Egisto Roggero, Komokokis, 1902

una barbarie, questa! ¶ — Ma non dipende da essi, ti

loro voleri. La legge non viene da essi. È

la Natura istessa.... ¶ — Io non lo credo. ¶ — Kalika mi

creatura che tu ami.... ¶ — Non posso più ormai! ¶ — Ma

pensi? io ormai più non sento e non penso

più non sento e non penso che ad una

io l’amo! e non sento che questo! ¶ — Povero

tutto il mio essere, non v’è che una

conti dunque di fare? ¶ — Non lo so. Non ho

fare? ¶ — Non lo so. Non ho nessuna idea per

una cosa. ¶ — Parla. ¶ — Di non riveder per ora Kamelia

no, rassicurati. Kalika ora non si occuperà punto nè

fuggire; ma come? ¶ Io non lo sapeva. ¶ Risalire per

solo il pensarlo. ¶ Dunque? ¶ Non importava: l’idea era

le mie tempie, quasi non mi trovassi più a

afferrai la sua mano. ¶ — Non ti sei mosso di

la sua prima domanda. ¶ — Non mi sono mosso di

tuo amore: la morte. ¶ Non risposi. ¶ — Inoltre, – proseguì Edoardo

cielo azzurro!... lassù essa non sarà più soggetta alle

sempre. Noi fuggiremo. ¶ Edoardo non rispose subito. ¶ Dal suo

effusione. ¶ — Grazie, amico mio non ne dubitavo punto. ¶ Edoardo

fuga? ¶ — Sì. ¶ — Ma come? ¶ — Non so, non ho idea

Ma come? ¶ — Non so, non ho idea alcuna ancora

tutto.... chissà?... Intanto tu non lasciar nulla trapelare al

par un secolo di non rivedere. ¶ — Sii prudente. ¶ — Ah

rivedere. ¶ — Sii prudente. ¶ — Ah! Non temere! ¶ E con queste

indovinava, sentiva che tu non eri come i miei

del cielo che tu non conosci, il mio mondo

Ma di che? ¶ Ella non rispose. ¶ Alzò su di

partiremo da soli.... ¶ — Io non t’ho detto questo

t’ho detto questo!... Non mi dai il tempo

parlare.... ¶ — Gli è che non c’è tempo da

decidi, amico mio; qui non è più il caso

meglio di me, Stephenson non è pervenuto, neppure in

la strada per arrivarvi?... ¶ — Non te ne curare, Kamelia

altre cose paurose che non sapean precisare. E avean

divieto dei vecchi Maestri, non s’eran più veduti

sentito che quella e non altra esser dovea la

e perplesso. ¶ Forse egli non nutriva nessuna fiducia nella

Come le capre? ¶ — Quasi.... Non sei tu un valente

E ritornerai ad esserlo, non dubitare, – risposi convinto. ¶ — Speriamolo

e di destrezza per non precipitare. Kamelia si teneva

affidata a me, ormai, non mi pesava addosso più

se il maledetto pozzo non fosse finito più? – borbottò

gli gridai: ¶ — Suvvia, bisogna non addormentarsi ai primi passi

esclamai: ¶ — Hai ragione, Edoardo, non è del tutto buio

essere sotto una galleria non troppo alta nè vasta

nostra partenza da Komokokis non abbiamo punto pensato. ¶ — Cioè

spiegazione mi persuade: e non nego di sentirmi molto

che i nostri sensi non possono scorgere se non

non possono scorgere se non rinforzati da una forza

la possiede.... e noi non possiamo negare di aver

noto. Cioè che voi non turbiate le loro anime

colpisce e illumina! Voi non lo saprete: ma è

saprete: ma è terribile. Non lo obliate. ¶ Kalika si

Verrò anch’io.... ma non subito. ¶ Egli mi fissò

nel suo sguardo. ¶ Ma non disse nulla. ¶ — Verrò, non

non disse nulla. ¶ — Verrò, non temere, – soggiunsi, quasi pur

fratelli di Komokokis! ¶ Io non lo riconosceva più. ¶ La

si ribellava. ¶ Ah! io non sarei mai divenuto un

amico. Andava al Tempio: non sapevo come fare per

lei sul mio cuore. ¶ — Non so, ma quel tuo

mio buon Edoardo! tu non lo conosci!... e quando

tornarono alla mente. ¶ Kamelia non rispose. ¶ Ella era una

qualcosa qui dentro, che non so spiegare.... ¶ Una grande

sorridendo. ¶ — Sì, qualcuno.... che non so....mi ha parlato

che ti ha detto? ¶ — Non so, non riesco a

ha detto? ¶ — Non so, non riesco a comprendere bene

tutto smarrita. ¶ — Ebbene, – mormorai, – non temere, io ti dirò

Sì, è vero, ma non temere, – le mormorai, – ma

dirò ti sorprenderà ma non ti darà spavento. Quanto

spavento. Quanto ti dirò non è cosa cattiva, poichè

e tutti voi quaggiù non conoscete il male; ciò

uscita. ¶ — Semplice e solenne! – non potei a meno di

volta!... ¶ — Taci, – mormoro Edoardo, – non ti far sentire! Tu

malsana di lassù.... ¶ — Io non ho potuto convertirmi, amico

tatto così facilmente.... io non ho potuto mutarmi. ¶ — E

piena di pericoli... e non giusta. Tu devi e

paese nel quale viviamo. ¶ — Non chiedo di meglio. ¶ — Ma

chiedo di meglio. ¶ — Ma non turbarla con rivelazioni per

ma come fare?... tu non sai, amico mio, tu

sai, amico mio, tu non sai tutto! ¶ — Parla dunque

tutto! ¶ — Parla dunque. ¶ — Tu non sai che in lei

di svelarle tutto. ¶ — Ah, non farlo! ¶ — Tenterò di ubbidirti

ubbidirti.... ma temo di non riuscirvi. La sua anima

questo senso recondito intuisce, non sarà forse in pace

Ma perchè temi tanto? ¶ — Non lo so bene, neppur

mi dire ch’ella non deve – per te – saper

vecchio Kalika? ¶ — Le ricordo. ¶ — Non turbare dunque quell’anima

Che te ne pare? ¶ — Non saprei che dirti. Forse

le mormorai teneramente. ¶ Ella non rispose, ma per la

severo domandò: ¶ — Dov’eri? ¶ Non risposi subito. ¶ — Eri con

subito. ¶ — Eri con lei, non è vero? ¶ — Sì, – risposi

uno di noi. ¶ — Perchè? ¶ — Non lo sa neppure lui

sarebbero ben dolorose! ¶ — Io non le temo. ¶ — Per te

In qual modo? ¶ — Kalika non me l’ha detto

paesi corrispondenti dell’Europa: non avevamo nessun istrumento adatto

plaga felice e serena, non soggetta nè a temporali

il Sommo Capo altro non era che il sommo

la loro vita: essi non conoscevano parole speciali per

e profonda preghiera. ¶ — Noi non abbiamo che un solo

sincera e commovente fede. ¶ — Non avete dunque sacerdoti? – chiedemmo

dunque sacerdoti? – chiedemmo. ¶ — No, non abbiamo che i Maestri

leconora sul nostro globo non raggiunge, come s’è

creatura, a quest’ora, non sarebbe più così attraente

cui anni sommati insieme non riuscivano ad eguagliare i

gli guardi, sentivamo un non so che di strano

più duraturo che conceder non ha creduto alla fulminea

certe splendide farfalle che non vivon che poche ore

era presto stabilito, e non vi era davvero pericolo

l’idea della Morte non era per essi accompagnata

civiltà. Ignoravano la scrittura. Non possedevano armi, giacchè inutili

loro angolo di quiete non vivevano altri animali oltre

d’altri animali, giacchè non avevano, sulle loro sabbie

di procurarsi l’alimento, non soggetti a tempeste nè

si occupavano della pulizia non solo delle piccole loro

loro modo di pensare non riuscimmo mai ad afferrare

nostri poveri occhi ignari non riuscivan a percepire, ne

e di pensiero!... ¶ Noi non comprendevamo. ¶ Come eravam lontani

e che pure sogno non è, vedrà ancora quali

stata formata naturalmente e non dalla mano dell’uomo

od un incubo? Io non percepiva più, dentro di

Quanto durò quest’estasi?... ¶ Non so. ¶ Ricordo che ad

lo seguimmo. ¶ Dopo un non breve tratto, la scena

Capo? – chiese Eduardo. ¶ Kalika non rispose. ¶ Ci fe’ solo

una strana lucidezza, che non riesco ad esprimere, prese

basso, che prima io non poteva udire, vennero a

nostri sguardi meravigliati ma non sgomenti. ¶ Anzi come un

voi.... ¶ — Giacchè tutto ciò non è stato un sogno

è stato un sogno, non è vero? – mormorai. ¶ Kalika

sordi, dovreste dire, e non altro, – mormorò Kalika, – giacchè

altro, – mormorò Kalika, – giacchè, non lo dimenticate, anch’io

Sicuro: semplicemente questo. Voi non ignorate che altri uomini

i vostri organi limitati non riescon a percepire. Il

percepire. Il vostro orecchio non riesce ad afferrare certi

grido di certi animali non è conosciuto da voi

da voi solamente perchè non riescite a sentirlo – come

come il vostro occhio non afferra certi colori, che

quanto voi uomini piccioletti non sospettiate. Il vostro povero

Il vostro povero occhio non ne afferrerebbe le parvenze

quella che vi avviva non desse ai vostri sensi

avete veduto. ¶ — Sicchè noi non siamo stati vittime di

illuminati dal sole.... ¶ — Io non so quel che tu

ti ho appreso altro non è che il puro

per voi, fra gente.... non di questo, ma di

fra noi gente terrestre.... non si oblìa mai. Voglio

nostro quieto recesso dove non chiediamo che d’essere

amichevolmente, la nostra visita, non certamente attesa, non era

visita, non certamente attesa, non era stato per lui

parole la breve, ma non priva di interesse, nostra

con una volocità che non sarà mai certamente raggiunta

anche questo, han fatto, non so se volenti o

Sapiente.... indovina un poco? ¶ — Non saprei.... ¶ — Ma il famoso

è una cosa che non comprendo.... ¶ — Dite pure, – rispose

bella età senza dubbio, non lo nego. ¶ — Cento settant

vi apparirà chiara e non vi stupirà più quando

in questo momento voi non potete neppure immaginare. ¶ — Noi

esclamammo insieme. ¶ — Ed io non ho nessuna difficoltà di

questo nostro beato paese, non sia veramente la luce

Voi ci spaventate! ¶ — Oh, non c’è di che

dove gli uomini altro non credono che tenebre e

intuiva come? perchè? dove? non lo so, ma intuiva

finito pel mio corpo (non per la mente) con

di quella Morte che non volea venire a me

volea venire a me, non avessi stabilito di andarla

un fatale invito.... Dio non volle che la mia

suoi gorghi rapidi ma non funesti. È da quel

che fugge. E perciò non ve lo dirò. Il

che pensa”. ¶ — Il nome, non lo potete negare, è

condizione.... ¶ — Cioè? ¶ — Che voi non facciate, mai, in alcun

disse Kalika profondamente, – per non turbare loro anime limpide

guardo) – tacete!... Voi ora non potete ancor parlare, nè

vostro dovere da compiere: non parlar mai del vostro

un mezzo facile ma non meno formidabile, che solo

ogni cosa e... ¶ — Egli non parlerà mai, di voi

sempre? ¶ — Per sempre. ¶ — Eh!... ¶ — Non vi sorride l’idea

il vecchio. ¶ — Mah!... finora non lo sappiamo neppur bene

a Komokokis. ¶ — Rassegnamoci, allora. ¶ — Non ve ne pentirete. ¶ — Speriamolo

Sta bene, – disse Edoardo, – non vedo l’ora di

benedetto paese sotterraneo, dove non si mangia, non si

dove non si mangia, non si beve, non si

mangia, non si beve, non si fuma, non si

beve, non si fuma, non si paga nè gas

più grande ancora allucinato non lo sa dire. ¶ I

ove il sole mai non arriva, i diamanti che

nostra Terra. ¶ Leggi nuove – non contradicenti quelle note e

gli guardi meravigliati, noi non potevamo a meno di

nel quale eravamo penetrati, non era molto vasto: almeno

de’ quali agli uomini non è stato possibile esplorare

della Terra?... Il dubbio non era del tutto assurdo

ricordato del Mammuth, per non dire di altre moltissime

paese della pace perfetta” non era molto vasta. ¶ Nè

si rialza.... prosegue.... Ah! Non m’inganno!... ¶ Una figura

noi le spalle e non poteva scorgerci. ¶ Ma era

e l’altro. ¶ Essa non pareva essersi peranco accorta

Perchè, dunque? – chiese Edoardo. ¶ — Non lo so, ma, te

ma, te ne prego, non lo fare.... ¶ Edoardo tacque

stavamo per fare, certo non aspettata, apparizione. ¶ Uscimmo da

fantastico mondo nel quale, non sapevamo ancora se per

egli ci sorrise benevolo, – non è per nostra volontà

parve rimaner pensoso. ¶ Poichè non accennava a dire altro

che esiste altrove – dove? non so bene – ma che

stupito, poi sorrise. ¶ — Voi non sapete dunque proprio nulla

mormorò Edoardo, – se finora non abbiamo veduto della preziosa

i nostri vecchi Maestri non fallivano parlandoci delle lontane

pace”. Il nostro paese non è vasto, e noi

Quasi tutto, ho detto: non tutto, ch’è cinto

Terra, ma sembra tutto non voler dire di ciò

ei conosce.... e noi non sappiamo di più. ¶ — E

di Roma – il che non sanno tutti gli abitanti

Il vecchio pareva titubante. ¶ — Non è in vostro potere

come in seguito seppi, non m’ingannavo – che fosse

Avea un saporino amarognolo non dispiacente – ma, mentre stava

me. Come un senso, non saprei, di inatteso vigore

una limpidezza acuta, che non riesco ad esprimere, si

di sicurezza superba, che non so dire, si spandeva

gittato il nostro organismo. ¶ — Non potrebbe anche darsi, – mormorò

dici, il nostro stomaco non si sia risentito in

in qualche modo, e non abbia ancora avanzate le

nera la seconda volta. ¶ — Non comprendo.... – mormorai. ¶ Il vecchio

in questo nuovo mondo. ¶ — Non comprendo, – lo sentii mormorare

Ahi! temo molto che non ti sarà tanto facile

quaggiù.... ¶ — Perchè? ¶ — Perchè qui non esiste che un’ora

ora sola, – continuò. ¶ — Difatti non c’è differenza fra

notti.... parigine? ¶ — Pel momento, non ancora.... più tardi, forse

ancora.... più tardi, forse, non so! ¶ — Finora la nostra

la nostra curiosa avventura non ha ancora nulla di

della pace perfetta. ¶ — Purchè non sia tanto perfetta da

quiete.... perfetta, vuoi dire? ¶ — Non credo. Questi Komokokis mi

nostre parole: ¶ — Komokokis difatti non è lontana. ¶ Lo guardammo

può anche darsi questo! – non potei a meno di

è di cominciare a non meravigliarci più di niente

a strane faccende che non m’era dato comprendere

superficie del globo, imprigionati, non sapevamo ancora a quale

alto, sulle mostre teste, non era il nostro solito

regni sotterranei sì, ma non tenebrosi, come avete veduto

voi, dannati touristes, dove non andreste.... pardon, a ficcare

la vostra allegra cordialità, non lo neghiamo, ci rinfranca

quanto vediamo, se noi non c’inganniamo di grosso

ormai siamo, finalmente! e non soltanto per voi, fra

idea che la cosa non finirà tragicamente. ¶ — Lo credi

Lascia fare a lui. Non ti pare, del resto

eri ben in sensi, non è vero? completamente sveglio

Dapprima i miei occhi non percepivano nulla. Io era

miglior partito dalla nostra, non nego, bizzarra situazione. ¶ — Vediamolo

viaggio, un portamonete, ahimè! non troppo ben guarnito.... l

differenza in meno che non posseggo lenti affumicate, e

manico d’oro cesellato. ¶ — Non c’è che dire

c’è che dire.... non nuotiamo nell’abbondanza! ¶ — Pare

compenso un certo spirito.... non ci manca! ¶ — Mancomale. ¶ — Ma

è un pensiero che non mi garba troppo. ¶ — Parla

cosa. ¶ — Che mai? ¶ — Che non sento affatto appetito. ¶ — È

È vero. Anch’io.... non sento nessuno stimolo. ¶ — E

ripetei io, – quest’acqua non è immobile.... e questa

sotterranei, – disse Edoardo. ¶ — Mancomale! non siamo più soli!... Qualche

misterioso mondo che ancor non conosciamo! ¶ — Dunque qua si

bene.... E il moto non è la morte.... generalmente

mare misterioso di cui non conoscevamo nè l’ampiezza

nè i confini!... ¶ Però non volli togliergli l’illusione

che dico? quasi calda! non ti sembra?... ¶ — Sì, è

sai che in natura non esiste quiete perfetta.... ovunque

è moto, giacchè moto non è solo il manifestarsi

esisterà materia, sarà calore, non potendo esistere moto senza

qui da tempo che non conosciamo; in modo, s

intende, così debole da non essere percepibile dai nostri

dai nostri sguardi. Ora non è da supporre che

così vivida nell’oscurità? Non avviene forse lo stesso

luce, le tenebre più non esistono. Ogni cosa creata

in una notte oscurissima, non potendo dormire si accorse

propria – luce che se non è a tutti sensibile

del nostro corpo. Quindi non più tenebre! ovunque luce

poichè noi in fondo non siamo ora altro che

scientifica forse. ¶ — O no! ¶ — Non è altro che natural

questa atmosfera per noi non abituale. ¶ — Forse è così

così. ¶ — E anch’io.... non nego di dividere, in

a chiudere gli occhi. Non è, ne convengo, un

comodo.... ma la scelta non è a nostra disposizione

durò il nostro sonno? ¶ Non so. ¶ Ricordo che ad

rapito nella fulgida visione, non mi udiva. ¶ — Edoardo! – ripetei

Di’ dunque. ¶ — Che noi, non siamo più, che noi

una prova sicura.... ancora non l’abbiamo. Chissà, chissà

l’abbiamo. Chissà, chissà?... ¶ — Non credo, mormorò ancora Edoardo

mani.... questo mio corpo.... non è di spettro. Io

sinistro del lungo corridoio – non so chiamarlo altrimenti – e

di fuoco che altro non potevan essere che strane

turbato. ¶ — Ah! gli occhi non mi hanno ingannato! – ripetei

Calmati, amico mio.... noi non siamo moralmente in istato

tu ad un’allucinazione? ¶ — Non so.... osserviamo meglio. ¶ E

non seppi volere o non potei.” ¶ Seguiva la firma

mia scoperta, anch’egli non seppe che dire. ¶ — Che

alla nostra viva curiosità non doveva venire certamente così

originale zio di Edoardo. ¶ Non eravamo noi dunque i

in ottimo stato, ma non così la seconda, cioè

Edoardo. ¶ Ma osservandola bene non potei a meno di

di venirne a capo. ¶ — Non chiedo di meglio. ¶ — Cominciamo

di luce che cerchiamo.... ¶ — Non ci balzi fuori quando

racconto delle guide, forse?.... non sappiamo; un anonimo abitatore

Il pozzo! il pozzo! non comprendi dunque? ¶ — No. ¶ — Ma

conosci il vecchio proverbio.... ¶ — Non è il momento di

umana prudenza o debolezza non seppi volere e non

non seppi volere e non potei completamente.” ¶ — E non

non potei completamente.” ¶ — E non manca di consacrarle con

tutta la nostra scoperta, non ne sappiamo nulla più

un buco, un pozzo.... ¶ — Non ti pare? ¶ — Chiarissimo. E

ne aveva egli?.... perchè non ha lasciato, liberamente, una

natura.... dirò così.... che non importi la sua conoscenza

nelle nostre ricerche.... ¶ — Cioè? ¶ — Non parliamone a nessuno.... seguiamo

Gelosia di scopritori! ¶ — Sicuramente. Non si sa mai.... ¶ — Speri

qualche tesoro? ¶ — Chissà? se non d’oro, di qualche

muro si apriva una non larga nicchia, che un

questo antico uscio ora non esistevano che i cardini

riserbava la sorte bizzarra?... ¶ — Non ti aveva detto, – esclamò

Allora ordinai la navicella (non posso che chiamarla così

sapete, voi, che io non anelo altro, che mi

vedute!... emozioni forti.... e non mi dite nulla!... ¶ — Amico

è troppo tardi! Noi non abbiamo pensato che a

Tanto più poi che non crediamo sia cosa da

voi.... ¶ — Siete matto! – gridai, – non vedete che ormai è

sanguigni sulle pareti liscie, non venate da una scalfittura

secca come essa era – non avevamo pensato d’inumidirla

improvviso ristretto tanto da non lasciar procedere la cesta

occhi istintivamente, quasi per non uscire dal dolce sogno

la voce di Edoardo. ¶ — Non sogno?... sono desto?... sono

luce diffusa, quale io non aveva mai veduta l

contorni delle cose. Io non distingueva nulla di preciso

vivissimo. ¶ — Dove siamo? – mormorai. ¶ — Non so... – mi rispose la

la voce di Edoardo, – non comprendo.... galleggiamo! ¶ — Galleggiamo? ¶ — Sì

magnificamente respirabile.... il che non è poco. ¶ — È vero

discreta illuminazione. ¶ — Della quale non riesco a comprendere la

a comprendere la fonte. ¶ — Non importa, per ora. Con

questo è vero.... e non lo nego affatto. ¶ — Noi

è perfettamente logico.... ma non è men vera e

questa situazione piuttosto.... imbarazzante! Non ti pare? ¶ — Purtroppo. ¶ — Dunque

gli eventi! ¶ — Proprio così. ¶ — Non abbiamo del resto troppo

cosa? ¶ — Che l’avventura non andrà a finir male

male! ¶ — Cosa dici? ¶ — Mah! non saprei. È come un

Quando la scienza non può arrivare alla spiegazione

vedendomi. ¶ Dopo siffatto riconoscimento non ci rimaneva che gettarci

desolato. ¶ — Mi annoio! ¶ — Ah! ¶ — Non mi credi dunque? ¶ — Altro

perdita da me subita.... ¶ — Non so nulla! tu lo

Grazie. Ma tu ancora non sai una cosa.... ¶ — Ti

è nientemeno che.... indovina. ¶ — Non saprei. ¶ — Un castello! ¶ — Un

monumento storico prezioso, adunque. ¶ — Non credo. Interessante certo.... pieno

di leggende.... ¶ — Speriamo che non sia abitato dagli spiriti

zio? ¶ — Precisamente. ¶ — L’idea non è disprezzabile. ¶ — Che ne

nostra Parigi invernale!... ¶ — Essa non è, pel momento, che

bel paese, al quale non mi avvicinava senza una

A Turras. ¶ — Ma come? – non avevano potuto a meno

con entusiasmo! A me non resta che venir con

del resto anche noi non conosciamo neppure di vista

Bene! benissimo! di meglio non avrei potuto mai sognare

parole, quasi temesse di non arrivar in tempo ad

con un sorriso. Perchè non lasciarlo dormire in pace

esclamò il buon alpigiano, – non mi era sbagliato.... Il

Dite pure mezzo matto.... non me ne offendo, – mormorò

e maestoso, un gigante! Non parlava mai con nessuno

Sempre solitario e pensieroso.... Non faceva, bisogna dirlo, male

di Diavolo? ¶ — Pare. ¶ — Eh! non c’è male. Tutto

è male. Tutto ciò, non si può negare, è

volto a me. – E non ti sembra meriti la

mai nulla. Nel Castello non fu più trovato. Fu

guida, che fino allora non aveva parlato, – fece anzi

secchie.... Niente. il fondo non s’è arrivati a

ad aspettarne il tonfo, non lo sentirete mai. Il

ma le sapranno lassù, non dubitino! Tanto più che

viaggiatori che arrivan là non mancano mai di andare

Il mio caro Edoardo non riusciva a nascondere, assiso

io, in quell’istante non era animato che da

gorgogliava – amici!... muoio... muoio.... non ne posso più.... aiuto

me più calmo. ¶ — Dio!... non comprendete? Ah!... – e ci

cacciò avidamente in bocca. ¶ Non potemmo trattenerci dallo scoppiare

rudere. ¶ Era essa una non grande apertura nel muro

tendessimo attentamente l’orecchio non ci fu possibile mai

veduto, il vecchio maniero non presentava soverchia ricchezza di

Edoardo – quel buon Malin non era poi stato uno

di sapore medioevale, ma non meno interessante. ¶ Pare che

in una certa epoca non ben precisata il Castello

solita coppia dei tanti non meno soliti drammi medioevali

Cosa avvenisse in seguito non si sa bene.... ma

castello da dramma romantico non riesco ancora a comprendere

volte il mio amico. ¶ — Non te ne ha mai

drammatiche. ¶ Fra queste una non posso trascurare di far

abissi infernali!....Il paese non c’era più: neppure

umana prudenza o debolezza non seppi volere o non

ma dove trovarla? ¶ —Trovarla? non c’è da trovarla

d’alberi, delle tavole.... ¶ — Non importa. ¶ — Come non importa

tavole.... ¶ — Non importa. ¶ — Come non importa? ¶ — No, guarda là

tu scienziato, dottore, naturalista, non hai mai posto mente

a meno di tagliarli. ¶ — Non ti comprendo. ¶ — Guarda bene

barca? ¶ — Proviamo. ¶ — L’idea non è cattiva.... Purchè possa

a smuoverla, la cosa non ci fu difficile, perchè

tutto. ¶ — Permettimi dirti che non ti comprendo. ¶ — Una fede

Kalika. che spero di non riveder mai più.... o

e palpitai. ¶ Ormai ella non avea più altri che

altri che me: ella non avea più patria, non

non avea più patria, non più parenti, non altri

patria, non più parenti, non altri amici: non avea

parenti, non altri amici: non avea che me, suo

nostra terra. ¶ — Che cosa? ¶ — Non la indovini? ¶ — Ma non

Non la indovini? ¶ — Ma non saprei.... ¶ — È semplicissimo. L

sotto la superficie terrestre. Non siamo più nell’assenza

andrebbe benone, se disgraziatamente non avessimo dimenticato un’altra

perduto l’abitudine. ¶ — Ebbene, non t’inquietare. ¶ — Hai forse

ma ne mangeremo presto, non dubitare. ¶ — Ma intanto? ¶ — Intanto

ben conosce. ¶ Fortunatamente essa non aveva perduto – malgrado la

ora! – esclamò Edoardo, – almeno non arriveremo in patria completamente

rispose: ¶ — Una cosa che non ci attendevano.... siamo fermi

cosa ci preoccupò. ¶ — Purchè non si finisca per restar

alle spalle. ¶ — L’acqua non ha fondo, – mormorò. ¶ — O

fondo, – mormorò. ¶ — O dunque?... ¶ — Non riesco a comprendere questa

amico, la cui calma non si smentì neppure in

essa la nostra barca, non si decidan a rimettersi

bisogna pure riconoscerlo, finora non ha fatto che venirci

durò il nostro sonno? ¶ Non saprei precisarlo. ¶ Ricordo che

per afferrarmi ad Edoardo.... ¶ Non lo sentii più presso

Ove siamo dunque? – mormorai. ¶ — Non lo vedi? in una

altri uomini della terra, non per i nostri occhi

barca che poco mancò non mandasse Edoardo a capofitto

espressiva e pittoresca ma non tale da permettermi di

riaprire gli occhi ma non vi riuscì. ¶ Siccome mi

di metri da noi. ¶ — Non distingui nulla, tu – esclamò

tu – esclamò egli. ¶ — Ma.... non saprei. ¶ — Il mare! ¶ — Come

pieno mare! ¶ — Diamine! ¶ — Oh, non importa! purchè si esca

più celeri il cammino. ¶ Non passò molto che fummo

svegliati, guarda.... ¶ Ma Kamelia non rispondeva. ¶ Ella pareva insensibile

sul suo cuore. ¶ Esso non batteva più. ¶ Gettai un