Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

il soccorso indarno ¶ De' Numi invoca. In te, Signor

svelarti ¶ Dello sdegno de' Numi il fran segreto. ¶ PIRRO

taci: ¶ Un Ministro de' Numi in lui rispetta: ¶ Non

a quest'orrore intorno? ¶ Numi! ¶ (vacilla) ¶ il cuor mi

tuo la volontà de' Numi. ¶ PIRRO ¶ Ma qual'è

rende ¶ Del favore de' Numi un cuore indegno ¶ Quando

acciaro a tutti i Numi in faccia ¶ Di vendicar

Ebben … ¶ (risoluto) ¶ Ma oh Numi! ¶ s'arresta ¶ in appressarmi

urna a tutti i Numi giuro. ¶ CALCANTE ¶ Degno figlio

Che per opra de' Numi al Teucro lido ¶ Tien

ciascun teme, ¶ Onde i Numi placar, della sua vita

cuor mi vedete, amici Numi, ¶ Deh! secondate il mio

anco una Città distrutta. ¶ Numi! sarebber mai le patrie

qualche parte almeno? ¶ O Numi! … ¶ piange ¶ EROPE ¶ A che

perché mai rimproverarne i Numi! ¶ E perché lor rinfacciar

s'appressa? ¶ Uno Stranier! - Numi … in mirarlo solo ¶ Straziar

pavento allor che i Numi ¶ Libero alfin mi t

E mi rendono i Numi assai felice ¶ Onde pronto

POLISSENA ¶ a parte ¶ Oh! Numi! ¶ E per quanti tremar

ad accusarti basta. ¶ POLISSENA ¶ Numi! e come sperar, che

vede l'apparecchio ¶ Empj Numi! … ¶ notisi, che ella volta

morte. Io, che da' Numi ¶ Dagl'uomini, da te

suo sepolcro asperga. ¶ POLISSENA ¶ Numi! … ¶ si getta sul sedile

ognun: Calcante invano ¶ I Numi invoca, e al furibondo

alla tua gloria; I Numi ¶ Vogliono il sangue mio

PIRRO ¶ Ah! cessa - Oh! Numi! ¶ Che veggio mai! - giunge

CALCANTE ¶ O sacrilegio! o Numi offesi! - E dove, ¶ Temerario

a tuo capriccio i Numi. ¶ Scostati. ¶ CALCANTE ¶ Scellerato! - ah

effetto e quando i Numi ¶ Render poteo propizj? Amici

L'aure, e i Numi del Mar sperar propizj

sangue innocente; avranno i Numi ¶ La vendetta richiesta. ¶ PIRRO

voi l'uccideste … o Numi! ¶ E l'Averno non

al Cielo ¶ Ecco, o Numi, a qual passo è