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Vittorio Alfieri, Ottavia, 1783

concordanze di «OTTAVIA»

nautoretestoannoconcordanza
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1783
PERSONAGGI ¶ NERONE ¶ OTTAVIA ¶ POPPEA ¶ SENECA ¶ TIGELLINO ¶ Scena
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1783
stato non fosse a Ottavia avvinto mai. ¶ Seneca ¶ Ma
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senza la man di Ottavia? Ella del soglio ¶ la
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t'aprì: pur quella Ottavia or langue ¶ in duro
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signor sono? — Omai di Ottavia il nome, ¶ non che
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danno, ¶ dal repudio di Ottavia, e più dal crudo
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del volgo addentro molto ¶ Ottavia è fitta: io tel
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ver quanto ascoltai? ritorna ¶ Ottavia? ¶ Nerone ¶ Sì. ¶ Seneca ¶ Pietà
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m'è; ma per Ottavia io tremo, ¶ udendo il
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cor del volgo ¶ trarre Ottavia. ¶ Seneca ¶ Non cangia il
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d'ogni parte inciampi? ¶ Ottavia abborro; oltre ogni dir
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1783
De' Claudi ultimo avanzo ¶ Ottavia, or suona in ogni
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troppo, ed incauto, a Ottavia ho scelto. ¶ Intera stassi
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Che ascolto? In Roma ¶ Ottavia riede! ¶ Nerone ¶ A mie
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Nerone ¶ Deh! m'odi: ¶ Ottavia in Roma a danno
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Ti dico intanto, ¶ che Ottavia e me, vive ad
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Tigellino ¶ E che? d'Ottavia temi?... ¶ Poppea ¶ Non la
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compiuta ¶ vendetta ei tragge Ottavia in Roma. Lascia ¶ ch
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minacce di Roma... ¶ Tigellino ¶ Ottavia trarre ¶ potran più tosto
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timor suo immenso. ¶ Roma, Ottavia chiamando, Ottavia uccide. ¶ Poppea
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immenso. ¶ Roma, Ottavia chiamando, Ottavia uccide. ¶ Poppea ¶ Sì; ma
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ella usurparsi. ¶ Ci abborre Ottavia entrambi: a cotant'ira
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1783
TIGELLINO ¶ Tigellino ¶ Certo, se Ottavia or trionfasse, a noi
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è l'innocenza ¶ d'Ottavia; scampo ella non ha
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nol sappia, in Roma Ottavia appelli; ¶ ma non a
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che fermo ¶ fia d'Ottavia il destino, e appien
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ove mostrar pur vogli Ottavia al volgo ¶ rea, quanto
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Britannico: eppur oggi ¶ d'Ottavia piange, e mormorar si
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Svela i falli d'Ottavia, e ogni uom fia
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non l'avrei, se Ottavia mai ¶ avuto avesse l
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regal tua soglia ¶ pone Ottavia: se infausta, o lieta
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l'orme tue stesse; Ottavia incontra, e dille, ¶ ch
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NERONE ¶ Nerone ¶ È rea ¶ Ottavia assai; qual dubbio v
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cenno. ¶ SCENA VI ¶ NERONE, OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Tra 'l fero
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SCENA VI ¶ NERONE, OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Tra 'l fero orror
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nome. — ¶ Ti repudiai perciò. ¶ Ottavia ¶ Ben festi; ov'altra
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di non veri dritti. ¶ Ottavia ¶ Deh! scordarti tu al
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l'avea; ma poi... ¶ Ottavia ¶ Ma poi, pentito n
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e il sa Poppea. ¶ Ottavia ¶ Poppea ¶ prezzar sa il
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no, tu non puoi. ¶ Ottavia ¶ Ch'io nol dovrei
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ti appongo Eucero vile... ¶ Ottavia ¶ Eucero! a me?... ¶ Nerone
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l'amator, che merti. ¶ Ottavia ¶ Ahi giusto ciel! tu
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più vuoi, ti appresta. ¶ Ottavia ¶ Oh non più intesa
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laidezze in parte scopro. ¶ Ottavia ¶ Misera me!... Che più
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il passa. ¶ SCENA VII ¶ OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Misera me!... Crudo
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passa. ¶ SCENA VII ¶ OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Misera me!... Crudo Neron
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ATTO III ¶ SCENA I ¶ OTTAVIA, SENECA ¶ Ottavia ¶ Vieni, o
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SCENA I ¶ OTTAVIA, SENECA ¶ Ottavia ¶ Vieni, o Seneca, vieni
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ver? mentita accusa infame... ¶ Ottavia ¶ Tutto aspettava io da
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divido il dolor tuo... ¶ Ottavia ¶ Ma invano ¶ tu speri
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lieto ¶ morrei di ciò! ¶ Ottavia ¶ ... Nel rientrare in queste
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cor mi squarci... Oimè!... ¶ Ottavia ¶ Sottrarmi ¶ il puoi tu
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sposa ¶ di Neron fero! ¶ Ottavia ¶ Ei di virtù per
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e forse un dì... ¶ Ottavia ¶ Qual odo ¶ alto fragore
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Seneca ¶ Il popol, parmi... ¶ Ottavia ¶ Oh cielo! ¶ alla reggia
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grida ¶ di mossa plebe. ¶ Ottavia ¶ Oimè! che fia? ¶ Seneca
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reggia ¶ paventar non dobbiamo... ¶ Ottavia ¶ Ognor più cresce ¶ il
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Nerone; ¶ eccolo, ei viene. ¶ Ottavia ¶ Oh, di qual rabbia
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tremo... ¶ SCENA II ¶ NERONE, OTTAVIA, SENECA ¶ Nerone ¶ Chi sei
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merti, almen mostrarti; estinta. ¶ Ottavia ¶ Di me, Neron, come
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SCENA III ¶ TIGELLINO, NERONE, OTTAVIA, SENECA ¶ Tigellino ¶ Signor... ¶ Nerone
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che un sovran comando ¶ Ottavia in Roma ha ricondotto
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le immagini neglette ¶ di Ottavia: altri, ebro d'allegrezza
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Si mostri or questa Ottavia al volgo; ¶ su via
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mostri; — indi si sveni. ¶ Ottavia ¶ Il petto ¶ eccoti inerme
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sicuro è il mezzo; Ottavia uccidi. ¶ Nerone ¶ Vendetta avronne
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avronne ad ogni costo. ¶ Ottavia ¶ Ah! mille ¶ morti vogl
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Sceglier partito è forza. ¶ Ottavia ¶ E dubbio fia? ¶ Nerone
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ritorna. ¶ SCENA IV ¶ NERONE, OTTAVIA, SENECA ¶ Nerone ¶ Seneca, e
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aspetto. ¶ SCENA V ¶ NERONE, OTTAVIA ¶ Nerone ¶ E tu, fia
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godine pur; che breve... ¶ Ottavia ¶ Il dì, ma tardo
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tardo, ¶ anco verrà, che Ottavia a te fia nota
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SCENA VI ¶ POPPEA, NERONE, OTTAVIA ¶ Poppea ¶ Dimmi, o Nerone
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donna a lui prefigge. ¶ Ottavia ¶ Hai sola ¶ tu di
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infamia sua gli onori. ¶ Ottavia ¶ E se pur v
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d'Eucero voglio sposa. ¶ Ottavia ¶ Eucero è velo ¶ a
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stirpe appien scaduta sei. ¶ Ottavia ¶ Tu meno assai mi
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Nerone ¶ Perfida, or ora... ¶ Ottavia ¶ E tu, quand'io
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t'amo? ¶ Tu sai... ¶ Ottavia ¶ Tu il sai più
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mi basta ¶ di Messalina. ¶ Ottavia ¶ Avean miei padri regno
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alcun si ardisse, a Ottavia appor potria ¶ gli scambiati
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misto per or di Ottavia il minor danno ¶ all
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bramar troppo tu d'Ottavia i danni. ¶ Roma te
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v'osi oggi d'Ottavia il sangue. ¶ Mira Agrippina
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1783
vieppiù feroce ¶ Neron vedemmo. Ottavia or sola resta, ¶ freno
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freno a tal mostro; Ottavia, idol di Roma, ¶ e
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e di Neron terrore. Ottavia togli; ¶ fa', ch'ei
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che l'esiglio d'Ottavia. Erami duro ¶ vedermi innanzi
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me pria non sveni, ¶ Ottavia mai svenar non puoi
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puoi: ma trema, ¶ se Ottavia uccidi: io te l
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fosti, al tornar di Ottavia; or, crescer odi ¶ l
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di sue minacce: a Ottavia altro marito ¶ sceglier pretende
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tu palma ¶ abbi d'Ottavia, e della plebe a
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appresti forse ¶ a ripigliare Ottavia; ov'ella possa ¶ d
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aveano il cor d'Ottavia stessa; e ch'ella
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gravi ¶ già intentate ad Ottavia: in altra guisa ¶ mai
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ATTO V ¶ SCENA I ¶ OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Ecco, già il
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V ¶ SCENA I ¶ OTTAVIA ¶ Ottavia ¶ Ecco, già il popol
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ei viene. ¶ SCENA II ¶ OTTAVIA, SENECA ¶ Ottavia ¶ Seneca, oh
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SCENA II ¶ OTTAVIA, SENECA ¶ Ottavia ¶ Seneca, oh gioia! ancor
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tormenti, da forte spirava. ¶ Ottavia ¶ Misera! ahi degna di
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grato avviso a dartene. ¶ Ottavia ¶ Deh! mira, ¶ chi viene
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cielo! ¶ SCENA III ¶ TIGELLINO, OTTAVIA, SENECA ¶ Tigellino ¶ Il tuo
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ver te m'invia. ¶ Ottavia ¶ Deh! rechi ¶ tu almen
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mezzo ¶ di scolparti toglievi... ¶ Ottavia ¶ Or, qual novella ¶ menzogna
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chiesto, ¶ viene a mercé. ¶ Ottavia ¶ Qual reo? Parla. ¶ Tigellino
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D'Agrippina il carnefice! ¶ Ottavia ¶ Che sento? ¶ Tigellino ¶ Quei
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pena ¶ ne avrà perciò. ¶ Ottavia ¶ Quale impostura?... ¶ Tigellino ¶ Ei
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deggio, a qual patto? ¶ Ottavia ¶ Ahi! lassa me! Che
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intero ¶ questo venturo dì. ¶ Ottavia ¶ ...Troppo ei mi dona
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l'aspetto. ¶ SCENA IV ¶ OTTAVIA, SENECA ¶ Seneca ¶ E che
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E che vuoi far? ¶ Ottavia ¶ Morir; sugli occhi loro
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vieterà, se il brami... ¶ Ottavia ¶ E un sì gran
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nol pensa, egli è. ¶ Ottavia ¶ — Seneca, ad alta ¶ impresa
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insano esser de' figlia? ¶ Ottavia ¶ A vile ¶ tanto mi
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taci? ¶ Seneca ¶ ...Oh giorno! ¶ Ottavia ¶ Su via, rispondi: altro
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crudo ¶ esser da ciò?... ¶ Ottavia ¶ Saviezza in te fallace
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perché vissi io tanto? ¶ Ottavia ¶ Ma, e che t
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speme? ¶ Seneca ¶ Chi sa?... ¶ Ottavia ¶ Tu, men ch'ogni
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s'empio non è? ¶ Ottavia ¶ Tu piangi?... ¶ Me dall
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giunge a momenti ¶ Nerone... ¶ Ottavia ¶ Hai teco il velen
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Seneca ¶ Io,... con me?... ¶ Ottavia ¶ Sì; tu stesso, altra
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meco ¶ non ho veleno... ¶ Ottavia ¶ ...E ognor non rechi
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voglio... ¶ Seneca ¶ Ah! lascia... ¶ Ottavia ¶ Invano... Io 'l tengo
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Or, s'altra via... ¶ Ottavia ¶ Altra non resta. Eccolo
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mortifera... ¶ Seneca ¶ Me misero!... ¶ Ottavia ¶ Gli Dei ¶ t'abbian
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V ¶ NERONE, POPPEA, TIGELLINO, OTTAVIA, SENECA ¶ Nerone ¶ Cagion funesta
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fu opportuno il punto. ¶ Ottavia ¶ Nerone, appien già sei
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Nerone ¶ Pena? Che festi? ¶ Ottavia ¶ Entro mie vene serpe
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ai giusti non niegano. ¶ Ottavia ¶ Mi uccide ¶ il tosco
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tua pena ¶ ti sottraesti, Ottavia; invan sottrarti ¶ speri all
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sottrarti ¶ speri all'infamia. ¶ Ottavia ¶ A te rispondo io