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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «Palle»

nautoretestoannoconcordanza
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tanto da doverglielo domandare. ¶ Palle ¶ «Palle! Palle! Palle! Senti
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da doverglielo domandare. ¶ Palle ¶ «Palle! Palle! Palle! Senti, Palle
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doverglielo domandare. ¶ Palle ¶ «Palle! Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni
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domandare. ¶ Palle ¶ «Palle! Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle
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Palle! Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle.» ¶ Nei pressi
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Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle.» ¶ Nei pressi di Santa
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potergli parlare: «Accidenti a Palle! Quel maledetto Palle!». ¶ Palle
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a Palle! Quel maledetto Palle!». ¶ Palle è uno di
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Palle! Quel maledetto Palle!». ¶ Palle è uno di quei
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una cittadinanza più ragionevole. ¶ Palle era un giovane bassotto
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sforzo per farglielo ricordare. ¶ «Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni
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per farglielo ricordare. ¶ «Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle
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ricordare. ¶ «Palle! Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle.» ¶ Più specialmente
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Palle! Senti, Palle. Vieni, Palle.» ¶ Più specialmente intorno alla
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corte e tozze di Palle, a quel tempo quattordicenne
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Né la madre di Palle poté mai sapere da
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a dirgliene male. ¶ Ma Palle aspettava al varco il
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anzi, tutto il contrario. Palle non era un loro
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di legno e fune. ¶ Palle amava la madre di
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tasca, la testa dondolante, Palle si recava spesso, la
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insieme. Nella buona stagione Palle usciva ancora un poco
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bestie. ¶ Durante il giorno Palle girellava per i dintorni
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borghese. ¶ Tutti i giorni Palle andava fino al Ponte
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buon ragazzo, mi piace Palle”, e a lui diceva
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a lui diceva: “vieni Palle, via Palle, si va
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diceva: “vieni Palle, via Palle, si va”. Palle si
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via Palle, si va”. Palle si guardava bene dal
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da ciò. ¶ Questo era Palle, divenuto il compagno e
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langue che tutti gridavano: «Palle! Palle!». ¶ Teresa e Carolina
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che tutti gridavano: «Palle! Palle!». ¶ Teresa e Carolina stanno
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meccanica che esercitava con Palle in una stanza dietro
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passeggiate bellissime, fatte con Palle per le vie di
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del suo degno amico Palle. Non avevano obblighi verso
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i piedi quel maledetto Palle. ¶ Non appena si affacciava
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nipote buttavano a mare Palle: lui, almeno, la doveva
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arte invincibile di Remo, Palle si era insediato lì
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dopo le scenate, mentre Palle rimaneva sul cancello incapace
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Remo diceva ridendo: “via Palle, vieni Palle, si va
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ridendo: “via Palle, vieni Palle, si va a mangiare
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di questo genere. ¶ Di Palle conoscevamo soltanto una traccia
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lo aveva visto? Con Palle, sempre con Palle, era
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Con Palle, sempre con Palle, era andato via con
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era andato via con Palle: “con quel maledetto Palle
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Palle: “con quel maledetto Palle. Con quel brutto muso
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quel brutto muso di Palle”. Palle era la causa
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brutto muso di Palle”. Palle era la causa di
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il responsabile: “accidenti a Palle”. Niobe si recava dalla
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recava dalla madre di Palle, a svegliarla per sapere
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era superfluo cercare di Palle, non si poteva sbagliare
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urlare quanto si vuole”. Palle era corso a svegliare
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occhi per farla divincolare. ¶ Palle faceva da galoppino e
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portato la frittata.» ¶ «Senti Palle, c’è anche Palle
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Palle, c’è anche Palle.» ¶ «Perché, credevi che non
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tutti fuor che per Palle, avevano lasciato qua e
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che nella casa esercitava Palle il quale, non staccandosi
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casa, la madre di Palle ripeteva fidente: “Signore, sia
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ebbe stretto amicizia con Palle, rimasero assai contrariate da
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trattava il compagno: “vieni, Palle; senti, Palle; via, Palle
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compagno: “vieni, Palle; senti, Palle; via, Palle…”, aveva per
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Palle; senti, Palle; via, Palle…”, aveva per lui un
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tacquero ammirate, vedendo in Palle niente altro che l
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preso a dire: “vieni, Palle, si va a mangiare
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Mentre la madre di Palle ripeteva in estasi: “Signore
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e di portamento signorile, Palle aveva un fisico insignificante
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quanto era possibile. E Palle non aveva uno sguardo
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temperamento del comandante, in Palle quello del subalterno, tutto
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fine, la mente di Palle si rifutava al calcolo
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fondo, non amava che Palle, quello che passava per
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tutto, tutto per correre. ¶ Palle era incapace di iniziative
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era di dormire insieme. Palle si mostrava felice quando
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gli occhietti chiari di Palle guardavano furbescamente non sapendo
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a coloro che dicevano “Palle! Palle!” per ficcare il
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coloro che dicevano “Palle! Palle!” per ficcare il naso
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nel minor tempo possibile. Palle si sentiva impelagato fra
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sensualità. ¶ L’amore che Palle nutriva per la madre
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atto sessuale era per Palle una cosa fisicamente semplicissima
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tutti di tono borghese, Palle, con le mani in
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padrone. ¶ Anche da Remo, Palle, si prendeva qualche scappellotto
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cadavere. Il corpo di Palle non era più un
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era dominata dall’uomo. Palle ne era il servo
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vivissima. Gli occhi di Palle divenivano sempre più piccoli
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salutarle, un discorso con Palle. Ed essendo insuperabile in
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eroismo suo e di Palle eran capaci di mantenere
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e doveva correre, chiamare Palle che mettesse in moto
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so.» ¶ Quindi, rivolto a Palle, disse di preparare la
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In quel preciso momento Palle era giunto al cancello
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questa frase, rivolgendosi a Palle: “sì, caro Palle, il
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a Palle: “sì, caro Palle, il denaro è tutto
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in quelle dei giovani. Palle lo guardò e rise
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degna cornice era anche Palle che curandola e manovrandola
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la ragazza in persona. Palle diceva ridendo: “fiore”, giacché
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o colore. “Fiore”, diceva Palle, e il giardiniere, o
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percorrendo vie tanto diverse. Palle, quando lo scorgeva di
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frase lasciata andare a Palle, ma rivolto a sé
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verso Firenze: ¶ «Eh!… caro Palle, non ci sono solamente
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questo mondo, che diamine!» ¶ Palle lo guardò e rise
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Non disse altro, e Palle rise di nuovo con
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partiva Remo col fedele Palle restavano a bocca aperta
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la fortuna capitata a Palle, che dovesse godere anche
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n’era andato anche Palle. Anche lui sapeva fiutare
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Al cancello c’era Palle pronto con l’automobile
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bruciava dalla sete, mentre Palle, nella via, eseguiva rumorosamente
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Vuoi bere anche te, Palle, non hai sete?» ¶ Palle
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Palle, non hai sete?» ¶ Palle, che aveva eseguito la
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partire l’automobile. Soltanto Palle non seppe frenare un
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in un angolo: “saluti, Palle”, quello era il solo
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cantuccio c’era scritto: “Palle”. ¶ «Ma che cosa significa
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Non c’era nemmeno Palle da tirare per la
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all’automobile tutti stiracchiavano Palle per farlo cantare: “Palle
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Palle per farlo cantare: “Palle! Palle”. Per sapere che
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per farlo cantare: “Palle! Palle”. Per sapere che facessero
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sulla gruccia, il fedele Palle, con un bel vestito
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parte. Il viso di Palle così compreso e severo
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solo, serio e raccolto, Palle, quasi accigliato, compreso della
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di reggere. Teresa fissava Palle all’altra estremità della
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finita la loro amicizia. Palle sarebbe andato a cercarsi
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Infatti, fra Remo e Palle non era corsa una
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loro intenzioni, delle possibilità. Palle non era uomo da
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potevano alla figura di Palle. Anche lui non rideva
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della tavola, disse: “salute, Palle” tendendogli il bicchiere. Palle
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Palle” tendendogli il bicchiere. Palle prese il suo e
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esplose: in America anche Palle! Ma Palle non ebbe
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America anche Palle! Ma Palle non ebbe un segno
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sigaretta. ¶ «Empossible senza de Palle!» disse Peggy superando il
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sala: “in America anche Palle!”. ¶ «Ma certemente» ripeteva Peggy
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della felicità: «senza de Palle noi non se può
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le aveva abbandonate. Anche Palle partiva per l’America
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bagnata, al buio, da Palle nel podere: “Corrado, Franco
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la macchina pronta con Palle. Vi salirono al modo
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madre» disse Remo a Palle scendendo dalla macchina, «io
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come aveva detto a Palle corso al vicino istituto
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automobile. ¶ «Arrivederle signore», disse Palle sporgendo mezzo viso dalla
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signorine; in pattino con Palle, o sopra uno scoglio
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a lui, di ricoprire Palle: “quel maledetto Palle!”. ¶ Le
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ricoprire Palle: “quel maledetto Palle!”. ¶ Le contadine ammiravano il