Vittoria Colonna, [Rime], 1538

mar, oh che chiare onde ¶ Solcava già la mia

qual da invidia tinto, onde conteso ¶ A lor fu

suo bel volto ¶ Rimiro, onde le lagrime ristagna ¶ Quel

già scorso pianto l'onde. ¶ Se ciò non fusse

Come nemico l'odia: onde smarrita ¶ Nè vive qui

pria sostenne l'ale; ¶ Onde al desio che la

e me nel grado onde mi tolse. ¶ Ella fu

le sue glorie accese. ¶ Onde irata vêr me l

giorno l'è interdetto; ¶ Onde cammina in cieco error

Non sofferse la gloria: onde mi duole, ¶ Che giunse

nave fra sì torbid'onde, ¶ Fra scogli e fra

fui del caldo zelo, ¶ Onde tu acceso apristi altero

che non fanno ¶ Concordia, onde beltà nasce e quel

nè tempo avaro ammorza, ¶ Onde s'accese e armò

son, vaga e smarrita, ¶ Onde possa fuggir, cerca il

capo in minor petto, ¶ Onde ciascun della sua età

e fiero vento ¶ L'onde di questa vita in

il navigare ancor queste onde, ¶ Che tanto tempo solco

v'onora. ¶ SONETTO LXXVIII. ¶ Onde avvien, che di lagrime

Sì spessa pioggia, ed onde il tristo core ¶ Oggi

chiaro dopo tanti neri. ¶ Onde l'alto dolor le

bella, ¶ Alla porta celeste onde partisti, ¶ Quanto lasciati hai

dentro bel giorno ¶ Scorgo: onde l'alma desiosa e

l'ale ¶ All'alma; onde disgombra il mio mortale

terra e mobil l'onde ¶ Vedran, senza timor d

mie manche e nere; ¶ Onde diversi frutti amor n

vede ¶ Sempre più chiaro; onde per voi s'accende

mio valor non sale; ¶ Onde perder l'impresa, ed

corse l'onorata strada ¶ Onde sì chiaro apparve in

in cielo, ¶ Fugge l'onde turbate in questo scoglio

lor voglie corte. ¶ VI. ¶ Onde a che volger più

lodar l'opre sante, onde alfin rende ¶ Piacer questa

De' suoi nimici sgombra; onde illustrato ¶ Mio spirto allor

lo ritrova in cielo, onde il beato ¶ Vïaggio dolce

Di veder altro tale: onde fien queste ¶ Lacrime eterne

fiamma sovente ¶ Correr licenzïosa; onde in breve ora, ¶ Quanto

che affissa il sole. ¶ Onde di questa donna al

volar con un vento; onde più d'alto ¶ Abbia

nodi ¶ Alla mia lingua, onde gli renda onore. ¶ SONETTO

vivo ¶ Del divin sole, onde nutrisco il core, ¶ Più

ch'ogni gel consuma. ¶ Onde poi, sgombra dal terren

soavi sue alte parole, ¶ Onde vita immortal lieto m

sua mercè) fatta immortale, ¶ Onde per proprio obbietto il

ciel pioggia lo irrore ¶ Onde la vite del divino

Mi vegga il petto, onde 'l sigillo eterno ¶ M

ardor calda e sincera. ¶ Onde con questi doni e

si purghi e rinnovi, onde l'altera ¶ Luce non

sdegnar ricchezze e onore: ¶ Onde i più saggi, lieti

lunghi affanni insieme colse, ¶ Onde si piange ancor l

or la bennata pianta, ¶ Onde vita si coglie; e

figliuola e vera erede, ¶ Onde vola a parlargli a

sottil cura ¶ Il senso, onde non sia dell'alma

Per foco e lume, onde i ghiacci disciolti ¶ Sieno

pondo. ¶ Sempre son l'onde sue più dolci e

Mira l'alto principio onde deriva, ¶ Anima, l'esser

seconde ¶ Dalla prima cagione, onde 'l disegno ¶ Divin s

tuo caldo e securo. ¶ Onde rendendo al pastor santo

vòta ¶ Quest'alta gloria, onde in sè stesso volse

corran puro nèttar le onde, ¶ E si vestan di

cor empio ed immondo! ¶ Onde sol maraviglia e grande

cammin dagli altri usato. ¶ Onde or per cari figli

pensier del pianto l'onde ¶ Dovriano alzarsi fuor de

dare ordine al mondo; onde vestisti ¶ Alto e divino

sol della sua caritade: ¶ Onde nell'aspra pugna e

eccede ¶ Ogni umano pensier, onde nol vede ¶ Con tutto

d'intorno ornata veste: ¶ Onde quando Gesù fia a

veste umana in cielo. ¶ Onde là su nel sempre

la morte gli chiuse: onde s'aperse ¶ La strada

sofferse ¶ Il mortal colpo: onde ogni alma ben nata

l'acque, ¶ Con l'onde della grazia vi coverse

fede al sollevar dell'onde, ¶ Dalla divina man sentisse

fuor vaghe e disperse. ¶ Onde nell'aspra croce il

dal cieco mondo inteso. ¶ Onde spirando il santo foco

cui fugge ogn'ombra, ¶ Onde la fiamma sua, che

d'alta gloria adorno, ¶ Onde spinta d'amor sovente

amore ¶ Di Gesù dolce, onde 'l Padre superna ¶ Grazia

e le virtuti stesse! ¶ Onde fra noi per la

l'adora e cole. ¶ Onde non quanto deve o

là su correr leggiero; ¶ Onde lo spirto, acceso al

allor punto l'aggrave: ¶ Onde secura e ben tranquilla

fuor ma dentro guerra, ¶ Onde del proprio error seco

le false voglie spente ¶ Onde vadano al cielo i

oppone ¶ L'altrui malizia; onde ciascun s'è accorto

mercè, con la mente: onde portata ¶ Sono in parte

scorgea per luce chiara! ¶ Onde l'alma s'umilia

la tien seco unita, ¶ Onde si sente in lui

in queste selve ombrose! ¶ Onde se al mondo par

nudo spirto ed ombra. ¶ Onde se 'l ver dal

e le più lucid'onde ¶ Del chiaro sol e

ami ¶ Del reo avversario; onde il pensier, disciolto ¶ Dal

al ciel faccian ritorno, ¶ Onde gli ciba, purga, erge

quel dolce infra quest'onde amare ¶ Manda all'infermo

or rinnovar si sente: ¶ Onde l'effigie sua viva

cielo e gli elementi, ¶ Onde senza abbassar più gli

a noi la diede, onde ne 'nvita ¶ Al dolce

Gli usati suoi sostegni onde ritira ¶ Il vigor dentro

amor, non per mercede, ¶ Onde ugualmente il tuo voler

Van salendo a trovar onde pria nacque ¶ La bella

sperar fochi più vivi. ¶ Onde non più rubello il

la governa e move. ¶ Onde da sì abbondante e

ben nell'alma impresso; ¶ Onde 'l celeste messo ¶ Scacciò

ancor mi tiene involta! ¶ Onde non più da' rai

fosser dal mondo intese. ¶ Onde i suoi servi in

mai sempre il brama: ¶ Onde all'ultima guerra, a

il cibo dell'alma; onde si sforza ¶ D'accostarsi

i divini alti tesori; ¶ Onde metter convien noi stessi

ha rivolto, ¶ Immortal Federico, onde all'amate ¶ Vostre luci

Da te le grazie onde il Signor ti strinse

vedrem secondi ¶ Gli altri, onde sono i fiumi e

pura e larga pioggia. ¶ Onde l'ardor divin non

del vostro sacro impero. ¶ Onde poi non sarete o

in croce il petto, onde in voi piove ¶ Dell

darmi ¶ Tutto quel bene onde 'l mio cor nutrico

sempre il desir erra. ¶ Onde strada al mio andar

lampeggia almen t'accorga; ¶ Onde la vista accesa a

qui ben degna pièta; ¶ Onde 'l ciel vuol che

arbitrio è proprio errore; ¶ Onde l'animo umíl, sicuro

queste irate e torbid'onde, ¶ Rendere al Tebro ogni

ben nuda e leggiera. ¶ Onde mossa a pietà l

chiare ¶ Cristalline del cielo onde secrete ¶ Deriva ognor per

che quelle voci stesse, ¶ Onde già chiamar l'uomo

L'altezza dell'obietto onde a me lice ¶ Sperar