Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

mercé Gian Bocca d'or de' Mecenati ¶ ch'ingrossar

fenno già molti Maroni! ¶ Or non cosí piú, no

frena; ¶ quello, che 'ntende, or salta or corre or

che 'ntende, or salta or corre or gira, ¶ boffa

or salta or corre or gira, ¶ boffa le nari

perdono, priegoti, Cupidine, ¶ s'or ti biasmai co' la

in sua balía, ¶ passando or Ada or il Tesin

balía, ¶ passando or Ada or il Tesin et Oy

è un scuto d'or, che 'n alto loco

lanza il scuto d'or guadagne. ¶ Ecco s'una

a l'atto ch'or succede: ¶ manda for del

lui condur quella quadriga! ¶ Or giunti al fine drento

urtate un passo muove. ¶ 30. ¶ Or son meschiati insieme que

averne stizza, ¶ e tanto or slunga il passo or

or slunga il passo or la via tronca ¶ ch

affanni, ¶ e commanda dicendo: - Or va', dongello, ¶ va' ratto

questo che non venne; ¶ or or m'avento a

che non venne; ¶ or or m'avento a lui

contrasto ch'esser deve; or stanne, figlio, ¶ qui con

de' paladini fatti mulatieri; ¶ or vòto il carro avea

punto, moven gli occhi. ¶ 69. ¶ Or qui de trombe piú

nacque col suo corno ¶ or sona forte, or grida

corno ¶ or sona forte, or grida in tal tenore

e qua e là ¶ or cerchi co la mano

co la mano et or col pè, ¶ fin che

ebber l'onor dinnanzi, or un Tedesco, ¶ o sia

intorno: ¶ vole attrigarlo et or la man al creno

la man al creno ¶ or a l'orrechia il

quanti occorser a cavallo. ¶ Or spera Falsiron che fian

trammati doli. - ¶ Risponde Falsirone: - Or presi a l'amo

gioco a te davante. ¶ Or lodano pur te, ch

il scritto sia ritratto! - ¶ Or Balugante lascia star Amone

fu vano e futile. ¶ Or sopra ciò non piú

piglia con due mani: ¶ or qui comincia la piú

da l'onde combattuto. ¶ Or per dar fine al

e piagne e ride, ¶ or lieta or triste, or

e ride, ¶ or lieta or triste, or molle or

or lieta or triste, or molle or d'adamante

or triste, or molle or d'adamante; ¶ ragion piú

li altri in schiera. ¶ 30. ¶ Or nel serrar de mani

pietà di sua madonna; ¶ or esser tempo d'aiutarla

esser, e non becco. ¶ 52. ¶ Or dunque vedi se di

che Berta lei licenziasse. ¶ 54. ¶ Or giunti a l'uscio

dolci parole ben raccolse. ¶ Or qui Frosina et or

Or qui Frosina et or Rampallo parla, ¶ cercando con

a me stesso rubella, ¶ or sol per tuo vigor

sol una ¶ grazia ch'or tengo in l'amoroso

star puote il rosignuolo! ¶ 65. ¶ Or ivi dunque Amor in

Milone atro e nefando. ¶ 10. ¶ Or che far deve Berta

Gallerana nel contato ispano. ¶ 17. ¶ Or al consiglio Carlo si

donna al suo commando. ¶ 22. ¶ Or qui Ginamo perde ogni

roco ¶ bandendo e minacciando or quest' or quello, ¶ addirasi

e minacciando or quest' or quello, ¶ addirasi talmente che

scampa con la luce. ¶ Or que' tapini per caverne

a Carlo avante, ¶ et or per ubedirlo s'è

logo s'avicina ¶ dond'or ne venne per la

tòr l'altrui guadagno, ¶ or dignamente ad un furfante

mal non ti punisce; ¶ or pesca ben, c'hai

le cime ¶ salir, ch'or giace in terra con

cervello ogni lascivo gusto. ¶ 11. ¶ Or un signore v'era

nacque e di Merlino. ¶ Or con turbato cuor e

far danno et onte. ¶ 19. ¶ Or dunque, posto ch'egli

stirpe di Maganza, ¶ ch'or godi e canti per

già ingrossando il vento. ¶ Or qui scriver non vogliovi

s'ebbe a conservare. ¶ 40. ¶ Or sola in quel vasello

altri ogni gigante, ¶ ch'or nasce in sua ruina

pane, caccio et ova. ¶ 26. ¶ Or Berta in questo tempo

un valentuomo non sparagne. ¶ Or qui Turpin si vien

il pover Orlandino, ¶ et or li prega et or

or li prega et or piú li minazza. ¶ Ecco

pane, vi mutò consiglio. ¶ 55. ¶ - Or mangia, madre mia, gagliardamente

spesso il collo morde. ¶ 59. ¶ Or finalmente l'han condotto

mio valore cosí poco? ¶ Or si comprende che le

sotto 'l basto! - ¶ Conclusione ¶ 68. ¶ Or su non piú; ché

penna ¶ rimasta mi era, or la mia Musa tosto

bon capon per medicina. ¶ 13. ¶ Or dunque Orlando un giorno

culo si ti scola; ¶ or come sofri poi di

Dio, ¶ vorei saper qual or è 'l pensier mio

ch'imparar non trova. ¶ 48. ¶ Or quivi giunto, ad un

cangiò tutto in sudore. ¶ 52. ¶ Or egli dunque, confortato alquanto

fu di tirannia ¶ cercar or quella or questa occasione

tirannia ¶ cercar or quella or questa occasione ¶ di tanto

piú in questo loco, ¶ or or mi parto for

in questo loco, ¶ or or mi parto for del

grasso, latesini e panze; ¶ or quivi tutto il mercator

ogni giudicio, ruinoso, incerto: ¶ or che farebbe, s'intendesse

de' fiumi la mistura? - ¶ 67. ¶ Or tacito Rainer per meraviglia

dolosa et arta ¶ credeste, or la piú facile vi

ad effetto. ¶ 70. ¶ - Vegg'i' or - dicea - che non secondo

al core ¶ tornato, disse: - Or stati, monsignore. ¶ 73. ¶ Eretico non

loco dove fermarsi potesse. Or avenne che, quanti mai

di cui si parla. Or dunque la mera veritade