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invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Giustino, 1713

concordanze di «Oh»

nautoretestoannoconcordanza
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Che ingannano lo sguardo. ¶ Oh qual speranza in me
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a quest'impresa. ¶ TEOD. Oh se il tuo forte
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alcun nemico ¶ Quel ferro, oh Dio, non porti, ¶ Che
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partissi, e nel partire, oh Dio! ¶ Io, ch'era
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guidi in tal viaggio. ¶ Oh quanto è duro il
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chiamar ti feci. ¶ SOF. Oh diffìcile impresa! ¶ TEOD. Egli
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e il volto. ¶ SOF. Oh se ciò fosse vero
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i tuoi sponsali. ¶ SOF. Oh felice Sofia! Chi mai
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voi si faccia. ¶ SOF. Oh contento infinito! Oh sorte
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SOF. Oh contento infinito! Oh sorte amica! ¶ Non v
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al più infelice. ¶ SOF. Oh quanto ora godrei ¶ Saper
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vista degli effetti ancora. ¶ Oh felice colui che a
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cui nulla si cela! ¶ Oh quanto invidio una sì
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non cangia amore. ¶ AST. Oh quanto è duro il
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il tuo desire! ¶ CORO ¶ Oh folle umano ardire, ¶ Che
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sventure i testimoni sono. ¶ Oh Dio, chi sa che
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meta a questi sguardi ¶ Oh quanti dolci amplessi io
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amplessi io gli preparo, ¶ Oh quanti cari ed amorosi
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pone in braccio! ¶ SOF. Oh vista miserabile e funesta
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veder se ancor vive. Oh Ciel, che miro! ¶ Parmi
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ch'egli è desso, oh Dio! Questo è Giustino
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volto suo l'accusa. ¶ Oh doloroso giorno! Oh me
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accusa. ¶ Oh doloroso giorno! Oh me infelice! ¶ Come ben
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FOS. Sofia, ¶ Sofia, reggiti, oh Dio! Sofia, non senti
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appiè gli espose. ¶ AST. Oh strano caso! ¶ Oh tragico
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AST. Oh strano caso! ¶ Oh tragico successo! Tu veloce
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asteria e sofia. ¶ AST. Oh misera sorella! E chi
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Chi potrà repugnare? ¶ SOF. Oh me infelice! ¶ Queste son
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la sua mancanza. ¶ SOF. Oh pietosa sorella, il modo
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SCENA QUARTA ¶ asteria sola. ¶ Oh misero Giustin, come sei
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perdesti ¶ Nella sua morte! Oh sconsolata reggia! ¶ Che mai
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mondo appella Amore. ¶ Ma, oh Dio! nessuno ancor giunger
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già ne vien Cleone. ¶ Oh come mal la sorte
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steso? ¶ AST. Egli appunto. Oh Cleone, ecco la sorte
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Che lieta predicesti. ¶ CLE. Oh fiera vista! ¶ Or ben
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curava, il ver diceste. ¶ Oh foss'io cieco! Oh
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Oh foss'io cieco! Oh non t'avessi mai
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goder la vita. ¶ AST. Oh se ciò fosse, ¶ Quanto
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di vita a morte. ¶ Oh Dio, potessi i giorni
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Cangiar colla tua vita; oh quanto lieta ¶ Il vorrei
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dolente. ¶ Orsù, si muoia... Oh Dio! Chi mi trattiene
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infesta agli occhi miei! ¶ Oh misera Sofia, come vivesti
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sposa e vita. ¶ SOF. Oh Ciel! Che narri, Asteria
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la mia vita. ¶ AST. Oh sconsigliata, oh improvvida sorella
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vita. ¶ AST. Oh sconsigliata, oh improvvida sorella! ¶ Aimè, debb
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la morte attende. ¶ CORO ¶ Oh sconsolata reggia! ¶ Oh miseri
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CORO ¶ Oh sconsolata reggia! ¶ Oh miseri regnanti! ¶ Oh sventurati
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reggia! ¶ Oh miseri regnanti! ¶ Oh sventurati amanti! ¶ Queste son
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pena ¶ La turba ancor. ¶ Oh fortunate genti, ¶ Voi che
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che poscia avvenne. ¶ TEOD. Oh se meno impaziente e
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tetra morte orridi oggetti. ¶ Oh quante volte io per
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m'offesi il volto! ¶ Oh quante volte alle feroci
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Aimè, che sento! ¶ IMP. Oh misero successo! ¶ GIUS. Guidami
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andiam, guidami tosto. ¶ FOS. Oh Cielo! ¶ SCENA ULTIMA ¶ asteria
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e viverà felice. ¶ IMP. Oh giustissimo Ciel, come conduci
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amor vi stringa. ¶ GIUS. Oh che dolce comando! Il
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adempiti i detti tuoi. ¶ Oh giustissimo Cielo, ¶ Per quali