Lorenzo Marone, La primavera torna sempre, 2020

il tuo tempo e non cercare ¶ più del pane

andare alla vita ¶ e non disperarti mai. ¶ LUCA CARBONI

nu puculillo ’e mollica? Non è che puoi prendermelo

e con poco cibo. Non vi preoccupate, tanto io

gliel’ho detto che non possiamo allontanarci troppo, l

ha sempre fatto.” ¶ Assunta non sa se ridere. “Sei

mi viene l’appocundria, non sono abituata a starmi

vecchia si zittisce ma non torna dentro, rimane in

scarpariello ancora fumante. ¶ “Signò, non dovevate!” ¶ “L’hai detto

tutti, perché gli ascensori non ci stanno, e perché

buona, ma l’ascensore non lo uso. ¶ Giungo al

e pacienza, per adesso non si può, addà passà

diceva mia nonna.” ¶ Lui non si muove, nemmeno mi

luce come fuga e non la trova. “Ma tu

avanti e indietro e non capisce dov’è la

lei. ¶ Sospiro di nuovo, non sempre posso avere una

ci vogliamo più bene, non ti pare?” ¶ “Mi manchi

stropiccio gli occhi, io non ci sto a perdere

hanno ’mparato a campà, non so fare diversamente. Anche

voglia di abbracciarmi? Tu? Non sei mai stata brava

cose che credevamo di non saper fare. Mò sarei

in mezzo ai capelli, non è poi ’na cosa

Sarà più facile dopo, non faremo più tanto gli

addà sorridere senza sorridere, non so se mi spiego

sbrigativo, e aggancio. ¶ Oggi non ho la forza di

guarda dentro, distratto. ¶ “Oggi non tenete fame, don Vittò

assopito, nenné. Di notte non riesco a prendere sonno

amaro, e rimane lì. ¶ “Non dovete pensare troppo, don

attesa e speranza.” ¶ “Mò non fate il classista. Una

Una femmina di qui non può parlare di attesa

no. A ogni modo, non so aspettare, non l

modo, non so aspettare, non l’ho mai saputo

quel che riguarda il non pensare, ti assicuro che

dimostrato che è impossibile, non possiamo stutare il cervello

pianto, e così prosegue. Non posso camminare, ma ho

la guerra, e quelli non li salva nessuno, nemmeno

in fondo, di ringraziare, non pensi? Lo facevamo troppo

poco, pregavamo per chiedere, non per ringraziare.” ¶ “Non mi

chiedere, non per ringraziare.” ¶ “Non mi intendo di fede

senza avere un dio.” ¶ Non so cosa ribattere, da

al suo fianco, ma non lo dico. ¶ “Ho deciso

dico. ¶ “Ho deciso che non voglio più preoccuparmi per

miei occhi un lampo. ¶ “Non mi avvicino, statt’ tranquilla

ritenerti un uomo fortunato.” ¶ “Non abbiamo un market, ma

mi mancate voi, ma non lo do a vedere

a chi dovrei dirlo?” ¶ “Non c’era quel ragazzo

c’era quel ragazzo?” ¶ “Non sono abituata a parlare

cosa dovrei confessargli, che non capisco più il significato

uccidere tutte le rondini, non impediranno l’arrivo della

a me: tira avanti, non ti fare domande. Fai

Ma come fate? Ancora non me lo spiego.” ¶ “A

a voi il mondo non vi contamina.” ¶ “Eh, non

non vi contamina.” ¶ “Eh, non lo sapevi? Io sono

la tavola con cura, non arronzare, come a volte

si aggiustino da sole.” ¶ “Non sono abituata a starmene

me, di tua madre, non mi sembra tu stia

I codardi. E tu non lo sei.” ¶ Sbuffo per

quel tizio nel film? Non ricordo nemmeno il titolo

in casa senza salutarmi. ¶ “Non mi stanco mai, a

sembra voglia posarsi ma non lo fa, vola in

per fartela avere.” ¶ “Perché non la cuciniamo insieme al

schifezza, e mammà tua non hai mai sbagliato una

uccidere tutte le rondini, non impediranno l’arrivo della

dell’autore ¶ L’idea non è mia, l’ha