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Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «Olga»

nautoretestoannoconcordanza
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Io ho tre figlie, Olga è la maggiore e
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quando aveva nove anni. Olga, la mia maggiore, quel
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Mi scusi» disse. «Sono Olga, la figlia del barone
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Aspettò a sedersi che Olga prendesse posto, e di
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terminato la fiorentina e Olga fece cenno alla donna
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ho bisogno di prove». ¶ Olga si era alzata e
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avesse aspettata. ¶ «Sei zia Olga?» ¶ La bambina, con tanti
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e aprì le braccia. «Olga… non ci posso credere
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Con un gesto che Olga ricordava, si morsicò il
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conosci il mio papà?» Olga scosse la testa, e
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ora racconta a zia Olga la tua pagella». ¶ «Tutti
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lavoro». ¶ Si stavano alzando, Olga e Gilla si abbracciarono
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Diciannove ¶ Ora come allora, Olga De Brusset aveva la
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altrettanto bella ma diversa. ¶ Olga… quel nome lo fece
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l’avvocato. Si chiamava Olga come te». ¶ «Era bella
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Qualche ora. Da stamane. ¶ Olga aveva raccolto i suoi
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il corpo nudo di Olga. ¶ «Che cosa stiamo facendo
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non ci abbia pensato?» Olga gli accomodò il cuscino
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baciarlo. ¶ «Non voglio perderti, Olga. Non ho mai provato
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bene in ogni momento». ¶ Olga gli si rannicchiò tra
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e merito dei napoletani». ¶ Olga, che sedeva di fronte
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cena, a testa bassa Olga disse, scandendo bene le
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noi! Ma sei pazza?» ¶ Olga girò la testa verso
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certo… Mi pare che Olga abbia ragione. Siamo i
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figlie come la mia Olga…» ¶ «Temo che avrebbero litigato
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fatto vedere anche alla Olga. Lei è stato l
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altra donna? E perché Olga? Olga non sarebbe mai
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donna? E perché Olga? Olga non sarebbe mai stata
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sto facendo? ¶ Parlerò con Olga. Le dirò che quello
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bene così. Dormiamo… dopo?» ¶ Olga si svegliò alle sette
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onore?» chiese ridendo a Olga, che senza complessi gli
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Sì, ho parlato con Olga, ci ha detto… Siamo
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detto… Siamo contenti se Olga è contenta. Certo, per
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Quando furono in macchina, Olga gli diede un bacio
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un po’ concentrato…» rispose Olga. ¶ «Bene, ora che siamo
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volta una camera matrimoniale. ¶ Olga si era sdraiata sul
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tuo zio è questa». ¶ Olga alzò la testa a
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spero». ¶ Stava riportando a Olga il breve racconto del
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a Gilardi, sfiorò appena Olga, e tornò a fissare
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E si girò verso Olga per continuare la conversazione
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non disturbo». E guardò Olga. «Sua moglie?» ¶ «La signora
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altro, ma caldo…» Guardò Olga. «Lei è la nipote
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è altro?» le chiese Olga. ¶ «Certo che c’è
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Li stava sfottendo e Olga sorrise. ¶ Mentre attraversavano la
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Appena entrata in anticamera Olga chiuse gli occhi, sopraffatta
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la prima cosa che Olga riconobbe fu la poltrona
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letto» le disse Gilardi. ¶ Olga la aprì, e come
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la portafinestra si spalancò. Olga guardò fuori, un sentierino
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si accomodi». ¶ «Le presento Olga De Brusset». ¶ «Baronessa… che
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occhiata ai jeans di Olga, alla T-shirt di
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stata fin troppo paziente». Olga alzò il viso verso
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finito». ¶ «Posso vederle?» chiese Olga. ¶ Le due stanze di
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stanza di Carolina» aggiunse Olga facendo segno a Gilardi
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quella valigia in corridoio». Olga intanto era entrata e
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Ecco il pacco» disse Olga. Era nello sgabuzzino, sopra
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Gilla, e a richiuderlo. Olga lo strinse tra le
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donna». ¶ Terminata la comunicazione, Olga rimise in tasca il
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strette sulla guancia con Olga. La stretta di mano
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Quando furono in macchina, Olga allungò le gambe. «Se
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Chi sono?» gli chiese Olga. ¶ «L’amante di tuo
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un’emozione profonda che Olga non riusciva a nascondere
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a nascondere. ¶ In camera, Olga gettò sul letto il
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non ci riesco, accidenti». Olga nascose il viso sul
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Ravenna’. ¶ Verso le otto, Olga aprì gli occhi sentendosi
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aspetto». ¶ Quando vide apparire Olga nell’arco luminoso che
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L’amavi?» gli chiese Olga. ¶ «Sì, sono sicuro di
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bar. Davanti a lei Olga allungò la mano nuda
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sarà un vitello…» commentò Olga. ¶ La donna finse di
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figura dei tarocchi che Olga non conosceva. «È brutta
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Pensa che vita!» disse Olga. ¶ «Non sta per niente
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trovarsi d’accordo. ¶ E Olga rideva, strillando per quel
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l’una di notte. Olga stringeva tra le braccia
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lampada sul suo comodino, Olga stava rientrando dal bagno
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Roma». ¶ «Possiamo deciderlo domani?» Olga si strinse al suo
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in camera matrimoniale con Olga sarebbe rimasta una cosa
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e Giustiniano?» chiese Max. ¶ Olga storse il naso. «Un
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gelato». ¶ Eccola, questa era Olga: nel momento in cui
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stringendo la mano di Olga, alludendo al fatto di
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senza avvelenarci». ¶ «Buono!» disse Olga addentando un biscotto tenerissimo
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detto che si chiama Olga? Sua madre era bionda
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padre» disse rivolgendosi a Olga. «A Nuccio, che pure
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dalla poltrona e aiutò Olga. «La ringrazio, signora: davvero
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la mano. ¶ In macchina Olga gli domandò se era
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tua moglie’. ¶ Senza dirselo, Olga gli mise la mano
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macchina della madre di Olga che aveva sistemato nel
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poco prima di mezzogiorno. Olga era seduta a un
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Che cosa c’è, Olga?» ¶ «Oh, sei tu… Sono
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e di domande. Presentò Olga e lasciò che Aurora
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raccontò l’idea di Olga sulla possibilità che qualcuno
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ci troviamo in clinica, Olga vuol vedere sua cugina
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chiavi e mostrò a Olga il suo vecchio appartamento
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ti presento la signora Olga De Brusset…» ¶ «Sì, piacere
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Seguì con gli occhi Olga che stava avviandosi verso
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giornata, signor avvocato. Signora…» ¶ Olga tornò verso di lei
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normale. «Paola, ti presento Olga De Brusset». ¶ «Se le
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padre sedette a capotavola, Olga alla sua destra e
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salutarono, Paola offrì a Olga tre pacchettini azzurri di
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guidasse la macchina di Olga: forse perché erano venuti
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sollevò il mento. «Guardami». Olga aprì gli occhi, era
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la cosa più difficile, Olga: impara ad avere fiducia
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in clinica, Max e Olga trovarono Laura, Giancarlo Rinaldi
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pensò un attimo. «Zia Olga?» domandò. Come se chiedesse
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ne ricordi? Va benissimo!» Olga si presentò a Giancarlo
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mamma guarirà, vedrai» disse Olga. «Dove stiamo noi è
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piacerebbe andare da zia Olga con la mamma? In
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mi rispondi? Sono io!» ¶ Olga si chinò ad accarezzare
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pensa Max» la rassicurò Olga. ¶ E la bambina alzò
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scusi se la interrompo». Olga versò lo zucchero nella
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la mamma». Carolina guardò Olga con una certa curiosità
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il momento dei saluti. Olga e Carolina si abbracciarono
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l’autostrada verso Roma. ¶ Olga salutò Laura e con
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e fece segno a Olga di seguirli. «Altrimenti si
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avvicinò al finestrino di Olga. «Ciao, amore. Ti prego
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il parabrezza. Dal cruscotto Olga prese un paio di
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ormai l’auto di Olga era già in coda
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che ci fosse anche Olga. Voglio sapere se resta
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quasi un sussurro, aggiunse: «Olga aveva in macchina un
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spesso tardi, scambiata con Olga. Che rideva, gli parlava
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occupato. Con o senza Olga. ¶ Lui e Luciano si
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erano due chiamate di Olga. ¶ Anzi: urgentissimo. ¶ Trenta ¶ «Amore
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mancava il corpo di Olga, i suoi gesti senza
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quelli d’amore con Olga. Non si sarebbe mai
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con la figlia maggiore, Olga De Brusset, che è
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verità e confessare a Olga di aver dubitato di
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comodo e veloce, e Olga da Siena in macchina
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lì». ¶ La ritrovarono e Olga gli diede le chiavi
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Gilardi avrebbe imparato che Olga si commuoveva facilmente. «Ora
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Mentre proseguivano nel traffico, Olga ritornò a parlare degli
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fondo al corso, mentre Olga gli stava raccontando del
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muro, e scese dopo Olga. ¶ «Grazie, sono molto imbarazzato
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meglio». Prese per mano Olga e in ascensore continuò
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nove. E avevano fame. ¶ Olga lo condusse in una
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resto. ¶ «È così…» disse Olga. ¶ «Che cosa? Dove sono
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acqua delle sponde murate. Olga e Max si appoggiarono
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i brividi. Max e Olga si presero per mano
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fu il pensiero di Olga, che sarebbe venuta in
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cosa simile». ¶ «Si chiama Olga?» ¶ «Sì, si chiama Olga
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Olga?» ¶ «Sì, si chiama Olga». ¶ «Zia Olga?» ¶ «Perché no
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si chiama Olga». ¶ «Zia Olga?» ¶ «Perché no, zia Olga
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Olga?» ¶ «Perché no, zia Olga va bene». Le prese
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quell’aereo c’era Olga, che si era imbarcata
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lui. «Già a casa?» ¶ «Olga, ti ricordi di Liciuzza
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qua» disse Liciuzza invitando Olga a seguirla. «Questa è
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Quando entrò in camera, Olga era già sotto le
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questo gli piaceva di Olga, che la sua pelle
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la cena, Max e Olga decisero di non uscire
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il pegno da pagare. ¶ Olga alzò le braccia, stava
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studio». E rivolto a Olga aggiunse: «Il professore ci
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Ed è amore vero». Olga si guardò la tripla
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mentre faceva accomodare Max, Olga e Laura. «Non posso
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il suo stato?» domandò Olga. ¶ «Uno stato catatonico…» ¶ «Come
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che aveva appena pronunciato. ¶ Olga guardò Gilardi in modo
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Che cosa è successo?» Olga guardò prima il professore
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Entrando nella camera, Max, Olga e Laura trovarono Gilla
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bianco. ¶ «Gilla, cara… sono Olga, mi senti?» La donna
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reazioni agli impulsi… Vieni, Olga. Lasciamola tranquilla». ¶ «Non ci
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era sempre stata zitta. ¶ Olga si girò a guardarla
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Vuoi dire che…» chiese Olga. ¶ «Che dobbiamo avere fiducia
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Gilardi guardandola negli occhi. ¶ Olga fece di sì con
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veniva papà con zia Olga. ¶ Fu un unico strillo
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padrone. ¶ «Tu sei zia Olga?» ¶ «Sì! E tu sei
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che era difficile riconoscere. Olga sorrideva con le labbra
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torni a suonare, zia Olga?» chiese Sergio con il
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Gelosa di quella zia Olga che papà baciava sui
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a dopo!» ¶ In corridoio Olga gli prese la mano
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in sala da pranzo, Olga salutò papà Gilardi che
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mangiato Paola disse a Olga che potevano scendere. ¶ «Questo
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via i bambini, vero?» ¶ Olga si girò con uno
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Allora lei sarà zia Olga?» ¶ Ora fece una smorfia
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darà un nipote… Zia Olga va bene. Oltretutto, ci
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quella?» ¶ «Quella si chiama Olga De Brusset. Sì, anche
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da discutere con Paola. Olga è la donna che
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quell’altra. Io amo Olga. È la donna che
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solo, non conoscevo ancora Olga. È stata una sua
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rinuncerò mai. Si chiama Olga». ¶ Quando Olga e Paola
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Si chiama Olga». ¶ Quando Olga e Paola salirono in
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russava. ¶ «Possiamo andare?» domandò Olga sottovoce. ¶ «Sì, dorme». Si
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Sì, certo». ¶ Max e Olga uscirono senza coinvolgere i
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a letto e chiamò Olga. ¶ «Com’è andata? Buone
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Spero di sì. A Olga ho chiesto di scegliere
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veniva dalla tenuta di Olga, salatini che aveva cucinato
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i bimbi. Max. E Olga. ¶ Dopo averne parlato con
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dalla tenuta di famiglia Olga aveva fatto spedire a
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ordini verso la cucina. Olga era tra Giancarlo Rinaldi
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il mio. Stamani con Olga e Carolina siamo andati
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Dove andate a Capodanno?» ¶ «Olga ha scelto la Sicilia
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una buona nuotatrice anche Olga: avrà scelto solo alberghi
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con le aziende che Olga voleva visitare, e a
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viaggiato molto?» gli chiese Olga. ¶ «Appena laureato sono andato
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mio. Buon viaggio, amore». Olga disse di sì, muovendo
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casa di Max e Olga fu soprattutto una festa
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estero, corse incontro a Olga, che adorava perché somigliava
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alla sua mamma. ¶ «Zia Olga… zia Olga, sei tornata
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mamma. ¶ «Zia Olga… zia Olga, sei tornata!» ¶ «Sì, stai
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un bacio a zia Olga, ricevendo i pacchetti che
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studio. Poi con zia Olga e Carolina andremo a
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e intelligente». ¶ «Anche zia Olga?» ¶ Gli venne da ridere
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Epifania, tornando a casa Olga l’avrebbe riaccompagnata a
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qui che abiti, zia Olga?» Era delusa. ¶ «Sì, quando
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a trovarla, con zia Olga». ¶ «La signora sarebbe tua
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piano. «Buonanotte». ¶ Venne zia Olga a spegnerle la luce
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trak-trik… ¶ «Insopportabili!» commentò Olga. ¶ «Schizzinosa. Fanno allegria, fanno
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Re Magi?» ¶ Carolina rideva, Olga era scandalizzata di trovare
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Gilardi lo presentò a Olga. «Conosci già Aziz. Sostituisce
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divertita davvero tanto. Zia Olga è proprio come mamma
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e c’è zia Olga, che è fantastica. E
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sei’. ¶ Si avvicinò a Olga e le mise un
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Capirai, Sherlock Holmes…» rise Olga. «Erano in due, in
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Certo, sì… Grazie». ¶ «Ciao». ¶ Olga alzò appena gli occhi
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sapeva». ¶ «Allora?» lo incalzò Olga. ¶ «Ha ragione Aziz, erano
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che cosa trova?» domandò Olga. «Il barone è già
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non sapeva piangere» mormorò Olga. ¶ «Già» intervenne Gilardi. «E
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è possibile, Max?» chiese Olga. ¶ «Sì, credo proprio che
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potrà andare con zia Olga in un posto magnifico
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trak-trik… ¶ Max e Olga si ritrovarono soli in
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è stata lei». Ora Olga stava piangendo. ¶ «È finita