parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Crisostomo Trombelli, Le favole di Fedro liberto d'Augusto [traduzione da Fedro], 1735

concordanze di «Nè»

nautoretestoannoconcordanza
1
1735
PROLOGO ¶ COn metro umil, a dure leggi avvinto
2
1735
Così l’addenta, e ne fa ingiusto scempio. ¶ La
3
1735
il fren le tolse, ¶ guari andò, che le
4
1735
Lo strepito che fa ne l’improvviso ¶ Cader, sgomenta
5
1735
il timor le arresta, ¶ dà lor campo ad
6
1735
non dovean nostri abituri, ¶ a sdegno aver ciò
7
1735
sfuggita quella beffa aresti, ¶ accorar ti potrebbe or
8
1735
a lui s’invola, ¶ l’altra cui bramò
9
1735
animal le ingiurie soffre) ¶ Ne’ boschi a caccia d
10
1735
d’ampia mole preda. ¶ Ne fa il Leon le
11
1735
a cotesta petulanza Giove, ¶ Ne richiese il perchè. Ora
12
1735
a’ rei soccorso appresti, ¶ potrà tua follia irne
13
1735
impunita. ¶ * Erasi al Lupo ne la gola fitto ¶ Un
14
1735
avviso dar consiglio altrui, ¶ curar se medesimo. In
15
1735
Leone le assale, e ne fa scempio. ¶ Da la
16
1735
penne tue! qual leggiadria ¶ Ne le tue membra scorgo
17
1735
Che vide il Lupo ne la fossa; e questa
18
1735
ma poscia ¶ Che se ne andasse instando l’altra
19
1735
antico alta vendetta. ¶ Poco ne va, che il Toro
20
1735
Se ancora il Bue ne la grandezza avanzi. ¶ Rispondono
21
1735
è il lor soggiorno? ¶ natura comun, nè tetto
22
1735
soggiorno? ¶ Nè natura comun, tetto abbiamo, ¶ Risponde; ma
23
1735
vinto, ¶ I boschi abbandonando, ne gli stagni ¶ Asconderassi, e
24
1735
Un Cacciator là giunto ¶ Ne chiede parte; io lo
25
1735
fu morso, ¶ Pane gittò ne la ferita intinto, ¶ Che
26
1735
pravi esempj ad imitar ne invita. ¶ FAVOLA IV. ¶ L
27
1735
carca. ¶ Parte a lei ne promette. L’altra allora
28
1735
fortunato evento, ¶ Ricca parte ne dona a la Cornacchia
29
1735
del Mulo altero, e ne la zuffa ¶ In cui
30
1735
cerca, ¶ Tal ha timor, ne la vicina villa, ¶ Entro
31
1735
fronde arreca ¶ Il bifolco, il Cervo ivi discopre
32
1735
Vede acuto il Padron ne le sue cose. ¶ E
33
1735
sangue onore arreca. ¶ Quantunque ne la gloria e’ mi
34
1735
ei sol non fosse; ¶ ciò livor, emulazion mi
35
1735
aver unqua non prese, ¶ Ne la sacra famiglia a
36
1735
che soffro, giustamente oppresso, ¶ di cotal conforto in
37
1735
un giusto onor rapisca? ¶ il primo già sarò
38
1735
Inavvedutamente una Pantera ¶ Sdrucciolò ne la fossa. De’ villani
39
1735
Scimmia, ¶ E del sapor ne chiese. Il Macellajo: ¶ Qual
40
1735
evento a perir molti ne addusse. ¶ * Folle Garzon un
41
1735
Tal possente, e ricco ¶ Ne vien incontro, in cui
42
1735
accetti il colpo, ¶ Premio ne avrai. Sel crede, e
43
1735
notte. ¶ Io son pronto; boschi, e pioggia, e
44
1735
si tragga a morte. ¶ Ne l’ardua quistion sospesi
45
1735
Sgombrate, e il ver ne la sua fonte appreso
46
1735
antico splendor (oh qual!) ne avresti. ¶ A me che
47
1735
sia tu qui scoperta? ¶ a me puoi, nè
48
1735
Nè a me puoi, a te giovar poss
49
1735
piacesser, e il perchè ne chiese. ¶ Sì parlò Giove
50
1735
have, ¶ L’onor che ne ridonda, è folle onore
51
1735
vien negato, nol ricerca, ¶ sarai poscia a querelarti
52
1735
timpani ¶ Del cuojo scorticato ne formaro. ¶ Da un lor
53
1735
addivien, che quando avvolse ¶ Ne le tenebre l’arte
54
1735
altri accade. ¶ Al fin ne vien un che forbito
55
1735
a la madre. ¶ Già ne va piena Atene; in
56
1735
v’ha chi intenda; ¶ come il prezzo sborsino
57
1735
figlie. Allor repente Esopo ¶ Ne la folla s’intrude
58
1735
nota è la storia, ¶ v’è taverna in
59
1735
cui seguan gli altri ne la pugna, ¶ Avean le
60
1735
intorno avvinte, ¶ S’impacciar’ne le porte, ove in
61
1735
da’ nemici ingordi, ¶ Restan ne’ cavi ventri innabissati. ¶ *Sono
62
1735
i miei scritti censuri, ¶ lor d’un guardo
63
1735
prede aprirsi strada. ¶ Quinci ne piagne del superbo Aeta
64
1735
questa favoluccia si ravvisi. ¶ * Ne la bottega d’un
65
1735
destinato giorno, ¶ Vo’ che ne paghi il fio. Ma
66
1735
l’Autore. ¶ Ella dunque ne avverte, che non rado
67
1735
per altro, qualunque cosa ne dicano alcuni in contrario
68
1735
connessa con la seguente: meritano essi di esser
69
1735
rio piacer la voluttà ne prova. ¶ FAVOLA XV. ¶ Le
70
1735
lasciamo addietro, ¶ Rassembri ugual ne l’apparenze a noi
71
1735
Piloto dal periglio accorto: ¶ a duol, dice, si
72
1735
duol, dice, si dee, ad allegrezza ¶ Darsi in
73
1735
mondezzajo ¶ L’esca fiutando, di Giove al trono
74
1735
la prigion son tratti, ¶ si rilascian tosto. Ecco
75
1735
l’impose. Adunque nulla ¶ Ne prendi, o doni? E
76
1735
van s’adopra, ¶ Ciò ne’ miei libri, che di
77
1735
egli è ver; purchè ne sia ¶ Invitato, non già
78
1735
la volta tutti opprime, ¶ a la porta più
79
1735
vedrassi chi il lavor ne imprenda. ¶ Quel premio, che
80
1735
i doni tuoi, ¶ Tanto ne ruba il tempo, immantinente
81
1735
altri a te egual, ne’scritti suoi ¶ Le mie
82
1735
desia, ¶ Prasitele nel marmo ne fa autore, ¶ Ne l
83
1735
marmo ne fa autore, ¶ Ne l’argento Miron. Mordace
84
1735
il core, ¶ Più valor ne la zuffa avrei dimostro
85
1735
ch’affidar non dessi. ¶ * Ne la favola mia colui
86
1735
grato, ¶ Se chi se ne cibò, vivesse ancora. ¶ * La
87
1735
motti ¶ Noto Giullar, tal ne promise, ch’unqua ¶ Per
88
1735
in palco s’aggira ( in quai giochi ¶ Ciò
89
1735
crin’, lo caccian fuori; ¶ a lui giovaro le
90
1735
onorate insegne, ¶ Da cui ne va l’Augusta Casa
91
1735
preso avvien che sfugga, ¶ pur se Giove il
92
1735
lo effetto ¶ Pigrizia non ne rubbi, i nostri Padri
93
1735
insegna ¶ La favola. * Dormendo ne la selva ¶ Un Leon
94
1735
confessa, ed il perdon ne chiede. ¶ Vede il Leon
95
1735
Cerca a l’intorno, ne la fossa inciampa. ¶ Tosto