Angelo Galli, Canzoniere, 1459

l'un sia solo per te, li doi per

per te, li doi per lei». ¶ Et lui, benigno

così moro et vivo per dolce uso. ¶ 146 ¶ Deh, fusse

lume? ¶ Perché non hai per natural costume ¶ torte di

stilla tanto humor aer per pioggia, ¶ quante lacrime fuora

Posto tu m'hai per l'un de dui

et paro el gioco. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

prefato illustrissimo Signor mio. Per lo illustrissimo Signor mio

me fai contra; ¶ questo per tua pietà già non

mia te do, che per seguirti ¶ è uscita fuore

a le sancte orme. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

da la sua amorosa. Per lo mio Signor Federico

asenzo di begli occhi? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

prefato illustrissimo Signor mio. Per lo illustrissimo Signor mio

bionda anze pur vive. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

strecta; ¶ data me fosti per cosa dilecta ¶ da chi

grandi oltraggi, ¶ ma hora per virtù dei solar raggi

el almen stato più per tempo, ¶ ché durando mille

come a Dio palese. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

prefato illustrissimo Signor mio. Per una giovene urbinata. ¶ 163 ¶ Quel

el cor se strugge per dolceza. ¶ 166 ¶ O sancto, gratioso

sancto, gratioso sopra sancti ¶ per tucto l'universo non

sua Signioria era partita. Per la Casandra, lamentandosi che

vermegli et bianchi, ¶ inde per mezo i fianchi ¶ Amor

lo stile, ¶ sutili, crespi per natura loro, ¶ che, credo

è tal lavoro, ¶ volti per man de geometra sonno

che Dio se goda ¶ per digna stanza et per

per digna stanza et per suo car costume. ¶ O

me taglie ¶ el cor per honorata sepultura? ¶ Chi mai

el mio morire esser per tempo. ¶ Se vedesti, lector

tempo. ¶ Se vedesti, lector, per tua ventura, ¶ le rotonde

mia donna vanto, ¶ ma per redire alquanto ¶ que sia

suo suave canto ¶ che per dolceza el pianto ¶ ce

di pianto el viso ¶ per fede rigo et poi

te me manda, ¶ dilli, per certo omai, ¶ s'el

morto poi se cheggia». ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

tanto breve, ¶ m'harebbe per dolceza el cor sepulto

dolo, ¶ ché, venendo madonna per camino, ¶ mi se fe

co' non ci acozi per mille anni inseme? ¶ L

veder la sua amorosa. Per l'amorosa del mio

Federico la quale scontrò per via et non la

venia bassa et chiusa per camino! ¶ Facto t'haresti

viddi et fostine cagione ¶ per la tua altezza et

et me ha morto! ¶ Per quella medesima cagione. Per

Per quella medesima cagione. Per quella medesima cagione. ¶ 172 ¶ Quanto

da poco, ¶ che sol per sua natura ardesse el

nostro, non s'amorza ¶ per acqua et non se

et non se fugge per distanza. ¶ O lector, s

indegna, ¶ ché 'l cel per farse honor giù la

al sole; ¶ et se per caso advien ch'ella

divieni statua de sasso. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

quanto hora io ardo. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

et non t'adocchi. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

l cor m'arde. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

che forsi m'ha per servo indegno, ¶ a cui

a le false promesse. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

vol ch'io creda per tuo decto, ¶ perché t

abborre tanto il conversare? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

de la bionda trezza! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

sperar non serà invano. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore per dicta cagione. Pro eodem

ve fo già concessa ¶ per miracul del mondo et

miracul del mondo et per mia pena ¶ a mille

maestà devoto e humile. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

ce basciaremo ogne ora! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

madonna el camino. ¶ Dove per via vedesti rogo o

man bella ¶ et forsa per dolceza verria meno. ¶ Foss

patir seria sotto ella! ¶ Per uno ronzino prestato a

tempo piacque de prestarme ¶ per far l'impresa mia

pietade seran tucte fole. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

starmi in luoco salvo, per gran spatio ¶ prima ch

de' bei lumi? ¶ Ché per veder da' miei versar

et crudi, ¶ et sol per non vedermi gli occhi

sa stare altrove, ¶ et per star meglio non so

nero ¶ che 'l cor per mezzo et l'anima

vincerebbe un lion fero! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

sancte, ¶ a ciò che per pietà non fugga el

son le tue parole! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

è tanto avara, ¶ quando per gran pietà la mel

nocte l'oscura ombra. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

loco; ¶ ma quando poi per senno over per gioco

poi per senno over per gioco ¶ l'occhio me

l'anima me parte, ¶ per render vita al spirto

legiadria, pietà et amore. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

starei sempre, essendo Creso. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

prefato illustrissimo Signor mio. Per lo illustrissimo Signor Federico

crudo o pio, ¶ lì per tema m'agghiaccio et

colgo el viver mio. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

impetrar magior dureza; ¶ anzi per gir piangendo et suspirando

priva ¶ del viver nostro per usanza antica; ¶ così defuncto

in te sia sola. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

capegli, ¶ sento tal ghiaccio per le vene sparso ¶ ch

giorni et l'hore. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

mio. Pro eodem domino. ¶ 144 ¶ Per voi riconosco io, occhi

darme el mondo rio, ¶ per voi beato in terra

in tucto troppo avari. ¶ Per voi, occhi mie' belli

el tuo tardo ritorno. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

del tuo dolce riso. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore. Per una giovene senese mutuamente

me cum dolce vinci. ¶ Per un velo portato in

è la mia partita. ¶ Per quella medesima in le

non porsar mai api. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

Beata messa, poi che per bresaglio ¶ hebbero gli occhi

fe' sancta l'erba. ¶ Per el prefato illustrissimo Signore

poi ad uno orto. Per lo illustrissimo Signore mio

disio ¶ la donna nostra per cui vivo et moro

lembo mortogli da lato. ¶ Per uno quatrino tolto da

teco non me impetra. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore. Per lo illustrissimo Signor mio

più bel fiore e per me seria 'l peggio

Natura non pigliasse orgoglio. ¶ Per lo prefato Signiore. Pro

gloriosa et sancta mano. ¶ Per lo illustrissimo Signor Malatesta

cella ¶ data a noi per eterna pregionia, ¶ ché assai

signor mio, ¶ ch'alor per lui tu me desti

una vecchia ¶ et porta per divisa el nero e

forsa el mondo anco: ¶ per che, vista la mia

in cui ogni altra per stupor se specchia, ¶ bene

valle che non sorge per vederla, ¶ le selve che

dentro Fonte Branda, ¶ che per toccar sì bella creatura

acqua sopra la posterla. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

Egli è quel sguardo per cui tremo et ardo

qua sì lontano, ¶ et per cui ho a morir

a morir poco reguardo. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

da me receveria forza per frodo. ¶ Strengeria lei senza

che corda soma, ¶ et, per non esser lungo in

mai scì traficto asse per chiodo ¶ qual serebbe ella

fusse d'ambedui. ¶ Et, per fugire ogni mal dire

timido tuo servo ¶ piglialo per lo lembo et dagli

cum le chiome ¶ et per dolceza par che l

che non lo taceria per mille Rome. ¶ Assai più

altro homai, né vole. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore. Per lo mio illustrissimo Signor

fusti vera, que farei. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

suo suave et lenta. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

là, ché me starei ¶ per un bresaglio avante a

a l'orme sancte, ¶ per habitato loco et per

per habitato loco et per diserto ¶ andar basciando ove

fuor de l'aguato! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

morte affreccie el dolo! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

basciar la bianca mano. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore. Per lo prefato. ¶ 119 ¶ Levami, Amor

agli occhi de madonna. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore. Per lo illustrissimo Signor mio

defecto è pur vostro. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

io l'adorava lì per cosa sancta. ¶ Per una

lì per cosa sancta. ¶ Per una finestra ferata dove

la mia vita eterna. ¶ Per la partita de l

si congela sì ghiaccio per ombra ¶ qual me faccio

sol altro che ceco. ¶ Per dicta partita, sonetto straniato

dicta partita, sonetto straniato. Per lo illustrissimo Signor mio

vita ¶ et serò, se per morte non me sferro

già già me socterro ¶ per l'impia, dura et

glie torno al pecto. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

et vana, ¶ scì simplicetta per la selva errando ¶ qual

et più humana, ¶ non per error, ma più de

paradiso ¶ senza mai posa per sole o per luna

posa per sole o per luna. ¶ Per lo prefato

sole o per luna. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore. Per lo prefato Signor mio

o ad un castello. Per l'amorosa dello illustrissimo

sapendo se la stava per stanza a una villa

ogne ben me privo. ¶ Per Piero predicto per gilosia

privo. ¶ Per Piero predicto per gilosia. ¶ 77 ¶ Parme la treza

Anze sta' fermo et per me la consiglia ¶ che

la sua amorosa era per maritarsi, da la quale

poi, sentendo el vero! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore per dicta cagione. Per la

Signiore per dicta cagione. Per la sopradecta cagione. ¶ 80 ¶ Neglecto

a l'ultima hora. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

prefato illustrissimo Signore et per dicta cagione. Pro eodem

non sia tradito, ¶ giuro, per observarte lialtade, ¶ starme socto

eterno dare un crollo. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore per dicta cagione. Pro eadem

tede. ¶ Ma sappi ben per fermo et certo crede

belve prima esser anciso! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore per dicta cagione. Pro eodem

luna e 'l sole. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore per dicta cagione. Pro eodem

te recordasti, amata dea. ¶ Per l'amorosa del Signor

l'alma me cavarò per menor doglia; ¶ ché s

corpo ancora l'alma. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

mille morte el giorno. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

star teco fra dannati. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

men possa o lena. ¶ Per lo illustrissimo Signor Malatesta

lo illustrissimo Signor Malatesta per una bolognesechiamata Lena novamente

costei dal mondo venerata ¶ per esser sol descesa d

veder la maraviglia nostra ¶ per far li giorni vostri

core, ivi la vita. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore. Per lo mio illustrissimo Signor

gabbo el cor perisce. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

spesso et poi ravivo ¶ per la speranza che pur

sopra del tuo seno. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

fo data a me per farme qui beato. ¶ Pria

altrove senza ulla mercede. ¶ Per una chiamata Honesta, 1442. ¶ 51 ¶ La

testa, ¶ legata et posta per le man di dei

spezan gli amorosi strale ¶ per honestade negli onesti lumi

negli onesti lumi, ¶ come per vento nave in duro

sì come io soglio. ¶ Per dicta Honesta, 1442. ¶ 52 ¶ Se la

se mai me scioglio. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

più la sua amorosa. Per lo illustrissimo Signor Federico

vita al fin belanza. ¶ Per infiammar talor la disianza

dentro, ché de fore ¶ per honestà convien mostrarse dura

honestà convien mostrarse dura. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

responder via s'envola. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

un vano. ¶ E tu per honestade, o donna Honesta

m'è concesso, ¶ ma per questo non trar l

grande acquisto d'heri! ¶ Per la partita de l

amorosa del prefato Signore. Per l'amorosa del mio

alma apresso a Dio. ¶ Per lo prefato illustre Signore

bella et più perfecta. ¶ Per lo prefato illustre Signore

Diana in caccia ¶ errando per le selve a l

tuo bel sguardo fiso, ¶ per gran dolceza in alto

se non gli chiudesti. ¶ Per lo prefato illustre Signore

gli amira fiso. ¶ Se per sua gratia ella te

mostra el riso, ¶ come per ben del mondo ella

m'incelo, ¶ tanto più per la dura sua partita

te tenere in vita? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

dai capelli. ¶ Penachio triumphal per chi te fece, ¶ per

per chi te fece, ¶ per chi te porta ancor

et cum fama cotanta ¶ per te me se farà

farà dolce la morte. ¶ Per uno penachio donato al

da la sua amorosa. Per uno penachio mandò la

come fate al sole». ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

i fila d'oro! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

Signiore. Pro eodem domino. Per lo illustrissimo Signor Federico

de me stesso, ¶ che per costei me sappia el

suo dolce, ¶ io esco per dolceza de me stesso

un mondo d'oro ¶ per un capello de la

la treza d'oro. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

illustrissimo Signiore, sonetto straniato. Per lo prefato Signor mio

l'humil preco, ¶ traria per mezo i fianchi la

chi tel veta? ¶ Omai per pianger sempre fosti nato

che n'ha mostro per lei la sua cometa

lei la sua cometa? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

veggia lume ¶ senza costei, per cui scì te consume

già la sua redita. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

troppo ad altrui, et per dolor dal sogno ¶ svegliato

de la vita torme. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

me paresse esser proximano ¶ per lo splendor ch'usciva

viso. ¶ Sui sacri ferri, per mirar ben fiso, ¶ talor

el cor me schianta. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

fior non sirò mai. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

lo prefato illustrissimo Signore per doi fiori ligati in

da tucti i celi. ¶ Per dicta cagione.Pro eodem

giù scalda et vede. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

de la sua morosa. Per la condoglienza de la

inteso, torno al pianto. ¶ Per dicta cagione. Pro eadem

oro, ¶ a quella fronte per cui vivo et moro

la puse in terra, ¶ per dare a' labra mei

non son più mio. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

dal mar fosti, redibo ¶ per starme teco eternalmente fiso

fa giorno el sole. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

lo prefato illustrissimo Signiore. Per lo mio illustrissimo Signor

passa et taglia, ¶ né per fulgur giamai stipa de

el mondo fa gioire. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

al cor sì strecta ¶ per la partita tua tanto

Se su nel cel per gli angeli se canta

ce desse el paradiso. ¶ Per una verghetta mandato al

el dolor del capo. Per lo illustrissimo Signor Federico

che for de lei per fermo tegno ¶ che non

cum lingua balba? ¶ Amor, per sua ineffabil cortesia, ¶ me

mai giorno né alba! ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

del prefato illustrissimo Signore per la partita de quella

non se mustrando più. Per lo Signor meser Federico

mei guai ¶ cum quai per lontananza me destempre, ¶ factelo

più bramo, ¶ che sol per te veder la vita

non pò esser beleza. ¶ Per le sue guance è

vile, ¶ et le basse per lei me son noiose

de quelle parole, ¶ ché per sì dolce lingua gli

forza ¶ che porà dir per vero: «Io son giocondo

sento tucta l'alma; ¶ per letitia fasse alma, ¶ né

volere. ¶ Talvolta io grido per superchio dolce: ¶ «Riso mio

che li son dati per pregione eterna ¶ et libertà

madonna ni begli occhi, ¶ per non veder mai altro

senza te mai vivo». ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

te non vo chiamando. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

ché voria viver sol per pianger sempre, ¶ ché so

speme. Come vero amico, ¶ per suo sano consiglio così

ha tal liquore ¶ che per suavità altrui trasforma ¶ de

non come fe' Narciso per errore: ¶ i doi bei

ucel nocturno, ¶ invisibil venir per arte maga, ¶ non me

muto, ¶ ché la voce per gaudio verà meno; ¶ et

apresso lei son vero. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

che ven detro ¶ lasciar per scripto in questi versi

far costei, ¶ ma lor, per dar più gloria al

stil fral mancaria lena. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

voglia non è dato ¶ per esser gran signore et

alta gesta, ¶ ma vien per sorte ignara, et però

prefato illustrissimo Signor mio. Per lo prefato Signore per

Per lo prefato Signore per detta cagione per la

Signore per detta cagione per la partita de la

Quando alzo gli occhi per usanza antica ¶ ver la

madonna dentro star solia, ¶ per esser al mio sguardo

cerco un soletario loco ¶ per pianger et de lor

et vo fra vivi. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

cum l'usato scorno. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

sta el mio conforto, ¶ per gelosia allor gli amiro

intorto ¶ che non lasse per lei l'amate fronde

el bel riso, ¶ riso per cui lontan me struggo

me struggo et smagro». ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

sua morosa andata Pesaro. Per lo prefato Signore essendo

l mio viso bagna ¶ per nol fare ad altrui

el troppo dolce Amore. ¶ Per uno drapegello e spilla

da la sua morosa. Per lo illustrissimo Signor Federico

lo illustrissimo Signor Federico per uno drapigello et una

el cor me sterpe. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

donna el core ¶ sol per te obedire, ¶ che 'l

sia data da mo per madonna” ¶ dicia “questa ligiadra

vorria esser degiuna, ¶ ché per tuo amore so che

desti, deventò de rame ¶ per la tua fede c

tempo sia chiarito ¶ né per te sia più el

perché ingannato m'hai ¶ per lo gran tempo del

dire, ¶ quanto me struggo per te, spolpo et smagro

è uopo che retorne». ¶ Per la morosa del prefato

tornava al termen dato. Per lo prefato Signor Federico

lo prefato Signor Federico per la partita de la

ben morto ma contento. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

sua amorosa esser sdegnata per mal dir altrui. Per

per mal dir altrui. Per lo illustrissimo Signor miser

el cor gellido farse ¶ per tema; et mai non

a dar tributo ¶ et, per me indegno, degne ¶ rendete

dio d'amore, ¶ ché per mi stesso son povero

viso tracte fore ¶ se per troppo splendore ¶ non seranno

el lassaria l'humano ¶ per esser tocco da la

da la bianca mano. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signiore

i begli occhi ¶ et per mezo el pensier ne

la mia debel vita ¶ per l'aspra departita ¶ et

Talvolta io me consento ¶ per la superchia pena esser

che morir come Dido per Enea. ¶ Revederò più mai

ch'io errasse ¶ sol per mia morte a li

faccio senza te ¶ qual per Ulixe già Penelopé. ¶ Io

exoro, io te scongiuro ¶ per quella intemerata, ¶ dricta, lial

el spirto mio uscir per doglia ¶ d'esta misera

d'esta misera spoglia ¶ per trovar te, che sei

in pioggia d'oro per lo tecto. ¶ Adunqua non

tornando a le mortal per me tue ville, ¶ non

Galli da Urbino facti per lo illustre et excelso

havere el pecto octuso ¶ per amor de Sicheo, et

aferra ¶ se schifa pur per tramutarse altrove; ¶ e vincese

cela Abisso; ¶ et schifase per nui l'ira del

poi ch'al fin per sua gentil natura ¶ intesi

l'anima n'andò per mezo el core, ¶ alor

o mie voglie contente. ¶ Per una ch'avea una

colonna inanze a casa. Per la prefata Andrea quale

prefata Andrea quale sta per stantia apresso uno monastero

è infinita, ¶ non gustata, per dir già non se

gusto et sento, ¶ né per altro gustar cangiarei vita

altro gustar cangiarei vita. ¶ Per via da Pisa a

et diemme un colpo per le man d'Amore

le man d'Amore, ¶ per poco quasi ch'io

bell'occhi la luce. ¶ Per non tor dunque a

né sì tosto perir per man d'Amore, ¶ bene

van pensier ne va per terra. ¶ Meglio è coglier

gloriosi versi, ¶ non già per sé, ma diran di

Amor, che m'ha per voglia et non me

servo è doppia colpa. ¶ Per la morosa del Signor

come 'l diamante, ¶ rumper per sé nol puote man

non se suol retrare ¶ per tema o parolecta ch

farte offesa, ¶ simplicemente o per volerlo fare, ¶ che l

hor de vita spenta. ¶ Per quella medesima ¶ 12 ¶ Occhi mei

più de me leta. ¶ Per una ramicella de bosso

i labra de coralli. ¶ Per dicta cagione. ¶ 15 ¶ Non bisogna

pensier de cenner fommi. ¶ Per uno drapegello donato a

più che ingrato, Amore, ¶ per la partita amara de

mai giongesse al vero? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

me ciba et satia. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

quello abraccia ¶ né trova per cercare alcun compenso. ¶ Ardime

l suo calore immenso ¶ per tema del partir tucto

giù tucta se mostra? ¶ Per lo prefato illustrissimo Signore

a sì dolce esca. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

a morte tire? ¶ Non per tua crudeltà, né la

signor poco valente ¶ servo per bene amar porre a

giù gridando: «Sancto, sancto!». ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

lo prefato illustrissimo Signior. Per lo prefato illustrissimo Signor

s'apra el paradiso. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

sì lasso et stanco ¶ per la spietata et dura

te lascio, signor mio, per fermo pegno ¶ de eterna

de eterno amore. ¶ Tu per merto de fede et

merto de fede et per tua fama ¶ non me

non me far mai per altro amante indegno, ¶ ché

donna passa omne valore. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signior

mio. Al prefato Signore per detta cagione. ¶ 23 ¶ Heimè, chi

sempre al pianto, ¶ heimè, per l'impia et dura

e al bel aspecto. ¶ Per lo prefato illustrissimo Signor

a la salute eterna, ¶ per queste sancte membra le

dicer mio. ¶ Cum patientia per la tua bontade ¶ dir

seme el mortal pondo ¶ per mezo de mia morte

ch'io porti pena per l'altrui peccato ¶ che

de partirse da lei per lo gran dolo, ¶ non

el piatoso figliolo, ¶ et per gran spatio stecte semimorto

poi che la virtù per reposarse ¶ rendecti ai spirti

guisa de chi cade per lo tono ¶ et sì

a la tua morte per lo mondo fello? ¶ Et

gente externa? ¶ Sei tu per questo adunqua, oimè, venuto

come dei tu patir per l'human stuolo, ¶ per

per l'human stuolo, ¶ per la passata et futura

passata et futura semenza, ¶ per lo vecchio peccato de

patre tuo, Dio omnipotente, ¶ per la pietà paterna ben

usar misericordia ¶ et perdonar per la sua cortesia. ¶ O

seco, ¶ et hor sto per dipor la mortal salma

piangea, ¶ lei ascoltando, et per non crescer doglia ¶ le

vedi, patre mio, che per tuo amore ¶ ella ha

de Dio ¶ pena supporti per l'altrui errore. ¶ Pur

sì mondo, ¶ se non per vita dar cum la

giocondo, ¶ conviemme, matre mia, per lui morire, ¶ ché non

sommo sire; ¶ ché se per cortesia larga et benegna

discerna ¶ contra el transgressor per apetito, ¶ per cui fo

el transgressor per apetito, ¶ per cui fo facta la

abastanza l'hom finito ¶ per se stesso patir, perch

di Galli da Urbino per signori et madonne et

a te, persona sbigutita, ¶ per menarte in parte ove

però viemmi detro ¶ et per me vederai le eterne

fugate in penitenza et per perdono; ¶ non toglion poscia

io de retro, ma per man me prese, ¶ come

contento, ¶ sì me fo per via largo et cortese

momento. ¶ Da omne parte per lo gran martoro ¶ sentia

stando io sì sorpreso per paura, ¶ me disse el

me disse el sancto per darme speranza: ¶ «Tosto ritornerai

et de pietade ¶ arivai per merzé del sancto duca

homai più in terra, ¶ per cui la honestà se

asemi, pravi et rei, ¶ per questa morte; voi, sancte

l'isola lassata; ¶ né per sangue vermeglio el bianco

mai Philisse, ¶ né Cannacé per lo suo Macarreo ¶ ancisa

schera Pallade et Iunone ¶ per aiutar Diana cum gli

mondo pravo tu lassasti ¶ per la sua disonesta conditione

trove, ¶ sforzando el mondo per te la rapisse? ¶ È

che morte crudele hebbe, ¶ per cui fo anciso el

la spada mia? ¶ Costei per mantenermi fece privi ¶ molti

mai più cara cosa per noi svelse?». ¶ Queste faceano

colei che Christo benedecto ¶ per me descese in terra

ciò che podde fare per me spese». ¶ Tanto piatosamente

et mirabile ¶ et cominciò per tal guisa dicendo: ¶ «Gente

Hor ti foss'el per gratia pur concesso, ¶ per

per gratia pur concesso, ¶ per via visibile o contemplativa

ai sancti piedi, ¶ et per stupor ancor non facea

morte. ¶ Et egli incominciò per modo tale: ¶ «O tardo

al ladro in croce ¶ per gran mestiero de la

più atroce. ¶ Foss'el per lo ben tuo tanta

non credo mai portasse ¶ per beneficio servo a suo

signore. ¶ Negar non puoi, per tal giudice sasse, ¶ et

ch'errasse; ¶ et talor per pentirti sì te crede

consumato ¶ dietro ad Amore per ogni paese. ¶ Non tu

bataglia, ¶ ti fai gagliardo per esserte armato. ¶ La spada

ver chi se pente per necessitade ¶ che per amore

pente per necessitade ¶ che per amore o tema meno

havete 'l core ¶ che per un volger d'occhio

fa talora el ceco per desdegno ¶ la spargesse per

per desdegno ¶ la spargesse per Dio, serrebbe sancto. ¶ Drizate

l danno spoglia. ¶ Hercul per vostro exemplo, huom sì

mille a mille. ¶ Cascati per amore in vil dispregio

prego, o vergen sancto, ¶ per le tre singular tue

scienza et in beltade ¶ per voluntà del gran Dio

nella tua etade, ¶ che per tua gratia tanto don

m'aterro ¶ se non per lume del tuo camin

altro amore, ¶ né mai per altro amor questo s

et rio. ¶ Et come per colei deliberasti ¶ soffrir martir

et forte ¶ el vitio per l'inferno, que dei

fare ¶ poi la virtù per la beata corte? ¶ Questo

dal mondo; ¶ questo amor per natura cresce amando: ¶ quanto

acceso. ¶ Ma dimme, padre, per qual modo ch'io

Fesse el sommo factor per te factura, ¶ per te

factor per te factura, ¶ per te Dio homo et

et d'immortal mortale, ¶ per te si fe' el

infinita ¶ ch'esso innocente per te peccadore ¶ volse la

volse la morte, sol per darte vita. ¶ Questo ti

che non si disfama ¶ per acquistar thesoro, sì li

nuovo stile, et tien per certo ¶ ch'ogne mio

sancti et veri; ¶ et per torci da dosso el

dal figlio fusse, non per prezo d'oro, ¶ ma

de mille brage, ¶ ma per partirse già se preparava

mio, non ti partire ¶ per gire in luoco a

tu mi fai tremar per ogni vena. ¶ Non ce

mia, gir mi convene, ¶ per far la voglia del

festa et gran solemnitade. ¶ Per lo miracul facto de

havea lunga la mente ¶ per l'effecto malvagio successivo

del popul crudo, che per tanto segno ¶ sua vigitation

Maria ¶ parvulo infante, sol per occultare ¶ al demonio ch

morte, ¶ un'altra volta, per futuro exemplo, ¶ irato cacciò

popul de li Hebrei ¶ per tor l'obscurità de

rima el pòi redire ¶ per sua devotione ai cor

perfecto, ¶ fammeti incontra, ché per me non vaglio ¶ dal

quel che fia uopo per salvarmi. ¶ Facta adì XV

talor dà pace, ¶ dà per exilio de lo eterno

pur qui te parca ¶ per sua pietà la colpa

cum due ali, ¶ ché per sfrenata voglia voli, Amore

i mali. ¶ Tu porti per ferir l'arco et

tenni al cor scolpito per mio dio, ¶ succolcando ogni

mai gli eterni damni, ¶ per piangere, fugire, o Dio

Dio mio pio, ¶ se per summa bontà non me

ognor più ingrato ¶ et per buon guiderdon de la

regina, ¶ Vergine gloriosa, immaculata, ¶ per cui fo exaltata ¶ nostra

che presto vegna aiuto per salvarmi, ¶ veggiomi già nel

forte qui quanto convensi. ¶ Per gli splendori immensi ¶ che

illustrar nel parto et per quel muno ¶ che i

el bon volere, ¶ che per se stesso sta tucto

del devere ¶ che hom, per havere el suo signor

Prego che me aiti ¶ per lo sancto resurger del

moveran suo figlio gratioso? ¶ Per lo tuo patre et

morte et passione ¶ volse per te; tu obstinato vivi

come è tua usanza. ¶ Per gratia et per mercede