Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

attrite! Oimè, forse che non me gli ha tutti

facessivo il vostro debito, non sarebbe tanta copia di

di malfattori! Forse che non l’ha tutti presi

avuto quel ladro, — o non so come vuol che

le mani; e, perché non sappiamo di lettera, è

scappato al diavolo. ¶ Sanguino Non so che raggioni son

Magister? basovi le mani, non mi conoscete? ¶ Manfurio Io

degna opra; ed egli non vi sarà ingrato ed

L’avete voi? ¶ Sanguino Non, ma cossì come l

alle vostre cortisie. ¶ Marca Non dubitate, Signore. ¶ Sanguino Andiamo

di averlo in mano non è dubbio alcuno. Non

non è dubbio alcuno. Non potrà negar il furto

furto, perché, benché lui non mi abbia visto, io

Vos fidelissimi testes. ¶ Sanguino Non bisogna rompersi la testa

qualche rima ne vegga, non venghino a concederne l

ad altra parte; ma, non essendo voi conosciuto, son

la più sublime forma, non mi dedignarrò, e deporrò

omini, ché per me non ve dimando nulla. ¶ Manfurio

Scena 1 ¶ Vittoria Aspettare e non venire è cosa da

se farà troppo tardi, non si potrà far nulla

per questa volta; e non so si se potrà

possa amar un che non è soggetto amoroso? Si

imperadori? questi pure, si non arran de quibus, si

arran de quibus, si non farran correre gli de

altari sparati, a’ quali non è chi faccia riverenza

è chi faccia riverenza. Non possiamo non far differenza

faccia riverenza. Non possiamo non far differenza tra il

carne ed ossa, si non corre sculpito, non val

si non corre sculpito, non val nulla. Or, che

di Bonifacio, che, come non si trovassero uomini al

che fa tanto che non viene? Oh, la veggo

siete cqua, Signora? ¶ Vittoria Non possevo resister dentro col

ed a fin che non sii conosciuta al venir

e sarà difficile che non la venghi a conoscere

per ché gli angeli non sono cossì affabili come

senz’esser provocato. ¶ Bartolomeo Non dico a voi, s

ed onore. ¶ Vittoria Come non dite a me? Vi

che dite a lei, non resulti criminalmente in mia

persona? Andiamone, Lucia. ¶ Bartolomeo Non cossì in furia, Signora

sì, in tutto Napoli non è peggio lingua che

e isnello che questo. Non ogni peso ed ogni

quel bel paranimfo inamorato. Non porta più la bella

la vena maestra, che non posso più dimorar dentro

il quale a chi non fa disonore, fa danno

danno, ed a chi non fa l’uno, fa

la madre di pazzi non vi aggiuta! ¶ Bonifacio Volete

per certa polvere; e non vede ora di venire

ch’a la fine non voglio che femine sappiano

il tempo. Dopo che non sapevamo che più dimandare

di nostri compagni finse non so che debilità; e

l’aceto, io dissi: “Non ti vergogni, uomo da

Candia”. Allora il tavernaio non so che si rinegasse

quel che avete speso? Non so come la farremo

conto. Questo che dimandate, non è cosa da osteria

spedi più grandi che non era la partesana, presimo

portava valentemente, entrò in non so che suspizione:... ¶ Barra

che si retirassero, ché non volea di noi vendetta

gentil’omini, perdonatime, io non voglio offendervi da dovero

oste desperato, accorgendosi che non accettavamo la sua cortesia

buona. — Ma io che non so tanto di rettorica

dopoi ch’ebbi mangiato, non avendo tropo buona fantasia

A questo maldetto gioco non posso vencere, perché ho

le conoscerete. Avetele che non siino state ancor adoperate

adoperate?” Lui rispose de non. “Dunque, pensiamo ad altro

tavole sai?” “Di queste non so nulla”. “Ho de

che a tre dadi non posso aver sorte. “Al

è gioco da putti, non ti vergogni?” “Or su

disse, “pagami; e si non vuoi andar con Dio

che giocarai!” “E che non gioco?” diceva. “E che

giocarrai adesso?” “E che non voglio?” “E che vorrai

poco fa diceva che non volea giocare, e giurò

giocare, e giurò che non volea giocare, e giurò

giocare, e giurò che non volea giocare, e giocò

tratti questa sera, e non saranno senza qualche nostro

belle occasioni. ¶ Barra Facende non ci mancaranno. ¶ Scarramuré Quanto

che lo lasciate, e non menarlo in Vicaria, priggione

priggione. ¶ Sanguino Questo pensiero non è de’ peggiori del

sangue de mi..., che non è poca comodità di

Andiamo qui dietro, ché non siam veduti. ¶ Scena 11 ¶ Corcovizzo

voi avessivo studiato e non fussivo idiota, arestivo un

fatto fuori per badare...” “Non ho bisogno di cotesti

bella cappa. Or mai, non si può più vivere

io la mia giornea non la porto a la

che siete sapientissimo, e non senza gran profitto avete

avete studiato. ¶ Manfurio Hoc non latet il mio Mecenate

d’agiutarmi, ch’io non abbia pensiero di andar

sei grani ¶ Manfurio Io non il fo lucri causa

volta a’ servitori e non usar sempre de rigore

rigore. ¶ Manfurio Oh, che non è punto mio servo

Intemerata! E voi perché non cridavate: Il mariolo, al

mariolo, al mariolo? ché non so che diavolo de

vocabulo che voi dite, non è latino né etrusco

né etrusco; e però non lo proferiscono di miei

miei pari. ¶ Barra Perché non cridavate: Al ladro? ¶ Manfurio

le vostre lettere, a non voler parlar per volgare

avoltori! ¶ Marca Dite, perché non correvate appresso lui? ¶ Manfurio

si può vedere? ¶ Pollula Non è cosa ch’io

che lui vuole inviare non so a chi sua

oriente il radiante capo, non sì bello in questo

ti ho detto io? non ho io divinato? ¶ Pollula

oltre. ¶ Barra “... laonde maraviglia non fia, né sii anco

donne è questo? lei non intende parlare per gramatico

del dotto; e lei non crederà che sii cosa

ho letto pur troppo, non ne voglio veder più

veder più. Si costui non ave altro battiporta, che

battiporta, che questa pistola, non ce l’attacca questa

e tutto quello che non vorrei per me! Perché

dichino queste tre cosaccie, non dicono i metalli? Li

uno; se per ciò non è stato introdutto o

o, a fin che non tutti intendano e possedano

ricchi: veramente cani che non sanno con altro che

lor ciancie; atteso che non so ripascere d’altro

ch’io per me non fo conto d’altro

chi manca il danaio, non solo mancano pietre, erbe

con gran discrezione, e, non senza saper il conto

Ma in questa teorica non vi è guadagno. — Ho

carlini di vint’uno non vagliano più di vinti

gli le facessivo ricuperare. Non stanno per più che

perdonami, Lucia, a rivederci: non posso darvi risoluzione alcuna

la dono in mano; non fate che da ora

Voi, Ascanio, siate secreto; non fate che altra persona

questi negocii. ¶ Bonifacio Io non dubito di lui: tra

o di lauro, si non possete farlo di tutte

presente imagine, — guarda che non si liquefaccia, perché morrebbe

luoco secreto, e che non sii sordido, ma onorevole

Bonifacio, che, si voi non la spalmarete bene, la

barca correrà malamente. ¶ Bonifacio Non intendo. ¶ Scarramuré Vuol dire

ben bene la mano: non sapete? ¶ Bonifacio In nome

via d’incanti, per non aver occasione di pagar

Incanti e contanti. ¶ Scarramuré Non induggiate. Andate presto a

di Pesci; fate che non scorra mezza ora, ché

che, per mia fatica, non m’arrebbe dato più

dati a me, per non aver occasione di darne

dite bene, massime che non è bene di raggionar

io? ¶ Manfurio Minime, perché non facendo il punto secondo

raggione de’ periodi, e non proferendoli con quella energia

a tutti exosa, ¶ Perché non vait’a ascondere, ¶ O

veniat ille a cui non men convien nomenclatura della

Di quanto avete proferito, non intendo altro che quel

buone; ma a me non piace né l’una

placebit. ¶ “Gutta cavat lapidem non [bis], sed saepe cadendo

homo fit sapiens bis non, sed saepe legendo”. ¶ Pollula

urbanità, observanze e cerimonie non bisognano. ¶ Scena 8 ¶ Marca O

mangiato, sin tanto che non avendo lo tavernaio del

una, perché par che non stia bene a’ vecchi

entrato amor in costui. Non dico perché gli stesse

stesse bene, atteso che non paiono buone a lui

privato di quel che non ha. ¶ Ma non ho

che non ha. ¶ Ma non ho tanto da guardar

piacer che passa, e non pensano alla vecchiaia che

il tempo, il tempo non aspettarà me. Bisogna che

mentre ti siegue, e non aspettar che ella ti

ucel che vola, chi non sa mantener quello ch

danno, del secondo mal non m’accade, del terzo

Si tutti fussero signori, non sarebbono signori: cossì, se

cossì, se tutti saggi, non sarebbono saggi, e se

e se tutti pazzi, non sarebbono pazzi. Il mondo

con sue piume oltre non passa. Ecco Sanguino. ¶ Scena

O ben mio, si non fussemo in piazza, non

non fussemo in piazza, non mi terrebono le catene

Santo Leonardo, ch’io non ti piantasse un bacio

idest che, se egli non è saggio, lo castigate

dir per questo? ¶ Sanguino Non l’intendete? non sapete

Sanguino Non l’intendete? non sapete quel ch’io

semplicetta voi? ¶ Vittoria Io non ho queste malizie che

voi avete. ¶ Sanguino Se non avete di queste malizie

quell’altre; e se non sete fina, come posso

andar a Roma, e, non essendo a lor serviggio

senza far motto. Se non che, gionti a salvamento

quale, essendogli sopra, per non cascar ne l’acqua

del leone: e ciò non bastando per tenerlo su

mio: vedi ch’io non ho altr’unghia che

volta, venendogli a proposito, non si serva de l

ha fatta peggio che non la fece l’asino

al lione; ma io non voglio che la cosa

una volta: no, io non arrei più parlato, facendo

volte: no, no no, non non, non, none, none

no, no no, non non, non, none, none, none

no no, non non, non, none, none, none, nani

dice la bestia che non intendeva di quella facenda

mi vuoi far rinegare! non ti puoi imaginare più

sicurtà che gli tanti: non, non, mi aveano data

che gli tanti: non, non, mi aveano data. Ma

io te dico che non vuoi pigliar si non

non vuoi pigliar si non a mala parte quel

tutte le tue paroli, non bastarai giamai di farmeti

adesso ti ucciderei, che non vi è testimonio alcuno

dite pure, perché dentro non si vede. ¶ Barra Andiamo

O caro don Nicola, non potrai muovere un sassolino

un sassolino, s’io non voglio”. Or dimmi, Lucia

che molti giorni fa non avea celebrato? Il buon

dovenne a tale, che non so che vena se

vo a montarvi su, — non mi fia mistiero d

di dentro. Credo che non dimorarà troppo a veder

conto suo, anche lui. Non bisogna ch’io mi

par veder la moglie: non voglio che mi veda

del monte de Cicala. Non sta cossì volentieri pesce

fumegarse tutto il giorno, — non voglio maldirlo! — poi mi

a Luciferre. In fine, non è fatica tanto grave

grave, che l’amore non faccia non solamente lieve

l’amore non faccia non solamente lieve, ma piacevole

di oro massiccio”. Poi, non so che si borbottasse

l’arte tua? ¶ Sanguino Non so: o l’una

l’altra. E voi non sapete? ¶ Marta Se non

non sapete? ¶ Marta Se non me dite, non so

Se non me dite, non so altro. ¶ Sanguino Son

o risalda frissore. Si non mel credi, guardagli il

dirlo a lui e non a me. ¶ Sanguino Se

va’ via, ch’io non voglio accostarmi a te

mellitae simplicitatis, in flore, non in semine degentium, claros

nella guancia sinestra, ché non mi reputo degno di

Ch’ambrosia e nectar non invidio a Giove. ¶ Ottaviano

fonte caballino, di grazia, non mi fate morir di

dichi la mia colpa; non parlate più, vi priego

pietà di me, e non mi lanciate più cotesti

diverse e varie pagine non ve siino occorsi carmini

udire. ¶ Manfurio Lubentissime. Eruditis non sunt operienda arcana: ecco

vita disutile ¶ Ch’altro non hai che quel gruito

U’ad altro obiecto non guardi ch’al pascolo

di meglior cubiculo, ¶ Altro non fai ch’al sterco

sale, ¶ A fin che non putissi: dico male? ¶ Che

uno della profession vostra, non sono senza bella considerazione

di questo bel discorso? non vi admirate adesso come

ordinar questi versi? ¶ Manfurio Non. ¶ Ottaviano Sietevi affatigato in

corretti? ¶ Manfurio Minime gentium: non opus erat. ¶ Ottaviano Avetene

Avetene destramente presi, per non dir mariolati a qualche

mia erudizione: credetemi che non ho poco io del

sapienza. Credete ch’io non sarei minus foeliciter risoluto

notas affirmantis vel asserentis. Non hanno destituita la mia

cacocephaton idest prava elocuzione, non farò io, perché factae

perché factae enumerationis clausulae non est adponenda unitas. ¶ Ottaviano

Nequaquam. ¶ Manfurio Come nequaquam? non sono elli optimi? ¶ Ottaviano

come invidia? come nemico? non mi avete detto che

equidem, utique, utique. ¶ Manfurio Non voglio più parlar con

con voi. ¶ Ottaviano Si non volete resistere a udir

un’altra sorte. ¶ Manfurio Non pensi tutto ciò esser

mi fa argumentare che non perderemo per averlo per

un Bonifacio, come vedete, non ne potrà far altro

che bene. ¶ Lucia Costui non è di que’ matti

e ditegli ch’io non posso vedermi sazia di

par molto disciplinabile, e non cossìinmorigerato, come da principio

assumpto nelle sacre pagine, non è però dictio ciceroniana

voluntate heredis. Dicas igitur: “non aequum”, prima dictionis litera

animata sensitiva, quae diphtongum non admittit in principio”. ¶ Sanguino

cqua; tutta questa notte non la voglio maldire: son

sono in Poco dove non mi vede alcuno, voglio

gran dolore, ¶ E, si non mel credi, guarda al

mio colore. ¶ Che si non fusse ch’io ti

il tenore, ¶ Che, si non soccorri al tuo Benefacio

Di dormire, mangiar, bere non prende sapore, ¶ Non pensando

bere non prende sapore, ¶ Non pensando ad altro ch

per me, di rima non m’intendo; pure, s

discorri tutto l’Ariosto, non trovarai un simile. Traditora

si l’animo tuo non è più alpestre che

tigre, son certo che non farai oltre poco caso

quel che facesti ieri, non lo farai mai più

guardati che la mente non vadi essa per le

fatemi bello. ¶ Gioan Bernardo Non comandate tanto, si volete

quando vi piace, e non dubitate di cosa buona

arte antica. ¶ Bonifacio Come? non v’intenderebbe il diavolo

mi motteggiano: ecco, costui non so che diavolo voglia

orefice. Lo essere orefice non è male: non ha

orefice non è male: non ha egli altro di

Bonifacio Si V.S. non rimedia al mio male

inamorato. ¶ Bonifacio Cossì è: non bisogna ch’io vi

Bonifacio A punto, io non mi ricordo quando nacqui

septentrionales. — Basta, basta: cqui non bisogna altro; voglio effectuare

come si voglia. ¶ Scarramuré Non vi date impaccio, lasciate

Come per fascinazione? io non intendo. ¶ Scarramuré Idest, per

amatorio incendio. Però, chi non vuol esser fascinato, deve

butto, vi accorgerete di non aver fatto servizio a

poi son certo, si non mi sarete grato, mi

possuto produrre la natura. Non voglio aver occasion di

voi meglior vestito che non andiate. Penso ben che

tu sapessi far oro, non venderesti la ricetta da

te, a fin di non aver bisogno di vendere

più cauto che voi non vi stimate d’essere

Cencio E però io, non avendo il modo di

tutto; e da me non volea altro che la

modo, fa’ in quello, non far cossì, fa’ colà

tutto il negocio a non mancarvi nulla. ¶ Cencio Che

barette, ch’al fine non conviene ch’egli vada

omo, parliamo da dovero: non l’hai tu attaccata

fec’egli? ¶ Gioan Bernardo Non sai quel che fece

sii stato informato. Egli non solo non ha voluto

informato. Egli non solo non ha voluto ch’io

ucello è dentro; ché non siamo come quello che

miei, sin tanto che non sarò fuor del Regno

e non importa, perché non è necessario che vi

intendere, l’intenda. Ma non lascierò per questo di

guardatevi, pur voi, che non vi faccian vedovi di

necromanto; per questi contorni, non so per qual’occasioni

molte facende bisogna che non poche volte vada e

Mochione, garzone di Bartolomeo, non è caldo né freddo

è caldo né freddo, non odora né puzza; in

son gli amor miei non quei d’altrui. Vedrete

ancora, — a fin che non temiate diluvio universale, — l

arco del sole, che non è visto da chi

ommissione di peccati che non fece a tempo ch

mezzo del latino; e non lasciar passar un foglio

foglio di carta dove non appaia al meno una

poco mancò ch’io non dicesse polledresco. ¶ Vedrete ancor

voci di testa e non di petto; chi più

conclusione, vedrete in tutto non esser cosa di sicuro

Io credo che, si non tutti, la maggior parte

fa presente questa sera, non deve venir fuori e

d’un connestable, si non mel fate degno d

retiratevi dalle bande, si non volete che quelle corna

a la mal’ora non posso far che questa

sa, forse quella che non han mossa le paroli

stimo e adoro? perché non è lei a me

dicevo io, — a costui non è morto qualche propinquo

propinquo, familiare e benefattore; non ha lite in corte

tutto il suo bisogno, non se gli minaccia male

bene; io so che non fa troppo conto di

o sanguigno o melancolico, — non so qual sii questo

maraviglio, m[esser] Bonifacio, non di me che son

più bella della quale non è facile trovar in

esser] Bonifa[cio], che non siamo come le bestie

e temperati generano, e non in freddi, come nel

talmente, che con mulieribus non sum coinquinato; gionto che

stato di meglior tempra, non t’arrebbe fatto esca

e manco da fare: non eravate voi andato a

voi ancora doviate prendere non poco refrigerio, confabulando con

ti possano tanto, che non possi aver mai bene

essi. Amor ed ira non si puot’ascondere. ¶ Scena

officio di Nostra Donna, non ha bisogno di pregar

dico che quest’orazione non fa per quelli che

sapere. ¶ Sanguino Sì; ma non vedi che al fine

d’aver detto? però non gli ne potrà succeder

negocio con Sanguino, e non posso induggiar con voi

eorum servata ratione, servirtene non sai. Mentre il tuo

stata il vostro dire: “Non posso induggiar con voi

Excellentia tua, eruditione tua, non datur, non conceditur mihi

eruditione tua, non datur, non conceditur mihi cum tuis

noi, perché, benché io non sii atto di essere

Signoria illustrissima e reverendissima? non, no. Per mia fé

no. Per mia fé, non è prencipe o cardinale

dal vento della leggerezza non offendesse gli occhi di

per farvi vedere che non può far quel medesmo

ostaggio e material presente, non passe al suo marcio

e fargli vedere che non è al tutto smesso

detto che “Regnum Dei non possidebunt”; e ditegli che

possidebunt”; e ditegli che non goda tanto che costì

la pagarranno. E che non goda tanto con quel

farsi più grasso che non è; perché, dall’altro

persa l’erba, si non sott’un mantello, sotto

sotto un altro, si non in una, in un

quel che credo che non bisogna insegnarvi: — Il tempo

è un solo, che non può mutarsi, un solo

de’ quali l’insipido non è senza goffaria e

goffo, ed il goffo non è men sordido ed

Vittoria, ed accorgendosi che non possea reciprocarsi l’amore

di borse, e lui non era giovane né liberale

e poco mancò che non vi fusse sopragiunta da

il termino candelaio, ma non molto può capir che

tolto l’intelletto, che non avesse sempre avanti gli

tempo l’arte sua, non gli fusse necessario d

gonfiano la panza e non nutriscono, [V SCENA] sopraviene

SCENA] che mostra di non aver perso il tempo

Tra tanto, Lucia che non dormeva sopra il fatto

passate della magica fattura, non fu difficile a donarglielo

viene a tempo, perché non vegliava meno sopra il

riceve, da quel che non era novizio nell’arte

Diana, dovenne cervo. Però, non è maraviglia si è

con sue raggioni che non v’è meglior studio

dona ad intendere ciò non esser maraviglia, perché a

certo pulvis Christi, che non si trovava altrimente, che

di tre cose per non andar priggione, o di

lasciò il mantello che non era suo. E fatto

bene ordinato. Forse che non ho profetato che questa

profetato che questa comedia non si sarrebbe fatta questa

Vittoria e Carubina, ave non so che mal di

Bonifacio, è imbraco che non vede ciel né terra

in qua; e, come non avesse da far nulla

avesse da far nulla, non si vuol alzar di

dì e notte, che non bastan tutti trombetti e

entra l’acqua dentro, non è punto spalmato, e

fastidito, restio e bizzarro, non si contenta di nulla

di cipolla. Al sangue, non voglio dir de chi

notomia, per tema di non essere da costoro da

si me bisognasse vomire, non potrei vomir altro ch

fusse forza di cacare, non potrei cacar altro che

sarà senza prologo; e non importa, perché non è

molti scudi a chi non le sa spendere, molti

molti figli a chi non può allevarli, buon appetito

buon appetito a chi non ha che mangiare, biscotti

mangiare, biscotti a chi non ha denti. Ma che

son pochissimi. Dunque, si non è colpa sua, è

ch’ella sii, o non ha colpa o non

non ha colpa o non si trova chi l

alcuni provano che sii non solo conveniente ma necessaria

ed atto suo, e non è virtù ma cosa

posserla cercare, e trovarla, non è degno che stia

ho posseduto questa sera, non mi sii stato concesso

Carubina son certo che non bisognarranno tanti studi, proemii

Vadde in pacio et non amplio peccare”. ¶ Gioan Bernardo

dove l’han posto. Non bisogna toccar questa porta

sin tanto ch’io non sii risoluto da m

Gioan Bernardo Certissimo, ché non tardarrò troppo ad esser

nipoti di nipoti. Altro non manca adesso ch’appuntar

vi fusse talmente, che non mi bisognasse di vederlo

Ascanio A chi vuole, non è cosa che sii

difficile. ¶ Scarramuré Io, per non avervi trovato in casa

che si faccia chiamar non so se Cappino o

comedia vera. Al pedante non manca altro che la

conoscono tra loro, ma non sanno che gli altri

siete cqua? la moglie non l’avete condotta? avertite

avertite che senza lei non si farrà nulla. ¶ Scarramuré

di posta, dubitando che non si fusse scoperta qualche

nome del diavolo, io non vi ho mandato a

vi ho aspettato; ma non vi ho mandato a

M[esser] Scaramuré, voi non m’avete chiamato, da

a quel che fate, non vi lasciate trasportare dalla

Gioan Bernardo La cosa non si potrà accomodar giamai

credo che la cosa non sarrà finita tra me

ho fatto, e fo, non credo che sia con

m[esser] Bonifacio;ma, non essendovi passate altro che

altro che certe levità, non so per che causa

in pena della vita. Non sapete voi che cerca

peggio che puote? ¶ Bonifacio Non piaccia a Dio. E

S[ignore]. ¶ Gioan Bernardo Non tanti baciamenti di piedi

meno sin tanto che non costi che lui non

non costi che lui non abbia fatto altro errore

stravestita da un’altra, non era in suo proprio

mi dice costui: però non è verisimile che per

sapevo bene che voi non sareste venuto sin cqua

sin cqua, s’io non vi parlavo in quel

Capitano, stimando certo che non me ne sarreste nemici

è in vostra mano: non potrò negar giamai che

di casi di conscienza, non si abbiano ancora imaginato

vergogna di vostro marito non può risultar in vostro

d’Italia ed altri non barbari paesi, dove le

paesi, dove le corna non vanno a buon mercato

vanno a buon mercato, non solamente comporta e dissimula

o sii d’onore, non deve esser cagione che

ed il mondo, che non è mia intenzione di

che a questa cosa non posso riparare io. Costui

Bonifacio Signor, di questo non è da dubitare. ¶ Sanguino

Sanguino Omo da bene, non sono io che dubito

sappia ognuno, ch’io non lo tengo, e meno

fastidio. ¶ Scarramuré Della donna non si dubita. ¶ Sanguino Anzi

compassion de lui, ma non agiutarlo. ¶ Scarramuré S[ignor

Bonifacio Come un evangelista; non si può dir meglio

perdona questo fallo e non mi espone alla vergogna

mi espone alla vergogna: non solamente a lui, uh

uh, uh. ¶ Sanguino Alzati, non, non mi baciar i

uh. ¶ Sanguino Alzati, non, non mi baciar i piedi

sin tanto ch’io non sii papa. ¶ Bonifacio A

persuasioni, che la cosa non passarrà avanti; ed è

è anco necessario che non sii ingrato alla generosità

Capitano. ¶ Sanguino Oh, io non mi curo di questo

la bocca. Oltre che, non mi basta questo: voglio

contenti e satisfatti, io non procederrò oltre, perché non

non procederrò oltre, perché non posso far di non

non posso far di non aver compassione, ancor io

dice: di tutto questo non sarrà nulla, si vostra

m[esser] Gio. Bernardo non si contentano. ¶ Bonifacio Io

qualch’altro pretesto che non potrà mancare. Vostra moglie

per suo onore ancora non mancarrà di venire. ¶ Sanguino

vi aspettiamo. ¶ Scarramuré Signor, non è troppo lontano da

del sì o ‘l non; e non mi fate

o ‘l non; e non mi fate aspettare in

vano. ¶ Scarramuré Vostra Signoria, non dubiti. ¶ Bonifacio O Santo

ordinate, che la natura non manca nel necessario, e

manca nel necessario, e non abonda in soverchio. Le

in soverchio. Le ostreche non han piedi; perché, in

mantengono. Le talpe ancora non han occhi; perché la

consiste sotto terra, e non vivono d’altro che

che di terra, e non posson perderla. A chi

posson perderla. A chi non ave arte, non si

chi non ave arte, non si danno ordegni. ¶ Ascanio

errori che fanno, e non conoscono, mercé di poltroni

Giove,... ¶ Gioan Bernardo Costui non è nominato per un

quest’arbore di nave non ha scotta? Il dirrò

onore dell’oneste orecchie, — non ha bottoni?” A cui

co riverenza, — il cazzo non ave unghie da spuntarla

ma, in quel tempo, non era ancor memoria di

natura ed intellecto, si non che in apparenza. ¶ Gioan

Questa fa onorato chi non merita, dà buon campo

l’uso di raggione. Non eravamo noi in proposito

Per dir la verità, non posso io avere quella

la intendete voi; e non è sempre cossì. ¶ Scarramuré

della signora Vittoria, e non se ricorda come, e

se ricorda come, e non sa dire che cosa

dentro la sala, che non s’arrebbe possuto partire

è rimasta attonita: che non sa la raggione di

adimpito in lei e non in quella, in causa

fatti di strazii che non si derrebbono aver fatti

ad un cane? ¶ Scarramuré Non vi ho detto che

in quella stanza; ma non posseva essere inamorata, perché

inamorata, perché la cera non è stata scelta, formata

capace del tutto. Prima non aveva bene inteso. ¶ Scarramuré

potranno accomodarsi. ¶ Bonifacio Io non mi ritrovo più di

di vantaggio. ¶ Scarramuré Oh, non vi credeno per allora

della Madre. ¶ Scarramuré Voi non conoscete il capitan Palma

ascolta una parola. ¶ Sanguino Non più, non più, è

parola. ¶ Sanguino Non più, non più, è ora d

che a V.S. non può rendere giovamento alcuno

questo uomo. Forse che non l’ho detto a