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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «Per»

nautoretestoannoconcordanza
1
1538
SONETTO I. ¶ Scrivo sol per sfogar l'interna doglia
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1538
non vole, ¶ E non per giunger lume al mio
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1538
gloria assai mi dole; ¶ Per altra penna e più
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1538
il vanto. ¶ SONETTO II. ¶ Per cagion d'un profondo
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1538
già quasi men vero. ¶ Per seguir poi quel divin
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1538
e quell'ardire, ¶ Che per la tua vittorïosa mano
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1538
e le maggior cittadi, ¶ Per cortesia od ardir rimaser
8
1538
viva nell'amato, ¶ Poichè per l'alto e divin
9
1538
questo mortal fallace giorno, ¶ Per aprirgli nell'altro eterno
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1538
Se ciò non fusse, per la dolce vena ¶ Delle
11
1538
al suo dolce soggiorno. ¶ Per l'esempio d'Elia
12
1538
ch'or serbo immortale, ¶ Per schermo contra ogni amoroso
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1538
io l'avvolsi; ¶ Nè per l'amaro frutto ch
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1538
vero segno, ¶ U' sei per gradi di valor asceso
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1538
puro ¶ Con largo volo, per cammin securo ¶ Cercai d
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1538
le più nobil menti ¶ Per lo danno comun meste
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1538
mie d'ogni ben per sempre escluse. ¶ SONETTO XXVII
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1538
il sole: ¶ S'udian per l'aere angelici concenti
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1538
pensier riscuoto l'alma ¶ Per bassi effetti dell'umana
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1538
alta sorte ¶ L'alma per star fra sì dubbiose
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1538
vie discopre ¶ L'anima, per uscir dal carcer cieco
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1538
vigore, ¶ Che ne fia per più secoli nodrita. ¶ Non
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1538
gravosi danni ¶ S'acqueta per quel dolce alto pensiero
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1538
finir lieta e felice; ¶ Per fare una vendetta non
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1538
nodrì mia frale spoglia, ¶ Per lui nacqui, ero sua
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1538
lui nacqui, ero sua, per sè mi tolse; ¶ Nella
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1538
insieme, ¶ E tosto fia per l'un per l
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1538
fia per l'un per l'altra tardo: ¶ L
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1538
fedel languendo tace, ¶ E per lei gridan mille aperte
30
1538
mille aperte prove, ¶ Dàlle per lunga guerra or breve
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1538
ognor la vostra gloria. ¶ Per proprio onor ciascuno alto
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1538
e chiaro. ¶ Ed udii: Per quel nodo forte e
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1538
falso il pensier, quanto per vero ¶ Dimostrò il mondo
34
1538
l vero. ¶ SONETTO XLVII. ¶ Per soggetto alla nobil fiamma
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1538
far lunga dimora, ¶ Non per esser nel ciel seconda
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1538
pensieri, ¶ Ch'odoran sempre per quell'alma luce ¶ Che
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1538
dalla tua stabil sede. ¶ Per l'ombra della notte
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1538
clima il suo vigore; ¶ Per l'ombra della morte
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1538
a me sparita ¶ E, per quel ch'io ne
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1538
ella suole, ¶ Ch'indi per Lete esser non può
41
1538
luce immortale ed infinita ¶ Per nostra indegnitade a noi
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1538
e'l giusto impero; ¶ Per chiara scorta, anzi per
43
1538
Per chiara scorta, anzi per lume vero, ¶ De' nostri
44
1538
l ver pastor Clemente per voi solo ¶ Guida lo
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1538
ovile. ¶ SONETTO LXIII. ¶ Sento per gran timor con alto
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1538
mio bel sol che per aprir il volo ¶ Tante
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1538
drizzar convien la vela ¶ Per questo mar del nostro
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1538
gloria estinta. ¶ Felice chi per le tue orme prende
49
1538
ventura. ¶ La gran virtù per questo sol s'intende
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1538
alma sostiene ¶ Intiero mal per l'imperfetto bene, ¶ Che
51
1538
venir la sua salute, ¶ Per seguir quella che lassù
52
1538
mille piaghe ha già per voi sofferto; ¶ Ed or
53
1538
distilla ¶ Senza nuova cagion per gli occhi amore ¶ Sì
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1538
Pur quel mio sol per strani alti sentieri. ¶ Ma
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1538
nostro miser stato! ¶ Ma per cangiar di tempo o
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1538
anno. ¶ SONETTO LXXXI. ¶ Penso, per addolcire i giorni amari
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1538
L'instabil dea che, per vie lunghe o corte
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1538
veder vostro cieco insano, ¶ Per una immagin finta, il
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1538
ogni sua gloria, e per disdegno e doglia ¶ Sommerso
60
1538
il Tebro altero, ¶ Sol per te ha fatto quel
61
1538
ha fatto quel, che per lo divo ¶ Cesar già
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1538
noi, ¶ Quanto di bel per occhio uman si scorse
63
1538
mio 'mperfetto lice ¶ Aver per guida un sol, per
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1538
per guida un sol, per volar l'ale. ¶ SONETTO
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1538
stil, soave il canto, ¶ Per dir de' vostri onori
66
1538
La ferma in lui, per non veder men bella
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1538
e poi non ebbe ¶ Per sì bella cagion lo
68
1538
tanto vien corto, ¶ Che per lo suo miglior tacer
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1538
delle belle spoglie. ¶ Ma per colmarmi il cor d
70
1538
spedito e largo volo. ¶ Per gir del cader loro
71
1538
L'ore più dolci per parer più acerba. ¶ SONETTO
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1538
piacer uman, non già per fama ¶ O van grido
73
1538
Feste fatte ad Ischia per le vittorie del suo
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1538
lumi ornate e calde, ¶ Per le tue glorie, che
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1538
volgea, trionfo novo ¶ Scorgea per l'opre degne, e
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1538
stil felice, ¶ S'io per lui degna scorta all
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1538
Laura e Beatrice. ¶ Sicchè per far eterna qui memoria
78
1538
Sempre più chiaro; onde per voi s'accende ¶ A
79
1538
gioir; chè Tifeo nacque ¶ Per alte imprese, e a
80
1538
Nè spero più giammai per caldo o gelo ¶ Girando
81
1538
apporta largo onore; ¶ Chè per virtù del bel lume
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1538
ivi mi cuoco, ¶ E per sì dolce ardor l
83
1538
sente; ¶ Spregia il martír per appregiar il loco; ¶ Alla
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1538
credendo ucciso il marito, ¶ per dolore spirò. ¶ Felice Giulia
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1538
diede in un momento ¶ Per fuggir grave mal piume
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1538
t'ha 'l ciel per nostro onore ¶ Tanti e
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1538
suo bel giorno, e per ogni contrada ¶ Splendeva tal
88
1538
Sarà la luce sua, per cui rinasce ¶ Virtù nel
89
1538
DEL VASTO. ¶ Ite, signor, per l'orme belle, ond
90
1538
altra tua Beatrice ¶ Scorgi per disusate strade altiere: ¶ Tali
91
1538
ch'ancor mi luce ¶ Per entrarv'egli poi suprema
92
1538
So ch'or prega per me l'alto signore
93
1538
turbate in questo scoglio; ¶ Per dare al lungo mal
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1538
signor, questa ti scrivo ¶ Per te narrar tra quante
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1538
Ma che fia ¶ Questo per me, dolente, abbandonata! ¶ Sempre
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1538
meste nel ciglio, ¶ Semo per voi: e la sorella
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1538
vecchia matre. ¶ Son figlia per natura, e poi, per
98
1538
per natura, e poi, per gioco ¶ Di legge marital
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1538
sorella ¶ E madre son per amoroso foco. ¶ Mai venia
100
1538
Non cercassi saper, cosa per cosa, ¶ Per far la
101
1538
saper, cosa per cosa, ¶ Per far la mente mia
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1538
miglior parte or serba. ¶ Per me del mondo i
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1538
in lor chiusa riserba. ¶ Per colui che si fe
104
1538
lume amato, ¶ L'ali per seguir lui nel cammin
105
1538
sonno, ¶ Poi che sol per languir qua giù si
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1538
inteso. ¶ SONETTO XI. ¶ Se per salir ad alta e
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1538
Fu, mentre schivi andar per questi chiostri ¶ Terreni, ardor
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1538
contro ogn'altro mal per schermo il prende. ¶ MADRIGALE
109
1538
poggia, u' piede uman per sè non sale. ¶ Quel
110
1538
aura eterna altro concetto ¶ Per far poi l'alme
111
1538
vorrei dietro ¶ Al Signor per l'angusto erto sentiero
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1538
forse un dì sazia per sempre. ¶ SONETTO VI. ¶ Se
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1538
si strugge e rode ¶ Per desio di seguirla anch
114
1538
e sicuro, ¶ Si dissolve per grazia il ghiaccio duro
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1538
e lieta e presta, ¶ Per aprirgli la porta; e
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1538
ore, ¶ Avute in pregio per la breve gioia, ¶ Che
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1538
danno! ¶ Poichè 'l mal per natura non gli annoia
118
1538
annoia, ¶ E del ben per ragion piacer non hanno
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1538
mercè) fatta immortale, ¶ Onde per proprio obbietto il ciel
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1538
Di speme ornando, acciò per cotai scale ¶ Lieta salisse
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1538
tace, ¶ E prega più per chi più pecca ed
122
1538
lieve ¶ Condurmi al porto per la via men dura
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1538
armata di celesti piume, ¶ Per rivolare al ciel col
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1538
Deh! potess'io veder per viva fede, ¶ Lassa! con
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1538
corona! ¶ Ma poi che per mia colpa non si
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1538
ciel chiara e lucente ¶ Per metter foco in terra
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1538
vuol ch'ell'arda ¶ Per nostro ben; qual ghiaccio
128
1538
più tarda ¶ A correr per purgarsi al lume ardente
129
1538
ed a martíri, ¶ Sol per unirne poscia alla sua
130
1538
quanto al senso piace, ¶ Per adempiere in ciel nostri
131
1538
grande, ond'io ¶ Sento per grazia le due parti
132
1538
Sapendo, che di Dio per la man pura ¶ Del
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1538
che 'l falso sgombra, ¶ Per torcer gli occhi a
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1538
Chi vola al ciel, per non cader tra via
135
1538
croce all'erto monte ¶ Per sentir con la morte
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1538
in picciol mortal velo ¶ Per far capaci noi di
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1538
salda, ¶ Ella usa sol per mezzo al suo bel
138
1538
ciel, quasi presente ¶ Scorge per viva fede ad una
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1538
Zaccheo d'intenso affetto, ¶ Per mirar quel gran sol
140
1538
appresentassi una candida fede ¶ Per mensa, e poi per
141
1538
Per mensa, e poi per cibo l'alma e
142
1538
ma non volo ancora ¶ Per lo destro sentier salda
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1538
scorgo l'aurora, ¶ Ma per li sacri giri alle
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1538
la nostra virtù solo per fede; ¶ L'occhio divino
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1538
tuo languir mi vede ¶ Per l'ombra intorno alle
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1538
diede. ¶ A che salir per ricader da cima ¶ Di
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1538
si cangia il core ¶ Per minacce, lusinghe, odio ed
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1538
virtù, di vizi spoglia, ¶ Per sua dolce mercè non
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1538
sua dolce mercè non per nostra arte; ¶ Invece di
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1538
di sè ciascuna mente. ¶ Per vorace umiltà più si
151
1538
ultim'ore; ¶ Sento or per falsa speme, or per
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1538
per falsa speme, or per timore ¶ Mancar all'alma
153
1538
vive; ivi s'onora ¶ Per umil fede; ivi tutto
154
1538
ivi tutto si strugge ¶ Per rinnovarsi all'altra miglior
155
1538
carte una fosca ombra ¶ Per quel sol vivo, e
156
1538
in Cristo, ond'or per fede ¶ L'eterna eredità
157
1538
vero sole, ¶ L'un per condurre al fin caduco
158
1538
e vuole; ¶ L'altro, per cui sol Dio s
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1538
Ne scorge al ciel per disusate strade; ¶ E d
160
1538
qui chiusa e sorda ¶ Per udir coi pensier più
161
1538
suon, sebbene ei passa ¶ Per le mutanze in più
162
1538
pensier, drizza le voglie ¶ Per gir volando al ciel
163
1538
indegna voglia ¶ Di faticar per vil breve mercede; ¶ Poi
164
1538
e stringe il nodo ¶ Per man del caro figlio
165
1538
e sì verace, ¶ Che per guidarne al ciel discese
166
1538
inganno. ¶ SONETTO XLV. ¶ Se per serbar la notte il
167
1538
questa fredda notte oscura ¶ Per noi la porta all
168
1538
sia dell'alma spento ¶ Per le insidie di fuor
169
1538
corro a Dio sovente ¶ Per foco e lume, onde
170
1538
ben largo ampio mare, ¶ Per far leggiero ogni gravoso
171
1538
nè velar altrui concede ¶ Per inganni o per forza
172
1538
concede ¶ Per inganni o per forza un puro core
173
1538
d'ogni ben fu per sè stesso avaro, ¶ Quant
174
1538
di nemico erede, ¶ Ardito per amor, forte per fede
175
1538
Ardito per amor, forte per fede, ¶ Imperïoso in guerra
176
1538
tutti i rimedi scarsi ¶ Per noi, s'ei non
177
1538
scoglio sia vago diamante, ¶ Per onorare il giorno avventuroso
178
1538
desiato divin parto eletto, ¶ Per apportar vera salute a
179
1538
sacro fiume; non già per purgarsi, ¶ Ma lavar seco
180
1538
crudo impero ¶ D'Erode, per divina alta cagione, ¶ Fuor
181
1538
la nostra eterna regïone ¶ Per altro più solingo e
182
1538
un breve errore. ¶ Ma per grazia di Dio può
183
1538
vera, al primo onore, ¶ Per quel dell'umiltà securo
184
1538
Frutti, e vita immortal per breve morte. ¶ Tolti dal
185
1538
deste il pianto solo ¶ Per parole ai martìri, ed
186
1538
agli altri si scoverse; ¶ Per me' celarlo, il bel
187
1538
cieco mondo! ¶ E che per tal virtù leggiero il
188
1538
alta mercede ¶ Di dar per nostro cibo a noi
189
1538
mio onore ¶ Altri; nè per amor tanto patire; ¶ Nè
190
1538
non s'aperse! ¶ Sol per pietà di noi quanta
191
1538
L'innocenzia da noi per nostro errore ¶ Veggio punire
192
1538
morir nudo sul legno, ¶ Per tornar noi nel già
193
1538
Contra colui che sol per pietà more. ¶ Allor l
194
1538
Da ridurne al cammin per lei smarrito. ¶ Asconde il
195
1538
le colpe di lui, per far ben conte ¶ Le
196
1538
fiamma in parte, sol per viva fede. ¶ Son queste
197
1538
non nostre, ond'hanno ¶ Per regola e per guida
198
1538
hanno ¶ Per regola e per guida quel di sopra
199
1538
Signor nel duro legno ¶ Per l'empie nostre colpe
200
1538
cor serbato ¶ Esser dovea per quei, t'han seco
201
1538
altri usato. ¶ Onde or per cari figli entro i
202
1538
sue voglie intese: ¶ Nudo per sè, per noi di
203
1538
intese: ¶ Nudo per sè, per noi di gloria armato
204
1538
lume, amore! ¶ SONETTO LXXIV. ¶ Per fede io so che
205
1538
aspra croce acerba morte, ¶ Per l'altrui colpa, umile
206
1538
inferno ed indi apristi ¶ Per me del ciel le
207
1538
solo, ¶ La cui gloria per tempo unqua non langue
208
1538
tarda ¶ A dar virtù per giunger forza all'opra
209
1538
devota gente. ¶ SONETTO LXXIX. ¶ Per le vittorie qui rimangon
210
1538
lassù far glorïose prede ¶ Per forza sol d'un
211
1538
dài te stesso qui per certo pegno. ¶ Tutto per
212
1538
per certo pegno. ¶ Tutto per far sol noi divenir
213
1538
bel cristallo intiero. ¶ E per far l'ordin suo
214
1538
più dritto, il torse ¶ Per altro solo a lui
215
1538
intorno, ¶ Volse uscir fuor per fare al mondo giorno
216
1538
punto non s'univa, ¶ Per gir tosto a nudrir
217
1538
ei salío al cielo ¶ Per compagna, rifugio, ancella e
218
1538
anzi ei sofferse ¶ Sol per un segno il sacrificio
219
1538
di serrar gli occhi per sempre, ¶ Per sempre aprirgli
220
1538
gli occhi per sempre, ¶ Per sempre aprirgli in quello
221
1538
nel loco ¶ De' suoi, per riportarne al vostro core
222
1538
pria l'orecchia intese, ¶ Per celeste armonia l'anima
223
1538
voi ¶ Risguardasse dal ciel per giusto e buono, ¶ E
224
1538
SONETTO C. ¶ Non sol per la sua mente e
225
1538
al suo martirio eletta. ¶ Per suoi nemici orò; nè
226
1538
Madre con tal desio per figlio caro, ¶ Quant'ei
227
1538
caro, ¶ Quant'ei pregò per lor con dolce amore
228
1538
Di creder l'invisibile per quella ¶ Virtù, che non
229
1538
più corta e piana ¶ Per fede di trovar l
230
1538
al padre il figliuol per noi s'offerse! ¶ Col
231
1538
e spedita ¶ Vittoria elesse per vie dritte e corte
232
1538
afflitto e stanco; ¶ Nè per la notte il dì
233
1538
sol che vi nutrica! ¶ Per labirinti o reti non
234
1538
a eterna vita, ¶ Fosse per lor dal cieco mondo
235
1538
Ten porti il cor per erte anguste scale, ¶ Ove
236
1538
bontà securo segno. ¶ E per la stella e per
237
1538
per la stella e per lo chiaro aspetto ¶ Della
238
1538
ciechi ed ingrati, ¶ Sol per immagin false arditi e
239
1538
fieri. ¶ Ma se ben per la patria e per
240
1538
per la patria e per l'onore ¶ Di Dio
241
1538
Dio v'armaste, e per la pace eterna, ¶ D
242
1538
Grazia concesse a voi per la sua gloria. ¶ SONETTO
243
1538
orgoglioso assalto, ¶ L'angel, per la cui forza elle
244
1538
l'ali ne presti ¶ Per gir volando al vero
245
1538
ch'ella prega te per noi, ma, o pio
246
1538
angelica mia scorta ¶ Volgi per dritto calle al ciel
247
1538
aspetti a ciascun'ora ¶ Per girgli incontro lietamente armato
248
1538
Corse al suo fin per me' gli sdegni e
249
1538
alla verace fede, ¶ Prega per me il Signor, poichè
250
1538
sì rara. ¶ Tu combatti per pace, ella per ira
251
1538
combatti per pace, ella per ira; ¶ Ella cerca il
252
1538
stesse! ¶ Onde fra noi per la sua sposa eresse
253
1538
tua croce ricco andasti ¶ Per deserti selvaggi, a noi
254
1538
in vari modi onora; ¶ Per la prima che venne
255
1538
che venne, e poi per l'ora ¶ Ultima che
256
1538
e duole. ¶ E corre per soccorso a quella stella
257
1538
al Padre vôlto ¶ Pregò per lo mortal suo chiaro
258
1538
ben, raccolto. ¶ Ond'allor per destar la pigra terra
259
1538
all'altra patria vuol per dritta via ¶ Col favor
260
1538
l'alma sento, ¶ Serve per arra qui dell'alta
261
1538
tempo, e l'ore ¶ Per far voi certo dell
262
1538
contrari miei pensieri, ¶ Aprir per forza l'indurato petto
263
1538
che in velo uman per gloria ¶ Seconda onora il
264
1538
vole, ¶ È buon cibo per noi, ma quel che
265
1538
occhi altrui di fore, ¶ Per veder dentro in me
266
1538
noi le chiuse porte ¶ Per liberarne, nè men con
267
1538
Signor, vêr noi sol per pietade irato, ¶ Il santo
268
1538
percota la pietra, u' per governo ¶ Del mondo ha
269
1538
Va il gregge sparso per cibarsi, e trova ¶ I
270
1538
e tenga a vile, ¶ Per disturbarlo il mondo ogn
271
1538
e mano ¶ Move sovente per condurla a porto. ¶ Ma
272
1538
spesso richiamata, ¶ Mi par per lungo spazio e queto
273
1538
so se l'alma per suo ben vaneggia, ¶ O
274
1538
Figli, e da' buoni per lungo uso amati! ¶ Sotto
275
1538
buon Padre del ciel per vario effetto ¶ Corrono i
276
1538
il petto. ¶ Ma non per nostra tema o nostra
277
1538
mai, nè mai converse ¶ Per tal cagion vêr noi
278
1538
che sovra il legno ¶ Per noi moristi, volgo il
279
1538
gioia, ansia e timore. ¶ Per noi su l'ore
280
1538
ardente face; ¶ Nè fede per la cui luce verace
281
1538
si vive, ed opra per amore, ¶ Sentendo spesso un
282
1538
sono un'ombra ¶ Che per varia cagion varia l
283
1538
Mentre l'alma gentil per grazia siede ¶ Sovra gli
284
1538
eterno amante, ¶ Serbato sol per cui più l'ama
285
1538
sì ch'ei scorge per ombra ¶ Quel ch'in
286
1538
ch'in prima scorgea per luce chiara! ¶ Onde l
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fulgente ¶ Lampa, che sol per noi sè stessa offende
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altro è 'l zelo per noi, col quale accende
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torto ed oscuro, ¶ Sia per me dritto e chiaro
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di vizi spoglia, ¶ Solo per sua mercè, non per
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per sua mercè, non per nostra arte. ¶ Che giova
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alto l'amorosa mente. ¶ Per verace umiltà si rende
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più felice! ¶ SONETTO CLV. ¶ Per far col seme suo
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ivi si stende. ¶ Diede per quasi disperata cura ¶ L
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Padre in dolce modo ¶ Per mezzo del Signor nostro
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ti rendo onore. ¶ Io per me sono un'ombra
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indegna e vile, ¶ Sol per virtù dell'alme piaghe
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Del mio Signor, non per mio merto, viva. ¶ Egli
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rinchiusi, il lume vero ¶ Per timor parve nudo spirto
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ei t'offende, ¶ Nè per sempre Signor, vuoi ch
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E 'l mio pensier per lor con nuove piume
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tuo sì largo mar per lei mi privo; ¶ Ond
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ciglio, ¶ E pregar sol per voi spirto beato; ¶ Dicendo
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alluma, ardi l'amato ¶ Per nome mio, ma tuo
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nome mio, ma tuo per opre figlio, ¶ Ricco del
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ch'ei dentro asconde, ¶ Per l'acqua pura e
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occhio fisso al vero, ¶ Per lo destro sentier lieto
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sol venne dal cielo, ¶ Per farne agli altri fede
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ardore ¶ Nudrito in noi per fede e speme ardente
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allor che 'l prende ¶ Per medicina l'alma, e
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medicina l'alma, e per futura ¶ Salute! E se
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Nel porto dell'amor per fede induce. ¶ Giova dunque
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Giova dunque l'andar per varie tempre ¶ A tanta
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pace, e passar qui per breve ¶ Nebbia, correndo all
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non chiede ¶ Che gir per sempre, ove sovente riede
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suo, colma d'ardore. ¶ Per breve stilla di quel
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ed infausto? ¶ E come, per portar il fallir nostro
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croce affligge e preme. ¶ Per lungo volger d'anni
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in un sol giorno, ¶ Per sì maraviglioso estremo effetto
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al bel segno, u' per natura aspira, ¶ Sono gli
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fede ¶ Ch'opra sol per amor, non per mercede
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sol per amor, non per mercede, ¶ Onde ugualmente il
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anzi riceve e crede ¶ Per buon quant'ode, e
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buon quant'ode, e per bel quanto vede, ¶ Per
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per bel quanto vede, ¶ Per largo il ciel quand
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Di fede, il guidi per l'irato e torto
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Quando, mercè del ciel, per tante prove ¶ E sì
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il gran padre concede; ¶ Per mezzo del figliuol nel
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vivace, ¶ E se ben per brev'ora afflitta giace
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speme ¶ Credette quel, che per verace fede ¶ Fu specchio
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altri eletti. ¶ Te credette per detti, essendo in seme
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Nella croce previsa; or per gli effetti ¶ Chi te
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amor gli amici armasti, ¶ Per dar lor poi celeste
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della tua gloria sol per fede ¶ In questo esilio
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la pace in patria per amore. ¶ SONETTO CLXXXVI. ¶ Due
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alma allor non può per l'occhio errare. ¶ Con
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al disiato fine, ¶ Passa per lungo e dubbioso sentiero
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la mia rima ¶ Sol per usanza, e non per
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per usanza, e non per quella prima ¶ Cagion d
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in lingue accese ¶ Venne per dar silenzio all'intelletto
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Soave fia il morir per viver sempre, ¶ E chiuder
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E chiuder gli occhi per aprirgli ognora ¶ In quel
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tal che la natura ¶ Per vero cibo suo mai
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di fede armato ¶ Già per lung'uso il cor
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son io, ¶ Misera, che per fede ancor non ardo
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non ardo ¶ Com'essi, per vederti in quella etade
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nodo uman vive disciolto ¶ Per man celeste; sicchè 'l
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del Vasto che partiva per la guerra contro gl
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sicur, l'animo altero ¶ Per alzar di Gesù l
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vostro vivace ¶ Spirto, cui per natura il vizio spiace
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di gioia ¶ Sì, che per gli occhi, sua mercè
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or si raccende ¶ E per l'uno e per
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per l'uno e per l'altra in alto
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qui puote umano ingegno ¶ Per lungo studio con la
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Sicch'io non già per dar luce e sostegno
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salda e rara ¶ Fede, per l'opre al mondo
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non vi s'aperse, ¶ Per là su farvi in
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Par che converta sol per forza d'arte; ¶ E
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Del già smarrito onor, per quel tesoro, ¶ Ch'or
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duro ghiaccio umano, e per le certe ¶ Ricchezze andate
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madre non pèra. ¶ Tu per gli aperti spazïosi campi
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avea l'usate penne, ¶ Per poi poter da terra
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lice, ergo 'l desio. ¶ Per man lieto mi prese
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che 'l cielo ¶ Sol per suoi prieghi agli occhi
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che scese fra noi per noi scampare ¶ Del servir
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d'ogni virtù esempio, ¶ Per cui possiam fuggir l
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tolse ¶ Immagin false impresse per molti anni! ¶ E l
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affanni ¶ Pentimento e dolor per frutto colse. ¶ Non squarciò
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ciel, l'alto signore ¶ Per dono sopra gli altri
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Dio richiude il suo, per fido amore. ¶ Riceve il
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che i spirti prese ¶ Per darle libertà! felice incarco
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V. ¶ ARGOMENTO. ¶ Si duole per la morte del cardinal
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posto il buon Pompeo, per cui s'impara ¶ Come
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altra esterna, ¶ Fa che per grazia omai senta e
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ne consuma e accende, ¶ Per rinnovarne in più secura
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ogni nebbia il velo ¶ Per volar lieti al glorioso
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onde secrete ¶ Deriva ognor per farvi sempre liete ¶ Della
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aperto le sante acque, ¶ Per l'imperfetto uman, lavar
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animi accende ardente zelo, ¶ Per le promesse dell'etade
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Chè come quel che per Vittoria nacque. ¶ E per
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per Vittoria nacque. ¶ E per quella vivrà, gli apriria
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buon giudizio ammorza; ¶ Io per me son quasi senz
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volar al suo fin per miglior via.