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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «No»

nautoretestoannoconcordanza
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che, non lo sapeva?» ¶ «No! E quando sarebbe successo
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preoccupare». ¶ «Non mi preoccupo, no. Io non mi preoccupo
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ti ricordi?» ¶ «Temo di no, mi dispiace». ¶ «Sono di
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facendogli segno di seguirlo. ¶ «No, servizi giornalistici per la
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lo bevi un caffè?» ¶ «No, grazie. Devo stare attento
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Rinaldi riuscì a sorridere. «No, purtroppo non è una
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tu hai informazioni diverse?» ¶ «No, è tutto esatto. Almeno
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di strano?» ¶ «Di strano, no. Le vie del nostro
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mai conosciuto, mi pare». ¶ «No, mai… Ne parlava invece
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fermate lì a cena?» ¶ «No, i bambini domattina hanno
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Parlava dei suoi genitori?» ¶ «No, mai. A Milano viveva
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andata fuori di testa?» ¶ «No, è molto malata, speriamo
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Posso offrirle un caffè?» ¶ «No, la ringrazio». ¶ «Lei è
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Vuole che la chiami?» ¶ «No, grazie. Se mi dice
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bottiglietta d’acqua. «Vuole?» ¶ «No, grazie». ¶ Si sedettero una
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così… Poi sta bene, no? Gilla Floris, sembra inventato
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Savina Zorzi, la conosce?» ¶ «No, chi è?» ¶ «Le dico
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rivisto». ¶ «Quanto hai pianto?» ¶ «No, non ho mai pianto
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tornato ad abitare lì?» ¶ «No, da tutt’altra parte
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ammazzato. Non da lei, no. Non ci posso credere
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guanto…» ¶ «Ne avete trovati?» ¶ «No, ma sarebbe bastato usare
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accompagni da qualche parte?» ¶ «No, grazie. Faccio una telefonata
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Anche del rubinetto». ¶ «Ma no, venga, entri. Liscia o
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l’avvocato del barone?» ¶ «No, di Gilla Floris». ¶ «L
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è arrivato qui nel ’90… no, anzi: nell’89, sì. Ma
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incinta… ma l’annoio?» ¶ «No, mi interessa molto». ¶ «Ecco
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sì e senza un no, il John Scotti si
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faccia pensare… una ventina, no, di più. Faccia i
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ha mai vista, qui?» ¶ «No, mai. La Pina dice
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Cornuto, sì. Ma scemo, no. Questo lo penso io
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dalla sorella, a Como. «No, non ora. Ci sono
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da lei a Como?» ¶ «No, così mi sgranchisco le
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un altro posto?» ¶ «Ma no, va bene… Avanti, che
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libera di rispondermi oppure no, ha capito bene?» ¶ «Certo
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La conosce la figlia, no? L’ha vista? Lo
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la storia la sa, no?» ¶ «Me la racconti lei
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di cuore…» ¶ «Dio mio, no». ¶ «Dio mio, sì, cara
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far morire d’infarto? No, bella mia, queste sono
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quel sangue, e lui… no, non mi ci faccia
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che cosa stava succedendo?» ¶ «No, lei non sa che
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le avrei detto di no, magari avrei telefonato alla
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risposta fosse un trabocchetto. «No, ma mi sta a
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custode gli fece di no con la mano. ¶ «Grazie
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banco. ¶ «Vuole solo questo?» ¶ «No, non solo. Ma aspetto
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Aveva cambiato espressione. «Gilla… No, mi dica che non
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la tv. Le dispiace?» ¶ «No, va benissimo». Le sorrise
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E ha una figlia». ¶ «No, chi gliel’ha detto
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che è di sopra? No, è la figlia di
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mi dica di Gilla». ¶ «No, me ne parli lei
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lui le dirà di no, che noi restiamo insieme
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in mezzo a loro. ¶ «No, da tanto tempo». ¶ «Le
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tempo». ¶ «Le dà noia?» ¶ «No, assolutamente. Posso?» Prese l
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a vedervi?» ¶ «Sì e no. A Natale portavo un
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chiederglielo». ¶ «Un tè freddo? No?» Bevve un sorso di
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facevo a dirgli di no? Se ne sarebbe andato
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io le dico di no, che se le cose
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lasciare aperta la porta… No, basta. Quando torno non
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non lo farei mai…» ¶ «No, per carità, era tanto
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Devo mangiare anch’io, no? Lei mi regala un
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con i miei numeri, no?» ¶ «Sì, diverse volte. Una
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importa, vorrei un caffè». ¶ «No, è che con questa
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L’ha più rivista?» ¶ «No, non l’ho vista
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ipotesi? Non mi pare». ¶ «No, infatti. Le pallottole sono
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come dice lei. Altro?» ¶ «No, per il momento. Lì
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Tutto bene?» ¶ «Temo di no, ma dobbiamo lavorarci. Ciao
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cominciata in quell’occasione?» ¶ «No, non subito. Quando abbiamo
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pronto a dire di no. Non gli piaceva l
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pronto a dirci di no. Ma in quel momento
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di questo sono sicura». ¶ «No, infatti». ¶ «Era una persona
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mi ha detto di no. E io ho fatto
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il barone De Brusset?» ¶ «No, non potrei mai fare
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figlia non sospetti nulla?» ¶ «No, perché dovrebbe? Quando è
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buona idea». ¶ «È tutto?» ¶ «No, senti. Cercami un tale
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Laura, sei un fenomeno». ¶ «No, non io. Ha fatto
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accompagno a Linate». ¶ «Ma no, figurati. Ho giù il
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perdoni, ho chiacchierato troppo». ¶ «No, va bene, grazie». ¶ Davanti
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un mascalzone?» ¶ «Direi di no, ma sinceramente nessuno mi
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Mi ha risposto di no, grazie. Si è cambiata
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Se ci fosse bisogno…» ¶ «No, barone, ho capito. Il
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sulle ginocchia. ¶ «Napoli». ¶ «Ma no!» Altra risata, con la
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Era innamorato di lei?» ¶ «No. Sono sposato e all
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di Gilla, le dispiace?» ¶ «No, assolutamente». ¶ «Il caffè andiamo
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stava avvicinando. «Ci siamo?» ¶ «No, signorina, il veterinario ha
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Fuma? Non faccia complimenti». ¶ «No, non fumo. E questa
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una zia di Gilla?» ¶ «No, dove? Zia, come?» ¶ «Zia
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ti venga a prendere?» ¶ «No, non possiamo. Devo fare
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Sì, non stai bene?» ¶ «No, sto bene. Sono un
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notizie di tuo padre?» ¶ «No, niente. Probabilmente neppure lui
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madre». ¶ «Quella che cantava?» ¶ «No, quella era zia Beatrice
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non posso dire di no». ¶ «Certo, è lavoro». ¶ Si
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mia madre, era malata… No, zio Alberto è stato
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d’altro, se vuoi». ¶ «No, scusami… Carolina era un
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sorridere. ¶ «Qualcosa non va?» ¶ «No, nuoti bene, bello stile
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bene. Torni anche tu?» ¶ «No, non posso, qui le
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testa verso la sorella. «No, sono sua cugina, e
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Non è sotto processo?» ¶ «No, non in quelle condizioni
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Ma non sta morendo?» ¶ «No, non sta morendo». ¶ «Allegria
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sua moglie è avvocato?» ¶ «No, è un’artista, anche
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non l’ha vista?» ¶ «No, non l’ho vista
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sul petto. «Sei tu?» ¶ «No, Belfagor! È nato il
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Dovevate vedervi, quel pomeriggio?» ¶ «No, quel pomeriggio era sabato
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niente. O ha fretta?» ¶ «No, mi dica tutto come
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pareva una Mini nera». ¶ «No, poteva essere una Ford
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era in macchina?» ¶ «Ma no, non era neanche qui
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arrivare?» ¶ Scosse la testa. «No, l’avevo pensato io
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detto delle balle, forse?» ¶ «No, ma io la macchina
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giusto a quell’ora». ¶ «No…» Scosse la testa. «Magari
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in coro risposero di no, e sembravano convinti. ¶ «Ma
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andare sui giornali». ¶ «Perché, no?» E scodinzolò avanti e
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Spero per lei di no, comunque la ringrazio. Lei
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è Gilla». ¶ «Non toccarle». ¶ «No, certo…» Si girò verso
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mi dispiace… vieni, usciamo». ¶ «No… scusa, io so piangere
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braccia. ¶ «Dopo vent’anni? No, non ci credo! Avrò
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caffè e bevande fresche. ¶ «No, grazie. Vogliamo fare presto
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e togliere il disturbo». ¶ «No, niente… senza complimenti». ¶ «Ho
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la figlia è qui?» ¶ «No, soltanto la signora. Sono
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ti giuro… per sempre…’ ¶ «No, non ci riesco, accidenti
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aver dormito: «È tardi?» ¶ «No, non sono ancora le
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carriera e dei soldi?» ¶ «No, grazie». ¶ La donna le
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le donne sono esenti?» ¶ «No, non è questo. Ma
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quegli aerei, neppure quelli?» ¶ «No, io sono nata adulta
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Vieni un po’ qui…» ¶ «No, aiuto…» E stava ridendo
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una certa arroganza. «Perché no?» ¶ «Lei sa che mi
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a suo carico?» ¶ «Ma no, avvocato. No… era inadatto
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carico?» ¶ «Ma no, avvocato. No… era inadatto a quel
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in testa quando guida?» ¶ «No» rispose Amanda. «Perché?» ¶ «Porta
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e occhiali neri». ¶ «Ma no, avvocato, mia figlia non
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fino a che punto…» ¶ «No, dai!» ¶ «Spero di no
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No, dai!» ¶ «Spero di no, certo. Ma qualche notizia
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alla crema e cioccolato, no?» ¶ «Ignorantella… Ti va bene
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me lo ricordo». ¶ «Quale? No, aspetta… Quando mi hai
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accappatoio… brutto sciupafemmine napoletano». ¶ «No, molto prima». ¶ «E quando
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se c’entro o no?» ¶ «Chiaro, l’avvocato è
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altre due. A me no di certo, io mi
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lì. «Altro tè?» domandò. ¶ «No, grazie». ¶ «E lei, ha
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vado a chiamare, aspetti». ¶ «No, lo lasci lavorare. Altrimenti
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albergo. Sei tranquilla?» ¶ «Sì… no. Non capisco. Comunque, come
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parlare anche di questo?» ¶ «No, se non vuoi. Come
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uomo nella tua vita?» ¶ «No, nessuno. C’è il
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ci vieni pure tu?» ¶ «No, pa’, lo sai. Comunque
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o ci sono problemi?» ¶ «No, che problemi ci sono
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Paola. «Ci sono problemi?» ¶ «No, certamente. Non ci sono
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avesse gli occhi lucidi. «No, per favore…» ¶ «Sembra un
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ma se non vuoi…» ¶ «No, va bene. Di me
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andrà a vivere là?» ¶ «No, e Paola lo sa
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casa è vuota, ma ’no cafè… ’na cosa… Io
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Sposata?» ¶ «Mi pare di no». Lo prese sottobraccio. «Ci
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E la risposta è no, non posso farlo». ¶ «A
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è questo che vuoi?» ¶ «No, ma è quello che
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la mettono in prigione?» ¶ «No, perché è innocente. Ma
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È questo che vuole?» ¶ «No. Ma voglio sapere perché
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Va a casa, avvocato?» ¶ «No, vado da mio padre
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sicuro di vederlo arrossire. ¶ «No, che cosa dici?» ¶ «Lo
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di gioia di vivere». ¶ «No, sto bene con lei
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bene con lei… Ma no, ti prego». ¶ «Va bene
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Volete venire da Paola?» ¶ «No… Elena non può tanto
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piaciuta, che stimavo…» ¶ «Io, no?» ¶ «Tu eri troppo». ¶ «Bene
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di Paola?» ¶ «Di lei no, sono sicuro che non
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Nel frattempo un albergo, no?» ¶ «Non mi piacerebbe…» ¶ «Allora
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non posso dire di no». ¶ «Ci mancherebbe. Perché tu
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non parti da Roma?» ¶ «No, da Milano. Ti venivo
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gli aveva detto di no, che avrebbe preferito parlare
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Giacomo? Qualcosa non va?» ¶ «No, niente, niente… vengo alle
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tutto?» domandò. ¶ «Sì… anzi, no, scusi. La signora mi
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tavolo. «Allora?» ¶ «Sono suoi?» ¶ «No di certo. Questa è
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aver passato, anche lui. No, glielo dica, sono seria
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il dodici di agosto?» ¶ «No, e questa è la
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era suo padre?» ¶ «Forse no, forse lo sapeva lui
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in un gesto sbagliato. «No, grazie, non posso. Invece
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vuoi, la mia benedizione?» ¶ «No… tu sei il mio
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di qui, vero avvocato?» ¶ «No, di Napoli». ¶ «Bene, stia
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mi sono laureata, lui no. E lì ci siamo
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così…» ¶ «Ti prego: stasera, no». ¶ Affogato al whisky e
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Verrà lei a Milano?» ¶ «No, mi dispiace. Sarà l
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Naturalmente, avvocato Licasi. Sospetti?» ¶ «No, chiarimenti». ¶ «Per sapere come
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dichiarazioni sono state registrate». ¶ «No… ma che palle con
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labbra tra i denti. «No, signorina: la mia pelle
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casa. L’ha conosciuta, no?» Le fece il verso
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non alzò gli occhi. «No» rispose in fretta. ¶ «Sicura
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sicura». ¶ «Mai sentita nominare?» ¶ «No, mai». ¶ Era stata istruita
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uccisione di quel barone?» ¶ «No, ma tutti ci hanno
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in saletta con noi». ¶ «No, certo. Si prepari, perché
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pronto». ¶ «Vuole un interprete?» ¶ «No, grazie: me la cavo
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avvocato Gilardi?» Era affannata. ¶ «No, signora». ¶ «Posso assistere…» ¶ «No
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No, signora». ¶ «Posso assistere…» ¶ «No, signora». ¶ «Ma sto in
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barone Drago De Brusset?» ¶ «No». ¶ «Sapeva dove abitava?» ¶ «No
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No». ¶ «Sapeva dove abitava?» ¶ «No». ¶ «Sapeva che aveva lavorato
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dove abitava il barone?» ¶ «No». ¶ «Neppure il pomeriggio del
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dodici agosto ultimo scorso?» ¶ «No». ¶ «Lei ha una Mini
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una Mini blu scuro?» ¶ «No». ¶ «Eppure nel parco auto
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mosse la testa. «Significa no, signorina?» ¶ «No, non la
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testa. «Significa no, signorina?» ¶ «No, non la conosco». ¶ «Forse
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potevano sembrare tabulati telefonici. ¶ «No, impossibile. Chi è? No
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No, impossibile. Chi è? No, se non parla la
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incontrate in via Rovi…» ¶ «No». Fu un no secco
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Rovi…» ¶ «No». Fu un no secco. Ed era arrossita
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lo rimise a sedere. ¶ «No, avvocato. Non ho finito
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grazie. C’è altro?» ¶ «No, non per ora. Di
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vieni in cameretta, vieni…» ¶ «No, prima io… papà!» ¶ Subito
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testa. «È un problema?» ¶ «No, me l’aspettavo. I
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una compagna straordinaria…» ¶ «Infatti». ¶ «No, non metterla in questo
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Olga». ¶ «Zia Olga?» ¶ «Perché no, zia Olga va bene
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a decidere». ¶ «Sei felice?» ¶ «No. Soltanto un cretino potrebbe
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una situazione come questa. No, non sono felice. Ma
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uomo nella tua vita?» ¶ «No, Max… Con te ho
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queste fantasie, non servono». ¶ «No, certo. Comunque questa è
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ancora bisogno di me…» ¶ «No, grazie, dottore». ¶ «Domani la
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hai visto in faccia?» ¶ «No, signornò. Aveva una cosa
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sapresti descriverlo né riconoscerlo». ¶ «No, signornò. È stato tutto
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Non hai la macchina?» ¶ «No, ho preso un taxi
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casa». ¶ «Vieni, sali…» ¶ «Ma no, avvocato. Un taxi…» ¶ «Sali
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causa della De Brusset?» ¶ «No, non lo sapeva. Quando
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pretendendo i suoi diritti». ¶ «No, Laura. Non voglio sentirti
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l’ha insegnato lei». ¶ «No, Laura. Ci deve essere
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essere una soluzione diversa». ¶ «No, non c’è. Starò
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importante della sua vita. «No, Laura. Non puoi farcela
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spesso la felicità. ¶ «Tu no?» ¶ «Non è un rifiuto
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e asciugamani, serve altro?» ¶ «No, Liciuzza. Grazie». ¶ Gilardi la
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Comunque la risposta è no, non subito. Sinceramente anch
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una smorfia. «E perché no? Carolina è mia nipote
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bicchieri. «Vuole altro, avvocato?» ¶ «No, puoi andare. Vai, va
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rinuncerò mai a lei». ¶ «No, non mi capire male
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sta? È a Napoli?» ¶ «No, a Roma. Sono qui
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anche il vostro avvocato?» ¶ «No, no… è una cosa
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il vostro avvocato?» ¶ «No, no… è una cosa tra
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va nella causa Sampietri?» ¶ «No, la causa non c
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malata. C’è altro?» ¶ «No… Io le voglio bene
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che stava bevendo lei. ¶ «No, grazie». Al cameriere chiese
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quello che fate? Stravagante». ¶ «No, non proprio. La sua
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fa. I nostri prodotti, no». ¶ «Capisco, anche la legge
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sembro spaventosa?» ¶ «Direi di no… a prima vista». ¶ «Non
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il vetro. «Vuole smettere?» ¶ «No, va bene. È la
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Tutto qui?» chiese Gilardi. ¶ «No, naturalmente. La serva mi
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visto dalla custode?» ¶ «Sinceramente, no. Ma non ho perso
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ragazza scosse la testa. «No… questo no. Ma c
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la testa. «No… questo no. Ma c’era soltanto
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sparare a suo padre?» ¶ «No. Sono entrata e li
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e non potesse riconoscerla?» ¶ «No, e comunque io non
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Floris in quelle condizioni?» ¶ «No, perché?» ¶ «Vuole aggiungere altro
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Mi sembra tutto chiaro, no?» chiese la ragazza. ¶ «Vedremo
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e poi a me?» ¶ «No, non sono mica rimbambita
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aver sempre taciuto, o no? Me lo deve, ha
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Ce lo può descrivere?» ¶ «No, senta… Forse non può
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la finestra?» ¶ «È normale, no? Quell’altra era uscita
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essere ancora in casa?» ¶ «No, perché quando sono arrivata
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da dirci in proposito?» ¶ «No, senta… lei è avvocato
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l’ha vista sparare». ¶ «No, se n’è andata
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dici dove stai andando?» ¶ «No. Non corro nessun pericolo
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È un brutto momento?» ¶ «No, s’immagini. Piacere, io
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Mai abbassare la guardia». ¶ «No, certo. Grazie, sa? Non
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capito?» ¶ «Credo proprio di no, ma forse sei mesi
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Tu avevi una Penelope?» ¶ «No, amore… La mia Penelope
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quella di Ulisse?» ¶ «Perché no? Ho avuto le mie
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buio, con una carezza. «No, soltanto quelli che sanno
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po’ con noi?» ¶ «Adesso no, io devo fare un
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notte tranquilla…» ¶ «È malato?» ¶ «No, faccio le corna. Ma
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Non ci volevo credere. ¶ «No, non si sposa suo
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parlare con mio padre?» ¶ «No, senta. Ha detto di
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era la tua famiglia!» ¶ «No, papà. La mia famiglia
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e zucchero. «Va bene?» ¶ «No, non dovrei. Ho il
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Almeno lei ti somiglia». ¶ «No, affatto. Somiglia a sua
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montatura di tua madre». ¶ «No, guarda… ho qui la
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a quell’età…» ¶ «Papà, no! Sei tu che l
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mi stava crollando addosso. ¶ «No, papà. Questo non è
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guancia, facendomi arrossire. «Io, no?» ¶ «Finché ti ho avuto
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labbra. Stavo sudando. «Capisco… No… non avevo più soldi
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dando un’occhiata distratta. ¶ «No, da parecchio tempo. Sono
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di me soltanto ora?» ¶ «No» gridai. «No, papà… sei
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soltanto ora?» ¶ «No» gridai. «No, papà… sei stato il
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a me. Chi grida? No, sono io che grido
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scriveva con la sinistra». ¶ «No, no, mai». ¶ «No, non
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con la sinistra». ¶ «No, no, mai». ¶ «No, non era
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sinistra». ¶ «No, no, mai». ¶ «No, non era mancina» disse
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siete mai accorti, accidenti?» ¶ «No, io no…» Rinaldi lo
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accorti, accidenti?» ¶ «No, io no…» Rinaldi lo guardò impacciato
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lei. Io ho finito». ¶ «No, un momento. Chiunque sia
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Non credo, vero avvocato?» ¶ «No, infatti, è molto improbabile