Alberto Moravia, Il letto sul tetto, 1950

Il gusto delle canzonature non l’ho mai avuto

ho mai avuto e non capisco come si possa

i denti del giudizio non spuntano mai e rimangono

cameriere, a via Arenula. Non si direbbe vedendolo, dietro

è un diavolo e non si può mai sapere

Severino invece, alle donne non piaceva e nella vita

piaceva e nella vita non aveva che la cassa

le burle. Pianetta, però, non si era accorto dell

antipatia di Severino; e non soltanto gli presentò la

fingere l’amicizia che non provava, ogni volta che

dire che il matrimonio non sarebbe stato felice. ¶ Intanto

sulla via Ostiense, a non grande distanza dal porto

famosa camera da letto. Non era un gran che

e i cuscini. Severino non faceva che elogiare questi

convulso, accanito; come se non si fosse trattato di

pavimento." Io subito protestai: "Non ci sto". "E perché

dava sui nervi, perché non si rendeva conto che

malvagità; e anche perché non si accorgeva che il

luogo e il momento non erano adatti per fare

che, ad un tratto, non potei tenermi dal dirgli

dal dirgli: "Ma piantala... non ti vergogni?... siamo in

finalmente che con me non c’era nulla da

rassegnato: "E va bene, non facciamone nulla". Rodolfo, il

Rodolfo, il barista, che non so perché, aveva accettato

che ero scemo e non capivo lo spirito. ¶ Al

la sua burla e non pensai che agli sposi

Pianetta era povero e non poteva pagare. Severino fece

riportate indietro quella roba". Non mi risposero: avevano scavalcato

di Severino: "Ma piantala... non far lo scemo". ¶ "Lo

le imposte della finestra. Non c’erano persiane e

ombrello. Spalancavano gli occhi, non capivano, e poi vidi

Severino a questo punto non poté trattenersi e questa

sul materasso, per terra, non è vero, Pia?". In

e lei pareva che non volesse e si vergognasse

paese; e da allora non abbiamo saputo più nulla