e aspettò. ¶ Nino uscì e gli fece

Strizzò l’occhio a Nino e Nino si mise

occhio a Nino e Nino si mise il giubbotto

Non c’era più Nino con il suo giubbotto

lasciate da me,” disse Nino mostrandogli il barattolo e

hai tu. Lo sapevo.” Nino girò intorno alla Bianca

E invece è vero.” Nino diventò più calmo. “Lo

coltello, poi la richiuse. ¶ Nino gli mise una mano

Pietro si voltò verso Nino e sorrise. E anche

e sorrise. E anche Nino fece lo stesso. ¶ Lasciò

volte, fino a quando Nino disse: “Portami al mare

veloce! Più veloce!” diceva Nino agitando i pugni in

leva vicino allo specchietto. Nino si attaccò con le

Più forte!” lo incitava Nino. ¶ “Andiamo da Luigi?” ¶ “Non

l’ombra nel garage. ¶ Nino strinse il coltello e

non volle ascoltare. Guardò Nino. Incontrò i suoi occhi

dato ancora niente?” chiese Nino. ¶ Pietro alzò le spalle

scricchiolavano più. ¶ Pietro e Nino rimasero a osservare il

io e te!” disse Nino con uno sforzo che

montagna, al vulcano!” esclamò Nino. ¶ “Allora andiamo al vulcano

E ruggì di nuovo. ¶ Nino si mise comodo per

Ti vuole parlare immediatamente!” ¶ Nino scese dalla Bianca. ¶ Pietro

mamma e niente a Nino, capito? Ricordati bene, la

voglio andare. ¶ Mamma e Nino a volte lo sanno

mi fa parlare con Nino anche dentro casa sua

poi sul monte, con Nino e Luigi. E poi

del letame rinsecchito che Nino stendeva in terra a

Andare al vulcano con Nino sulla Bianca”. ¶ “Chi?” chiese

Bianca”. ¶ “Chi?” chiese Carmine. ¶ “Nino… è mio amico.” ¶ “Nino

Nino… è mio amico.” ¶ “Nino… Marrazzo.” Carmine ragionò ad

ragionò ad alta voce. “Nino Marrazzo? Il giardiniere? Quello

asse di legno che Nino gli aveva restituito quella

un po’ più io.” ¶ “Nino c’è?” chiese Luigi

rialzandosi dall’erba. ¶ “No, Nino è andato in città

Cosa ti ha detto Nino?”. ¶ “L’ho aiutato a

è bellissima quando ride. ¶ 11. ¶ Nino aveva affondato le mani

terreno smosso. Aveva guardato Nino accovacciarsi a terra, mentre

Bella grossa è!” gridò Nino. ¶ Pietro spostò la testa

testa per guardare meglio. ¶ Nino incominciò a corrergli attorno

fare.” ¶ Ecco qua… disse Nino tra sé. Poi si

un grande cacciatore io!” ¶ Nino gli prese il barattolo

la grande pancia di Nino contro le sue gambe

di nuovo l’erba. ¶ Nino lo fece scendere e

Mi dispiace tanto…” disse Nino a bassa voce. Poi

guardarla?” ¶ Pietro non rispose. ¶ Nino raccolse un paio di

fanno vedere il sangue”. ¶ Nino aveva appoggiato a terra

vuole che lo guardo!” ¶ Nino bestemmiò. Poi le tenaglie

più tuo padre,” disse Nino continuando a tagliare. “Ascolta

che non hanno colpe.” ¶ Nino scrollò le scarpe ricoperte

solo per un attimo. Nino lo raddrizzò con una

per riprendere fiato, guardando Nino accovacciato che raccoglieva i

lontano dalla gamba di Nino. ¶ “Qualche anno e diventi

bravo giardiniere.” Pietro e Nino si voltarono di scatto

la terra, le foglie, Nino che si rialzava goffamente

volevo disturbarvi. Continua pure, Nino.” ¶ “Al bambino piace tagliar

senza foglie. ¶ Poi fissò Nino, stanco e pensieroso. ¶ E

il tuo tempo con Nino.” ¶ Pietro sollevò per un

E c’era sempre Nino dietro la porta a

era passato a prendere Nino alla piccola casa. Insieme

calda un secchio che Nino gli aveva prestato. L

Domani glielo dico a Nino che è morto un

piccola casa, era diverso. ¶ “Nino!” gridò che i pugni

picchiavano sulla porta chiusa. “Nino! Nino! Apri!” La porta

sulla porta chiusa. “Nino! Nino! Apri!” La porta non

due vasi di basilico. ¶ “Nino!” Pietro guardò la finestra

era solamente il buio. “Nino!” Si piegò, con il

ogni tanto aveva visto Nino appoggiarsi a un tronco

nero. “Non c’è Nino,” disse appoggiandosi una mano

lui. ¶ “Non c’è Nino! Non c’è in

di notte… Quando torna Nino?” ¶ “Non lo so, amore

ringhiera arrugginita c’era Nino, fermo davanti a una

riuscito a fare. ¶ “Ciao, Nino!” esclamò Luigi. ¶ “Non urlare

ha detto Pietro?” fece Nino a Luigi. ¶ “Perché non

chiari e maglia nera, Nino sembrava strano. ¶ “Dove hai

davanti al tuo palazzo.” ¶ Nino avanzò, si chinò davanti

venirci, anche io!” disse Nino. ¶ Non scesero. Le lacrime

qualcuno s’arrabbia,” fece Nino senza sorriso. ¶ Pietro guardò

sussurrò nell’orecchio a Nino. ¶ “Quando le vacanze finiscono

e lui parlavamo con Nino. Dice che ci ha

ha detto niente di Nino quando io ero nella

Lo aveva fatto per Nino, per vedere la sua

quando sarebbe tornato. ¶ Forse Nino lo stava aspettando davanti

appena dietro. Poi, lesse: “Nino Marrazzo”. E “Che Dio

foglio davanti agli occhi. nino marrazzo, nino marrazzo. E

agli occhi. nino marrazzo, nino marrazzo. E ancora nino

nino marrazzo. E ancora nino marrazzo nino marrazzo. Quei

E ancora nino marrazzo nino marrazzo. Quei caratteri in

Perché c’è scritto Nino Marrazzo? Perché?”. ¶ Luigi abbassò

crepe della parete. “Perché Nino?” sussurrò ancora. ¶ Tutti e

precisi, ordinati, che dicevano: Nino Marrazzo. ¶ Quando la madre

Mai mai mai. ¶ Così Nino torna. Se la busta

lettera! C’è scritto Nino Marrazzo!” disse tutto d

senza parlare. ¶ “Quando torna Nino?” ¶ Sua madre si bloccò

lo stesso, anche senza Nino. ¶ Per un attimo aveva

domandati dove era andato Nino. Forse pensavano che era

qualcun altro. Erano di Nino e basta. ¶ Liberò la

masticare davanti a lui. ¶ 23. ¶ Nino ¶ La signorina ha detto

La signorina ha detto Nino Marrazzo incensurato di sessantacinque

incensurato di sessantacinque anni ¶ Nino ¶ Nino Marrazzo lo hanno

di sessantacinque anni ¶ Nino ¶ Nino Marrazzo lo hanno trovato

di pistola alla nuca ¶ Nino è sotto il lenzuolo

lenzuolo e c’era Nino steso sotto. C’era

una luce quasi impercettibile. ¶ “Nino non era in vacanza

la testa. Il nome, Nino Marrazzo, ritornò ancora con

mamma e buono come Nino. ¶ Fa’ che diventa buono

ultimi mesi. Quella di Nino, probabilmente l’unica sostanza