Pietro Metastasio, Romolo ed Ersilia, 1765

e da lui abbandonata. ¶ OSTILIO patrizio romano, amico di

ERSILIA per una via, OSTILIO con VALERIA per l

ROMOLO, ERSILIA, VALERIA ed OSTILIO ¶ ROM. ¶ E fra tanti

L'impazienza mia. (ad Ostilio con premura) ¶ Vanne, dimanda

di beltà. (parte con Ostilio) ¶ SCENA TERZA ¶ ERSILIA e

colle Palatino. ¶ ERSILIA ed OSTILIO ¶ OST. ¶ Ma di Romolo

voto mio... Ma queste, Ostilio, ¶ Son stravaganti idee... Valeria

sono. ¶ Dov'è Romolo, Ostilio? (si alza risoluta) ¶ SCENA

risoluta) ¶ SCENA QUARTA ¶ ERSILIA, OSTILIO, indi VALERIA ¶ OST. ¶ Or

la gloria: al generoso Ostilio ¶ Debitrice ne sono. Egli

piacer? (parte) ¶ SCENA QUINTA ¶ OSTILIO e VALERIA ¶ VAL. ¶ Io

VAL. ¶ Io nulla intendo, Ostilio: Ersilia amante ¶ Di Romolo

fin ora amor fingendo: ¶ Ostilio, lo confesso, io nulla

t'adoro. ¶ VAL. ¶ Taci, Ostilio, e risparmia ¶ I rimorsi

è? (parte) ¶ SCENA SESTA ¶ OSTILIO solo. ¶ OST. ¶ No, lusinga

SCENA NONA ¶ ROMOLO, indi OSTILIO ¶ ROM. ¶ Ah! non è

era indistinto. ¶ SCENA TERZA ¶ OSTILIO e detti. ¶ OST. ¶ Più

infelice ¶ Deh, prendi cura, Ostilio: abbia l'amica ¶ Del

SCENA QUARTA ¶ VALERIA ed OSTILIO ¶ OST. ¶ Adorata Valeria, ¶ Soffri

lagrime sì belle. ¶ VAL. ¶ Ostilio, ah parti! ¶ Un di

o Romani. ¶ SCENA SETTIMA ¶ OSTILIO e detti. ¶ OST. ¶ È