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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «Non»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
Se non fosse così non le sarebbe piaciuto, ma
2
1911
supremo del nostro amore. Non sono che la custodia
3
1911
Chi è che ancora non ha detto nulla? ¶ – Quella
4
1911
di Nadina. ¶ – Enos, Enos, non ha aperto bocca. ¶ M
5
1911
lei, la grande artista non ha mai aperto il
6
1911
suo cuore alla confidenza. Non vi risponderebbe. ¶ – Vive insieme
7
1911
sento, le sento! E non so che mi spinge
8
1911
Dio.» ¶ – La Regina frugare non può nel suo passato
9
1911
nel suo cuore che non le appartiene, e allorquando
10
1911
spade: muore. ¶ – E se non si combina? ¶ – Finché non
11
1911
non si combina? ¶ – Finché non si combina regna. ¶ – E
12
1911
carte di spade, finché non si combina con la
13
1911
come finisce? ¶ – Questo giuoco non finisce mai. ¶ «Dio.» ¶ – Si
14
1911
parola, mi volsi e non potei vedere... ¶ – Una parola
15
1911
Una parola? ¶ – Dio. ¶ – Oh! Non ci badate, ci ho
16
1911
tanto l’abitudine che non me ne accorgo neppure
17
1911
guardate. Com’è bello. Non riuscii ad insegnargli una
18
1911
ripete sempre. È strano, non è vero? Egli dice
19
1911
la più grande, e non può capirne il significato
20
1911
E come? Certamente. Chi non lo sa? Dio! Ma
21
1911
che le serra. ¶ – E non si divorano l’una
22
1911
Perché si dovrebbero divorare? Non sono tutte uguali là
23
1911
tutte uguali là dentro? Non furono Regine tutte, e
24
1911
furono Regine tutte, e non han tutte un uguale
25
1911
con lo sguardo, e non appena mi scorgono indicano
26
1911
Che spettacolo! ¶ – Uno così non l’avevo mai visto
27
1911
cara. ¶ – Buonasera. ¶ – Buonasera, Gelasia. ¶ – Non ti do un bacio
28
1911
Benvenuta. ¶ – C’è Zoe? ¶ – Non s’è ancora vista
29
1911
proprio davvero. ¶ – Sapete? Io non sono riuscita a trovar
30
1911
me, ero tanto commossa, non sapendo che fare mi
31
1911
Re. ¶ – Diciamolo fra noi, non è una cosa che
32
1911
pensi sempre al peggio. ¶ – Non sarebbe la prima volta
33
1911
pensavo anch’io. Probabilmente non gli avrebbero fatto nulla
34
1911
Tutti, tutti lo amano, non c’è che quella
35
1911
si occupi di lei, non avete capito? Non lo
36
1911
lei, non avete capito? Non lo sapete com’è
37
1911
illuminato le loro finestre. ¶ – Non potrò mai dimenticare il
38
1911
porta. ¶ – Ah, sì? ¶ – Come, non lo sapevi? Entrò da
39
1911
suo nome. Da oggi non è più porta Calleio
40
1911
per meditare il Codice. ¶ – Non ci mancava che il
41
1911
Le eterne paperasses che non risolvono mai nulla. ¶ – Ma
42
1911
di Perelà. ¶ – Terzo membro. ¶ – Non potranno replicare sopra uno
43
1911
bene. ¶ – Altro che ingenuità, non vuole sprecare il fiato
44
1911
incominciare da stasera a non perderlo di vista. ¶ – A
45
1911
Ma gli è che non si può innamorare. ¶ – Chi
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1911
ha detto? Fumo o non fumo è sempre un
47
1911
che vogliamo. ¶ – È vero, non ci avevo pensato. ¶ – E
48
1911
avevo pensato. ¶ – E poi, non detta? ¶ – È vero, è
49
1911
faceva ogni sforzo ma non riusciva a spingersi oltre
50
1911
riusciva a spingersi oltre, non sapeva o non poteva
51
1911
oltre, non sapeva o non poteva fare di più
52
1911
e inutili carezze che non sentivo più. Che tedio
53
1911
pelle una mano che non dice nulla. M’accarezzava
54
1911
uscio per uscirne ma non poté, con gli occhi
55
1911
storta teoria di mantelli, non mi maraviglierei di vederti
56
1911
nella loro impurità che non ha confine? ¶ – Tu, soltanto
57
1911
cose. ¶ – Ma le bestie non conoscono il pudore, e
58
1911
è diventato vizioso. ¶ – Perché non inviti il signor Perelà
59
1911
rassegnata al punto da non esser capace di pensare
60
1911
ammalò più gravemente e non poté più uscire; più
61
1911
gelosissimo e sospettoso, diffidente, non permetteva ch’io mi
62
1911
lì, e quando Silvio non c’era non potevo
63
1911
Silvio non c’era non potevo lasciarlo un minuto
64
1911
Egli sonnecchiava sempre e non dormiva mai. ¶ «Dovetti ricorrere
65
1911
rami che s’abbracciavano, non vedevo più che il
66
1911
al vecchio paralitico. ¶ «Io non lo so ma un
67
1911
ogni facoltà pare assorta, non so come poté la
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1911
il piccolo Bobì che non abbandonava un solo istante
69
1911
chiese, cercò... ma io non volli spiegargli il turbamento
70
1911
volli spiegargli il turbamento, non volli o non seppi
71
1911
turbamento, non volli o non seppi, non potetti, non
72
1911
volli o non seppi, non potetti, non riuscivo a
73
1911
non seppi, non potetti, non riuscivo a spiegarlo neppure
74
1911
ma da quel giorno non riuscii a tradirlo né
75
1911
che egli fu morto, non fu possibile per molto
76
1911
avrebbe seguita e che non sarei riuscita a liberarmene
77
1911
sostanziale di vita. Io non potetti mai riflettere su
78
1911
morte. Con un uomo non seppi giungere che a
79
1911
Poi vissi defunta, e non potetti ricordare. La morte
80
1911
la differenza? ¶ «Che loro non s’erano ridestati ancora
81
1911
e stanco, stanco da non potersi descrivere, di una
82
1911
uscii a notte alta, non so perché, per quale
83
1911
Sì, amore.” Quale desiderio non avrei appagato del mio
84
1911
anche di più, e non appena cominciai a ridestarmi
85
1911
maggiormente ogni volta, pareva non volesse ridestarsi, tanto la
86
1911
l’ingannevole realtà che non esiste e pure ci
87
1911
mezzo della piazza, io non sarei morta, chi poteva
88
1911
che il mio amore non c’era più? Lui
89
1911
tolto dal suo regno, non avevo saputo coronare degnamente
90
1911
via, attraversai i campi non udita, non vista, lo
91
1911
i campi non udita, non vista, lo trascinai sul
92
1911
la storia di Bianca, non è vero signor Perelà
93
1911
rimane dipoi così silenziosi. ¶ – Non si sa che cosa
94
1911
gridavano intorno. ¶ – Le donne non si davano pace, volevano
95
1911
favola d’ogni bocca. ¶ – Non venne punita perché imparentata
96
1911
notte di luna. ¶ – Se non fosse così non le
97
1911
presagendo in modo vago non si aspettava la rivelazione
98
1911
alto che per poco non svenne. E la donna
99
1911
uomini peggio ancora, egli non conosceva sul principio la
100
1911
cappuccini”. “No! No! No! Non si chiuda nel chiostro
101
1911
una belva nella gabbia, “non vada nel chiostro per
102
1911
sospetto e misterioso che non capivo, e non riusciva
103
1911
che non capivo, e non riusciva a nascondere l
104
1911
voce così tenue come non avevo udito mai a
105
1911
stesso estremamente puerile. Incominciai, non so perché, a sentirmi
106
1911
pena. Come potemmo superarla? Non saprei dirlo. Dopo qualche
107
1911
Dopo qualche momento, e non so quale sopore, mi
108
1911
sopore, mi risvegliai felice: non credendo al prodigio avevo
109
1911
un assieme tanto originale, non potei presentarlo alla Corte
110
1911
burro, è tutto grasso, non ha muscolatura. ¶ – E mangia
111
1911
vedete signor Perelà, se non fossi così di buon
112
1911
da struzzo. ¶ – Peccato che non facciano i figlioli. ¶ – Davvero
113
1911
un incidente di caccia. Non appena riavuta dallo spavento
114
1911
rendevo edotta soltanto allora. ¶ – Non stentiamo a crederlo. ¶ – Il
115
1911
a crederlo. ¶ – Il mio non va mai a caccia
116
1911
caccia. ¶ – Mandalo a pescare. ¶ – Non è la stessa cosa
117
1911
è la stessa cosa. ¶ – Non si sa mai, un
118
1911
fa e che cosa non fa. Dove va e
119
1911
Dove va e dove non va. Con chi si
120
1911
bada una dozzina, e non si decide per nessuno
121
1911
una frasca, una civetta, non è una ragazza seria
122
1911
una ragazza seria». E non appena sopra uno si
123
1911
maniera da fare schifo, non ha riserbo, non sa
124
1911
schifo, non ha riserbo, non sa che cosa sia
125
1911
di questo passo se non glie l’ha fatta
126
1911
con un uomo che non è suo marito desta
127
1911
perché lo sappia. Finché non succede il patatrac che
128
1911
adultera quando volevano lapidarla. ¶ – Non pretenderai che Gesù si
129
1911
quale esempio, infatti oggi non si lapida più. ¶ – Se
130
1911
generalità. Quando la porta non è bloccata il numero
131
1911
il numero dei passanti non si conta. Tutti gli
132
1911
scolorita. «Lo piglia o non lo piglia? Pare di
133
1911
Sembrava lo prendesse, ma non ne fa di nulla
134
1911
ne fa di nulla. Non ha importanza, sarà per
135
1911
vent’anni di vedovanza non mi sono ancora decisa
136
1911
questa parola maliarda: pudore? Non vi fa pensare a
137
1911
polso o del collo. Non vi dico per il
138
1911
Erano cose a cui non potevo nemmeno pensare, il
139
1911
mi coprivano meglio, e non quelli, pure riservatissimi di
140
1911
viso un fittissimo velo. Non vi starò a descrivere
141
1911
durante le pratiche amorose non saprei dirvelo in modo
142
1911
affettuosa o uno sguardo, non vi dico una carezza
143
1911
sull’ultimo passo, io non sentivo come per il
144
1911
del nuovo, mio marito non riusciva a levarmi di
145
1911
lei in quella maniera? ¶ – Non si sa mai, quando
146
1911
e che mia madre non cessa tuttora di scrivergli
147
1911
e la mia vita non fu infelice per ciò
148
1911
cresceva questa terribile sofferenza non avevo trovato un giovane
149
1911
mia persona. All’orizzonte non vedevo una promessa, una
150
1911
di finire tale martirio. Non riuscivo a dominare questo
151
1911
meno ancora di me, non esistevo per essi, quasi
152
1911
esistevo per essi, quasi non fossi stata una donna
153
1911
tale, ma le vene non potevano contenere il sangue
154
1911
stesso senso, parallelamente, e non ci potemmo incontrare. ¶ «Nella
155
1911
oramai venticinque anni e non il primo uomo mi
156
1911
dal Conte Ilario Denza. Non ci eravamo veduti mai
157
1911
normale al suo posto. Non faccio a lui carico
158
1911
Per il dolore di non poterlo respingere sentivo le
159
1911
violenza. Un essere che non era io si ribellava
160
1911
dentro la mia persona non sopportando l’offesa. La
161
1911
mio vero marito, che non ammetteva violazione né tradimento
162
1911
per tutta la vita, non è vero signor Perelà
163
1911
caro signor Perelà, se non vi siete maravigliato al
164
1911
sua naturalezza. Ditemi schietto, non le trovate un tantino
165
1911
quotidiana necessità della vita. Non so concedergli nessun fascino
166
1911
concedergli nessun fascino che non sia questo, né aura
167
1911
aura di mistero, e non vale più della mia
168
1911
ritengo che il rifiuto non sia mai la prima
169
1911
deve usare. Aggiungerò che non serbo speciali ricordi o
170
1911
simpatiche impronte nella memoria non appartengono alle classi elette
171
1911
quelle rustiche in cui non è artifizio alcuno ma
172
1911
Perelà, fatevi sotto, Cloe non rimandò nessuno con un
173
1911
dinanzi la donna che non amò, che non potette
174
1911
che non amò, che non potette amare. Voi sapete
175
1911
tardi, che quello trovato non è il nostro e
176
1911
il nostro e che non abbiamo quello del nostro
177
1911
del nostro compagno. Io non trovai il mio cuore
178
1911
quello di colui che non troverò. Sono legata indissolubilmente
179
1911
indissolubilmente all’uomo che non aveva il mio e
180
1911
mio e al quale non potevo dare il suo
181
1911
dare il suo che non avevo. Ho girato fino
182
1911
pena come me. Perché non ci possiamo incontrare? Chi
183
1911
a quel poveretto che non riesca ad incontrarti mai
184
1911
tua fantasia. ¶ – Signor Perelà non le date ascolto, ella
185
1911
di Donna Gioconda, che non serve a nulla, ci
186
1911
con quel cuore ciondoloni. ¶ – Non vedete che il signor
187
1911
fa accapponare la pelle, non ci posso pensare senza
188
1911
un antico proverbio che non tutte le ciambelle riescono
189
1911
uguali in apparenza, voi non potete giudicare della loro
190
1911
perfezione, mio caro amico, non è meno manuale del
191
1911
io sono quella ciambella. ¶ – Non è vero che è
192
1911
spiegarsi, “una cosa che non si può dire... e
193
1911
rimasta indietro? ¶ – Signor Perelà non prendete il suo thè
194
1911
molto migliore degli altri. ¶ – Non avrei mai creduto di
195
1911
v’annunziarono in città non volli crederci: una delle
196
1911
il fumo, e ciò non mi ha stupito né
197
1911
spose di Perelà. ¶ – E non appena mi dissero ch
198
1911
un uomo di fumo non stupii affatto, e dissi
199
1911
E buono. ¶ – E gentile, non vedi come si lascia
200
1911
notte, pensando a voi, non mi potrò addormentare. Ditemi
201
1911
ditemi che voi pure non dormirete questa notte. ¶ – Fate
202
1911
Fate il favore di non risponderle. Vedete, la nostra
203
1911
annoiamo ditelo subito e non parleremo più. ¶ – Avete bisogno
204
1911
loro millantato ingegno... ¶ – Che non hanno. ¶ – Con la loro
205
1911
un privilegio. La politica non ammette una sola pennellata
206
1911
soltanto. ¶ – Uffa! Che barba. ¶ – Non possiamo celebrare. ¶ – La scienza
207
1911
possiamo celebrare. ¶ – La scienza non ci consente fiducia alcuna
208
1911
e l’arte... se non è quella del canto
209
1911
di tutti quanti. ¶ – E non s’è concessa ad
210
1911
C’è chi dice non si sia concessa nemmeno
211
1911
un bacio soltanto. Ella non volle concedere il bacio
212
1911
rete per farli ganghire. ¶ – Non concedere all’uomo che
213
1911
dopo il mio bacio non si sarebbe ucciso più
214
1911
questo e a quello, non si serbano un istante
215
1911
con la nostra virtù, non ci vogliono virtuose, pure
216
1911
D’ogni mio atto non sanno che c’è
217
1911
buon avo morì, e non andai più nella sua
218
1911
me un signore che non conosco e che da
219
1911
quasi vivessi sicura di non essere osservata da anima
220
1911
ecco, così. Il signore non può contenersi. Striscio gli
221
1911
imbecille un uomo. ¶ – Io non tradisco mio marito, che
222
1911
riesce sempre a maraviglia. ¶ – Non tradisco mio marito. Non
223
1911
Non tradisco mio marito. Non sono i signori uomini
224
1911
alcunché della mia vita, non solo, ma di rivolgere
225
1911
di essere di fumo, non è vero? ¶ – Lo è
226
1911
è. ¶ – Sei diventata cieca? ¶ – Non hai gli occhi per
227
1911
gli occhi per guardarlo? ¶ – Non l’hai lisciato or
228
1911
insopportabile esosità. ¶ – Taci. ¶ – Sciocchina. ¶ – Non s’introdurrà proprio in
229
1911
posto. ¶ – Il signor Perelà non è uomo da far
230
1911
natura. ¶ – Vi dico soltanto: non rivolgete a me una
231
1911
confidenza. Ricordatevi però che non solo quel vezzoso messère
232
1911
Corte. ¶ – E con infamia. ¶ – Non potrai rimetterci il piede
233
1911
Perelà, il piccolo incidente, non ci fate caso, non
234
1911
non ci fate caso, non ha importanza, quella sconsiderata
235
1911
ha importanza, quella sconsiderata non sa quello che dice
236
1911
è la sua gioia, non è egli fatto per
237
1911
è evidente. Signor Perelà non le badate, ha una
238
1911
Di Cartella, ma egli non riuscì a vincere la
239
1911
vincere la mia verginità. Non vi riuscì quel giorno
240
1911
mio buon compagno, che non poteva avere da me
241
1911
semplice materia e quello non salirebbe. Pare ci sia
242
1911
globo abbagliante, e invece non c’è nulla. Ottenere
243
1911
Ballate... malate. ¶ – Peccato, poverine. ¶ – Non vi prendete pena di
244
1911
vedessero crepare tutte insieme non avrebbero un sospiro per
245
1911
spero contare sulla vostra, non siamo in fondo che
246
1911
disperare. Vi supplico di non credere a una delle
247
1911
della letteratura nazionale ufficiale. ¶ – Non vi maravigliate se mi
248
1911
la precedenza, ma ciò non accadrà per molto tempo
249
1911
quando io abbia parlato, non vi pare? Tanto sappiamo
250
1911
figuratevi un poco, io non mi sposto di un
251
1911
detto Cimone del Guscio. ¶ – Non sono mica un filosofo
252
1911
mica un filosofo sapete, non date mai ascolto a
253
1911
intendono con questa parola non si sa, e più
254
1911
come il pane, e non avendo coraggio né fantasia
255
1911
guardare come se lui non ci fosse dentro fino
256
1911
un’altra volta, e non avrete perso nulla. Non
257
1911
non avrete perso nulla. Non vi auguro che li
258
1911
degli insetti. La terra non chiederebbe di meglio che
259
1911
poi fa finta di non vedere e li lascia
260
1911
li lascia fare, finché non se ne ricorda e
261
1911
graffiarla, bucherellarla, in poco non la vedrete più perché
262
1911
lo faranno cascare, e non c’è caso che
263
1911
cuore, che è che non è, un giorno verrete
264
1911
tornate a casa vostra, non vi lasciate allettare dai
265
1911
dalle carezze, dalle lusinghe, non vi ci attaccate se
266
1911
nel dire... e nel non dire. Gli argomenti sono
267
1911
che sia dato conoscere, non fecero che farsi dispetti
268
1911
predilette, giacché in fondo non siete che un uomo
269
1911
esser leggeri nel corpo non conta un bel nulla
270
1911
anima, e l’anima non si alleggerisce che con
271
1911
vede? ¶ – Ma lo spirito non si vede, si rivela
272
1911
nostri sensi. ¶ – Allora voi non avete mai veduto un
273
1911
Perché pesano troppo. ¶ – Naturalmente, non furono liberati dal peso
274
1911
della Regina? ¶ – No, silenzio! ¶ «Non saranno ammessi altri uomini
275
1911
tutte siamo tanto lusingate, non è vero mie care
276
1911
intimità. ¶ – Come da tanto non s’era usato con
277
1911
vostra richiesta, qualunque sia, non potremo rispondervi di no
278
1911
fatto male a dirglielo, non si sa mai... ¶ – Ma
279
1911
Ma voi sarete discreto, non è vero? ¶ – Abbiamo la
280
1911
promessa. ¶ – Discreto anche troppo, non v’allarmate. ¶ – Sarà come
281
1911
Siamo qui per obbedirvi, non è vero mie care
282
1911
qualche cosa, se questo non vi dispiace. ¶ – Ma è
283
1911
il nostro paese? ¶ – Sicuro, non hai sentito ieri sera
284
1911
hai sentito ieri sera? ¶ – Non dissero che lo dettava
285
1911
ne importa? ¶ – Dici che non lo dettava, lo dettava
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si deve fare e non si fa mai, siamo
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deve, i signori uomini non capiscono quasi niente. ¶ – Niente
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Ah! ¶ – Anche da me, non è vero? ¶ – E da
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tanto freddolose, il caldo non lo sentono più. ¶ – Ma
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erano d’intesa di non parlarne. E voi che
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costruzione... ¶ – Ma il fumo non usciva dal camino? ¶ – Il
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lo sa. ¶ – Quella di non voler far sapere il
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loro nome... ¶ – E di non volerne parlare con nessuno
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prima di quel giorno non posso ricordare, fino a
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era otturato alla sommità non poteva spandersi per l
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camino è il fumo. ¶ – Non fa una grinza. ¶ – Ma
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quello che volete, ma non li può avere. ¶ – Tanto
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fumo, un gentiluomo perfetto, non c’è nulla da
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per quanto potrà occorrervi non avrete che domandare. ¶ – Certo
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che domandare. ¶ – Certo, certissimo, non può essere che così
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messo lassù, la ragione non ci è nota fino
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dal suo buco, lassù. ¶ – Non c’entrano con lui
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c’entrano con lui, non sono mica di fumo
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corte d’Inghilterra. ¶ – Ancora non vi siete accorti che
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familiare; attesi trepidante, ma non udii più la voce
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vecchie? La loro voce non si rifaceva sentire. E
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dovermi reggere forte per non tornar lassù mio malgrado
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sale della villa: deserte. Non un segno di vita
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su tutte le bocche, non si sente parlare che
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bronzo? ¶ – Sicuro, nel bronzo. ¶ – Non è egli, il bronzo
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ciò? Che con esso non si possono esprimere e
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di sì alto rango non mancherà di formare nella
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nobile gesto, prendetela. E non è come gli dicesse
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no. ¶ – No, che? ¶ – Ella non dice come voi, ma
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Perelà, che dite mai? Non vedete che i suoi
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tenerezza e di baci? ¶ – Non si può dire con
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indica la finestra? ¶ – E non si può uscire sorridendo
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osso del collo. Ella non può dir questo, assolutamente
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capovolto. Vi scongiuro di non parlarne con chicchessia, voi
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rimetterei io stesso. ¶ – No. ¶ – Non vuol dire, lasciate, faremo
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il cinematografo: utilissimo. ¶ – No. ¶ – Non vuol dire, scusate, lasciate
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lasciate pure, scusate tanto. ¶ – Non c’è di che
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paio di scarpe. ¶ – Queste. ¶ – Non si può dire ragguardevole
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E questo, bene inteso, non per giovare soltanto a
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della carta, badate bene, non occorre neppure che sia
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distanza è brevissima, minima. Non solo, ma il fumo
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solo, ma il fumo non essendo che la sublimazione
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Lasciate fare a me, non c’è uomo capace
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che cos’è. E non appena ho sentito di
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mi sono detto subito: non c’è un minuto
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cosa inaccessibile, mai raggiunta, non è che un grosso
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a vostro piacimento. E non vi dico, poi, la
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E voi lo spicciolate? ¶ – Non facciamo altro dalla mattina
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soltanto, di quello che non fa moneta, ed è
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io addio Gesù, quello non sale altrimenti, resta in
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dentro mentre lo gonfiate. ¶ – Non vi ha dubbio, basterebbe
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dove venite? ¶ – Di lassù. ¶ – Non vi hanno mai veduto
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come lo abbiamo impolverato? Non si capiva più che
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a me. ¶ – Ma quello non era mica un uomo
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Fermatevi un momento. ¶ – Perché non torniamo indietro? ¶ – Per che
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per vederlo, per interrogarlo, non si sa mai... ¶ – Io
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si sa mai... ¶ – Io non faccio un passo per
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di uomo mi sembra non abbiate che le scarpe
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Fumo! ¶ – Taci, marmocchio, se non vuoi andare te in
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dei conti, perché ostinarsi? ¶ – Non si vede tutti? ¶ – Non
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Non si vede tutti? ¶ – Non si vede bene? ¶ – Fumo
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scarpe. ¶ – E come lustrano. ¶ – Non ho mai visto due
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il dazio, signore? Compare, non fate il sordo. Ci
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fatto pagare di dazio? Non è contemplato nelle nostre
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Ve lo posso assicurare, non può essere altrimenti, egli
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la guerra. ¶ – La guerra? ¶ – Non vedete com’è carico
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acciaio... ferro... piombo... ma non sono queste cose terribilmente
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cose terribilmente pesanti? ¶ – Certo, non si può farsi sopra
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Acciaio... ferro... piombo... E non cadono schiacciati sotto tanto
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calate due fanciulle, e non è possibile tirarle fuori
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Dicono che questo pozzo non abbia il fondo. ¶ – Tanto
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via. Fatelo andar via. ¶ – Non vedete che coso buffo
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vedete che coso buffo. ¶ – Non dev’essere nemmeno un
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ecco che cos’è. ¶ – Non è un uomo! Non
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Non è un uomo! Non è un uomo! ¶ – È
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tetto. Le guardie reali non hanno esagerato portandoci le
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ci piglia in giro. ¶ – Non ha aria di canzonare
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te. ¶ – Quando siete nato? ¶ – Non lo so. Stamani all
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ecco. Nascere e venire non è la stessa cosa
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fumo, è di fumo, non c’è da stupirsi
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dice sceso per nato, non hai ancora capito, testa
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ricordo di quel tempo. ¶ – Non una visione, ma soltanto
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d’ogni attimo, vedere non m’era dato, intorno
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lunga, nel seno materno non si può vedere che
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madre? ¶ – Quando scesi elleno non c’erano più. E
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E scesi appunto perché non udii più la loro
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rimasi fino a stamattina non era il seno d
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dov’io mi trovavo. Non ricordo quando in me
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mi sembravano uguali, finché non mi resi conto che
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riposte sfumature. Quelle parole non rimanevano inerti in me
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ero un uomo. Ma non sapevo come fossero gli
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maestri. Pena, Rete, Lama, non trascurarono di prepararmi ed
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Bella novità. ¶ – Ma quelli non erano i loro nomi
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identità, una ragione che non seppi mai. Perché mi
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del camino? ¶ – Lo sapevano? Non riuscii mai a scoprirlo
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mai a scoprirlo. Esse non dissero mai una parola
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riguardasse me. ¶ – E voi non parlaste mai? ¶ – Solamente stamani
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di poter parlare, quando non appena sceso... ¶ – E dagli
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Ora ricomincia a piangere. ¶ – Non piangete più. ¶ – Fatevi coraggio
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come era venuto per non tornare forse mai più
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sa che da lontano non potesse nuocere lo stesso
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pena dovuta, così e non altrimenti si doveva trattarlo
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a fargliela rizzare!) egli non avrebbe nociuto altrimenti partendo
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Per tutta la giornata non si fece che dire
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torna, torna, vedrete ritorna...», «non torna, non ritorna, non
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vedrete ritorna...», «non torna, non ritorna, non torna più
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non torna, non ritorna, non torna più...». ¶ Ma bisognava
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del palazzo, il dragone non fosse riuscito a scorgerlo
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alla luce del sole non c’era modo di
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1911
corso, piega che lassù non garbava punto. E d
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E d’altra parte, non si voleva confessare che
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tutto il suo seguito, non sapeva che pesci si
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scomporlo di un millimetro. Non appena gli astanti lo
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rimasero così sbalorditi che non ebbero la forza di
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che uomini dabbene a non capire una cosa tanto
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quella combriccola, cose che non hanno né capo né
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né capo né coda, non glie ne va una
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1911
era questo: «Tornerà o non tornerà? Se non torna
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o non tornerà? Se non torna è bene non
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non torna è bene non farlo passare troppo da
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manifestazioni di massa violenta non conosce mezzi termini, come
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con una facilità che non ha giustificazione, che non
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non ha giustificazione, che non ha misura, che non
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non ha misura, che non ha principio, si rovescia
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a dire: «Tornerà o non tornerà?». «Caro, se torna
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sentiva così leggero come non s’era sentito mai
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suo corpo gli apparve non più grigio intenso ma
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grigio intenso ma azzurro, non s’era visto mai
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1911
mai così bene e non gli era sembrato mai
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d’argento. ¶ Era vero, non s’era visto mai
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mai tanto bello e non s’era sentito mai
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aria mentre il tronco non occupava nel terreno che
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di riconoscere la sua: non vi riuscì, tante case
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gli sembrarono quella, ma non ne fu sicuro. ¶ Era
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la fantasima... Ma se non mi farete paura io
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mi farete paura io non avrò paura. ¶ Perelà la
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venite adesso? ¶ – Sì. ¶ – Io non potetti andarci mai. Esco
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dalle mie pecore e non posso lasciarle: guai. Certe
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direbbero di me? Forse non mi lascerebbero entrare. La
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La mia crudele padrona non mi concede un giorno
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basso, sulla terra, e non levi mai gli occhi
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ne ho visto, che non alzerò più il capo
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io voglio guardare dove non ho mai visto, il
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segno di rispetto, e non appena fu passato gli
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parola di dileggio che non riuscì ad afferrare. La
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una spinta alla quale non seppe resistere, e barcollando
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punzecchiati dai grandi a non lasciar cadere un così
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è di fumo e non si tocca, bisogna rispettarlo
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baggiani siamo noi. ¶ – E non poco. ¶ – E poi volete
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cosa? ¶ – Sentiamo. ¶ – Il Re non teme Perelà, perché è
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davanti e di dietro. ¶ – Non avete pensato che quell
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governare il nostro paese? Non ci avevi pensato a
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neppure se è o non è un uomo. ¶ – Non
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non è un uomo. ¶ – Non lo è, infatti. ¶ – Questo
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stato mandato? ¶ – Da chi? ¶ – Non lo so. ¶ – Noi glie
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appunto in questo cantuccio. ¶ – Non si può star tranquilli
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star tranquilli un minuto. ¶ – Non mandò Iddio il suo
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a calci nel sedere, non v’ha dubbio. ¶ – Non
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non v’ha dubbio. ¶ – Non se ne indovina una
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uomo tutto bigio, se non viene dall’inferno. Ci
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Dio anche questo? ¶ – Impossibile. ¶ – Non regge. ¶ – Egli mandò una
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volta il suo figliolo. ¶ – Non lo rimanda più, su
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rimanda più, su questo non c’è dubbio. ¶ – Non
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non c’è dubbio. ¶ – Non si può mai sapere
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è un coso che non sente nulla, se fosse
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1911
se fosse di mota non sarebbe diverso. ¶ – Tale e
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certi scherzi, il tempo. ¶ – Non regge. ¶ – È scappato dall
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È vero, ha ragione, non è mica tanto igienico
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è figliolo. ¶ – No no, non ci mettiamo tanto in
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diavolo, v’ho detto, non è il caso. ¶ – Voi
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è il caso. ¶ – Voi non volete mettervi in ruzza
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chi è e chi non è, non è necessario
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e chi non è, non è necessario, non bisogna
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è, non è necessario, non bisogna dirlo. ¶ – È meglio
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È meglio fingere di non saperlo. ¶ – Il processo come
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il Re! ¶ – Regicida! ¶ – Sotto! ¶ – Non ha trovato una parola
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salma del vecchio, e non come a un suicida
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a un suicida, che non è concesso, ma in
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trattenuta alla Reggia perché non mettesse sottosopra l’intera
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col suo disperato cordoglio. ¶ Non si voleva prendere una
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voce di esso. E non era difficile fargliela dire
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la scena nel sotterraneo, non era uscito dal suo
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in modo che lui non potesse udire, pure accorgendosi
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Che cosa aveva fatto? Non aveva detto la verità
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aveva detto la verità? Non s’era comportato come
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Forse la sua dichiarazione non era stata compresa. E
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quel fatto? Il vecchio non gli aveva lasciato dubitare
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leggero, come me. Perché non dirmi una parola? Perché
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nell’appartamento di Perelà non si vide un’anima
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ore passavano ed egli non sapeva che fare. Doveva
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cortile, ma la carrozza non c’era come sempre
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sempre ad aspettarlo; e non c’erano i gentiluomini
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finestra per spiarlo. Egli non sapeva se dovesse tornare
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andare senza un cenno. Non l’avevano salutato. Sempre
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come al Ministro. Perché non lo salutavano più? Che
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per lo stesso Sovrano. Non gli avrebbe, per caso
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un bell’ufficiale che non ha l’aria di
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stamattina prima dell’alba? Non si tratterebbe per caso
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retrocedono in silenzio, e non appena riaprono la bocca
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voleva uccidersi, mi sembra, non sembra anche a voi
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a voi? Divenir leggero... non credo abbia scelto la
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e in che modo... non è lo stesso. ¶ – Capperi
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il gentiluomo delinquente. ¶ – Se non usciamo di qui si
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pallone areostatico: «Auff!». ¶ Perelà non dice altro. Poco alla
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altro. Poco alla volta non rimangono nel sotterraneo che
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del ciglio e che non possono sgorgare. I militi
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di probità, d’obbedienza. Non un’ombra nell’onorata
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ombra nell’onorata persona, non una macchia nello specchio
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male se i germi non furono in essa per
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sua mente di vegliardo, non l’avesse sconvolta e
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umile e mite personaggio non racchiudesse in sé, fino
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è il colmo. ¶ – Cimone non incominciate con le vostre
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momento tranquillo. ¶ – Pecore, e non altro. ¶ – C’è tanto
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dell’altro. ¶ – Pecore no? Non vi piace proprio? Scimmie
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pezzo nella nostra terra non s’è fatto che