Luigi Alamanni, Della coltivazione, 1546

per le tosche rive ¶ Or mi faccia seguir con

desio dal frutto vinte. ¶ Or prendendo il villan (ché

che tu gli chieggia. ¶ Or qui surga il villan

bel ch'Italia avesse. ¶ Or chi vuol, nell'età

segga in vano: ¶ Ch'or rinnuovi, or rivesta, or

vano: ¶ Ch'or rinnuovi, or rivesta, or pianti, or

or rinnuovi, or rivesta, or pianti, or cangi, ¶ Pur

or rivesta, or pianti, or cangi, ¶ Pur secondo il

Pur secondo il bisogno, or vigne, or frutti. ¶ Son

il bisogno, or vigne, or frutti. ¶ Son mille i

germinar le barbe ancora. ¶ Or, non si trova alfin

giel, disponga in esse ¶ Or di questi or di

esse ¶ Or di questi or di quei, mirando al

testimon coll'ombre loro. ¶ Or si ricordi qui, ch

laggiù le sue radici. ¶ Or non resta al cultor

sposo. ¶ Qui m'aiuti or cantar la sacra Pale

torna il caldo, ¶ Muova or la capra e l

sovente accanto e 'ndietro. ¶ Or vengo a visitar l

ch'al tuo core. ¶ Or sopra il verde prato

sopra il verde prato, or sotto il bosco, ¶ Or

or sotto il bosco, ¶ Or nell'erboso colle, or

Or nell'erboso colle, or lungo il rio, ¶ Or

or lungo il rio, ¶ Or lento or ratto a

il rio, ¶ Or lento or ratto a tuo diporto

a tuo diporto vai. ¶ Or la scure or l

vai. ¶ Or la scure or l'aratro or falce

scure or l'aratro or falce or marra, ¶ Or

l'aratro or falce or marra, ¶ Or quinci or

or falce or marra, ¶ Or quinci or quindi, ov

or marra, ¶ Or quinci or quindi, ov'il bisogno

onore e fede; ¶ Come or sentiam nel dispietato grembo

giglio, empie e rischiara ¶ Or del Gallo divin gli

degli altri regi, ¶ Ch'or s'inchina adorando: il

tuo bel regno: ¶ Ch'or che in alto sta

riman, del tutto spiani. ¶ Or s'apparecchi ogni uomo

sulla poppa assiso ¶ Pur or cantando a suo diporto

Che l'incerta vittoria or quinci or quindi ¶ Con

incerta vittoria or quinci or quindi ¶ Con simulato amor

E segando le paglie or alte or basse ¶ (Come

le paglie or alte or basse ¶ (Come chiede il

altro sia prendiamo aita. ¶ Or se l'aria, la

formiche innanzi e 'ndietro ¶ Or andar or venir dal

e 'ndietro ¶ Or andar or venir dal chiuso albergo

ngrossar gli acerbi frutti. ¶ Or poiché giunto al suo

Sol corazza e scudo. ¶ Or non lasce il villan

desio le vacche punte, ¶ Or le affanni nel corso

le affanni nel corso, or sopra l'aia ¶ Le

andar premendo il grano, ¶ Or le affatichi al carro

esercitar pasciute e grasse. ¶ Or drizze il guardo alla

e chi lo punge, ¶ Or col piede or col

punge, ¶ Or col piede or col corno, irato offende

voler gli meni attorno. ¶ Or non veggiam noi ben

degli onorati inchiostri; ¶ Ch'or con preghi, or con

Ch'or con preghi, or con doni, or con

preghi, or con doni, or con lusinghe, ¶ Or con

doni, or con lusinghe, ¶ Or con vaghe pitture, a

TERZO. ¶ LAVORI DI AUTUNNO. ¶ Or ne vien la stagion

l'indusse al peggio. ¶ Or qualunque si vogli, esser

che scorno e danno. ¶ Or de la bassa cella

i pomi han seco? ¶ Or, chi poria contar l

aspettar la casta sposa. ¶ Or non sa il mondo

noi, gli dànno albergo. ¶ Or si volga alle prune

e cibo ai sani. ¶ Or con queste ne vien

chi gli è compagno. ¶ Or, quantunque vulgar, non dee

perfetto, ¶ Saettandone a terra or questo o quello ¶ Con

ché troppo è cara. ¶ Or ch'ha dentro al

radici in alto, ¶ Ch'or dal freddo comprese, or

or dal freddo comprese, or nell'estate ¶ Dalla sete

guardar da mille offese. ¶ Or se 'l paese tuo

istesso. ¶ Non si deve or lassar la canna indietro

all'umil vite; ¶ Ch'or vien matura: e dalle

solar, quasi al novembre. ¶ Or, quantunque le vigne e

aver vigor trovò perdono, ¶ Or la volta seconda il

ma dolce e leve. ¶ Or è il tempo miglior

dappoi Vulturno ed Ostro. ¶ Or è il tempo a

l nome ha seco. ¶ Or quando puoi veder verso

giel ci fanno segno. ¶ Or nuove arti ritrovi, or

Or nuove arti ritrovi, or nuovi schermi ¶ Contro all

dell'Orse ha tema. ¶ Or la tagliente scure il

e i monti eccelsi: ¶ Or il frassin selvaggio, or

Or il frassin selvaggio, or l'alto pino, ¶ E

accompagnar nel nuovo incarco. ¶ Or si deggion purgar le

non vi vaglian frode. ¶ Or perché le campagne e

valor rimanga intero, ¶ Ed or più che giammai, che

ne sente e danno. ¶ Or che già scorge alla

cibo in tale stato. ¶ Or che l'opre maggior

torrenti all'onde salse; ¶ Or, poiché contro al fato

lontan gli Dei penati! ¶ Or, non si vider già

vicin lo spirto sciorre. ¶ Or questa è la cagion

che 'l molto inculto ¶ Or poich'a cominciar la

fa infermo e frale. ¶ Or se per caso alcun

più dolce il cielo. ¶ Or quel membro ove star

la notte oscura ¶ Ch'or Euro or Noto al

oscura ¶ Ch'or Euro or Noto al faticato legno

pesante pietra intorno avvolga. ¶ Or ch'ha l'albergo

arrotar, compor l'aratro; ¶ Or tutti visitar gli arnesi

chi n'ha mestiero: ¶ Or il torto forcon col

palo ¶ Aguzzar e limar; or per la vigna ¶ I

ordinar dal lento salcio; ¶ Or gli arbori incavar, che

per la sua famiglia or seggi or arche ¶ Pur

sua famiglia or seggi or arche ¶ Pur rozzamente far

ricetto ¶ Del villesco tesoro, or ceste or corbe ¶ Tesser

villesco tesoro, or ceste or corbe ¶ Tesser cantando; or

or corbe ¶ Tesser cantando; or misurar le biade, ¶ E

E i numeri segnar; or dell'alloro, ¶ Or del

segnar; or dell'alloro, ¶ Or del lentisco trar l

sanar da mille piaghe. ¶ Or, che vogl'io più

Samo, in Rodo, ¶ Ch'or le vedreste lì congiunte

vedreste lì congiunte insieme! ¶ Or di sì gran lavor

a trovar; così potrasse ¶ Or la vista goderse, or

Or la vista goderse, or l'aria amena, ¶ Or

or l'aria amena, ¶ Or gli spirti gentil che

ebbio e 'l sambuco, ¶ Or le vermiglie bacche a

imparar chi troppo invecchia. ¶ Or con dotta ragion misuri

fiori e l'erbe. ¶ Or non lunge da lui

non porta al nido. ¶ Or, cantando il cultor le

voler spiegando l'ali, ¶ Or per gli aperti pian

levi ¶ Seguir le lepri, or fra le nubi in

alto ¶ Il montante aghiron, or più vicini ¶ I men

che pur m'avvolgo ¶ Or per l'aria, or

Or per l'aria, or pei campi, or per

aria, or pei campi, or per le selve; ¶ Per

e l'onor, sarebbe or tale, ¶ Che quel paia

d'intera virtù, sarebbe or piena ¶ Di tiranni crudei

Deh come son trascorse or le mie voci ¶ Dalle

ch'ogni altro avanza. ¶ Or la molle lattuga, e

nasturzio, ai serpi avverso: ¶ Or la salace eruca, e

tra queste il seme: ¶ Or quei ch'abbiam, nelle

dì non senta oblio. ¶ Or la ventosa rapa, e

sapor, napi e radici, ¶ Or del lubrico asparago il

chi ripianta il tutto. ¶ Or chi mel crederà, ch

man di donna immonda. ¶ Or la salubre indivia, or

Or la salubre indivia, or la sorella ¶ Di più

iacinti e bianchi gigli ¶ Or l'antiche radici e

aver muraglia e canne: ¶ Or quei che senza odor

chi ben l'adopre. ¶ Or dell'erbe minori in

si allegra al fiato. ¶ Or qui, più d'altro

all'april vergogna altrove. ¶ Or dal primo terren chi

Caton dei giusti esempio. ¶ Or che in numer medesmo

vedrà, che quella arrive: ¶ Or quanto ama costei, tanto

e porre i figli. ¶ Or ch'ha l'opre

giovar con poco affanno. ¶ Or dove batta il sol

color, di varie gonne ¶ Or dipinto e vestito è

colli ¶ Della bella Ceranta or fate allegri, ¶ Della bella

amaraco e 'l serpillo, or che più splende ¶ Il

convien propagar novella prole. ¶ Or, più che in altro

Per godersele il verno, or colla vanga ¶ Sottosopra voltare

e di color dipinto ¶ Or verde or giallo, or

color dipinto ¶ Or verde or giallo, or d' mill

Or verde or giallo, or d' mill'altri mischio

ventre; e quel ritondo, ¶ Or bianco, or del color

quel ritondo, ¶ Or bianco, or del color dell'erbe

piante e l'erbe. ¶ Or non vo' più contar

palustre al ciel supina. ¶ Or chi sarà fra noi

giel restare in piede; ¶ Or di piante e di

non passa il gielo. ¶ Or quel che nelle barbe

altro nome ¶ Gli chiama or questa età: quello è

maggior felice e dolce. ¶ Or la candida indivia, or

Or la candida indivia, or la sorella ¶ Di sì

cardon le nuove piante ¶ Or si den rimutar, le

seme ¶ Della piangente senapa or si asconda ¶ (E 'l

scorze al gielo affini. ¶ Or nel bianco terren (che

gli avversi alla ¶ Coltivazione. ¶ Or, perché tutti in ciel

coi vari effetti ¶ Ch'or di sì gran dottrina

rinnuova, ¶ Trapassando in viaggio or questo or quello. ¶ Ma

in viaggio or questo or quello. ¶ Ma quelli altri

ci s'attenda intorno. ¶ Or si mostra il Centauro

le sette stelle ¶ Ch'or vanno innanzi al Sol

suoi Zeffiri in sen: or nell'aurora ¶ Il suo

Del buon vendemmiator, ch'or surge avanti ¶ Al ritornar

in Libra il Sole. ¶ Or nel tempo medesmo, al

del Tauro all'occidente: ¶ Or con brina o con

e la sementa invita: ¶ Or si asconde da noi

il Sol, nasce Orïone. ¶ Or quanti segni ha in

e con Nettuno giostra. ¶ Or non pur il saper

portar serene o fosche. ¶ Or senza alta tener la

ei n'ha mestiero. ¶ Or dal notturno ciel cader

albor lassando l'orme; ¶ Or secchissima fronde, or sottil

orme; ¶ Or secchissima fronde, or sottil paglia ¶ Gir per

per l'aria volando; or sopra l'onde ¶ Leve

garrir la rana addoppia. ¶ Or l'accorta formica a

levarse, e dolce speme. ¶ Or l'impura cornice a

bocca il lordo porco ¶ Or di paglia or di

porco ¶ Or di paglia or di fien sciogliendo i

ché 'l padre Giove ¶ Or con Austro or con

Giove ¶ Or con Austro or con Borea or grossa

Austro or con Borea or grossa or rara ¶ Fa

con Borea or grossa or rara ¶ Fa l'aria