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Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «Non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1837
nostri, ¶ Ma la gloria non vedo, ¶ Non vedo il
2
1837
la gloria non vedo, ¶ Non vedo il lauro e
3
1837
due fonti vive, ¶ Mai non potrebbe il pianto ¶ Adeguarsi
4
1837
il tuo passato vanto, ¶ Non dica: già fu grande
5
1837
già fu grande, or non è quella? ¶ Perché, perché
6
1837
Nessun pugna per te? non ti difende ¶ Nessun de
7
1837
i tremebondi lumi ¶ Piegar non soffri al dubitoso evento
8
1837
in guerra è spento, ¶ Non per li patrii lidi
9
1837
Per altra gente, e non può dir morendo: ¶ Alma
10
1837
ch'a danza e non a morte andasse ¶ Ciascun
11
1837
e senza pianto. ¶ Ma non senza de' Persi orrida
12
1837
fato è diverso, e non consente ¶ Ch'io per
13
1837
le bianche ali raccolga, ¶ Non fien da' lacci sciolte
14
1837
etade ¶ Questa terra fatal non si rivolga. ¶ O Italia
15
1837
verso ¶ Il meonio cantor non è più solo. ¶ Ed
16
1837
oh vergogna! udia ¶ Che non che il cener freddo
17
1837
sott'altro suolo, ¶ Ma non sorgea dentro a tue
18
1837
Si debbe, a cui non pur cure o consigli
19
1837
che per te gioia non senti, ¶ Che saldi men
20
1837
il mondo oscura. ¶ Ma non per te; per questa
21
1837
forse mirando a te non credi. ¶ Taccio gli altri
22
1837
l'altre doglie; ¶ Ma non la più recente e
23
1837
il fato ¶ A viver non dannò fra tanto orrore
24
1837
fra tanto orrore; ¶ Che non vedesti in braccio ¶ L
25
1837
moglie a barbaro soldato; ¶ Non predar, non guastar cittadi
26
1837
barbaro soldato; ¶ Non predar, non guastar cittadi e colti
27
1837
e il peregrin furore; ¶ Non degl'itali ingegni ¶ Tratte
28
1837
oltre l'alpe, e non de' folti ¶ Carri impedita
29
1837
impedita la dolente via; ¶ Non gli aspri cenni ed
30
1837
ed i superbi regni; ¶ Non udisti gli oltraggi e
31
1837
e de' flagelli. ¶ Chi non si duol? che non
32
1837
non si duol? che non soffrimmo? intatto ¶ Che lasciaron
33
1837
desti o perché prima ¶ Non ne desti il morire
34
1837
in parte alcuna. ¶ Ahi non il sangue nostro e
35
1837
il sangue nostro e non la vita ¶ Avesti, o
36
1837
cara; e morto ¶ Io non son per la tua
37
1837
tiranni suoi. ¶ Padre, se non ti sdegni, ¶ Mutato sei
38
1837
desiata madre, ¶ Diceano: oh non le nubi e non
39
1837
non le nubi e non i venti, ¶ Ma ne
40
1837
assomigli. ¶ Di voi già non si lagna ¶ La patria
41
1837
e il nostro scorno ¶ Non ha verun confine? ¶ Io
42
1837
premi; e se destarti ¶ Non può la luce di
43
1837
stai? levati e parti. ¶ Non si conviene a sì
44
1837
ardito, a che giammai non posi ¶ Di svegliar dalle
45
1837
de' numi alto consiglio ¶ Non è ch'ove più
46
1837
Qualche speranza? in tutto ¶ Non siam periti? A voi
47
1837
forse il futuro ¶ Conoscer non si toglie. Io son
48
1837
ingegno, or quando altrui non cale ¶ De' nostri alti
49
1837
le tue ceneri sante, ¶ Non domito nemico ¶ Della fortuna
50
1837
L'averno: e qual non è parte migliore ¶ Di
51
1837
ma conosciuto il mondo ¶ Non cresce, anzi si scema
52
1837
mare ¶ Al fanciullin, che non al saggio, appare. ¶ Nostri
53
1837
il pianto ¶ A te, non altro, preparava il cielo
54
1837
Torquato! il dolce canto ¶ Non valse a consolarti o
55
1837
piaggia. Al tardo onore ¶ Non sorser gli occhi tuoi
56
1837
gli occhi tuoi; mercè, non danno, ¶ L'ora estrema
57
1837
nostro mal conobbe, e non ghirlanda. ¶ Torna torna fra
58
1837
di se stesso, altri non cura? ¶ Chi stolto non
59
1837
non cura? ¶ Chi stolto non direbbe il tuo mortale
60
1837
a quest'ora uom non è sorto, ¶ O sventurato
61
1837
dal polo ¶ Maschia virtù, non già da questa mia
62
1837
mio, questa per te non era ¶ Età né suolo
63
1837
Che di fortuna amici ¶ Non crescano i tuoi figli
64
1837
i tuoi figli, e non di vile ¶ Timor gioco
65
1837
estinta. ¶ Donne, da voi non poco ¶ La patria aspetta
66
1837
La patria aspetta; e non in danno e scorno
67
1837
a cui nel petto ¶ Non si rallegra il cor
68
1837
core ¶ D'uomini ardea, non di fanciulle, amore. ¶ Madri
69
1837
il sole ¶ Ch'oggi non fa, pur consolata e
70
1837
barbarico sangue in Maratona ¶ Non colorò la destra ¶ Quei
71
1837
ai forti errori esca non porse, ¶ Negli ozi oscuri
72
1837
Obblivion dalle perverse menti ¶ Non isgombrano i fati, e
73
1837
e la matura ¶ Clade non torce dalle abbiette genti
74
1837
e se a cessar non vale ¶ Gli oltraggi lor
75
1837
il male ¶ Che riparo non ha? dolor non sente
76
1837
riparo non ha? dolor non sente ¶ Chi di speranza
77
1837
violento irrompe ¶ Nel Tartaro. Non fora ¶ Tanto valor ne
78
1837
ozi suoi spettacol pose? ¶ Non fra sciagure e colpe
79
1837
Riede natura, e il non suo dardo accusa? ¶ Di
80
1837
belve ¶ Serena adduce al non previsto passo ¶ La tarda
81
1837
Siam delle cose; e non le tinte glebe, ¶ Non
82
1837
non le tinte glebe, ¶ Non gli ululati spechi ¶ Turbò
83
1837
le stelle umana cura. ¶ Non io d'Olimpo o
84
1837
la terra indegna, ¶ E non la notte moribondo appello
85
1837
la notte moribondo appello; ¶ Non te, dell'atra morte
86
1837
i raggi al misero non sono ¶ In sempiterno? ed
87
1837
Vide, e stupì, che non palese al guardo ¶ La
88
1837
Paurose latebre Eco solinga, ¶ Non vano error de' venti
89
1837
e desolati alberghi, ¶ Le non ignote ambasce e l
90
1837
pallido il giorno. ¶ Ma non cognato al nostro ¶ Il
91
1837
tue varie note ¶ Dolor non forma, e te di
92
1837
e il fato estremo, ¶ Non la pietà, non la
93
1837
estremo, ¶ Non la pietà, non la diritta impose ¶ Legge
94
1837
corse ¶ Nostra caduca età. Non che di latte ¶ Onda
95
1837
beata prole, a cui non sugge ¶ Pallida cura il
96
1837
le membra ¶ Fera tabe non doma; e vitto il
97
1837
agli occhi miei; già non arride ¶ Spettacol molle ai
98
1837
e l'empia ¶ Sorte non fenno. A' tuoi superbi
99
1837
Supplichevole intendo. A me non ride ¶ L'aprico margo
100
1837
Il mattutino albor; me non il canto ¶ De' colorati
101
1837
De' colorati augelli, e non de' faggi ¶ Il murmure
102
1837
lira o canto, ¶ Virtù non luce in disadorno ammanto
103
1837
Visse nato mortal. Me non asperse ¶ Del soave licor
104
1837
desio, tanto dolore? ¶ E non sereno, e non intero
105
1837
E non sereno, e non intero e schietto, ¶ Anzi
106
1837
taccio, e mentre io non contendo, ¶ Che dicevi, o
107
1837
e battendo? ¶ Il cuocer non più tosto io mi
108
1837
lago. ¶ E quel di non aver goduto appieno ¶ Pentimento
109
1837
in questo cor già non oprava. ¶ Al cielo, a
110
1837
io giuro ¶ Che voglia non m'entrò bassa nel
111
1837
imago, ¶ Da cui, se non celeste, altro diletto ¶ Giammai
112
1837
celeste, altro diletto ¶ Giammai non ebbi, e sol di
113
1837
campagna ¶ Cantando vai finché non more il giorno; ¶ Ed
114
1837
disparte il tutto miri; ¶ Non compagni, non voli, ¶ Non
115
1837
tutto miri; ¶ Non compagni, non voli, ¶ Non ti cal
116
1837
Non compagni, non voli, ¶ Non ti cal d'allegria
117
1837
acerbo de' provetti giorni, ¶ Non curo, io non so
118
1837
giorni, ¶ Non curo, io non so come; anzi da
119
1837
Certo del tuo costume ¶ Non ti dorrai; che di
120
1837
La detestata soglia ¶ Evitar non impetro, ¶ Quando muti questi
121
1837
per poco ¶ Il cor non si spaura. E come
122
1837
tue chete stanze; e non ti morde ¶ Cura nessuna
123
1837
Cura nessuna; e già non sai né pensi ¶ Quanta
124
1837
speme; e d'altro ¶ Non brillin gli occhi tuoi
125
1837
gli occhi tuoi se non di pianto. ¶ Questo dì
126
1837
quanti ¶ Piacquero a te: non io, non già ch
127
1837
a te: non io, non già ch'io speri
128
1837
per la via ¶ Odo non lunge il solitario canto
129
1837
passa, ¶ E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
130
1837
e più di lor non si ragiona. ¶ Nella mia
131
1837
lasciommi in pianto. ¶ Morta non mi parea, ma trista
132
1837
In ripensar che più non vivi, e mai ¶ Non
133
1837
non vivi, e mai ¶ Non avverrà ch'io ti
134
1837
pianto, ¶ Disse, ambedue; felicità non rise ¶ Al viver nostro
135
1837
di mia negra vita, ¶ Non mel celar, ti prego
136
1837
Io di pietade avara ¶ Non ti fui mentre vissi
137
1837
mentre vissi, ed or non sono, ¶ Che fui misera
138
1837
fui misera anch'io. Non far querela ¶ Di questa
139
1837
in eterno. A me non vivi ¶ E mai più
140
1837
vivi ¶ E mai più non vivrai: già ruppe il
141
1837
infelici alcuno ¶ E rifugio non resta altro che il
142
1837
Ed erba o foglia non si crolla al vento
143
1837
crolla al vento, ¶ E non onda incresparsi, e non
144
1837
non onda incresparsi, e non cicala ¶ Strider, né batter
145
1837
Il misero mortal. Ma non sì tosto, ¶ Amor, di
146
1837
ed a questi occhi ¶ Non altro convenia che il
147
1837
per queste piagge, ove non altro ¶ Che lieti colli
148
1837
suo destino; or già non più, che a mezzo
149
1837
ti sforza: ¶ Elvira, addio. Non ti vedrò, ch'io
150
1837
ripregata a me discende, ¶ Non temuta, la morte; e
151
1837
In questo dir. Più non vedrò quegli occhi, ¶ Né
152
1837
eterno, Elvira, un bacio ¶ Non vorrai tu donarmi? un
153
1837
Grazia ch'ei chiegga ¶ Non si nega a chi
154
1837
alla morte! Ascoso innanzi ¶ Non ti fu l'amor
155
1837
mio per alcun tempo; ¶ Non a te, non altrui
156
1837
tempo; ¶ Non a te, non altrui; che non si
157
1837
te, non altrui; che non si cela ¶ Vero amore
158
1837
occhi, ¶ Ti fu: ma non ai detti. Ancora e
159
1837
il cor mio, se non l'avesse ¶ Fatto ardito
160
1837
le luci al dì. Non vissi indarno, ¶ Poscia che
161
1837
ma cotanto ¶ Esser beato non consente il cielo ¶ A
162
1837
terrena. Amar tant'oltre ¶ Non è dato con gioia
163
1837
Lice, lice al mortal, non è già sogno ¶ Come
164
1837
Questo m'accadde. E non però quel giorno ¶ Con
165
1837
col tuo sembiante. Alcuno ¶ Non l'amerà quant'io
166
1837
quant'io l'amai. Non nasce ¶ Un altrettale amor
167
1837
io ch'al morir non tremo! ¶ Ma la lena
168
1837
finalmente. Addio. Se grave ¶ Non ti fu quest'affetto
169
1837
m'avanza; ¶ S'allor non fosse, allor che ignudo
170
1837
Io mi pensai. Ma non è cosa in terra
171
1837
tuo mi farebbe. Or non aggiunse ¶ Il ciel nullo
172
1837
che a degno ¶ Obbietto non intende, o che all
173
1837
all'intento ¶ Giunger mai non potria, ben si conviene
174
1837
La vita all'uom non ha pregio nessuno, ¶ Dritto
175
1837
in ozio vive: ¶ Che non a sé, non ad
176
1837
Che non a sé, non ad altrui, la bella
177
1837
Necessità diverse, a cui non senza ¶ Opra e pensier
178
1837
pieno, ¶ Poi che lieto non può, corresse il giorno
179
1837
grave ¶ Necessità, cui provveder non puote ¶ Altri che noi
180
1837
senza tedio e pena ¶ Non adempiam: necessitate, io dico
181
1837
improba, invitta ¶ Necessità, cui non tesoro accolto, ¶ Non di
182
1837
cui non tesoro accolto, ¶ Non di greggi dovizia, o
183
1837
dovizia, o pingui campi, ¶ Non aula puote e non
184
1837
Non aula puote e non purpureo manto ¶ Sottrar l
185
1837
condotto, ¶ In se stesso non torce; al duro morso
186
1837
lui dal labbro ¶ Mai non si parte il riso
187
1837
immortale, incontro a cui non puote ¶ Vigor di giovanezza
188
1837
Vigor di giovanezza, e non la crolla ¶ Dolce parola
189
1837
di rosato labbro, ¶ E non lo sguardo tenero, tremante
190
1837
infesto ¶ A chi patria non ha. Te punge e
191
1837
Virtù del caro immaginar non perde ¶ Per volger d
192
1837
i miei detti o non intesi, ¶ Non mi dorrò
193
1837
detti o non intesi, ¶ Non mi dorrò, che già
194
1837
fia spento: ¶ Vana Diva non pur, ma di fortuna
195
1837
più far lamento ¶ Valor non mi restò. ¶ Giacqui: insensato
196
1837
restò. ¶ Giacqui: insensato, attonito, ¶ Non dimandai conforto: ¶ Quasi perduto
197
1837
novo giorno, ¶ Il cor non mi ferì: ¶ Non all
198
1837
cor non mi ferì: ¶ Non all'autunno pallido ¶ In
199
1837
dolcezza vedovo, ¶ Tristo; ma non turbato, ¶ Ma placido il
200
1837
negato ¶ Questo mio cor non è? ¶ Siete pur voi
201
1837
speme il viso ¶ Io non vedrò mai più. ¶ Proprii
202
1837
affanni ¶ L'ingenita virtù; ¶ Non l'annullàr: non vinsela
203
1837
virtù; ¶ Non l'annullàr: non vinsela ¶ Il fato e
204
1837
fato e la sventura; ¶ Non con la vista impura
205
1837
è sorda, ¶ Che miserar non sa. ¶ Che non del
206
1837
miserar non sa. ¶ Che non del ben sollecita ¶ Fu
207
1837
d'altro a lei non cal. ¶ So che pietà
208
1837
gli uomini ¶ Il misero non trova; ¶ Che lui, fuggendo
209
1837
invano, ¶ Che in voi non brilla amor. ¶ Nessuno ignoto
210
1837
intimo ¶ Affetto in voi non brilla: ¶ Non chiude una
211
1837
in voi non brilla: ¶ Non chiude una favilla ¶ Quel
212
1837
vivi, o misero, ¶ Se non concedi al fato, ¶ Non
213
1837
non concedi al fato, ¶ Non chiamerò spietato ¶ Chi lo
214
1837
il monte. ¶ Lingua mortal non dice ¶ Quel ch'io
215
1837
natura, o natura, ¶ Perché non rendi poi ¶ Quel che
216
1837
Perivi, o tenerella. E non vedevi ¶ Il fior degli
217
1837
fior degli anni tuoi; ¶ Non ti molceva il core
218
1837
stelle dell'Orsa, io non credea ¶ Tornare ancor per
219
1837
e fugge, ¶ Per invidia non già, che non mi
220
1837
invidia non già, che non mi tiene ¶ Maggior di
221
1837
fuori ¶ A persona giammai non ne fo segno. ¶ Qui
222
1837
Sospirando il mattin. Qui non è cosa ¶ Ch'io
223
1837
onde un'immagin dentro ¶ Non torni, e un dolce
224
1837
e un dolce rimembrar non sorga. ¶ Dolce per sé
225
1837
e di pensieri, ¶ Obbliarvi non so. Fantasmi, intendo, ¶ Son
226
1837
e beni ¶ Mero desio; non ha la vita un
227
1837
ch'al tutto ¶ Consolarmi non so del mio destino
228
1837
cosa sorride; invidia tace, ¶ Non desta ancora ovver benigna
229
1837
e di te forse non odo ¶ Questi luoghi parlar
230
1837
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede ¶ Questa Terra
231
1837
Ove sei, che più non odo ¶ La tua voce
232
1837
radunanze, a feste ¶ Tu non ti acconci più, tu
233
1837
acconci più, tu più non movi. ¶ Se torna maggio
234
1837
Nerina mia, per te non torna ¶ Primavera giammai, non
235
1837
non torna ¶ Primavera giammai, non torna amore. ¶ Ogni giorno
236
1837
Dico: Nerina or più non gode; i campi, ¶ L
237
1837
i campi, ¶ L'aria non mira. Ahi tu passasti
238
1837
indi ti posi. ¶ Ancor non sei tu paga ¶ Di
239
1837
i sempiterni calli? ¶ Ancor non prendi a schivo, ancor
240
1837
la sera: ¶ Altro mai non ispera. ¶ Dimmi, o luna
241
1837
Altro ufficio più grato ¶ Non si fa da parenti
242
1837
mortale. ¶ Ma tu mortal non sei, ¶ E forse del
243
1837
alcuno, alcun frutto ¶ Indovinar non so. Ma tu per
244
1837
la miseria tua, credo, non sai! ¶ Quanta invidia ti
245
1837
Quanta invidia ti porto! ¶ Non sol perché d'affanno
246
1837
più perché giammai tedio non provi. ¶ Quando tu siedi
247
1837
loco. ¶ E pur nulla non bramo, ¶ E non ho
248
1837
nulla non bramo, ¶ E non ho fino a qui
249
1837
tu goda o quanto, ¶ Non so già dir; ma
250
1837
è cotesta. ¶ Altro dirti non vo'; ma la tua
251
1837
anco tardi a venir non ti sia grave. ¶ XXVI
252
1837
tua natura arcana ¶ Chi non favella? il suo poter
253
1837
poter fra noi ¶ Chi non sentì? Pur sempre ¶ Che
254
1837
te sopportai; ¶ Quasi intender non posso ¶ Come d'altri
255
1837
intesi, ¶ Timor di morte non mi strinse il petto
256
1837
Quindi più sempre divenir non vede; ¶ Maggior mi sento
257
1837
tu movi, ¶ Quale affetto non cede? ¶ Anzi qual altro
258
1837
qual altro affetto ¶ Se non quell'uno intra i
259
1837
all'uman core. ¶ Pregio non ha, non ha ragion
260
1837
core. ¶ Pregio non ha, non ha ragion la vita
261
1837
ragion la vita ¶ Se non per lui, per lui
262
1837
Solo per cui talvolta, ¶ Non alla gente stolta, al
263
1837
gente stolta, al cor non vile ¶ La vita della
264
1837
Questa vita mortal, fu non indegno; ¶ Ed ancor tornerei
265
1837
Per lo mortal deserto ¶ Non venni a te, che
266
1837
queste nostre pene ¶ Vincer non mi paresse un tanto
267
1837
seria cura ultimo obbietto ¶ Non fosti tu? quanto del
268
1837
Ch'io di te non pensassi? ai sogni miei
269
1837
belle ¶ Altre il mondo non ha, non han le
270
1837
il mondo non ha, non han le stelle. ¶ Nasce
271
1837
fanciulla, ¶ Dolce a veder, non quale ¶ La si dipinge
272
1837
e sapiente in opre, ¶ Non in pensiero invan, siccome
273
1837
morir si sente: ¶ Come, non so: ma tale ¶ D
274
1837
chiamò s'indi giammai ¶ Non rilevasse il fianco, ¶ Né
275
1837
Nell'immenso universo, e non l'avanza, ¶ Se non
276
1837
non l'avanza, ¶ Se non quella del fato, altra
277
1837
volgo ingrato ¶ Ricompensar tentai, ¶ Non tardar più, t'inchina
278
1837
Nel mio sangue innocente ¶ Non ricolmar di lode, ¶ Non
279
1837
Non ricolmar di lode, ¶ Non benedir, com'usa ¶ Per
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1837
alcun tempo ¶ Sperar, se non te sola; ¶ Solo aspettar
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noi di cari inganni, ¶ Non che la speme, il
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per sempre. Assai ¶ Palpitasti. Non val cosa nessuna ¶ I
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gener nostro il fato ¶ Non donò che il morire
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ed erinni! E mai non sento ¶ Mover profumo di
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vie cittadine, ¶ Ch'io non ti vegga ancor qual
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mio. Così nel fianco ¶ Non punto inerme a viva
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estima. ¶ Or questa egli non già, ma quella, ancora
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sua stessa beltà, donna non pensa, ¶ Né comprender potria
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pensa, ¶ Né comprender potria. Non cape in quelle ¶ Anguste
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pensiero, ¶ Potesti, Aspasia, immaginar. Non sai ¶ Che smisurato amor
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vita un dì: se non se quanto, ¶ Pur come
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disparir. Tu vivi, ¶ Bella non solo ancor, ma bella
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spento: ¶ Perch'io te non amai, ma quella Diva
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finch'ella visse, ¶ Ingannato non già, ma dal piacere
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nido onde ti parti, ¶ Non tornerai. L'aspetto ¶ De
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tuo destin, sospira. ¶ Mai non veder la luce ¶ Era
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orizzonte, ¶ Dileguarsi così quasi non sorta, ¶ E cangiar con
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strade, almen la meta ¶ Non ci prescriver lieta? anzi
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Giapeto il seme. ¶ Ghiande non ciberà certo la terra
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terra ¶ Però, se fame non la sforza: il duro
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sforza: il duro ¶ Ferro non deporrà. Ben molte volte
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caro ¶ Sangue de' suoi non asterrà la mano ¶ La
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Volta né Davy ¶ Lei non cancellerà, non Anglia tutta
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Davy ¶ Lei non cancellerà, non Anglia tutta ¶ Con le
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la face del dì non vengon meno. ¶ Queste lievi
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quegli odii in pace ¶ Non valser gl'intelletti e
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L'inclita schiatta, e non varrà, quantunque ¶ Saggio sia
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Più gravi, intera, e non veduta innanzi, ¶ Fia la
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Sarà, quant'altri immaginar non osa, ¶ Il cammino, anzi
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alto artificio a contemplar, non prima ¶ Vede perfetta, ch
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Emendar, mi cred'io, non può la lieta ¶ Nonadecima
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o la nona, e non potranno ¶ Più di questa
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proprio nome il ver, non altro in somma ¶ Fuor
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in qualsivoglia tempo, ¶ E non pur ne' civili ordini
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del secol mio: che, non potendo ¶ Felice in terra
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riviste e da gazzette ¶ Non dichiarato, il civil gregge
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mai d'un punto ¶ Non sien diversi! E di
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affetti tuoi. Di lor non cura ¶ Questa virile età
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val? Materia al canto ¶ Non cercar dentro te. Canta
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corso ¶ Contrario imprendo, per non dubbi esempi ¶ Chiaro oggimai
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al secol proprio vuolsi, ¶ Non contraddir, non repugnar, se
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proprio vuolsi, ¶ Non contraddir, non repugnar, se lode ¶ Cerchi
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secolo i bisogni omai non penso ¶ Materia far; che
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mezza la via ¶ Lor non si desse in pria
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pene ¶ Maggiori sempre, e non più dato il bene
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Orfane ancor gran tempo ¶ Non resterete; che dall'altra
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la bella ¶ Giovinezza sparì, non si colora ¶ D'altra
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T'abbian fra sé. Non io ¶ Con tal vergogna
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alma generoso ed alto, ¶ Non chiama sé né stima
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Persona infra la gente ¶ Non fa risibil mostra; ¶ Ma
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vero uguale. ¶ Magnanimo animale ¶ Non credo io già, ma
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il ciel tutto ignora, ¶ Non pur quest'orbe, promettendo
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radice ¶ Avranno allor che non superbe fole, ¶ Ove fondata
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a cui ¶ L'uomo non pur, ma questo ¶ Globo
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qual nebbia, a cui non l'uomo ¶ E non
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non l'uomo ¶ E non la terra sol, ma
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il cor m'assale? ¶ Non so se il riso
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suo piè quasi calpesta. ¶ Non ha natura al seme
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altra è la strage, ¶ Non avvien ciò d'altronde
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Sotto il fascio mortal non renitente ¶ Il tuo capo
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tuo capo innocente: ¶ Ma non piegato insino allora indarno
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Al futuro oppressor; ma non eretto ¶ Con forsennato orgoglio
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sede e i natali ¶ Non per voler ma per
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le frali ¶ Tue stirpi non credesti ¶ O dal fato
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io, ma di rifarla ¶ Non vi cal, soggiungea, quand
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n'agghiacciava; e ancor non m'assicuro. ¶ MELISSO ¶ E
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campo. ¶ ALCETA ¶ Chi sa? non veggiam noi spesso di
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fu vista mai se non in sogno. ¶ XXXVIII ¶ FRAMMENTO
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si ferma giammai, se non la spene. ¶ Ecco turbar
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crescea tanto, ¶ Che più non si scopria luna né
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che immaginar l'alma non osa. ¶ Ella dal lampo
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altri iddii ¶ La mente non prometta. ¶ Ecco pria che
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dal comune errore, ¶ Patir non sosterria, ¶ Né porrebbe al
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Ma stolto è chi non vede ¶ La giovanezza come