Giovanni Carmignani, Polissena, 1789

Trono al piede ¶ Trono, ove il vizio non ha

Luoghi sacri alla morte ove non spira ¶ Che lutto

detra. ¶ Giunto alla Reggia, ove più vivo, e spesso

le vie calcasti, ardito? ¶ Ove il rigor, che disprezzar

entra smarrito. ¶ POLIDORO ¶ Stelle! ove son! … dove le piante

conduce sul Proscenio ¶ POLISSENA ¶ Ove mai mi conduci? - Ah

da quella tomba istessa ¶ Ove il torbido Achille estinto

che provasti. ¶ Ma dimmi: ove siam noi? ¶ POLISSENA ¶ Quelle

mia vita in salvo. ¶ Ove drizzasse il coro suo

sappi … che in seno … ¶ Ove sono! - Che parlo! - ¶ (con

tenti? ¶ E non vedi ove sei, non vedi a

atto di partire. ¶ POLISSENA ¶ Ove corri? … ¶ POLIDORO ¶ A svenar

al Proscenio dalla parte ove è sortito Pirro. ¶ SCENA

Pirro, Polissena, Guardie. ¶ POLISSENA ¶ Ove son tratta! o Cieli

supposto essere il luogo, ove è racchiusa la Tomba

fugge … ¶ Ei m'abbandona … Ove m'inoltro? - Questi ¶ Torbidi

vista ¶ Di quella tomba ove riposa Ettore, ¶ Quest'orrido

te note sono. ¶ PIRRO ¶ Ove ti porta il tuo

tigri! ¶ Pirro la ritiene ¶ ove si trae quel sacro

ed il recinto sacro ¶ Ove del grande Achille è

Allor dall'urna sacra, ove l'inulta ¶ Ombra del

difesa in pugno. ¶ POLISSENA ¶ Ove trascorri? - Il dover tuo

POLISSENA ¶ alzandosi spaventata ¶ Ferma, ove corri? ¶ PIRRO ¶ A difenderti