Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

non ancora…». ¶ «Allora, perché non finiamo di parlare a

psicofisico di Bertone. Lei non sembrò notarlo. «Se vuole

commissario, mentre la Moraes non batté ciglio: forse c

contradaiolo del Palio, e non capiva cosa ci fosse

ammazzare un toro, ma non lo disse a Mafalda

sapere che la signora non era più fidanzata da

sotto, sapeva benissimo che non era vero. Povero zio

alla stregua del vino, non se la passava bene

a dargli problemi seri. Non era ancora vecchio, ma

lei a proporlo. Bertone non avrebbe mai osato. ¶ «Vitaliano

in questo Fondo Pacheco?». ¶ «Non so di preciso. Per

rimasto a Siviglia Natoli?». ¶ «Non lo so. Vedi, Flavio

che sono stati assassinati…». ¶ Non era triste. Incredula. ¶ «Scusa

triste. Incredula. ¶ «Scusa, Flavio, non riesco proprio a immaginare

sulla sorprendente sensazione – se non di allegria, almeno di

fronte alle difficoltà lui non sapeva reagire. Perduta Giuliana

questa sua meschina arrendevolezza non lo faceva sentir meglio

base delle sue sensazioni. Non sapeva cosa ne sarebbe

cosa ne sarebbe uscito, non sapeva perché si stava

gusto. Il Fondo Pacheco non era facilmente consultabile. Occorrevano

Niente. ¶ E certo, Bertone non capisce niente. Non capisce

Bertone non capisce niente. Non capisce un’acca di

un’acca di Estetica. Non sa nulla di Foucault

Cohen e compagnia bella. Non sa niente di Velázquez

dell’arte in generale. Non capisce le lingue, a

gliel’aveva suggerito: «Perché non resti un altro giorno

sua ex moglie, Bertone non aveva mai pensato ad

il resto, ma lui non si era neppure emancipato

prefiggersi degli obiettivi. ¶ Lui non faceva niente di tutto

facendo bene attenzione a non farsi sfuggire frasi a

alta. Aveva deciso che non avrebbe rivolto mai più

gelata perché il miscelatore non funzionava, si era scolato

far incazzare Bertone. ¶ «Senta, non faccia finta di non

non faccia finta di non capire l’italiano. Lei

cera. Se il patibolare non avesse accettato i soldi

per Yeoshua Schilton. Natoli non era andato da solo

e le date, ma non gli dicevano nulla, a

documenti. A che pro? Non era né un biografo

Pacheco? ¶ Il commissario proprio non capiva. Si ripromise di

maresciallo!». ¶ Il patibolo vivente non batté ciglio. Richiuse il

sentiva più leggero, e non solo perché aveva appena

Ma prima ancora, per non sbagliare, doveva procurarsi una

di sudore. Al sole non si poteva stare. C

fuori. ¶ Il commissario indugiò non poco. Non voleva entrare

commissario indugiò non poco. Non voleva entrare subito, anche

entrare subito, anche perché non sapeva cosa chiedere. Ci

di meditare un po’. ¶ Non lo riconobbe subito. ¶ Aveva

giacca color cachi, nonostante non tirasse un filo di

enigmatico e bellissimo. Ma non sapeva né come né

Quell’immagine riflessa, semplicemente, non sarebbe possibile nella realtà

e tutti gli altri, non c’è dubbio! ¶ Eppure

conclusione tanto clamorosa da non poter essere rivelata. ¶ Cosa

al numero 615 o 561, Bertone non se lo ricordava proprio

così intensamente che adesso non ne poteva proprio più

il pittore Velázquez, che non doveva aver gradito quel

era sentito energico come non gli capitava da mesi

dottoressa – addirittura parlava italiano – non era in ferie, si

denunciava il disperato e non riuscito tentativo dell’architetto

con la dottoressa Moraes. Non è in vacanza. Mi

avviò, ben contento di non dover più interloquire con

a se stesso che non avrebbe manifestato più in

gambe lasciando intuire che non c’era un centimetro

del suo corpo che non fosse all’altezza. ¶ «Le

A Roma! E lui non l’aveva mai incontrata

spiegato al telefono, io non avrei nessun titolo per

almeno per il momento non l’avrebbe cacciato. ¶ «La

sono qui a Madrid non è chiara neppure a

dispiace darle questa notizia. Non ho voluto dirglielo al

la morte del professore. Non ci sono altri indiziati

sono altri indiziati. Ribonskij non aveva un alibi, ma

bisogno di chiedere, ma non sapeva come chiederlo. Che

capito ben poco. Ma non è questo il punto

vita di Velázquez? Decisamente, non era il suo mestiere

periodo dal 1656 al 1660. Insomma, non si accontentava delle riproduzioni

ha detto lei. Lui non era uno specialista. I

donna lo guardò incuriosita. «Non lo so, commissario, davvero

davvero. Vitaliano diceva e non diceva…». ¶ Pausa. ¶ «Anche per

trovò preso in contropiede. Non era omosessuale, Natoli? O

faccia uno sforzo. Natoli non le ha mai confidato

finse di ignorarlo per non interromperla. ¶ «Vede, commissario, i

a dispetto del nome non era parente del pittore

perse la causa perché non poté dimostrare nulla in

dimostrare nulla in quanto non aveva le prove». ¶ «Ed

della storia». ¶ «Tutto qui? Non le ha raccontato altro

indelicato e che Mafalda non aveva gradito quella palese

Bertone corse ai ripari. ¶ «Non si offenda, dottoressa, mi

sono il primo a non capirci niente. Vorrei tanto

il professor Natoli. Personalmente, non credo alla colpevolezza di

conosciuto, Diego, e proprio non riesco a immaginarlo come

è molto interessante ma non so come fare perché

cerca. Le assicuro che non è affatto divertente». ¶ Mafalda

commissario con dolce pazienza. ¶ «Non so cosa cercasse Vitaliano

se lo avesse trovato. Non me l’ha mai

Quel viaggio a Madrid non aveva alcun senso, quel

alcun senso, quel colloquio non aveva senso… Era meglio

Ha già mangiato?». ¶ «No, non ancora…». ¶ «Allora, perché non

luogo, visto che Natoli non aveva nemici noti e

in tragedia risulta incongrua, non rimaneva che insistere con

piena. Ma signori miei, non l’avete fatto. E

avete fatto. E perché non l’avete fatto?». ¶ «Si

condizioni psico-fisiche disperate, non considerando che un uomo

la conditio sine qua non in simili casi delicati

Ecco fatto. ko. ¶ Bertone non ribatté niente, anche perché

alla lettera, era vero. Non c’era niente da

Alvarino, dal canto suo, non sapeva neanche cosa fosse

nodo della cravatta per non essere costretto a guardare

questa conclusione». ¶ Ad Alvarino non pareva vero di assistere

in possesso degli inquirenti non erano tali da consentire

un pedinamento che, purtroppo, non è stato in grado

suo amante Natoli Vitaliano, non ha retto il peso

opportunamente che l’attore non era stato in grado

estingue il reato e non c’è ragione di

le tenga per sé. Non stiamo scrivendo un romanzo

lei dovrebbe sapere. Purtroppo, non so il motivo, né

di vista squisitamente professionale, non è affatto lucida». ¶ Ora

presenza alla conferenza stampa non sia gradita. A guardarvi

senza eccessiva fatica… Ma non vi preoccupate, non verrò

Ma non vi preoccupate, non verrò. Non ho nessuna

vi preoccupate, non verrò. Non ho nessuna intenzione di

ai vostri preziosi consigli. Non mi resta che porgere

buongiorno». ¶ 12 ¶ Madrid, venerdì 4 agosto 2006 ¶ Non ne poteva più dell

quella mattina d’agosto non c’era molto traffico

passeggero. Ma il passeggero non confermava nulla: era una

al museo del Prado: non per guadagnare di più

donna che amava, e non una specie di ritirata

di Jacopo Bassano. Per non parlare del deliquio alla

naturalmente, Velázquez… ¶ Ma Giuliana non era lì con lui

lui e il commissario non era un turista come

contrario di Giuliana, Bertone non era un appassionato d

provare un brivido che non era attribuibile solo all

poi andò a leggere. ¶ Non senza un sistema sottile

quadro volge il retro; non è percepibile che il

quella squisita cortesia. ¶ Velázquez non è l’unico nel

il cane mezzo addormentato, non sembrano curarsi del nuovo

sguardi: pare impossibile che non ci sia un prosieguo

quadro misterioso di cui ¶ non è percepibile che il

vediamo soltanto questo rovescio, non sappiamo chi siamo, né

ardua da collocare, poiché non emana da alcun luogo

da alcun luogo se non da uno spazio che

essa sia interno… Ma non è un quadro: è

oscuri quanto appassionati. ¶ Bertone non poté fare a meno

dei libri di Natoli. Non ci aveva capito granché

naturale, ma di certo non gli era sfuggita la

magnetica insieme. ¶ Quello specchio non l’aveva dipinto Velázquez

anche in pieno inverno. Non gli dispiacevano gli appostamenti

mattino e da ore non succedeva niente. Ribonskij non

non succedeva niente. Ribonskij non aveva dato segni di

ha dormito vestito o non ha dormito per niente

L’ispettore, stavolta, annuì. Non per convinzione, ma per

tromba delle scale e non ha visto nessuno. Ora

tratteneva il respiro per non disturbare i pensieri del

ricordo che fuori ancora non era buio». ¶ Fece una

di più. L’assassino non poteva saltare fino a

sì. È rischioso, ma non difficile, basta tenersi ai

Terracciano. A quell’ora non c’era nessuno. L

la finestra…». ¶ «Abbiamo controllato. Non c’è stata effrazione

è stata effrazione, ma non serviva forzare la finestra

No, se l’assassino non è lui. Perché se

Perché se l’assassino non è lui, come penso

e travagliata gestazione. ¶ «Commissario, non è possibile! Se l

aspettato che sulle scale non ci fosse nessuno, è

di chiudere a chiave! Non è sicura di averlo

altra sera, dunque ancora non possiamo provare che qualcuno

però… mi scusi, ma non abbiamo nessuna prova!». ¶ E

stronzo. ¶ «Hai ragione Pizzo. Non abbiamo nessuna prova. È

quel mattino romano che non presagiva nulla di buono

fisso, allora!». ¶ L’ispettore non capiva proprio perché non

non capiva proprio perché non suonavano il campanello e

Suonò il campanello. Ribonskij non rispondeva. Suonò ancora una

da qualche condomino… ¶ Ma non fu necessario. Bastò appoggiare

gradini consunti e posti, non si sa perché, ad

iniziali D.R. Ma non ci fu bisogno di

interruttore, ma la luce non si accese. ¶ «Ribonskij! Ribonskij

con i piedi a non più di dieci centimetri

a effetto, mentre Bertone non disse niente. Contemplò per

verso piazza degli Zingari. Non c’era nessuno, tranne

polizia a controllare, tanto non avrebbero trovato nulla. ¶ Salì

un unico informe groviglio. Non c’era nient’altro

la tirò a sé. Non c’era lucchetto e

allora si accorse di non aver indossato i guanti

glielo avrebbe impedito. Ma non era arrivato ancora nessuno

l’inclinazione della testa non era tale da rivelare

al gancio. ¶ «Che casino, non ha retto al rimorso

l’avessero impiccato?». ¶ Pizzo non capì, o forse non

non capì, o forse non volle capire. Si limitò

il soprannome di Tabasco – non sapeva ancora cosa avrebbe

più complessa, che Ribonskij non aveva affatto ammazzato Natoli

errore evidente, marchiano… adesso, non siamo più in grado

peggio, ben sapendo di non avere in mano uno

Valentini, ma Diego Ribonskij non aveva alcun movente per

sembrava che la faccenda non lo riguardasse. ¶ Passarono pochi

In primo luogo, Ribonskij non aveva un alibi e

guardarlo. ¶ «Formello?». ¶ «Sì, Pizzo! Non possiamo andare a Formello

per lui, in fondo, non aveva importanza perché quella

Per loro Las Meninas non è altro che l

del potere della pittura. Non c’è nessun rompicapo

il soggetto del quadro non esiste, perché lo spettatore

Mi dispiace, commissario, di non poter essere più chiaro

da centodieci e lode! ¶ «Non si offenda, commissario. La

è cascato dentro e non ne è più uscito

auto sulla Cassia Bis. ¶ «Non possono. Non direttamente. È

Cassia Bis. ¶ «Non possono. Non direttamente. È solo una

e inutile. D’Amico non gli piaceva. L’abbinamento

di questa contesa?». ¶ Ovviamente, non attese la risposta. ¶ «Fu

del quadro (quello che non vediamo) e poi ci

dire che noi spettatori non siamo l’oggetto degli

Sì, certo!». ¶ A Bertone non gliene importava più nulla

di D’Amico. Bertone non vedeva l’ora di

era contadino?». ¶ «No, medico». ¶ Non c’era verso. Qualsiasi

più di cento chili. Non sarebbe stato dignitoso per

di aver sbagliato mestiere. Non gli stava simpatico nessuno

il più giovane e non aveva esperienza. Quel commissario

muto, triste e cornuto, non gli andava proprio a

meno tristi, ma certo non più simpatici. ¶ Quella mattina

Il tono dell’ispettore non era quello solito, di

la voce di Pizzo non faceva presagire nulla di

nel petto. Sapeva che non avrebbe trovato il commissario

in divisa?». ¶ La domanda non aveva senso e così

senso e così Lazzaroni non rispose niente ma allargò

ma allargò le braccia. ¶ «Non fa niente. Quanto ci

cambiarti?». ¶ Stavolta doveva rispondere. ¶ «Non lo so, venti, venticinque

delitto di Vitaliano Natoli. Non so perché, ma lo

sotto le ginocchia che non aveva mai provato in

fatto la revisione…». ¶ Pizzo non lo fece finire, aveva

Ribonskij…». ¶ «Il frocio». ¶ Cacace non aveva resistito a puntualizzare

dietro senza farti scoprire. Non lo devi mollare mai

la frase che Lazzaroni non avrebbe voluto sentire. ¶ «Vai

Emanuele Filiberto sicché Lazzaroni non poté vederne l’espressione

più difficile del previsto, non perché Ribonskij andasse troppo

fare tre chilometri. E non era per colpa del

volesse entrare, ma che non ne avesse la forza

sul suo People 125. Lazzaroni non ne poteva più di

finestre al secondo piano non trapelavano suoni, né si

Alle dieci in punto, non era ancora del tutto

due occhi spenti che non vogliono più vedere il

ora fa e ancora non si era visto nessuno

e il giovane agente non si fece pregare. ¶ «È

entrato alle 19 e 20 e non è più uscito. Non

non è più uscito. Non ha mai aperto le

lusso. In ufficio, ormai, non si poteva più e

della stazione, la cassiera non ricorda di averti visto

Lello ha detto che non avevate un vero e

appuntamento. Dovevate parlarvi, ma non avevate stabilito quando e

la solita routine e non un caso di omicidio

po’ più calmo. Almeno, non rantolava più. «I primi

adoravo sentirlo parlare… ma non c’era ancora niente

venuto a casa mia. Non l’avevo mai visto

Segreti? Quali segreti? Vitaliano non aveva segreti… i suoi

ne parlava, ma io non ci capivo niente… mi

via Petrarca. Guardava, ma non vedeva nulla, immerso com

graziosa ragazza cinese incinta. Non c’era neanche un

dispiaciuto è dispiaciuto, ma non fino al punto di

casa? Ma l’alibi non regge…». ¶ «Chi se ne

può darsi… ma io non ne sono convinto. È

qualcosa di più complesso. Non so che cosa, ma

persona». ¶ 6 ¶ L’agente Cipriani non ne poteva più dell

insomma, tutta questa tetraggine non è ammissibile. E che

colleghi di Vitaliano Natoli. Non aveva trovato il professor

per ripicca, finse di non sentire. ¶ Allora ripeté sillabando

men-to…». ¶ «Ho capito. Non sono sordo! Secondo piano

Bertone si guardò attorno. Non era mai stato a

L’edificio esisteva da non più di quattro anni

dicessero di preciso, Bertone non riusciva a distinguerlo. ¶ Attese

Bertone, altrettanto. Mi scusi non volevo disturbare…». ¶ «Nessun disturbo

come tutti, del resto. Non riusciamo a farcene una

Moltiplicheremo le forze, ma non riusciremo a non farlo

ma non riusciremo a non farlo rimpiangere». ¶ Giussani sembrava

di Vitaliano Natoli?». ¶ Giussani non si scompose. Si prese

sapevo. Lo sapevano tutti. Non era un mistero per

mistero per nessuno. Vitaliano non aveva nessun timore a

li ho visti insieme». ¶ «Non ha notato tra loro

volesse arrivare il commissario. ¶ «Non so che dirle. Vitaliano

quadro, o meglio no, non per il quadro…» lasciò

vis polemica. A lui non interessava il quadro in

le interpretazioni del quadro. Non condivideva l’opinione di

Snyder e di Brown… non condivideva nulla». ¶ Ancora un

mattonella preferita di Giussani. ¶ «Non credo che le tesi

materia era molto diverso, non so se capisce…». ¶ «Capisco

commissario. «Aveva un carattere… Non so se mi spiego

degli ossi duri». Bertone non lasciò passare sotto silenzio

del compianto collega. «Ma non la voglio disturbare oltre

per quella mia curiosità». ¶ «Non li ha trovati a

a casa di Natoli?». ¶ «Non posso toccarli. È la

lei pensa che Diego…». ¶ «Non lo so, professore. Vedremo

gambe. ¶ «Hai fame?». ¶ Cipriani non se l’aspettava. ¶ «Sì

commissario si sforzò, ma non riuscì ad associare quel

sono novità, chiamami pure!». ¶ «Non torna in ufficio?». ¶ «Non

Non torna in ufficio?». ¶ «Non ora, più tardi. Adesso

era la sua vita. Non c’era logica in

in quel comportamento. Soprattutto, non erano gli eventi a

buona, d’accordo, ma non tanto da giustificare quel

che la seconda porzione non fosse buona come la

la salita e questo non era un bene perché

professor Natoli… è vero?». ¶ «Non so niente, signora. Vada

passo. Al secondo piano non si vedeva nessuno. Lesse

ogni casa. Era convinto, non senza ragione, che le

erano troppo forti, evidentemente non hanno sentito il campanello

in tragedia!». ¶ Il commissario non sopportava chi si dava

Come fa a dirlo?». ¶ «Non è una cassaforte quella

Ghinassi aveva ragione. Bertone non ci aveva ancora fatto

una lavagna di ardesia. ¶ «Non ha fatto in tempo

sentito: «Zitto, cretino!». ¶ Ghinassi non si scompose. Distolse l

Finestra aperta. Grondaia a non più di due metri

Oxford, mentre la vittima non aveva figli…». ¶ «E allora

professor Natoli, era gay! Non era un mistero per

bestemmia, ma per fortuna non accadde niente. ¶ Il commissario

sete e voleva digerire. Non aveva affatto voglia di

di Ribonskij. Il magistrato non si era ancora fatto

del quadro, tanto per non perdere la bussola, era

Cola. Una Coca, subito… ¶ «Non riusciamo a trovare Diego

l’agente Crocitti. Bertone non gli rispose. Guardò in

e lode del primo non erano paragonabili ai venti

Italia, vescovo emerito di non si sa quale diocesi

Vedrai che l’alibi non regge… confesserà, vedrai». ¶ «Lo

autopsia, ma mi sembra non ci siano dubbi. L

è stato strangolato. Ghinassi non ha dubbi e Ghinassi

proprio che la vittima non avesse nemici, era una

era proprio nu sceme. Non c’erano oggetti di

i libri che certamente non costituiscono un’attrattiva per

allora che fa? Siccome non trova niente di interessante

detto che secondo lei non manca nulla». ¶ «Visto? Caro

dell’Esquilino. ¶ «Be’, se non c’è altro io

Giuliana?». ¶ Impossibile che Mostocotto non sapesse. Tutta la polizia

è diventato una larva, non combina niente di buono

gli è successo? – Come, non lo sai? Se lo

continua così… ¶ Tutti sapevano. ¶ «Non lo so, ci siamo

siamo separati». ¶ «Ah, scusa, non lo sapevo». ¶ Bugiardo, infame

fuori dalla macchina. Tognazzi non pareva infastidito, anzi era

e due caffè, ma non c’era stato verso

sottolineatura di disapprovazione che non era sfuggita a Ribonskij

Cacace era fatto così. Non gli piacevano gli omosessuali

Mi ha detto che non ne aveva voglia. Voleva

visita di qualcuno?». ¶ «No, non aspettava nessuno… nessuno… mio

a Ladispoli, era a non più di venti centimetri

d’ora. La faccenda non convince. Che hai fatto

attore, un mio amico…». ¶ «Non siamo degli imbecilli! Al

dei personaggi. Come se non bastasse, ho giocato con

le quali il romanzo non sarebbe mai arrivato a

dell’antiquario. E poi non gli piaceva girare di

suoi piedi, quasi, sembravano non toccare il marciapiede. ¶ Proseguì

abbassata di una cartoleria. Non sapeva se i due

croci?». ¶ «Aspetta, Pablo, aspetta!». ¶ «Non perdiamo tempo, per favore

Picasso capì solo che non erano complimenti. ¶ L’antiquario

Las Meninas di Velázquez. Non era una vera copia

fuga del quadro. ¶ «Adesso, non ridere, per favore. Io

ridere, per favore. Io non sono un pittore come

ha un valore scientifico, non artistico. L’importante è

versione di Las Meninas non era mica male, ma

era mica male, ma non disse niente. Aveva più

vedere, vedo. Ma se non mi spieghi, io…». ¶ Aronne

basta! È una follia!». ¶ «Non è una follia! Ogni

nella pianta di Siviglia. Non guardarmi così! Non sono

Siviglia. Non guardarmi così! Non sono impazzito! Non è

così! Non sono impazzito! Non è una coincidenza…». ¶ Lo

eccitato e commosso. Picasso non era né eccitato, né

né eccitato, né commosso. Non capiva e basta. ¶ «E

e basta. ¶ «E allora?». ¶ Non l’avesse mai detto

di polvere. ¶ «Possibile che non capisci! Il quadro è

e un po’ per non vedere la faccia allucinata

faccia allucinata dell’amico. ¶ «Non sono matto, Pablo! Io

Sono solo coincidenze…». ¶ «No! Non sono coincidenze. Se rileggi

che ho ragione!». ¶ Picasso non replicò. Non se li

ragione!». ¶ Picasso non replicò. Non se li ricordava, in

fissare la mappa, ma non gli sembrava possibile… ¶ «Ammesso

ragione. E, bada bene, non ne sono convinto. Come

un grande artista, ma non capisci niente!». ¶ Aronne aprì

pittore. ¶ «Noi, nella cripta, non dobbiamo entrarci dalla parte

cercò di respirare, ma non c’era aria respirabile

e altre cose che non ti sto a dire

Aveva fatto progressi, ma non era riuscito a risolvere

sei mesi, e ancora non si era stancato. Gli

tutto di quel ristorante, non solo la cucina ma

Giuliana lo aveva lasciato, non sopportava di mangiare da

Metauro. Si sentiva ridicolo. Non si sopportava. Aveva smarrito

che il suo superiore non si fosse trasformato in

che la crisi esistenziale non fosse degenerata fino al

Bertone tollerava con pazienza. ¶ «Non mi serve niente, grazie

commissariato dell’Esquilino. E non gli dispiaceva affatto. Si

cosmopolita di piazza Vittorio. Non metteva a fuoco nessuno

cercare di dormire. Basta, non era più possibile spendere

acqua. Anche il fegato non ne poteva più. Doveva

amato tanto, ma adesso non me ne frega più

ai Monti e, naturalmente, non trovò Giuliana, ma solo

terapeutico era finito. Bertone non doveva aspettare nessun turno

uomo. Nel senso che non era un uomo normale

che aveva sentito. Ma non stette a guardarlo. Era

di Paolo D’Amico. Non era ancora padrone di

erano intorpiditi. Per esempio, non pensò al fatto che

pensò al fatto che non sarebbe uscito vivo da

era ancora là dentro. Non era uno studio quello

sue condizioni, il commissario non riusciva a far nulla

Ribonskij, poi Yeoshua Schilton. Non c’è che dire

spaventato Mengele. Ma Bertone non aveva niente da perdere

tanti altri illustri accademici, non hanno mai stabilito con

ignoranza, che l’Estetica non riesce a comprendere gli

pagine dei libri, ma non perdeva una sola parola

più oscuro della stanza, non poteva realisticamente riflettere i

spettatori della scena, come non poteva riflettere il quadro

desse del tu. Ma non era il caso. «Dipingendo

uccidere il suocero, ma non può. E la ragione

enigma la cui soluzione, non solo gli farebbe ritrovare

omonimo. Il Mazo però non riesce a risolvere l

a risolvere l’enigma. Non rivedrà più il suo

suo amante Ribonskij, ma non a lei, professor D

Lei è un idiota!». ¶ Non era un complimento, ma

senza questo idiota, lei non verrà a capo di

lama del coltello. ¶ «Continui!». ¶ «Non è stato attento a

detto prima, professore. Altrimenti non avrebbe perso tempo a

che ha capito…». ¶ Bertone non finì la frase che

gli sembrò più saggio non darlo a vedere. Chissà

che il fattore sorpresa non potesse venir buono nel

nascondere chissà quale documento. Non trovando niente, si abbandonò

In compenso, il coltello non aveva ancora fatto danni

sul capoccione del professore. ¶ Non l’avesse mai fatto

avversario. Sapeva benissimo che non gli avrebbe fatto paura

distanza. Ma D’Amico non era un attendista. Afferrò

frustata del genere, Bertone non aveva più forze né

incredulità. ¶ Poi un rantolo. «Non sono stato io a

uccidere…». ¶ Chi? D’Amico non riuscì a finire la

un’ambulanza…». ¶ Il commissario non ce la faceva più

alle sue ultime parole. ¶ «Non sono stato io a

chiese cosa significasse. Naturalmente, non lo sapeva. Ristette così

di vino e ancora non era riuscito a prendere

sicuro molto bello, ma non un capolavoro. C’erano

rise di nuovo. Ma non era una risata normale

hanno portati via loro. Non tutti, però. Te ne

il cinquantottesimo. Dicono che non faceva parte del lascito

tuo!». ¶ «Mio? E perché?». ¶ «Non capisci? Non è un

E perché?». ¶ «Non capisci? Non è un regalo! Ti

una specie di ossessione. ¶ Non temeva per la sua

della Cavalleria di Santiago non gli faceva paura. Ma

ammazzato Aronne. E questo non lo poteva sopportare. ¶ Bisognava

Le mani sanguinavano, ma non ci facevano caso. Dovevano

il tesoro di Velázquez. ¶ «Non vorrai aprirli tutti, adesso

suo. ¶ «A cosa pensi?». ¶ «Non ce la possiamo fare

Il caso Natoli-Ribonskij non era più di sua

con il quale Bertone non era mai andato d

Il professore a casa non era tornato. All’università

per riferirgli che Giussani non era a Roma e

gli rispondeva che Giussani non era a Siviglia e

di Mafalda Moraes e non si era dilungato sulla

ascoltato con molta attenzione. Non ci aveva capito molto

molto ma adesso, se non altro, aveva sposato la

offrimene una». ¶ «Ma lei non fuma, commissario». ¶ «Stasera, sì

l’enfasi, la sentenza non ammetteva repliche. Pizzo stava

in quella casa?». ¶ «Perché non ne parla con il

Sono le nove». ¶ «Lei non va dal maestro Liu

va dal maestro Liu?». ¶ «Non ho fame. Resto un

a casa anch’io». ¶ Non aveva nessuna voglia di

tornato dalla Spagna poi, non riusciva a dormire più

Bertone avesse, anche se non era ancora riuscito a

sulla capitale. Avevano sbagliato. Non pioveva, ma l’umidità

la giacca e uscì. Non sapeva bene cosa avrebbe

rischiando la sospensione, ma non gliene importava un accidente

porte di legno scuro non venissero aperte da settimane

fuggi generale. I giornali non ci erano andati leggeri

il corridoio si illuminarono. Non poteva dirsi calmo, ma

il commissario estremamente importante. Non si aspettava nulla, e

si aspettava nulla, e non sperava nulla. Il mistero

un vantaggio al quale non avrebbe rinunciato per niente

per niente al mondo. ¶ Non perse tempo a sbirciare

stimolasse una qualche riflessione. Non doveva avere fretta. Nessuno

stanislavskijano quanto si vuole, non sarebbe mai stato capace

sentì un idiota perché non aveva pensato a portare

tela bianca strappata. Natoli non dipingeva e allora che

di secondi. Si bloccò, non solo perché cominciava a

Bertone, ormai in trance, non c’erano più dubbi

Ma era solo, purtroppo. Non gli restava che calmarsi

Nella ricostruzione di Natoli non c’era nessun oggetto

tela e del cavalletto. Non era uno sbaglio. Bertone

in persona. ¶ Per poco non gli venne un coccolone

con cura da Natoli, non rifletteva né l’osservatore

si possa immaginare. ¶ Bertone non sarebbe mai riuscito in

occhi e seppe di non essere morto solo per

spinale perché il corpo non se lo sentiva più

rumore, ma i comandi non rispondevano. Il corpo era

corpo era paralizzato, ma non completamente insensibile. Un milione

scura del suo aggressore. Non riusciva a metterlo a

l’enigma di Natoli, non aveva bisogno di vedere

di Alberto Giussani. ¶ Ma non era un uomo. Nel

della fantasmagorica trombata che non c’era mai stata

fuori dalla doccia perché non voleva congelarsi e perché

avete trovato Giussani?». ¶ «No, non ancora, ma lo stiamo

per Roma». ¶ «Magari, ma non ho prenotato…». ¶ «No hay

un posto». ¶ Affabile. Zapatero non si smentiva. ¶ «Ma no

lei capirà…». ¶ «Capisco perfettamente, non si preoccupi». ¶ Era il

in aereo?». ¶ «È uguale… non ho preferenze». ¶ «Alle due

certo dimenticato qualcosa, ma non gliene importava nulla. Le

cimiteri a-cattolici, ma non sono belli come il

Bertone annuì, mentendo, perché non lo sapeva. ¶ «Nel 1492, tutte

la profanazione della tomba non è stata un atto

la composizione dell’insieme, non sono ancora quelli della

aereo e giurare di non tornare mai più in

Se era rimasto colpito, non lo diede a vedere

uomini e una donna. Non si trattava di un

dai piedi alla testa. Non lo fecero spogliare, per

cuadro desapareció… ¶ Quale quadro? Non era per niente facile

re e della regina non è più nel laboratorio

laboratorio, e il quadro non c’è più. Un

grandi ritrattisti di Spagna, non era più sul cavalletto