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Paolo Maspero, Odissea [traduzione da Omero], 1867

concordanze di «O»

nautoretestoannoconcordanza
1
1867
figlio rispondea d'Eupite: ¶ O svergognato cianciator, che parli
2
1867
Se de' suoi campi o de' suoi pingui armenti
3
1867
Deh, se i Celesti ¶ O se l'Erinni de
4
1867
e mangia in pace, o vanne altrove, ¶ Se trascinato
5
1867
l'opre spïando ¶ Virtuose o malvagie de' mortali. ¶ Ma
6
1867
sclamò: Così te pure, ¶ O scellerato, il re dell
7
1867
consorte egli s'avvenne, ¶ O se n'udisse ragionar
8
1867
gran tesoro. ¶ Vanne dunque, o pastore, e qui l
9
1867
venìa ¶ Iro più spesso o messaggier chiamato, ¶ Perché di
10
1867
figlio di Laerte, ¶ Sgombra, o vecchio, gli grida, o
11
1867
o vecchio, gli grida, o per un piede ¶ Fuor
12
1867
Ma guarda dal toccarmi, o, benché vecchio, ¶ T'insozzerò
13
1867
già non sei morto, o a che nascesti, ¶ Se
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1867
Ad un tratto spogliasse, o solo a terra ¶ Lo
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1867
alla vecchia ¶ Eurìnome favella: O mia diletta, ¶ Odi pensiero
16
1867
Telemaco, gli dice: Odimi, o figlio. ¶ Senno maturo, pronto
17
1867
ignoro ¶ Se potrò rivederti, o innanzi ad Ilio ¶ Perir
18
1867
di Laerte il figlio: ¶ O donzelle d'Ulisse, ite
19
1867
pari in qualche vile ¶ O taverna o fucina, anzi
20
1867
qualche vile ¶ O taverna o fucina, anzi che starti
21
1867
A cinguettar con tutti? O il troppo vino ¶ Ti
22
1867
Ti travolse la mente, o pure un folle ¶ Tu
23
1867
e cianci al vento. O forse ¶ Perché il sozzo
24
1867
tu meni? Ah! bada, o tristo, ¶ Che alcun di
25
1867
prato ¶ Fino alla sera; o da guidar commessi ¶ Ci
26
1867
io sappia il solco. ¶ O poni ancor che a
27
1867
e insolentir non cessi? ¶ O tu pazzo nascesti, o
28
1867
O tu pazzo nascesti, o tal ti rese ¶ Il
29
1867
l'ospite s'oltraggi o servo alcuno ¶ Del divo
30
1867
leva di qua ratto, o ch'io con questo
31
1867
svegli della tua regina, ¶ O, come ancor si spera
32
1867
Ulisse a lei rispose: O donna, ¶ Lingua mortale proferir
33
1867
querelarmi, ¶ Le tue donzelle, o forse ancor tu stessa
34
1867
lei l'astuto Ulisse: O del divino ¶ Laerziade consorte
35
1867
corno ¶ Gli occhi avesse o di ferro, esso li
36
1867
ch'ei portar solea, ¶ O se qualcuno de' compagni
37
1867
Tuttavolta il pianto ¶ Frena, o regina, e al mio
38
1867
suo tetto natìo palesemente ¶ O di nascosto. Vivo è
39
1867
mi diede ospizio, ¶ Tutto, o donna, avverrà ch'io
40
1867
anno stesso, questo mese, o al primo ¶ Sorger dell
41
1867
me cacciato. E come, o forestiero, ¶ Io sarei delle
42
1867
degli ospiti si spande. ¶ O degna sposa del divino
43
1867
di te più gentile, o più facondo ¶ Ed assennato
44
1867
Su via, ¶ T'affretta, o balia, lava il forestiero
45
1867
scaltrito eroe: Ben parli, o donna; ¶ Chi ne conobbe
46
1867
sommesso: ¶ Vuoi tu perdermi, o donna? Io sì, nudrito
47
1867
palese un Dio, bada, o nudrice, ¶ Ch'altri nol
48
1867
rispose Euriclea: Che dici, o figlio? ¶ Non m'hai
49
1867
se giorno di nozze o di sterminio ¶ Sorgerà per
50
1867
Certo alcuno qui giunge, o tuo compagno ¶ O conoscente
51
1867
giunge, o tuo compagno ¶ O conoscente; ché un rumor
52
1867
Fosse allor dalla morte. O caro prence, ¶ O dolce
53
1867
morte. O caro prence, ¶ O dolce lume, gli dicea
54
1867
credea. Deh! vieni, ¶ Vieni, o figliuolo, sì che tutta
55
1867
Sotto il mio tetto, o già qualcun de' Proci
56
1867
la magion ne regga; ¶ O se scelga a marito
57
1867
indegno ¶ Giogo senza contrasto? o per sinistra ¶ Voce d
58
1867
in ira ¶ Ai cittadini? O forse ti fallisce ¶ L
59
1867
fiore ¶ Della mia giovinezza! o prole io fossi ¶ Del
60
1867
fossi ¶ Del magnanimo Ulisse, o Ulisse stesso! ¶ Vorrei che
61
1867
accetti ¶ Le inamabili nozze, o le ricusi; ¶ Ed essi
62
1867
riposa. ¶ Or tu vanne, o custode, alla pudica ¶ Mia
63
1867
casa il vedi? ¶ Invano, o figlio, un altro Ulisse
64
1867
dicea: Deh! narra, ¶ Narra, o padre, qual legno e
65
1867
in aiuto ¶ Chiamar convenga, o se bastiam noi soli
66
1867
il garzone: È grande, o padre ¶ La gloria del
67
1867
saggio Ulisse, t'assecura, o figlio, ¶ Ambi al fianco
68
1867
io fossi ed oltraggiato, o s'anco ¶ Strascinar mi
69
1867
vedessi per li piedi, ¶ O fatto segno ai loro
70
1867
uopo di spiccar messaggi: ¶ O che lor di Telemaco
71
1867
arrivo ¶ Un Dio scoperse, o l'han seguito invano
72
1867
fosse, entrar potea, ¶ Giovane o vecchio; e così prese
73
1867
e pria che torni, ¶ O fra i campi o
74
1867
O fra i campi o per via, trafitto ei
75
1867
E così gli favella: O svergognato, ¶ O traditore, tu
76
1867
gli favella: O svergognato, ¶ O traditore, tu che a
77
1867
gli altri ne sconsiglia! ¶ O saggia, illustre donna, a
78
1867
Han lasciato le insidie? o su la nave ¶ Ancor
79
1867
tuo padre. Or dimmi, o caro, ¶ Dimmi ciò che
80
1867
E il prudente garzone: O madre mia, ¶ Deh! non
81
1867
Quanto m'avvenne ¶ Tutto, o madre, io dirò. Giunti
82
1867
così a lei, dicea: ¶ O del prudente Ulisse inclita
83
1867
terra ¶ Già s'asconde o s'aggira, e l
84
1867
Giove sempre così. Dove, o bifolco, ¶ Dove meni quel
85
1867
ribaldo uccida col bastone, ¶ O se in alto il
86
1867
Se mai d'agne o di capre il saggio
87
1867
Con che tu sempre, o perfido capraio, ¶ Obliando la
88
1867
arciero Apollo ¶ Telemaco perisse, o sotto il ferro ¶ De
89
1867
qualcuno, ¶ Non ti scacci o percuota. Or via risolvi
90
1867
la taglia ha bella, o se infingardo ¶ Non fosse
91
1867
scoprir chi crudo ¶ Fosse o cortese, benché già di
92
1867
non giovi, ¶ Come indovino, o sanator di morbi, ¶ O
93
1867
o sanator di morbi, ¶ O artefice di navi, o
94
1867
O artefice di navi, o nobil vate ¶ Che ne
95
1867
Non un vil mendicante o un vagabondo ¶ Che dell
96
1867
mia madre ti tenga o de' miei servi. ¶ Ma
97
1867
Certo mal destri furono o sleali ¶ I feaci nocchier
98
1867
si stenda in mare? ¶ O tu sei stolto, o
99
1867
O tu sei stolto, o ben da lunge arrivi
100
1867
A tutti è nota, o ch'abbiano soggiorno ¶ Là
101
1867
sorge la vermiglia Aurora, ¶ O dove il Sol tramonta
102
1867
senza indugio a Pilo ¶ O nella sacra Elide, governata
103
1867
e di menzogne, ¶ Avanzasse. O malvagio! in ogni guisa
104
1867
Arduo sarebbe lo scoprirti, o Diva, ¶ Anche al più
105
1867
fa' ch'io sappia, o Diva, ¶ Se questa è
106
1867
vedervi mai più. Salvete, o Ninfe! ¶ Noi v'offriremo
107
1867
all'eroe: Ti rassecura, ¶ O saggio Ulisse, né temer
108
1867
Nume ¶ Mi sia propizio, o figlia del gran Giove
109
1867
re, così dicea: ¶ Poco, o veglio, mancò che tu
110
1867
Sole. ¶ Ma tu seguimi, o veglio, ed entra meco
111
1867
né d'un'ostia o due ¶ Tengonsi paghi, e
112
1867
Che il negro continente o la silvestre ¶ Itaca alberghi
113
1867
Ne lacerâr le carni, o divorato ¶ L'hanno i
114
1867
giro ¶ Di questo mese o nel seguente, e tutti
115
1867
troppo, alcuno ¶ Degl'Immortali o de' mortali il senno
116
1867
stirpe! Ma vi cada, o salvo ¶ N'esca, e
117
1867
narra ¶ I tuoi casi, o straniero, e fa' ch
118
1867
Io già non era, o facile alla fuga ¶ Ne
119
1867
assenza ritornar dovesse ¶ Sconosciuto o palese al suol natìo
120
1867
Di morir sotto Troia, o fra le braccia ¶ De
121
1867
e che l'estate ¶ O l'autunno sarìa con
122
1867
tu pure non volermi, o vecchio, ¶ Lusingar con menzogne
123
1867
il resto ¶ Darà Giove, o terrà, ché tutto ei
124
1867
tentar s'egli stesso, o per suo cenno ¶ Alcun
125
1867
ed io gli dico. ¶ O magnanimo Ulisse, o di
126
1867
dico. ¶ O magnanimo Ulisse, o di Laerte ¶ Valoroso figliuol
127
1867
ci narrasti, né veruno, o sconcio ¶ O vano accento
128
1867
né veruno, o sconcio ¶ O vano accento, è dal
129
1867
avresti od un lebete ¶ O un'aurea coppa o
130
1867
O un'aurea coppa o due gagliardi muli. ¶ Di
131
1867
a te la cedo, o figlio. ¶ Così dicendo, Menelao
132
1867
Celesti a noi mostrato, ¶ O a te, divino Atride
133
1867
insidie ¶ Sfugga de' Proci, o vi rimanga estinto. ¶ Col
134
1867
li conforta il Sole, ¶ O se agli alberghi scesero
135
1867
non lice ¶ D'opere o di parole, or che
136
1867
sua casa: ¶ Né vederla o parlarle, e alcun ristoro
137
1867
a' suoi più fidi, ¶ O riportarne ai campi un
138
1867
via, ¶ Narrami se diserta o incenerita ¶ Fu la bella
139
1867
Tuoi parenti han soggiorno; o se il nemico ¶ Presso
140
1867
Presso l'agne soletto o presso i tardi ¶ Buoi
141
1867
patito. Odimi or dunque, ¶ O forestiero. Un'isola, che
142
1867
Per via m'incontri, o in riva al mare
143
1867
in riva al mare o al fonte, ¶ Guardisi dal
144
1867
onesto ¶ d'Itaca cittadino, o drittamente ¶ Alla tua casa
145
1867
si volse, e disse: ¶ O di Laerte glorïoso figlio
146
1867
di Laerte glorïoso figlio, ¶ O saggio Ulisse, su via
147
1867
maiali ¶ Ella vi cangi, o in lupi od in
148
1867
ginocchi, e così prego: ¶ O Circe, adempi la promessa
149
1867
egli a me piangendo: O di Laerte ¶ Illustre figlio
150
1867
il so, tu speri, o prode ¶ Laerziade, il ritorno
151
1867
come con la forza ¶ O con l'inganno avrai
152
1867
e dolorando ¶ Mi chiese: O figlio, come hai tu
153
1867
casa ancora io sono, ¶ O s'altri vi comanda
154
1867
custodisce ¶ I domestici averi, o se impalmata ¶ Già non
155
1867
suoi strali m'uccise, o lunga tabe ¶ L'anima
156
1867
trista voluttà del pianto? ¶ O non sei tu che
157
1867
allegra ¶ Di questo amore, o donna. Anzi che l
158
1867
Arete ¶ Dalle candide braccia: O Feacesi, ¶ Che vi sembra
159
1867
E lo scaltro Itacense: O grande Alcinoo, ¶ O valorosi
160
1867
Itacense: O grande Alcinoo, ¶ O valorosi condottieri e prenci
161
1867
ti sommerse in mare? ¶ O ti trafisse popolo nemico
162
1867
armenti e i greggi? ¶ O moristi pugnando alla difesa
163
1867
dolorosa ombra d'Atride: ¶ O figliuol di Laerte, o
164
1867
O figliuol di Laerte, o saggio Ulisse, ¶ Né me
165
1867
mio, se in Orcomeno o in Pilo ¶ O presso
166
1867
Orcomeno o in Pilo ¶ O presso Menelao nell'ampia
167
1867
trapassati? - Ed io risposi: ¶ O figlio di Peleo, possente
168
1867
Ed ei di novo: O generoso Ulisse, ¶ Invano t
169
1867
bellicosi ¶ Suoi Mirmidoni impera, o se spregiato ¶ Vive in
170
1867
spregiato ¶ Vive in Ellade o in Ftia, da che
171
1867
lui volgea cortesi accenti: ¶ O Aiace, o del famoso
172
1867
cortesi accenti: ¶ O Aiace, o del famoso Telamone ¶ Magnanimo
173
1867
Numi? ¶ Ah! tu crollasti, o ròcca degli Achivi, ¶ E
174
1867
sempre. Via ti placa, o sire, ¶ Doma il cor
175
1867
conobbe, e sclamò pietosamente: ¶ O di Laerte generoso figlio
176
1867
così schiuse il labbro: ¶ O sventurati, che scendeste all
177
1867
La stagione invernal corra o l'estiva, ¶ Mai quella
178
1867
Sole; né mortal salirvi ¶ O calar ne potrebbe, anche
179
1867
rupe ¶ Possa il delfino o il marin cane od
180
1867
se un giovenco solo o un sol montone ¶ Mai
181
1867
i vaticini. Or dunque, ¶ O felice od avverso, ognun
182
1867
nave; ¶ Ma se prego o comando io vi facessi
183
1867
questi accenti ¶ Proruppero cantando: O glorïoso ¶ Della Grecia splendor
184
1867
scellerato ardisca ¶ Su giovenco o montone alzar la mano
185
1867
io ¶ Così dissi gemendo: O sommo Giove, ¶ O santi
186
1867
gemendo: O sommo Giove, ¶ O santi Dei, ben fu
187
1867
Giove di nembi adunatore: ¶ O Sole, no, non cesserai
188
1867
Alcinòo drizzando le parole, ¶ O re, proruppe, o popolo
189
1867
parole, ¶ O re, proruppe, o popolo cortese, ¶ Poi che
190
1867
Salve tu sempre, salve, o mia regina, ¶ Finché vecchiezza
191
1867
preda illeso. ¶ Che dicesti, o Nettuno? gli rispose ¶ Il
192
1867
venuto? Scellerata e cruda, ¶ O degli ospiti amica, e
193
1867
donde nasce il Sole ¶ O donde muore, da noi
194
1867
sarà chi ti passi o chi t'arrivi. ¶ Rasserenossi
195
1867
m'avete i primi, ¶ O Feacesi, provocato, e tutti
196
1867
con l'eucaliese Eurito ¶ O con Alcide, che solean
197
1867
ond'altri, ¶ Che folle, o vano cianciator non sia
198
1867
la chiamò, dicendo: ¶ Corchiamci, o cara, sul tuo letto
199
1867
E tu lo chiedi, o saettante Apollo? ¶ Gli rispose
200
1867
Vulcano, ¶ L'astuto fabbro: O grande Enosigeo, ¶ Io questo
201
1867
proruppe il Laerziade Ulisse: ¶ O magnanimo re, tu mi
202
1867
del pari ¶ Appien felice, o figlio, e d'ogni
203
1867
li saluto il primo, o che la Musa ¶ Figlia
204
1867
Musa ¶ Figlia di Giove, o t'allevasse Apollo; ¶ Poiché
205
1867
Tutto avessi tu stesso, o dalle labbra ¶ D'alcun
206
1867
Feacesi, ei disse: ¶ Udite, o prenci e condottieri, e
207
1867
fratello. ¶ Però tu pure, o forestier, sincero ¶ Per l
208
1867
chiamarti; ché, sia buono o tristo, ¶ Alcun non vive
209
1867
paura ¶ Mai d'arrenare o d'affondar le coglie
210
1867
sì dicea. Ma cómpia ¶ O non cómpia Nettuno, il
211
1867
Se buoni e giusti, o inospitali e crudi; ¶ E
212
1867
D'una tua figlia? o qualche amico illustre? ¶ Ché
213
1867
Che nessuno de' servi o delle fanti ¶ Mai non
214
1867
scendeste? a trafficarvi forse? ¶ O non piuttosto, a guisa
215
1867
I santi Dei ¶ Temi, o re; perché supplici noi
216
1867
ed egli ¶ Replicò disdegnoso: O tu sei folle, ¶ O
217
1867
O tu sei folle, ¶ O ben da lungo arrivi
218
1867
questa a noi vicina o in altra spiaggia? ¶ Fa
219
1867
Lo cacciò nello speco: o per timore ¶ Di qualche
220
1867
timore ¶ Di qualche insidia, o per voler d'un
221
1867
e così dissi: ¶ Piglia, o Ciclope, e bevi, or
222
1867
chiedea, dicendo: ¶ Mesci, mesci, o straniero, e il nome
223
1867
umore, io ripigliai: ¶ Dunque, o Ciclope, il mio nome
224
1867
strider s'ode ¶ Scure o bipenne, quando nella fredda
225
1867
ti rapisce? A tradimento, ¶ O con la forza, qualchedun
226
1867
S'ei qui gridare o favellar t'udisse ¶ Un
227
1867
E sdegnoso proruppi: Odi, o Ciclope ¶ Se di tua
228
1867
genitor pregava: ¶ M'odi, o Nettuno, che la terra
229
1867
lo fece, onde sopirli ¶ O suscitarli a suo piacer
230
1867
veggasi almen quant'oro o quanto ¶ Argento vi si
231
1867
Se lanciarmi ne' flutti, o darmi pace ¶ Ancor dovessi
232
1867
salvo alla tua patria, o dove ¶ Più ti gradisse
233
1867
il genitor gridò: Vanne, o malvagio, ¶ Vanne altrove a
234
1867
opra umana ¶ Segno scorgessi o umana voce udissi. ¶ Di
235
1867
terra il Sol discenda o dove ¶ Ei sorga. Dunque
236
1867
eretta. ¶ Ivi una donna, o Dea che fosse, un
237
1867
dicea: ¶ Deh! non forzarmi, o del gran Giove alunno
238
1867
io con te pietoso, o Circe, ¶ Che in porci
239
1867
giurai terribil giuro. ¶ Come, o Circe, io risposi, un
240
1867
petto, saporar potrìa ¶ Carni o vino, sapendo i suoi
241
1867
Antinoo, e favellò: Cessate, ¶ O folli, dal gridar, ché
242
1867
Fuggir l'amato figlio, o sotto il ferro ¶ Perirà
243
1867
A che ne vieni, o suora, ¶ Penelope rispose? È
244
1867
alcun disastro in terra o in mar lo colga
245
1867
Tu che se' Diva, ¶ O d'una Diva le
246
1867
i rai del Sole, ¶ O già sia morto e
247
1867
Pluto. ¶ S'ei viva o già sia morto io
248
1867
suo ritorno. ¶ Quai detti, o figlia, ti sfuggir dal
249
1867
diletta prole, ¶ Rivolto, disse: O tu, che i miei
250
1867
accompagni degli Eterni alcuno ¶ O de' mortali; ma su
251
1867
A che ne vieni, ¶ O sempre caro e venerando
252
1867
frequentar non usi. ¶ Parla, o divino messaggiero, esponi ¶ Liberamente
253
1867
disegni ¶ Di me misero, o Dea! Sopra una zatta
254
1867
destra ¶ Carezzandogli il mento, O tristo, disse, ¶ O cor
255
1867
mento, O tristo, disse, ¶ O cor di volpe, che
256
1867
non volerti adirar meco, o Diva! ¶ L'accorto Ulisse
257
1867
corro ¶ Incontro a morte! O voi tre volte e
258
1867
Il gran Nettuno: Vanne, o sciagurato, ¶ Sul negro mar
259
1867
Ivi porto non era o seno adatto ¶ A ricettar
260
1867
vo d'un porto o di più basso lido
261
1867
mezzo ¶ Al mar pescoso. O forse ancor Nettuno ¶ Potrìa
262
1867
se apparisse un porto ¶ O men ripida spiaggia. Alfin
263
1867
udir fe' queste voci: ¶ O Nausica, perché sì neghittosa
264
1867
quanto più t'aggrada, o figlia, avrai. ¶ Va', che
265
1867
Dïana, quando in Erimanto, ¶ O sui gioghi selvosi del
266
1867
tergo, ¶ Va di cinghiali o snelli cervi in traccia
267
1867
venuto? Scellerata e cruda, ¶ O degli ospiti amica, e
268
1867
cime ¶ Albergano de' monti o nelle verdi ¶ Maremme o
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1867
o nelle verdi ¶ Maremme o in riva ai fiumi
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1867
in riva ai fiumi, o di vicine ¶ Donne sono
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1867
agne ¶ Stende l'artiglio, o i presti cervi insegue
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1867
vergine stringa le ginocchia, ¶ O se invece la preghi
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1867
scaltri accenti: Ascoltami, regina, ¶ O donna o Diva ch
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1867
Ascoltami, regina, ¶ O donna o Diva ch'io chiamar
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1867
fantesche Ulisse, ¶ Scostatevi, dicendo, o mie fanciulle, ¶ Finché levata
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1867
potrìa qualcun da tergo, ¶ O più villano farmisi dinanzi
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1867
a casa si conduce; o forse ¶ Un qualche Dio
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1867
or dunque ¶ Questi detti, o stranier, se vuoi che
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1867
la testa; ed egli, ¶ O figliuola, dicea, vuoi tu
280
1867
al par del Sole ¶ O di candida Luna esso
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1867
ed ei così pregava: ¶ O del divin Rassènore figliuola
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1867
del divin Rassènore figliuola, ¶ O saggia Arete, vedi un
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1867
disse: ¶ Empi l'urna, o Protonoo, e a quanti
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1867
Paterno lido, senza rischio o noia, ¶ Il riconduca: s
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1867
fornìa; ¶ Ma nell'ottavo, o fosse del supremo ¶ Giove
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1867
supremo ¶ Giove un comando, o varïar d'affetti, ¶ Subitamente
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1867
Tunica mi donò. Tale, o regina, ¶ È de' miei
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1867
Chiedevi ospizio. - Non volerne, o sire, ¶ La fanciulla incolpar
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1867
case ritornando, o solo ¶ O con l'aiuto de
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1867
il giovinetto: ¶ Troppo dicesti, o buon Nelide, e tanto
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1867
Nume. Orsù, mi narra, ¶ O figliuol di Neleo, come
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1867
rispose il Nelide: Attendi, o figlio, ¶ Ché tutto in
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1867
terra. ¶ Tu ben parlasti, o figlio di Neleo ¶ Sclamò
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1867
Sempre benigno e generoso, o veglio, ¶ Suona il tuo
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1867
casa pur ti mostra, o Diva, ¶ E di gloria
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1867
fra lor così dicea: ¶ O figliuoli, m'udite. Offrir
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1867
palagi. ¶ Ma ch'altri, o figlio, di splendor mi
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1867
agnelletti. Né colà padrone ¶ O guardïan di greggi ha
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1867
Né di cacio penuria o fresco latte, ¶ Perché ognor
300
1867
S'egli sia vivo, o già sia morto; e
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1867
padre ¶ L'ospite nominasse, o se dovesse ¶ Interrogarlo ei
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1867
sgombra di sue genti, ¶ O fabbricata una città gli
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1867
spenta ¶ La stessa madre o il genitor gli fosse
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1867
il genitor gli fosse, ¶ O cader si vedesse innanzi
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1867
occhi ¶ Il fratel trucidato o il caro figlio. ¶ Questo
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1867
Tu parli il vero, o donna, il generoso ¶ Menelao
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1867
cavallo ¶ Già sboccar volevamo, o far risposta ¶ Dalle latebre
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1867
qual cagione ¶ Ti trasse, o figlio, alla divina Sparta
309
1867
dorso? Un tuo privato ¶ O pubblico bisogno? A me
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1867
che tu lo vedessi o da straniero ¶ Labbro l
311
1867
se mai d'opre ¶ O di consiglio ne' troiani
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1867
senno hai tu perduto, o vai ¶ Solo di stenti
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1867
A lasciar queste spiagge? - O tu, qualunque ¶ Delle Dive
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1867
tuo paterno tetto ¶ Tristi o lieti seguîr, mentre lontano
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1867
A che t'infingi, o Proteo? ¶ Ciò ch'io
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1867
Tornati ai loro alberghi, o ne perìa ¶ Qualcuno in
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1867
perìa ¶ Qualcuno in mare o nel paterno ostello? ¶ Perché
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1867
tu di questo interrogarmi, ¶ O figliuolo d'Atreo? soggiunse
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1867
a favellar riprese: ¶ Cessa, o figlio d'Atreo, cessa
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1867
ove scorre ¶ Senza affanno o molestia all'uom la
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1867
cielo l'undecimo risplenda ¶ O il duodecimo Sole. Allor
322
1867
Le tue parole ¶ Provano, o figlio, di che sangue
323
1867
al guardïan de' porci o delle agnelle ¶ Ito fosse
324
1867
lo seguìa? ¶ Liberi cittadini, o suoi famigli ¶ E mercenari
325
1867
tua bella nave ¶ Telemaco, o l'hai tu volonteroso
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1867
Ad uom con opre o con parole offesa, ¶ Mentre
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1867
il maggior de' mali, o mia regina! ¶ Altro, ben
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1867
nome? ¶ Se giovanil talento, o un qualche Nume, ¶ Rispose
329
1867
ch'ei fuggir volea, ¶ O l'avrei trattenuto, o
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1867
O l'avrei trattenuto, o qui m'avrebbe ¶ Cadavere
331
1867
Disse allor la nudrice: O tu m'uccida, ¶ O
332
1867
O tu m'uccida, ¶ O la vita mi lasci
333
1867
ciel la dodicesma Aurora. ¶ O tu di lui cercassi
334
1867
tu di lui cercassi, o conosciuta ¶ n'avessi la
335
1867
Diva pregò: M'odi, o Minerva, ¶ Invitta figlia dell
336
1867
T'arse d'agna o di bue le pingui
337
1867
LIBRO PRIMO ¶ Canta, o Musa, l'eroe di
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1867
t'adiri? ¶ Quai detti, o figlia, ti sfuggir di
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1867
a lui così Minerva: O Giove, o sommo ¶ Re
340
1867
così Minerva: O Giove, o sommo ¶ Re dell'Olimpo
341
1867
e, Salve, disse, ¶ Salve, o stranier: gradito a me
342
1867
pioggia in terra ignota, ¶ O le travolve ne' suoi
343
1867
per la prima volta, o sei del padre ¶ Ospite
344
1867
saprebbe. ¶ Ma via, parla, o garzon: sei tu d
345
1867
combattendo innanzi a Troia, ¶ O in Itaca perìa, tornato
346
1867
agli Dei. Tu pensa, o figlio, ¶ A scacciar que
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1867
aver del padre ¶ Novelle, o dalle genti, o dalla
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1867
Novelle, o dalle genti, o dalla voce ¶ Infallibil di
349
1867
con l'armi convenga o con l'inganno ¶ Spegner
350
1867
tanto m'addolora, ¶ Sospendi, o Femio! L'ebbi appena
351
1867
l'ascolta in pace, ¶ O madre mia; ché non
352
1867
prode ¶ Figliuol d'Ulisse: O di mia madre, esclama
353
1867
altre mense ¶ Andar cercando, o convitarvi a gara ¶ Ne
354
1867
annunzia ¶ Il suo ritorno? o qualche censo antico ¶ Forse
355
1867
Or, chi potea, ¶ Giovane o vecchio, convocar gli Achei
356
1867
Non di pubblici casi, o cittadini, ¶ Ma di grave
357
1867
d'Eupite il figlio: ¶ O tu, di lingua audace
358
1867
Odi or tu dunque, o figlio ¶ D'Ulisse, e
359
1867
l'altro, ¶ Di sventure o di morte annunziatrici. ¶ Indi
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1867
Deh! pensiam, vi scongiuro, o cittadini, ¶ Quegli stolti a
361
1867
I tristi augurii ¶ Spaccia, o vecchio, in tua casa
362
1867
spero, mi darà novelle, ¶ O Giove, che talvolta i
363
1867
e le tue grida, o vecchio, ¶ E ai vostri
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1867
stringe, e così parla: ¶ O tu, valente ai detti
365
1867
E con voi trastullarmi, o svergognati, ¶ A me non
366
1867
che in Itaca rimanga, ¶ O vada a Pilo. Io
367
1867
anela ¶ Telemaco. Da Sparta o dalla sacra ¶ Pilo, a
368
1867
poco ¶ Un forte aiuto; o ad Efira ben anco
369
1867
sì le parla: ¶ Prendi, o nudrice, e in salde
370
1867
invano. ¶ Deh ti calma, o nudrice! il buon garzone
371
1867
di me non chiede, o da qualcuno ¶ Non sa
372
1867
Leggerai nel tuo core, o suggerito ¶ Ti verrà dagli
373
1867
Dio Nettuno: ¶ M'odi, o Nettuno, correttor dell'onde
374
1867
veniste? ¶ Siete voi mercatanti, o per l'ondoso ¶ Golfo
375
1867
voce a Nestore dicea: ¶ O splendor degli Achivi, amor
376
1867
L'abbia gente nemica, o il mar sommerso ¶ Ne
377
1867
stesso testimon già fosti, ¶ O l'hai da labbro
378
1867
ha con opre giovato o con parole ¶ Il mio
379
1867
al pensier: quanto soffrimmo ¶ O sui torbidi flutti navigando
380
1867
Achille ¶ A noi mostrava, o combattendo intorno ¶ Alla sacra
381
1867
primi ¶ Duci in privata o pubblica consulta, ¶ Sempre l
382
1867
selvosa Chio ¶ Navigar convenisse, o sotto questa ¶ Lungo il
383
1867
Non hai tu resistito? o tutti avversi ¶ Ti sono
384
1867
Alle sue case ritornando, o solo ¶ O con l
385
1867
breve indugio ¶ Soffri ancora, o stranier. Già l'ora
386
1867
suoi dolori; ma conforto o tregua ¶ I miei non
387
1867
E de' suoi beni; o se la mano accetti
388
1867
mi sarà l'imago. ¶ O del divino Icario inclita
389
1867
Se così ti talenta, o sovra il letto ¶ Che
390
1867
Tutte non le trafigga; o se consenta ¶ Che coi
391
1867
strale, che m'uccida; ¶ O fa' che per l
392
1867
Che tutti de' mortali o tristi o buoni ¶ I
393
1867
de' mortali o tristi o buoni ¶ I destini conosce
394
1867
Un qualche Dio rapisca, o mi trafigga ¶ Co' dardi
395
1867
oprato un tal prodigio. O sommo ¶ Di Saturno figliuolo
396
1867
Provveduto e di cibo? o giacque ei forse ¶ Negletto
397
1867
amanti ¶ A rispettarti appreso, o non ancora ¶ Cessano d
398
1867
tal modo a schernirlo: O svergognato! ¶ E fino a
399
1867
ho dato un saggio, ¶ O vil paltone. Dunque altrove
400
1867
Degl'infelici. Nel mirarti, o vecchio, ¶ Un brivido mi
401
1867
ognun depose ¶ Sui letti o su le scranne il
402
1867
E voi le mani, o Proci, ¶ E la lingua
403
1867
gli prepara il bagno, o a quel de' servi
404
1867
vista ¶ Telemaco gridò: Meglio, o Ctesippo, ¶ Meglio per te
405
1867
il colpo ¶ Abbia schivato; o certamente in seno ¶ Io
406
1867
più fanciullo ¶ Non sono, o Proci, e chiaro anch
407
1867
Chi l'ospite percuota, o faccia insulto ¶ Di Telemaco
408
1867
che forse è morto, ¶ O vive errando in barbaro
409
1867
aperse ¶ In questi detti: O voi, che nell'assenza
410
1867
mia mano, senza tema o freno ¶ Ne struggete gli
411
1867
struggete gli averi, udite, o Proci, ¶ Le mie parole
412
1867
con tai detti Antinoo: ¶ O gente rozza e stupida
413
1867
Qui sedete in silenzio, o fuori uscite ¶ A lagrimar
414
1867
Sclama allora il garzone, o che un imbelle ¶ Resterò
415
1867
imbelle ¶ Resterò finché vivo, o troppo io sono ¶ D
416
1867
Eumeo, ¶ Degg'io tacermi o favellar? Già troppo ¶ Il
417
1867
stanze, ¶ E per lamento o per rumor che s
418
1867
giovani Achei, così favella: ¶ O voi, della regina illustri
419
1867
In me si trova, o se la vita errante
420
1867
sorte ¶ Egual te pure, o sconsigliato, attende, ¶ Se l
421
1867
Il dar quell'arco o il recusarlo, solo ¶ A
422
1867
io volessi. Tu ritorna, o madre, ¶ Alle tue stanze
423
1867
Dove porti, ¶ Esclamava taluno, o vil bifolco, ¶ Dove porti
424
1867
stanze; e per lamento ¶ O per rumor che s
425
1867
parlava: Più da Troia, o cani, ¶ Non credevate ch
426
1867
degli Dei vi prese ¶ O de' mortali. Or tutti
427
1867
de' mortali. Or tutti, o scellerati, ¶ Scontar le colpe
428
1867
ogni colpa il fio. ¶ O fuggire o pugnar: più
429
1867
il fio. ¶ O fuggire o pugnar: più non vi
430
1867
certo alcuna ¶ Delle ancelle, o Melanzio, ha noi tradito
431
1867
a domarlo io giungo, ¶ O che qui lo conduca
432
1867
questi detti il punge: ¶ O Melanzio, lassù tranquillamente ¶ Riposar
433
1867
Ah! tu m'assisti, ¶ O buon Mentorre, e del
434
1867
Alla soglia, alla porta o alla muraglia ¶ Svïò Minerva
435
1867
Filezio, e così dice: ¶ O malvagio di risse eccitatore
436
1867
donna oltraggio ¶ Con atti o con parole, ed anzi
437
1867
Delle vittime al Nume; o se all'eroe ¶ Presentar
438
1867
per desìo di plauso, ¶ O per bisogno, non son
439
1867
saggio ¶ Telemaco l'udendo, O padre, esclama, ¶ Guàrdati dal
440
1867
non sia da' pastori o da te stesso. ¶ L
441
1867
e così prega: Eccomi, o caro, ¶ Eccomi a' piedi
442
1867
uscio ¶ Picchiandone, dicea: Vieni, o nudrice, ¶ Delle fanti custode
443
1867
Iniqui! che a nessuno, ¶ O nostrale si fosse o
444
1867
O nostrale si fosse o forestiero, ¶ Avean rispetto. Or
445
1867
Or tu mi noma, o vecchia, ¶ Le fanti che
446
1867
fanti. E come tordi, ¶ O timide colombe, ad ali
447
1867
rispose Euriclea: Ben parli, o figlio; ¶ Ma non vuoi
448
1867
E così grida: Sorgi, o mia diletta, ¶ Sorgi, e
449
1867
e così parla: ¶ Dimmi, o buona Euriclea: se veramente
450
1867
m'invïò. Seguimi dunque, o figlia, ¶ Onde a vicenda
451
1867
che vai tu dicendo, o figlia mia? ¶ L'altra
452
1867
forestiero interrogar da lunge, ¶ O se corrergli incontro ella
453
1867
detti ¶ Telemaco la sgrida: O snaturata ¶ Genitrice, perché non
454
1867
non sa. Ma giovi, o figlio, ¶ Qui pigliar senza
455
1867
ucciso. Or dimmi ¶ Dunque, o figliuolo, ciò che far
456
1867
alberga ¶ A questa casa, o per la via passeggia
457
1867
T'uscì di bocca, o donna. E come il
458
1867
ancora esso vi resti, ¶ O se, di là sferrandolo
459
1867
ritorno. Ma n'andiamo, o sposa, ¶ Al nostro antico
460
1867
Nave dai rostri porporini, o remi ¶ Che l'ali
461
1867
doni ¶ De' generosi Achivi, o con le prede ¶ Che
462
1867
Vi sommerse nel mare? o pur v'uccise ¶ Popol
463
1867
e i pingui armenti? o forse ¶ Alla difesa delle
464
1867
parea raggio di Sole ¶ O di candida Luna. Il
465
1867
ancora ¶ Ei mi conosce, o se in lui tutta
466
1867
i figli suoi rinvenne o alcun de' servi; ¶ Ché
467
1867
narrar del suo ritorno; ¶ O prima, interrogandolo, scoprirne ¶ Gli
468
1867
devi un buon cultore, o vecchio. ¶ Pianta non veggo
469
1867
non veggo, non ulivo o melo ¶ O fico o
470
1867
non ulivo o melo ¶ O fico o vite, né
471
1867
o melo ¶ O fico o vite, né di terra
472
1867
e s'egli vive ¶ O già sia morto. Venne
473
1867
De' pesci in mare, o di feroci belve ¶ In
474
1867
di terra il genitore ¶ O la madre meschina, e
475
1867
sono ¶ I tuoi compagni? O se' tu forse giunto
476
1867
e, Padre, dice, ¶ Ecco, o padre, chi cerchi: io
477
1867
io ti creda. - Vedi, o padre, vedi, ¶ Gli rispose
478
1867
prenderti di ciò pensiero, o padre, ¶ E n'andiamo
479
1867
incontro ¶ Così dicendo Ulisse: O padre, un Dio, ¶ Per
480
1867
regina il tuo ritorno, o un messo ¶ Vuoi che
481
1867
fugga all'arenosa Pilo, ¶ O verso la divina Elide
482
1867
Corriam su l'orme, o noi sarem per sempre
483
1867
Ha di questo infortunio, o cittadini? ¶ Invano io sempre
484
1867
pace ¶ Vivano gl'Itacesi, o che più sempre ¶ Fervan
485
1867
di questo mi domandi, o figlia? ¶ Forse non fu
486
1867
cor rinfranca: ¶ È giunta, o figlio, l'ora della
487
1867
canto, ¶ E gli disse: O Laerte, o generoso ¶ Fedele
488
1867
gli disse: O Laerte, o generoso ¶ Fedele amico, porgi