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Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

concordanze di «Paroni»

nautoretestoannoconcordanza
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PERSONAGGI ¶ Luca ¶ Fazio ¶ Leopoldo ¶ Paroni ¶ Il commesso viaggiatore ¶ Rosa
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PERSONAGGI ¶ Luca Fazio ¶ Leopoldo Paroni ¶ Il commesso viaggiatore ¶ Rosa
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modestissimo scrittoio di Leopoldo Paroni, direttore della «Vedetta Repubblicana
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nella casa stessa del Paroni, capo del partito repubblicano
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repubblicano; e siccome il Paroni vive solo e disprezza
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stanze di abitazione del Paroni. ¶ È sera; e al
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le grida scomposte di Paroni e dei redattori della
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dei redattori della «Vedetta». ¶ Paroni (dall'interno): Vi dico
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lo dice! - No! No! ¶ Paroni (tuonando): Nessuno potrà crederlo
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Lei è il signor Paroni? ¶ Luca (c.s.): Di
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Ve lo dicevo io? ¶ Paroni (con un gran pugno
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Via. ¶ La voce di Paroni: Andate! Andate tutti! Io
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Volevo parlare col signor Paroni, per la fornitura del
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vedere dalla faccia di Paroni. La guardi, la guardi
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popolare, gridando: ¶ Primo redattore: Paroni! Paroni! ¶ Secondo redattore: L
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gridando: ¶ Primo redattore: Paroni! Paroni! ¶ Secondo redattore: L'ira
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uscio a vetri Leopoldo Paroni, il fiero repubblicano, con
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mefistofelico e cravatta rossa. ¶ Paroni: Che cos'è? Bastonate
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socialiste venute dalla provincia! ¶ Paroni (subito): Addosso ai cappadoniani
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è bisogno di te! ¶ Paroni (svincolandosi): Aspettate. Per Dio
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i bastonati! Vieni! Vieni! ¶ Paroni: Andiamo; sì, andiamo! ¶ Al
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Primo redattore: Si difendono! ¶ Paroni: Ma potevano, mi pare
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Si sono tutti squagliati! ¶ Paroni: E anche voi, dico
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Non trovo il bastone! ¶ Paroni: Ma all'angolo, vicino
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ti do il mio! ¶ Paroni: E tu come farai
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Dio... Oh Dio mio... ¶ Paroni e gli altri (in
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Rosa: Non sapete nulla? ¶ Paroni: Hanno ucciso qualcuno? ¶ Rosa
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redattore: S'è ucciso? ¶ Paroni: Pulino? ¶ Terzo redattore: Lulù
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più neanche sulle gambe... ¶ Paroni: Ma io dico, scusate
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era più la sua? - ¶ Paroni: - appunto! appunto! - Perdio, gliel
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per l'altro mondo? - ¶ Paroni: - no: fino a Roma
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ci avrà pensato, poverino! ¶ Paroni: Ma come si fa
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agonia: ha fatto bene! ¶ Paroni: Doveva far di meglio
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povero Pulino. ¶ Rosa (a Paroni): Se vuoi, Paroni, potrei
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a Paroni): Se vuoi, Paroni, potrei parlarne io che
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ancora tornare da Borgo. ¶ Paroni: Che peccato! Pensare che
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si voltano a guardare. ¶ Paroni: Oh, Luca! ¶ Secondo redattore
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poi dice): Come Pulino. ¶ Paroni (notando il Commesso Viaggiatore
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viaggiatore: Ero venuto, signor Paroni, per la fornitura della
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la fornitura della carta. ¶ Paroni: Ah, lei è il
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Anche gli altri salutano Paroni, che ricambia il saluto
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dire una cosa a Paroni. ¶ Paroni (in apprensione): A
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una cosa a Paroni. ¶ Paroni (in apprensione): A me
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è ucciso da imbecille». ¶ Paroni: E non potresti ora
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No. A te solo. ¶ Paroni (agli altri): E andate
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Verrò verso le dieci. ¶ Paroni: Anche prima, anche prima
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rivederla. ¶ Via tutti, meno Paroni e Luca Fazio che
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a guardare a terra. ¶ Paroni (accostandoglisi premuroso e accennando
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un braccio): No, scostati. ¶ Paroni: Perché? ¶ Luca: Mi fai
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Luca: Mi fai tossire. ¶ Paroni: Stai proprio male, eh
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capo accenna alla comune.) ¶ Paroni (eseguendo): Ah sì, subito
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subito. ¶ Luca: Col paletto. ¶ Paroni (eseguendo e ridendo): Ma
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l'uscio, a vetri.) ¶ Paroni (c.s.): E perché
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un puzzo di pipa! ¶ Paroni entra nella sala di
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sarà alzato in piedi. ¶ Paroni: Ecco fatto. Dunque, che
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dirmi? ¶ Luca: Scostati, scostati... ¶ Paroni: Perché, scusa? Dici per
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Luca: Anche per te. ¶ Paroni: Ma io non ho
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lo dire troppo presto. ¶ Paroni: Di che si tratta
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No, resto in piedi. ¶ Paroni: Torni da Roma? ¶ Luca
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grossa rivoltella ¶ questa rivoltella. ¶ Paroni (alla vista dell'arma
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che non hai paura. ¶ Paroni: No, ma... se Dio
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a Roma, per finirmi. ¶ Paroni: Ma che pazzia! ¶ Luca
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sì, tu hai ragione! ¶ Paroni (lo guarda, poi, con
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vedrai quello che voglio! ¶ Paroni (c.s.): Hai sentito
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sono qua per questo. ¶ Paroni: Tu lo faresti? ¶ Luca
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faresti? ¶ Luca: Ora stesso. ¶ Paroni (esultante): Ah, benissimo! ¶ Luca
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sento picchiare all'uscio.... ¶ Paroni: Tu, a Roma? ¶ Luca
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vedo davanti? Guido Mazzarini. ¶ Paroni: Lui? A casa tua
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e ammazzami prima Leopoldo Paroni!». ¶ Paroni (intentissimo finora al
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ammazzami prima Leopoldo Paroni!». ¶ Paroni (intentissimo finora al truce
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ha pagato il viaggio. ¶ Paroni: A te? che dici
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l'arma e mira. ¶ Paroni (atterrito, con le mani
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O tiro davvero, sai? ¶ Paroni (restando come impietrito): Ecco
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Roma ad ammazzare Mazzarini? ¶ Paroni (tentando d'insorgere): Ah
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tutt'uno per noi! ¶ Paroni: Ah no, scusa! Che
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e prende la mira. ¶ Paroni (scongiurando, storcendosi, per scansar
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Férmati! Férmati! - Inginòcchiati! Inginòcchiati! ¶ Paroni (cascando in ginocchio): Ecco
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Alzati; ma stammi discosto. ¶ Paroni (alzandosi): E un brutto
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dire imbecille a Pulino. ¶ Paroni: Ma io l'ho
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professione sul tuo giornale... ¶ Paroni (masticando): Libero pensatore... suppongo
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ventisei anni di vita. ¶ Paroni: Dunque, vedi che - ¶ Luca
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però, la voglio patentare.- ¶ Paroni (non udendo bene, nell
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la rivoltella la scrivania. ¶ Paroni: Scrivo? Che scrivo? Dici
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sedere là, e scrivi. ¶ Paroni: Ma che vuoi che
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sedere là, ti dico! ¶ Paroni (Sotto la minaccia dell
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penna... subito la penna... ¶ Paroni (eseguendo): Che debbo scrivere
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un imbecille anch'io. ¶ Paroni: Ma no! Che vai
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faccio per me. Scrivi! ¶ Paroni (guardando sul tavolino): Ma
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scriva su codesta cartella... ¶ Paroni: Ma che cosa? ¶ Luca
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cosa? ¶ Luca: Una dichiarazioncina. ¶ Paroni: Una dichiarazioncina a chi
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scrivi, o t'ammazzo! ¶ Paroni: Bene, bene, scrivo... Detta
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dolgo e mi pento ... ». ¶ Paroni (ribellandosi): Ma via, di
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ti vorresti nemmeno pentire? ¶ Paroni (scosta un po' il
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aver chiamato imbecille Pulino ... ». ¶ Paroni: Ah, di questo? ¶ Luca
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il viaggio. Hai scritto? ¶ Paroni (con rassegnazione): Scritto. Avanti
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Fazio, prima di uccidersi ... ». ¶ Paroni: Ma che ti vuoi
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aggiungere, armato di rivoltella? ¶ Paroni (non potendone più): Ah
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un cane». ¶ Aspetta che Paroni finisca di scrivere, poi
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perché ha avuto schifo.» ¶ Paroni alza il capo e
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pietà della mia vigliaccheria». ¶ Paroni: Questo poi... ¶ Luca: È
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sono armato, s'intende! ¶ Paroni: No, caro mio: io
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sì, contentami. Hai scritto? ¶ Paroni: Ho scritto, ho scritto
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sole paroline, per concludere. ¶ Paroni: Ma che vuoi concludere
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vero imbecille sono io». ¶ Paroni (ributtando la carta): Ma
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vendicare Pulino. Firma, adesso. ¶ Paroni: Ecco la firma. Vuoi
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altro? ¶ Luca: Da' qua. ¶ Paroni (porgendogli la carta): Eccoti
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finisce di leggere quanto Paroni ha scritto; poi dice
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tu. Riapri la porta. ¶ Paroni eseguisce. ¶ Buona notte. ¶ Tela