Giovanni Battista Casti, Poema tartaro, 1796

scettri sui. ¶ Quindi regnando Ottai dalle remote ¶ regioni dell

Signor» dicea «Estinto è Ottai, t’affretta: ¶ te Caracora

intorno, ¶ della morte d’Ottai diè la novella, ¶ e

ARGOMENTO ¶ Già morto è Ottai, già Turachina impera ¶ quando

per successor si elesse Ottai suo figlio. ¶ Circa la

la morte ¶ del Can Ottai, regnò la sua consorte

forse la vedova d’Ottai. ¶ Ma il ben promove

della famosa vedova d’Ottai, ¶ ch’ella scarabocchiò di

altra suora ¶ era d’Ottai l’amante favorita. ¶ Dubbia

dì la fe’ finita: ¶ Ottai morì, quella rimase oscura

partì dalla vedova d’Ottai. ¶ Da profondo pensiero ivane

o del mio sposo Ottai ¶ inonorate ceneri: perdono! – ¶ perverso

l’altera vedova d’Ottai ¶ della brillante illusion s

commandò vascelli. ¶ Quindi videsi Ottai per lago o stagno

Favorito”, ¶ il “Gengiscan”, l’“Ottai”, la “Turachina”, ¶ lo “Zodiaco

posciacché la colica d’Ottai ¶ fruttò il trono a

bella ¶ ereditata avea da Ottai suo padre, ¶ che fu

la giusta idea ¶ d’Ottai formar: er’egli un

in vani oggetti spande. ¶ Ottai fe’ un fortezzin per

macchine di guerra; ¶ e Ottai, coll’asta in man

si finge. ¶ Non teme Ottai, non abbandona il loco

Mogollia l’Impero resse ¶ Ottai, che fu per Azzodin

genitore il terzo figlio Ottai, ¶ che Gengiscan per successor

l’uso del paese, ¶ Ottai nomato avrà Toleicona...» ¶ Rise

o buona ¶ aver d’Ottai la nomina pretese: ¶ perciò

Can defunto ¶ il prence Ottai senza contrasto e senza

il dice – ¶ figlio d’Ottai e successore al trono

morto Gengiscano, è morto Ottai ¶ e questa mamma tua

imperial lignaggio. ¶ Quando scoperse Ottai nella consorte ¶ infedeltade e

per isposar il prence Ottai ¶ e, siccome ho buon

il topo ¶ e a Ottai, che si credea testa

avea menato, ¶ mentre stavasi Ottai dormendo in letto, ¶ poiché

ella avesse ragione e Ottai il torto, ¶ perch’ella

vive e regna, e Ottai è morto. ¶ In quanto

soggiungeva la vedova d’Ottai ¶ «Né la lieta merenda

Mogolli, ebbe per successore Ottai, suo figlio, che aveva