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esplorazioni verbali


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Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «Or»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
tanto la istoria nostra. ¶ Or oltre, Squarciaferro, e' ti
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1483
a' cavalli il zufolino. ¶ Or gusta qui, lettor, ben
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1483
è Squarciaferro. - ¶ Disse Astaròt: - Or vuoi tu confessarti? ¶ Sappi
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1483
noi mutiamo altro ragionamento. ¶ Or oltre, padre santo, e
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1483
Rinaldo cammini. - ¶ Rispose Squarciaferro: - Or lo vedrai. - ¶ E poi
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1483
e quel che facci or la reina Blanda ¶ dimmi
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1483
domandar se noi trïonferemo! ¶ Or m'ha' tu il
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1483
mangia è tutto fesso. ¶ Or s'io volessi de
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1483
a tempo in Runcisvalle. - ¶ Or lasciàn questi così ragionando
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1483
O traditor Marsilio saracino, ¶ or potranno i tuoi inganni
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1483
le turbe di Spagna. ¶ Or chi vedessi al vento
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1483
rilucer qua l'armi. ¶ Or son le profezie di
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1483
la passion di Cristo. ¶ Or chi vedessi il campo
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1483
ora hai tanto bramato, or mi perdona, ¶ come nespola
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1483
de' traditori, e scuso or Gano e Giuda; ¶ ch
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1483
riede. ¶ Ecco la fede or di Melchisedec, ¶ un uom
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1483
al signor di Delo. ¶ Or pur chi inganna ognun
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1483
voi ed io, ¶ consegue or che l'effetto sia
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1483
si sentiva e - Francia! - ¶ Or non ci far questa
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1483
a rincontra si mosse. ¶ Or qui, sanza operare altro
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1483
è tempo a cantar or la messa. ¶ Vennegli incontra
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1483
porterà ben sua lancia. ¶ Or quando Orlando e la
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1483
di Ferraù la morte! ¶ Or si cognosce traditore esplesso
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1483
appunto al petto, ¶ gridando: - Or chiama il tuo can
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1483
ed ha seco Fidasso. ¶ Or qui comincia a insanguinar
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1483
gli fu fatto torto. ¶ Or lasciam così il campo
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1483
tralignato il frutto poi. ¶ Or non parliam di quel
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1483
sudava e 'l pelo. ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, che
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1483
quel demòne ha detto. ¶ Or lasciàn le parole addentellate
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1483
sì claro ¶ vendetta debbe or nel Cielo esclamare, ¶ il
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1483
noi rïavuta la Spagna, ¶ or sarà vendicato Ferraùe! ¶ Maladetto
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1483
volli posi orecchio! ¶ Ed or tra male branche son
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1483
non dovea far questo. ¶ Or chi vedessi il conte
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1483
è tempo la croce or si mostri, ¶ e infilza
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1483
il petto; ¶ e disse: - Or non sono io più
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1483
la terra s'aprissi. ¶ Or quel che fece allo
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1483
Qui non si ragionava or della triegua! ¶ Bianciardin fuggito
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1483
siete in vita: ¶ pregate or tutti per la mia
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1483
per la mia partita! ¶ Or sarà ricordato Malagigi; ¶ or
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1483
Or sarà ricordato Malagigi; ¶ or sarà tutta Francia in
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1483
Francia in bruna vesta; ¶ or sarà in pianti e
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1483
pianti e lacrime Parigi; ¶ or sarà la mia sposa
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1483
sposa afflitta e mesta; ¶ or sarà quasi inculto San
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1483
quasi inculto San Dionigi; ¶ or sarà spenta la cristiana
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1483
spenta la cristiana gesta; ¶ or sara Carlo e il
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1483
il suo regno distrutto; ¶ or sara Ganellon contento in
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1483
mia spada tanto degna. - ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, che
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1483
cosa moderna o antica. ¶ Or qui incomincian le pietose
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1483
so come le cetere or distende; ¶ ma perché molto
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1483
par vadi a Roma. ¶ Or non bisogna al prudente
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1483
Spagna e la pace. ¶ Or di' a Bianciardin dunque
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1483
a furia. ¶ Diceva Gano: - Or non sono io quel
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1483
ma non è tempo or farselo nimico. ¶ Intanto Antea
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1483
tu ch'i' facci? ¶ Or non aver de' giganti
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1483
questo mondo, Ulivier mio. ¶ Or la vendetta d'un
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1483
cose il mondo scrisse. ¶ Or lasciàn questo. Che è
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1483
se ci fussi, Ulivieri, or Morgante, ¶ noi proverremo questi
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1483
il suo fratel Rinaldo. ¶ Or perché di' dalle potenzie
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1483
spesso smoccola, ¶ si vede or sì or no come
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1483
si vede or sì or no come la lucciola
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1483
intorno dal vento fiaccati. ¶ Or fate lima lima a
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1483
un tratto v'accese. ¶ Or chi sentissi mugghiare i
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1483
Apocalisse». ¶ Chi mi dicessi: «Or qui rispondi un poco
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1483
gentilezza gli ebbe usato. ¶ Or tu potresti dir qui
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1483
piromanti, idromanti e geomanti. ¶ Or ritorniamo a' pagan, che
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1483
i dïavol co' dïavoli. ¶ Or ti dirò quel che
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1483
stendardi come un vento; ¶ or se qui Durlindana punge
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1483
non iscambia questo tradimento. ¶ Or chi vedessi il sanguinoso
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1483
sul bel della pace. ¶ Or nota, imperator, come discreto
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1483
respetto; ¶ ma non importa or dir questo segreto ¶ che
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1483
né il tuo nipote. ¶ Or lasciàn questo; se tu
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1483
morì come uom valente. ¶ Or non tocchian più là
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1483
la gloria di Carlo. ¶ Or se qui Ganellon nel
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1483
e d'oro ornata: ¶ or fa' che tu dipinga
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1483
te solo una cosa or manca, ¶ perché l'anima
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1483
artimone ¶ e non calare or più il timon latino
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1483
che sia l'alloggiamento or preso, ¶ e non può
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1483
suoi privilegi il lauro or perde, ¶ che per ogni
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1483
tempo l'avea seguitato. ¶ Or oltre in Roncisvalle Orlando
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1483
commendava la sua diligenzia. ¶ Or come il traditor questo
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1483
nell'altro mondo gisse. ¶ Or finalmente si tornò in
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1483
Padre lo sapeva solo. ¶ Or nota, Malagigi, se tu
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1483
l mondo vedresti cadere. ¶ Or, s'io non son
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1483
più vedere ¶ dove apparisce or forse i vostri guai
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1483
dica, ¶ tu vorresti sapere or la ragione ¶ per che
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1483
bene anche in inferno. ¶ Or basti - disse Malagigi - questo
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1483
qualche tradimento m'indovino. ¶ - Or non più! - disse Malagigi
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1483
quando e' si mosse. ¶ Or lasciam Astaròt andar per
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1483
in un oscuro bosco, ¶ or la strada o 'l
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1483
m'è restata; ¶ ed or pensava mettersi corona ¶ di
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1483
modo si schierâr costoro. ¶ Or mi convien lasciar Marsilio
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1483
più di te degno; ¶ or, per piacere al nostro
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1483
misterio sotto, ¶ e finalmente or l'avia ritrovato: ¶ cioè
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1483
ancor già mai vergogna: ¶ or ti cognosco se sarai
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1483
morir vuolsi apparando. ¶ Ma or passar ci convien Giubilterra
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1483
nuoce. - ¶ Rispose il nigromante: - Or ferma il punto: ¶ pensa
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1483
è di que' danari or caldo, ¶ che si vorre
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1483
suo pensiero. ¶ Noi vogliamo or saper dove quel sia
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1483
coverta sù balza, ¶ ed or saltava da prora or
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1483
or saltava da prora or da poppa: ¶ la nave
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1483
a persona. ¶ Io lascio or giudicare a tua Corona
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1483
in questa scura vesta. ¶ Or lasciàn questo; se tu
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1483
Persia l'ho acquistato. ¶ Or ti rispondo a quell
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1483
Can poi in cimitero. ¶ Or qui tutta la turba
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1483
che in man portavano. ¶ Or questo è quel ch
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1483
del sangue di Chiarmonte!». ¶ Or ecco Lïombrun che innanzi
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1483
spada il dragone uccidrà. ¶ Or oltre, tempo non è
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1483
perché e' gli bisogna. ¶ Or non lasciàn però per
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1483
ed apparato a digiunare. ¶ Or lasciàn riposarlo lieto e
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1483
di ciò potresti ridere. ¶ Or manda a Chiaristante a
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1483
anco costui. - ¶ Rispose Chiaristante: - Or torna tosto; ¶ digli che
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1483
tempo povero e mendico. - ¶ Or vedi quanta forza ha
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1483
non che tu vedi or quel ch'è accaduto
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1483
lor larga l'offerta. ¶ Or lasceremo Astolfo e 'l
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1483
della mia sciagura, ¶ ed or fortuna il tuo legno
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1483
questo diletto. - ¶ Disse Rinaldo: - Or che la cosa ho
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1483
fatto o meritato quella? ¶ Or vo' che sappi, pria
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1483
Costui che Chiaristante uccise, or vedi, ¶ con teco giosterrà
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1483
con Filiberta in tresca; ¶ or vuol mostrar della ragion
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1483
della ragion gl'incresca. - ¶ Or chi avessi Rinaldo veduto
121
1483
ha scoccato a tempo or più che mai ¶ la
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1483
un cavalier ch'è or di tua compagna; ¶ ma
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1483
io mi comincio accordare or con lui, ¶ però ch
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1483
con le tue serpe. Or sia contento. - ¶ Diceva Astolfo
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1483
un altro Giobbe; ¶ ed or che trae pel dado
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1483
avea tradito ¶ per far, or che non v'era
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1483
ché cavalier suoi fumo, or siàn cacciati, ¶ e l
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1483
non la mia persona. ¶ Or odi un poco un
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1483
E così ti prometto. ¶ Or nota quel ch'io
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1483
t'inganna il ribaldo. ¶ Or sappi ch'Aldighier costui
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1483
che Rinaldo ha parlato. ¶ Or non bisogna insegnare al
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1483
pace, ¶ e parli, Dilïante, or come saggio; ¶ ché Aldighieri
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1483
giovane, ignorante ¶ e furïoso; or lo piangi tu stessi
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1483
quel che e' suole. ¶ Or ritornianci in Parigi a
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1483
hai bramato, ¶ o padre, or l'hai perduto in
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1483
Io mi t'arrendo: or mi perdona! ¶ Io ho
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1483
degno: ¶ così la fede or mi prometterai, ¶ ed a
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1483
lancia ch'avea abbassa. ¶ Or guarda se Fortuna lavoròe
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1483
orme e' suoi vestigi. ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, ch
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1483
ch'a questa impresa or non sia molle. ¶ Sappi
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1483
altre genti? - ¶ Ed ella: - Or che bisogna io ve
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1483
sì feroce e magna? ¶ Or ti conosco, car mio
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1483
tormenti e disagi, ¶ ed or si vanno con le
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1483
accomodato proprio è questo. ¶ Or chi vorrà insegnare al
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1483
appressato, ¶ diceva: - O Salicorno, or puoi provarlo: ¶ ecco colui
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1483
che far con esso or battaglia campale ¶ o in
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1483
schiera quella notte sta. ¶ Or Salicorno, come addormentato ¶ crede
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1483
tu del senno uscito? ¶ Or che non ha più
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1483
credo che tu intenda. ¶ Or tu potresti dir ch
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1483
volli queste cose disputare. ¶ Or lasciàn questo, e d
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1483
campa servigial né fante. ¶ Or queste son tre virtù
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1483
tu ch'io provvegga, or ch'egli è sera
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1483
ci hai di vantaggio? - ¶ Or udirete come andò il
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1483
bigonciuol così tra noi, ¶ or che non ci è
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1483
vi si fa tristizia. ¶ Or oltre, a letto; e
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1483
tutto mi vi distendessi. ¶ Or vo' saper come tu
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1483
più giallo che rosso. ¶ Or mi piacesti tu, Margutte
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1483
tutte lor cose rassettorno. ¶ Or, perché l'un cantar
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1483
insino all'ultime ore! ¶ Or tu che insino a
160
1483
vedi ch'io sono or condotta. ¶ Credo ch'ancora
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1483
e 'nsieme onesti; ¶ ed or son fatti, come vedi
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1483
mia virtute? ¶ Ove sono or le mie purporee veste
163
1483
purporee veste? ¶ Ove sono or le gemme e le
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1483
le ricchezze? ¶ Ove sono or già le notturne feste
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1483
notturne feste? ¶ Ove sono or le mie dilicatezze? ¶ Ove
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1483
mie dilicatezze? ¶ Ove sono or le mie compagne oneste
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1483
compagne oneste? ¶ Ove sono or le fuggite dolcezze? ¶ Ove
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1483
fuggite dolcezze? ¶ Ove sono or le damigelle mie? ¶ Ove
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1483
già quie. ¶ Ove sono or gli amanti miei puliti
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1483
miei puliti? ¶ Ove sono or le citre e gli
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1483
proferti mariti? ¶ Ove sono or mille altri miei diletti
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1483
padre? ¶ Che si fa or ne' templi e in
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1483
del sol la spera: ¶ or de' miei panni non
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1483
e 'n festa: ¶ ed or, come tu vedi, son
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1483
al lume della luna. ¶ Or chi felice si chiama
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1483
a mia consolazione, ¶ ed or con Giobbe cambierei mie
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1483
serpenti e' lïoni, ¶ ed or paura arem di due
178
1483
ritornerai, ¶ ché libera se' or come ti piace; ¶ ed
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1483
mi rimase il torso; ¶ or di due otri te
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1483
forse il battaglio mio. ¶ Or oltre, sù, govèrnati a
181
1483
di gran tenerezza, ¶ dicendo: - Or son tornata in paradiso
182
1483
alle mura ¶ di Filomeno, or ecco ch'e' son
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1483
abbracciar Filomen sùbito corse. ¶ Or pensi ognun, questo misero
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1483
tre eran sette carrettate. ¶ Or pur Morgante si volea
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1483
lëonine, ma di volpe. ¶ Or lasciàn questo con buona
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1483
volta, e Roma antica. ¶ Or vo' che mille cose
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1483
gli pioveva, ¶ e sente or questo or quell'altro
188
1483
e sente or questo or quell'altro percuotere: ¶ allor
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1483
Morgante non le fracassasse. ¶ Or pensa a quanti le
190
1483
più di cento braccia. ¶ Or lasciam questi in Bambillona
191
1483
fu sempre umiltade, ¶ aiuta or me per tua somma
192
1483
della via prima usata; ¶ or dello error commesso mi
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1483
baron di Carlo Mano. - ¶ Or qui comincia avvïarsi il
194
1483
avvenir suole. - ¶ Diceva Orlando: - Or gli altri dove sono
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1483
Rinaldo governava nel palazzo. ¶ Or ci convien lasciar costoro
196
1483
innamorò della sua gagliardia. ¶ Or s'alcun vuol saper
197
1483
da voi sol brama. ¶ Or vi dirò quel ch
198
1483
in costei si fidava. ¶ Or ci convien tornare a
199
1483
e mille amanti ¶ ch'or sare' lungo a contar
200
1483
e gli altri sono or per le fosse, ¶ che
201
1483
Orlando: - Ah, cugino impazzato, ¶ or fussi e' sogno quel
202
1483
innamorarti ¶ d'una pagana! Or fa' che ti vergogni
203
1483
alzeremo! ¶ A questo modo or di te si ragiona
204
1483
tu per certo, Antea! ¶ Or vedi, Ricciardetto, ove noi
205
1483
in giostra, ¶ io dissi: «Or sono acconci i nostri
206
1483
trarlo di prigione, ¶ ed or chiedea la sua distruzïone
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1483
chiedea la sua distruzïone! ¶ Or basti questo essemplo a
208
1483
quel ch'è usanza. ¶ Or altra storia ci convien
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1483
avete ora il capresto! ¶ Or se' contento, cugin pazzo
210
1483
cugin pazzo e rio? ¶ Or si vendicherà il Soldan
211
1483
sempre l'aveva seguìto. ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, che
212
1483
l'anca; ¶ e disse: «Or son io ben male
213
1483
fece e danari annoverare. ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, ch
214
1483
berzaglio e la mira. ¶ Or pur torrai questa alfana
215
1483
e Ricciardetto, ¶ e disse: - Or non temete cosa alcuna
216
1483
non m'è sotto. ¶ Or, perché sempre mi puoi
217
1483
ché tempo non è or da far soggiorno. ¶ A
218
1483
arà col Veglio scampo; ¶ or mi parrebbe la tua
219
1483
Orlando non v'è or, che rimediassi, ¶ ma sol
220
1483
oltre a questo, Orlando or non è in corte
221
1483
vanno a Monte Albano. ¶ Or ritorniamo un poco al
222
1483
che finalmente sia essaudita. ¶ Or se tu se' venuto
223
1483
così insieme a riposarsi. ¶ Or ritorniamo ove io lasciai
224
1483
petto, pel mio Iddio. ¶ Or questo traditor Gan rinnegato
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1483
peccator che fanno oltraggio. ¶ Or vedi, Ganellon, la cosa
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1483
quella a suo dispetto. ¶ Or tu se' savio, e
227
1483
è sopra Vegliantin salito. ¶ Or qui si ragunò di
228
1483
tre dipartirò la testa. - ¶ Or Salicorno tanta ira l
229
1483
è colui ch'allegra or la mia corte? ¶ Questo
230
1483
che gli è dintorno. ¶ Or lasciàn questi star così
231
1483
con questi al Soldano. ¶ Or ritorniamo a Rinaldo, ch
232
1483
Il re Costanzo disse: - Or m'intendete: ¶ se voi
233
1483
ho di vederlo volentieri. ¶ Or con colui che mi
234
1483
a Rinaldo aspettarlo; ¶ ed or, che così a furia
235
1483
ogni suo capitano. ¶ Orlando or qua or là si
236
1483
capitano. ¶ Orlando or qua or là si scaglia o
237
1483
la barba di stoppa. ¶ Or diciàn di Rinaldo, ch
238
1483
gran furor n'andorno: ¶ or qui le spade ben
239
1483
così preveduto e disposto. ¶ Or qui fu quasi finita
240
1483
ha pur la profezia! ¶ Or oltre, in rotta si
241
1483
a Morgante s'accosta. ¶ Or chi vedessi giucar qui
242
1483
del tuo gran consilio: ¶ or m'hai scacciato e
243
1483
mi piaci, e savio or ti conosco. ¶ Parmi mill
244
1483
signor d'Inghilterra, ¶ ed or questo, or quell'altro
245
1483
Inghilterra, ¶ ed or questo, or quell'altro manda al
246
1483
d'Astolfo gli dicea: ¶ or questo par ch'al
247
1483
daddovero! ¶ Ben debbe godere or quel traditore! - ¶ Diceva Orlando
248
1483
per lunghi tempi, Carlo, or mi perdona, ¶ per quel
249
1483
d'oro gli avvolgea: ¶ or questo è quel ch
250
1483
modo ch'io muoia or consenti? ¶ Per la tua
251
1483
più gloria e fama: ¶ or col capresto Gan ladron
252
1483
iscorno e con riso: ¶ - Or fien puniti i tuoi
253
1483
le strade non assalterai. - ¶ Or questo è quel ch
254
1483
manigoldo tuttavia punzecchia ¶ ed or col piede, or col
255
1483
ed or col piede, or col pugno lo picchia
256
1483
fra la gente cognobbe: ¶ or questo è quel dolor
257
1483
salvato dalla morte, ¶ ed or cacciare nol sapea di
258
1483
non è in corte. ¶ Or questo è quel ch
259
1483
collo avea il capresto. ¶ Or qua or là si
260
1483
il capresto. ¶ Or qua or là si scaglia con
261
1483
gran fatica, e scusa or ti bisogna; ¶ ed io
262
1483
chiama! - ¶ Disse il pagano: - Or donde hai tu saputo
263
1483
Durlindana alzò subitamente, ¶ dicendo: - Or Macometto chiamerai! - ¶ e diègli
264
1483
gente ha strutte molte; ¶ or va guastando tutte le
265
1483
la saetta al core. ¶ Or ritorniamo al Soldan, c
266
1483
tuo caso mi pesava; ¶ or tutto alleggerito il cor
267
1483
chiavi a costei raccomandòe. ¶ Or questo è quel che
268
1483
come tu vedi giunto. ¶ Or tu se' savio e
269
1483
ci bisogna Orlando presto. ¶ Or ti dirò com'io
270
1483
ancor sarà il secondo. ¶ Or se tu vuoi il
271
1483
di questo quanto posso or me ne doglio ¶ e
272
1483
volta con esso rintoppa: ¶ or questo è quel che
273
1483
l'aveva sofferto; ¶ ed or per trarvi dello etterno
274
1483
ho data vittoria; ¶ ed or v'arreco l'ulivo
275
1483
avea del re Vergante. ¶ Or chi vedessi quelle damigelle
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fece parlamento, ¶ e disse: - Or che di voi fidar
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cercando il pesce, ¶ ed or sott'acqua ed or
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or sott'acqua ed or sopra rïesce; ¶ gattomammon, bertuccia
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l'ha fatto Amore. - ¶ Or qual sare' quel cor
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spade a ferirsi tornorno; ¶ or quivi s'accostò tutta
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in verità, baron gentile. ¶ Or se mi venne la
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scagliava addosso, ¶ e grida: - Or potre' io, come tu
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con Chiarïella a ragionarsi. ¶ Or ritorniamo al campo alla
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disse: - Tu mi pari or saggio, ¶ che quel che
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di sua gagliardia, ¶ sarebbe or la sua vita annichilata
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di partirsi licenzia. ¶ Ma or tu se' qui con
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con questo anco Macone: ¶ or vedi questo amor quanto
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a chi ne domandassi? ¶ Or oltre, io ti vo
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prigion doveva esser Dodone. ¶ Or si conosce la lor
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conosce la lor falsitade; ¶ or son tradito, or son
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falsitade; ¶ or son tradito, or son giunto al boccone
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che in terra calasse. ¶ Or qui comincia il terribile
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aiuto?, in sul destrieri. - ¶ Or questo fu ben del
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dicendo: - Monta, cavaliere adorno. - ¶ Or questo è quel ch
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dì quando fia questo? ¶ Or quel che non si
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io t'ho lasciata or misero e infelice!». ¶ Arebbe
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camin tristo n'andava. ¶ Or chi avessi il gran
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di tanto prezzo quanto or vien costando. ¶ Ora hai
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hai tu, Manfredonio, Merediana? ¶ Or se ne va la
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per Elena a Troia: ¶ or hai tu sazia la
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cosa almen vadi coperta. - ¶ Or lasciamo Ulivier fornir la
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che m'hai promesso or mi contenta. ¶ Erminïon non
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Namo, o mio Turpino? ¶ Or si cognosce il mio
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il mio nipote caro, ¶ or si conosce Rinaldo e
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gli paia il Vangelo. ¶ Or ritorniamo a Mattafolle un
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forte ride; ¶ e disse: - Or non vo' più che
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concedere. - ¶ Disse il pagano: - Or, se non t'è
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e diensi per prigioni. ¶ Or ch'io t'ho
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saggio, pulito e gentile; ¶ or fatto m'hai di
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più d'un volume. ¶ Or se lo stil della
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la tua fama cala! ¶ Or fussi qui Rinaldo almen
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dicevi sempre esser costante; ¶ or tu ti parti, ed
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sette Carli ¶ guerra, come or vi fa colla sua
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Rinaldo, che pel mondo or va meschino; ¶ e sbattezar
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a te si raccomanda. - ¶ Or chi vedessi la dama
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s'assembraro. ¶ Dicea Faburro: - Or che Morgante è giunto
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pareva d'un toro. ¶ Or lasceremo il popol saracino
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mentre erano in corte; ¶ or me n'avveggo e
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volpe maliziosa e vecchia: ¶ «Or oltre, vienne, enterrai nella
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Rinaldo, il mio nimico? ¶ Or verrò le mie ingiurie
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di vedere una volta, or son contento. ¶ Non dubitar
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l'erba la dama: ¶ or questo è quel che
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la maglia. ¶ Dicea Rinaldo: - Or non istiàn più al
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o più già combattuto: ¶ or pensi ognun quanti e
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s'era difesa, ¶ ed or da' dardi attendeva a
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ho spezzata la fronte; ¶ or farò te col mio
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e disse: - Paladin giocondo, ¶ or son puniti tutti i
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il fine è giunto. ¶ Or sarà vendicato il mio
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vendicato il mio parente, ¶ or sarà vendicato Fieramonte ¶ e
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si batte la fronte. ¶ Or pel consiglio di dama
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io ne son diserto? ¶ Or si cognosce il mio
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temo sotto il sole: ¶ or tu se' savio e
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lor mostrato; ¶ e disse: - Or mi perdona, cugin mio
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Se tu se' savio, or te stesso consiglia». ¶ La
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d'altro onorata; ¶ ed or, che Carador facci richiamo
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lui sotto le braccia. ¶ Or chi vedessi questi due
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spesso di strane paure. ¶ Or ci bisogna, se vogliamo
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suole. ¶ Morti co' morti; or pensian di godere; ¶ io
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abate ringraziava Iddio, ¶ dicendo: - Or m'hai contento, Signor
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piante, ¶ quand'io riguardo or le fattezze tue. ¶ Tu
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fattezze tue. ¶ Tu sarai or perfetto e vero amico
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Cristo, ¶ e fatto è or della fede una tromba
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badia subitamente. ¶ Diceva Orlando: - Or che più dimoriàno? ¶ Morgante
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osso: ¶ parmi mill'anni or d'essere al berzaglio
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Chiaramonte ha così mosso: ¶ - Or vi vorrei pregar, mio
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d'aver morte, ¶ ed or trabocchi ed or bombarde
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ed or trabocchi ed or bombarde pianta: ¶ ogni dì
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al mangiare ero desto; ¶ or non mi curo s
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cuore ¶ che noi potremo or nell'inferno andare ¶ e
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va pel mondo sperso or tapinando. ¶ Dimmi il tuo
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Dimmi il tuo nome or, se t'è in
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ogni cosa si duole. ¶ Or vi vo' dire una
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e gentile e cortese. ¶ Or vo' pregarvi, famosi baroni
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tu sentito? ¶ Tu vedrai or di Macon la possanza
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Così non la intendo: ¶ or che tu se' rimontato
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caval non fe' truffa. - ¶ Or tu, Signore, a cui
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chi t'ha creduto. ¶ Or tu le ragion tue
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saputo. - ¶ Disse l'abate: - Or l'altra parte udite
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al pagano a dire: ¶ - Or ti parrà che 'l
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l solco vadi ritto, ¶ or due campane si possono
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vorria impiccallo ¶ con teco. Or guârti come mio nimico
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cagion ch'io vesto or panni bigi ¶ fu dal
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denti lo roda, ¶ ed or pel collo, or nel
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ed or pel collo, or nel petto lo pigli
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mio compagno ¶ che meco or vien come amico fedele
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abbiàn del monte, ¶ ed or di te venavamo a
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il corridore. ¶ Dicea Rinaldo: - Or da toccar col dente
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ti percosse ¶ a tradimento, or si sta per le
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venne Macometto già adorando. ¶ Or, per seguir più oltre
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drieto alle sue pedate. ¶ Or ti dirò più oltre
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all'amico. - ¶ Disse Rinaldo: - Or rispondi al valletto ¶ che
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aspra fera vidi; ¶ ed or tanto dolor nel mio
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le redine scuote ¶ ed or col capo or co
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ed or col capo or co' calci percuote. ¶ Ma
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e non mi pare or lasso, ¶ che non parea
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argento vivo stava saldo: ¶ or qua or là facea
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stava saldo: ¶ or qua or là facea saltar Baiardo
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riprezzo; ¶ giunse il bastone: or qui volle alcun dire
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cittade, ¶ disse a Dodone: - Or puoi veder la terra
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sono ogni volta morire. ¶ Or oltre seguirem nostro camino
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venir costoro, al ballo? ¶ Or oltre, io vo' col
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ritornoron verso la cittate. ¶ Or ritorniamo al traditor di
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arai da molte bande. ¶ Or tu se' savio e
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fava. ¶ «Ah!» disse Manfredonio «or la cagione ¶ so perché
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Chiaro scusare, ¶ che forse or prega per la mia
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quelle al mondo: ¶ aiuta or me tu, mio Signor
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sollazzo è nello inferno. ¶ Or perché a Dio la
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a Terigi, a Ricciardetto: ¶ or qui di gaudio ben
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suo signore Orlando morto. ¶ Or ritorniam, ch'io non
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non tutti, ¶ e parmi or tempo a giudicare a
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ostinato errore! ¶ O Malagigi, or t'avess'io creduto
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disse: - Pazïenzia! - come Giobbe. ¶ - Or oltre, in Runcisvalle andar
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grazie gli avea conceduto. ¶ Or qui comincia un mar
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sella ¶ fui alcun tempo, or misera angosciosa! ¶ Già non
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mio, signore e padre, ¶ or non ti vedrò io
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porta appiccò il fuoco: ¶ or questo fece alla terra
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è nascoso, gl'insegni. - ¶ Or chi volessi la città
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vestigi: ¶ l'anima forse or del tuo error si
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così questa gente cavalcava. ¶ Or, per non fare a
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se per grazia è or dal mondo sciolta, ¶ so
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omai fia sol despetto. - ¶ Or perché alcun qui dice
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che sia ben lontano. ¶ Or forse tu, lettor, dirai
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ordinò lo Studio parigino; ¶ or par che sia dello
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del regno di Francia. ¶ Or lasciàn questo traditor pe
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quella in alto mare or fosse, ¶ e rilevare il
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gloria ¶ Carlo ed Orlando, or basti, sia per resto
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mio Carlo mal contento; ¶ or, perché il fine è
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si vide più allegra. ¶ Or, perché molte cose ho
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sue son più famose. ¶ Or pur la istoria ci
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convien ch'io mangi or, tanto duro e forte
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a tutto l'universo. ¶ Or, come avvien che il
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succedette alla corona solo. ¶ Or, poi che Carlo è
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di Eraclio degno imperatore. ¶ Or basti una parola, uditor
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devota applaude; ¶ e canta or forse le sue sante
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laude. ¶ Quivi si legge or della sua Maria ¶ la
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merto; ¶ quivi s'intende or l'alta fantasia ¶ a
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nel deserto; ¶ quivi cantano or gli angeli i suoi
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perizoma. ¶ Pertanto, spirti degni, or vi svegliate, ¶ perché fiorir
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dixi al mio desire. ¶ Or sia qui fine al