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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «Perché»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
ancora più buia, accecata, perché non c’è altra
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Mi interrompo di colpo, perché mi sembra che la
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Nera si sia irrigidita, perché la sua testa contro
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mia si è immobilizzata, perché la sua mano ha
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quattro zampe...» ¶ «Ma tu perché eri là?» le domando
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eri là?» le domando. ¶ «Perché ero io il capo
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il capo dei guerrieri. Perché avevo organizzato io gli
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gli appostamenti, il sequestro. Perché c’ero anch’io
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anche se sembrava umiliato, perché aveva appena dovuto fare
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un po’ i calzoni, perché il gabinetto chimico che
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ho detto, non so perché, all’improvviso. Mi ha
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ne ha tenuto conto perché dopo un lungo silenzio
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la testa in fiamme. ‘Perché sono qui? Da dove
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continente, da quale mondo? Perché sono tracimato qui? Perché
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Perché sono tracimato qui? Perché adesso sto camminando in
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lo stesso i suoni, perché si stanno levando da
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delle voci, dei canti, perché la musica dei morti
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e i morti cantano perché si stanno preparando ad
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cantano e intanto piangono perché non possono uccidere i
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hanno potuto comperarlo proprio perché la morte viene prima
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dei morti viene prima, perché era già stato comperato
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le sue mani morte, perché irrompe nella sala un
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di vita e morte, perché la pubblicità dei vivi
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era pubblicità di morti, perché la pubblicità della morte
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morte e della morte? Perché, se la pubblicità è
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che governiamo i vivi, perché la morte viene prima
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la morte viene prima, perché le strutture associative sono
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state inventate dai morti, perché i sistemi politici dei
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stati sperimentati dai morti, perché le leggi dei vivi
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morte che viene prima. Perché, se non ci fosse
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delle leggi, un dominio? Perché, se la vita venisse
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morti o dai risorti, perché le strade bisogna aprirsele
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nere, sempre più nere, perché il nero non è
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Nera. «Dove stiamo entrando?» ¶ Perché vedo intorno a me
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morti dentro la morte.» ¶ «Perché? È da qui che
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corpi mi sembravano vivi! Perché allora mi sembravano vivi
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allora mi sembravano vivi?» ¶ «Perché la morte viene prima
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la morte viene prima. Perché i vivi consumano l
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un treno, non so perché proprio lì, forse perché
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perché proprio lì, forse perché credevo di essere arrivato
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sono finito?” mi domando. “Perché sono stato abbandonato così
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morte, a questo punto. “Perché finora non si è
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dici che sono nude. Perché stavolta non ci dai
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verticale e dal buio, perché le parole dei morti
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morti sono pronunciate prima, perché le parole dei vivi
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state pronunciate dai morti, perché le parole che si
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dopo la morte, proprio perché la vita viene dopo
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viene dopo la morte, perché la morte viene prima
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verso quel piano inclinato. ¶ «Perché andiamo sotto terra? La
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dell’ultimo sisma. ¶ «Ma perché corriamo?» grido alla Suora
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grido alla Suora Nera. «Perché continuiamo a correre?» ¶ «Perché
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Perché continuiamo a correre?» ¶ «Perché siamo in un turbine
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un turbine!» mi risponde. «Perché se non corriamo ci
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è difficile da raccontare, perché non ero mai stato
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nel continente dei morti, perché la morte viene prima
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la morte viene prima, perché il tempo del racconto
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i nostri due corpi perché non venissero strappati via
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nuova rampa, nera, lucente... ¶ «Perché abbiamo preso un camion
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dall’alto la strada. ¶ «Perché prima hai detto che
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delle tangenziali, delle autostrade, perché vedo scorrere ai lati
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se è notte fonda, perché qui è sempre notte
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vivere dentro la morte, perché si trovano continuamente in
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i soldi dei morti.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene
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soldi dei morti.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene prima
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la morte viene prima. Perché l’economia dei morti
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dei morti viene prima. Perché i soldi dei vivi
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eri là! Ma allora perché io non ti vedevo
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da una rasoiata... Chissà perché tremava così? Chissà perché
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perché tremava così? Chissà perché la sua chierica era
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la morte del mondo, perché eri dentro qualcosa d
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dentro qualcosa d’altro, perché eri prima.» ¶ Il rombo
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sempre più lontano, intontisce. ¶ «Perché? Che cosa stava succedendo
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nudi, addossato al muro perché la ringhiera non c
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il cortile, camminando piano perché i suoi passi non
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mi ha vista così, perché mi sono girata verso
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corpo vivo nel mondo, perché nessun altro uomo era
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le mie spesse labbra, perché non sentissero le mie
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parola, senza un grido, perché era ormai orario di
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esterno della mia cella, perché io quella notte ero
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ma poi ero rientrata perché lui non c’era
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anzi lo stesso giorno perché era già passata da
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ancora la prima volta. “Perché viene qui? Perché viene
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volta. “Perché viene qui? Perché viene nel continente dei
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la mia spina dorsale: “Perché è venuto nel mondo
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venire ordinato sacerdote solo perché lui non è voluto
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si interrompe un istante, perché sta crescendo, da dietro
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cosa è successo dopo, perché quello che è successo
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profumato dei suoi capelli. ¶ «Perché? Che cos’è successo
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istituto. Non lo so perché, se perché doveva prepararsi
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lo so perché, se perché doveva prepararsi e forgiarsi
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del padre vicario o perché doveva essere allontanato da
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vita dentro la morte, perché le nostre strade si
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poco a poco divise, perché ogni cosa si era
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vivi dentro la morte, perché anche la morte e
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erano spaccati in due, perché lui adesso si era
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nera dei miei capelli, perché io adesso mi ero
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la morte viene prima, perché la storia dei morti
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dei morti viene prima. Perché i morti sono dei
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morti sono dei fondatori. Perché la morte è una
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restare dentro la morte. Perché, se la morte non
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per anticipare la morte? Perché, se la morte viene
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allora tra i vivi, perché io ero là, l
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vivi dentro la morte, perché nessuno è mai tornato
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tra loro a raccontarlo. Perché vogliono sapere anche quello
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lo testimonierò. Non solo perché non si deve raccontare
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e testimoniare, ma anche perché questa non è più
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che doveva essere eliminato perché non voleva morire. Ma
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del popolo dei morti. Perché la morte non viene
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cercare di dire solo perché è già dentro il
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testa per un istante, perché sento che la mano
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sono arrestato, non so perché, anche se stavo correndo
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Ho capito, non so perché, non so come, da
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del bambino diceva: “Mamma, perché non vuoi risorgere insieme
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risorgere insieme a me? Perché non vuoi che io
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ci siamo potuti entrare, perché ti hanno strappato da
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cosa sono i bambini? Perché esiste questo legame così
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i bambini dei vivi? Perché i vivi sono così
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vivi dentro la morte? Perché non riescono a staccare
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nell’alfabeto dei vivi? Perché sono così estasiati di
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vivi dentro la morte? Perché? Per farsi perdonare di
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è dentro la morte? Perché i bambini vivi sono
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E i bambini morti? Perché è ancora più sconvolgente
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i loro bambini morti? Perché i bambini morti sono
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e gli staranno dicendo: “Perché vuoi risorgere? Per venire
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dalla morte! Fammi risorgere! Perché non vuoi che risorga
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L’hai capito, adesso, perché non bisogna risorgere dalla
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me. «L’hai capito perché bisogna combattere chi sta
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domando d’un tratto, perché mi sembra di scorgere
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Deve correre molto forte perché si vede la chiazza
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e di risorti. ¶ «Ma perché corre così?» provo a
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lui, solo a lui, perché lei è la sposa
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rispondendo, se mi risponde, perché corro tutto gettato e
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vede veramente da vivi, perché la morte viene prima
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la morte viene prima, perché la visione viene prima
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la può raggiungere!» ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché, se venisse raggiunta
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può raggiungere!» ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché, se venisse raggiunta anche
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il continente dei morti, perché anche la luce viene
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la luce viene prima, perché anche i fotoni di
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resurrezione dentro la morte, perché l’asfalto sotto i
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o se sono dopo, perché, se la morte viene
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attorno nella camerata deserta, perché erano ormai tutti usciti
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rumore leggero di passi, perché forse lei camminava a
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allora non si vedevano perché erano nascosti dall’orlo
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mano e col braccio, perché io stavo continuando a
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è diventato Lazzaro?» ¶ «No, perché Gesù che è diventato
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è un solo Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene
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un solo Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene prima
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la morte viene prima. Perché quello che viene prima
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viene prima viene dopo. Perché io ero morto prima
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voluto risorgere.» ¶ «Ma allora perché siete in due?» ¶ «Perché
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perché siete in due?» ¶ «Perché tutto il mondo è
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è spaccato in due. Perché anche Lazzaro è spaccato
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è risorto.» ¶ «Ma allora perché corri insieme all’altro
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a terra di schianto, perché da morti si può
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2015
ordine, piani, messaggi cifrati, perché hanno già sentito il
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tu?» gli grido allora. «Perché stai correndo anche tu
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scendono dai suoi occhi, perché adesso sta piangendo anche
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2015
morte dentro la vita? Perché ci sono questi continui
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2015
era, non la vedevo perché la sua testa era
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Io non lo so perché, non so cosa farci
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morte ci siamo staccati? Perché ci sono questi continui
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anche dentro la morte? Perché ci ha preso improvvisamente
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sul punto di spezzarsi. Perché tremava così forte? Solo
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che stava avvenendo? Solo perché i suoi occhi avevano
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di tutto questo? Solo perché toccava a lui portare
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nessun bene. Ma allora perché non mi do pace
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non mi do pace, perché combatto? mi chiedo. Perché
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perché combatto? mi chiedo. Perché cerco di tenere accesa
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dentro tutto questo buio? Perché mi getto così allo
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getto così allo sbaraglio, perché cerco di evadere da
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da questa prigione buia? Perché cerco così disperatamente un
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la testa in fiamme, perché in quei giorni stavo
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2015
quanti giorni dopo, stecchito, perché di lì non passava
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lungo un sentiero deserto. Perché tutto questo? Perché anche
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deserto. Perché tutto questo? Perché anche il tempo e
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2015
sono spaccati in due, perché la morte viene prima
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2015
prima, viene sempre prima, perché ogni cosa successa prima
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2015
prima è successa dopo, perché anche la morte è
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2015
spaccata in due. Ma perché devo arrivare ogni volta
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2015
volta a quel punto? Perché devo ogni volta attraversare
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2015
fa vedere la luce? Perché continuo a combattere e
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2015
è dentro la luce? Perché devo gettare tutta la
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corpo a questo combattimento? Perché devo essere nello stesso
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2015
battaglia e questa battaglia? Perché, come prima non accettavo
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è dentro di me? Perché porto tutto il mio
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2015
punto e anche oltre? Perché devo stare ogni volta
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2015
adesso siamo morti. Ma perché prima eravamo vivi e
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2015
poi se gli grido, perché non c’è bisogno
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2015
nel continente dei morti, perché qui il grido e
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2015
spaccata in due, proprio perché colpa e storia si
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2015
la storia dei morti.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene
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storia dei morti.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene prima
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un nuovo silenzio. ¶ «No, perché lui non ha voluto
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un po’ nella gola perché non poteva aprire molto
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così profonda non so perché mi è parso che
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in silenzio, nel buio. “Perché sei qui? Che cosa
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voce, con dolcezza, tranquillo. “Perché?” ho provato a domandargli
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mi trovavo, dal buio. “Perché io devo tenere sollevata
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con la mia morte, perché se io vivo tutto
200
2015
e dentro la morte, perché io sono il resurrettore
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2015
da molto vicino, tranquillamente. ¶ «Perché?» gli ho gridato ancora
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2015
gli ho gridato ancora. ¶ «Perché sei già risorto una
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2015
non c’era più, perché quando ho sollevato la
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2015
era chiusa del tutto, perché il resurrettore aveva già
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2015
bagnato di lacrime. «Mariam, perché piangi?» le ho chiesto
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2015
lino doveva essere bianca, perché mi sembrava che emanasse
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2015
il mondo sta tremando perché io sono appena risorto
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2015
io sono appena risorto, perché sono tracimato dal continente
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2015
dei vivi morti risorti, perché i vivi e i
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2015
morti si stanno fronteggiando, perché sta avvenendo in questo
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2015
in quello dei morti, perché vita e morte sono
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2015
sono spaccate in due, perché tutto il mondo è
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2015
a piangere anch’io, perché io ero vivo e
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2015
mio amico era morto, perché io ero risorto solo
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2015
io ero risorto solo perché là dentro c’era
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2015
c’era lui morto, perché adesso toccava a me
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2015
non devo risorgere.» ¶ «Ma perché tu hai fatto risorgere
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nessun altro risorgerà.» ¶ «Ma perché adesso che io sono
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2015
hai potuto farmi risorgere! Perché adesso io non posso
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io non posso farlo? Perché sono stato fatto risorgere
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invece vuoto, quasi vuoto, perché ci sono ancora alcune
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2015
dico continuando a correre, perché da morti si può
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è aperta, una sola, perché l’altra è rimasta
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2015
quasi saldati, da morti, perché se no ci si
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2015
no ci si perde, perché i turbini dei nuovi
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2015
dei nuovi morti. ¶ «Ma perché stiamo correndo così? Dove
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2015
turbine della resurrezione!» ¶ «Ma perché corriamo?» ¶ «Perché i risorti
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resurrezione!» ¶ «Ma perché corriamo?» ¶ «Perché i risorti corrono!» mi
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erano fermi, incagliati. ¶ «Ma perché?» grido ancora. ¶ «Perché ogni
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2015
Ma perché?» grido ancora. ¶ «Perché ogni cosa è spaccata
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2015
è spaccata in due, perché la morte viene prima
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2015
la morte viene prima, perché ogni cosa succede prima
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2015
da quello dei vivi, perché i vivi piangono perché
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perché i vivi piangono perché sanno di non essere
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vivi, i morti piangono perché sanno di non essere
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2015
di non essere morti. ¶ «Perché sto correndo anch’io
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2015
po’. Sta ancora piangendo, perché distinguo a una a
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2015
che non posso conoscere perché la resurrezione viene prima
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2015
No, sono io Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene
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2015
sono io Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché la morte viene prima
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quasi immobilizzata dalla fascia: “Perché sei venuto a resuscitarmi
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2015
sei venuto a resuscitarmi? Perché vuoi trascinarmi nella catastrofe
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alla mia testa morta. “Perché vuoi gettarmi di nuovo
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2015
cui ero disteso. Silenzio. “Perché vuoi farmi risorgere solo
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2015
e dentro la morte? Perché, se adesso mi fai
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2015
per farmi risorgere ancora... Perché o mi fai risorgere
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2015
ad aspettare nel buio, perché sapevo che avrebbe parlato
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buio: “Io devo morire perché tu possa risorgere”. Sono
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venuto qui per morire, perché se io adesso non
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anche per me.” “Signore, perché?” sono riuscito soltanto a
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2015
riuscito soltanto a dire. “Perché ogni cosa è spaccata
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interno” mi ha risposto. “Perché la vita e la
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2015
sono spaccate in due. Perché anche la creazione e
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sono spaccate in due. Perché io devo entrare nel
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nel continente dei morti perché tu possa uscire da
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spostato leggermente la pietra, perché sigillasse l’entrata. Mi
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2015
che mi abbia riconosciuto, perché ha cominciato ad alzare
258
2015
a me, piano piano, perché i suoi zoccoli non
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bordi della strada buia, perché continuava a trottare piano
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2015
grande delle sue porte, perché era vicino il giorno
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2015
che io fossi Gesù perché adesso indossavo la sua
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2015
e i suoi sandali, perché adesso ogni cosa era
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2015
completamente spaccata in due, perché adesso ero Gesù. Qualcuno
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2015
Signore, benedetto il risorto!”. Perché anche chi stava gridando
265
2015
era spaccato in due, perché quello che doveva succedere
266
2015
succedere era già successo, perché anche Gesù e anche
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2015
passaggio e gli osanna, perché ogni cosa è spaccata
268
2015
è spaccata in due, perché anch’io ero là
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2015
risorto oppure un morto, perché io mi stavo avvicinando
270
2015
inchiodato a una croce, perché non avevano visto nessuno
271
2015
potuto ritornare in vita perché adesso io sono morto
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2015
spaccati in due. Adesso perché uno possa risorgere l
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2015
l’altro deve morire, perché uno possa morire l
274
2015
di vita e morte. Perché adesso si può solo
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2015
per far risorgere te. Perché anche la creazione e
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2015
cerchio. Dio è morto perché c’è la vita
277
2015
vita, Dio è vivo perché c’è la morte
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2015
Dio dei vivi. Ma perché possa esserci un Dio
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2015
un Dio dei morti. Perché possa esserci un Dio
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2015
risorgere anche i vivi. Perché per far risorgere i
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2015
a chiedergli ancora. ¶ Silenzio. ¶ «Perché io glielo avevo detto
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2015
è Lazzaro.» ¶ «E allora perché non fai risorgere anche
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2015
in silenzio io, sbalordito. ¶ «Perché?» sono riuscito a domandargli
284
2015
tu adesso risorgerai.» ¶ «Ma perché in questo momento sono
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2015
è morto?» ¶ «Sei morto perché lui ha preso il
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2015
tuo posto da vivo. Perché tu hai preso il
287
2015
No, lui è Lazzaro perché era Gesù. Tu sei
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2015
Gesù. Tu sei Gesù perché eri Lazzaro.» ¶ «Ma se
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2015
specchi si stanno fronteggiando. Perché i vivi si stanno
290
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dentro quelli dei vivi. Perché gli specchi divorano i
291
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specchi divorano i vivi. Perché noi divoriamo gli specchi
292
2015
a raccontare i morti? Perché, se il tempo non
293
2015
morti, mi hai detto, perché non c’era nessun
294
2015
rispondermi, mi avevi sorriso. Perché mi avevi fotografato? Perché
295
2015
Perché mi avevi fotografato? Perché ero già morto? E
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2015
ero già morto? E perché, se mi hai già
297
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mi fotografi ancora? È perché ogni cosa è spaccata
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spaccata in due? È perché la morte viene prima
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morte viene prima? È perché il prima è dopo
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prima è dopo? È perché il dopo è prima
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dopo è prima? È perché ogni cosa succede prima
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che sia successa? È perché si possono ricordare solo
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si è aperta! Ma perché non mi dici ogni
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ogni volta chi sei?» ¶ «Perché non lo so neanch
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lo so neanch’io. Perché non so neanch’io
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Non mi riconosci più?”. Perché me lo hai chiesto
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in quello stesso momento, perché non si sa dove
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non ci sono.» ¶ «Ma perché io non me le
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non me le ricordo?» ¶ «Perché il ricordo è già
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tutto dentro la morte. Perché le cose succedono prima
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prima che siano successe. Perché succedano devono succedere prima
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la villa era vuota, perché erano andati tutti via
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dormiva abbracciata alla sarta perché non la abbandonasse durante
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ogni mano, con precauzione, perché non si allentassero le
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o forse eri lì perché eravamo soli, io e
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ti ricordi neppure questo? Perché non hai raccontato neppure
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Lei mi guarda. ¶ «Chissà perché non ho raccontato tutto
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sale alle labbra. «Chissà perché devo riviverlo solo adesso
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siamo ancora più vicini, perché da morti si può
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bocca, con gli occhi. ¶ «Perché, sei geloso?» ¶ «Ma poi
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umidi di saliva lucente. ¶ «Perché? È così che vengono
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vergogni a mostrarti nudo perché sei morto?» mi chiede
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vedere più in là perché ero vivo, perché mi
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là perché ero vivo, perché mi percepivo ancora vivo
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ci si perde continuamente, perché la pressione dei nuovi
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medico dei morti... sì, perché c’è anche il
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sono morti!» ¶ «Appunto! È perché vogliono restare in morte
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continente dei vivi...» ¶ «Ma perché, esiste un sistema postale
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giorno e di notte, perché qui non c’è
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in un luogo diverso, perché qui ci si sposta
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e fusione. Diciamo così, perché altrimenti non potrei farvi
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sotterranea senza finestre. “E perché appare così, all’improvviso
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commozione e il dolore, perché il suo amico Lazzaro
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il volto ancora fasciato perché la bocca e la
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Mi interrompo un istante, perché sento respirare forte, molto
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alla mia testa bendata, perché si era seduto per
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a immaginarla. Per fortuna, perché altrimenti non sareste in
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dal fondo del cortile, perché me li ritrovavo di
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rende conto di niente perché non succede niente. ¶ Ora
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mondo. ¶ Non vedete niente, perché è come se vi
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il regno dei morti?” ¶ Perché, dentro la morte, non
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si è mai capito, perché la massa spostata e
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i nuovi morti.» ¶ «Ma perché ridono?» ¶ «Ridono perché ormai
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Ma perché ridono?» ¶ «Ridono perché ormai sanno cosa succede
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sanno cosa succede dopo. Perché sanno che la morte
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c’è mai stata. Perché sanno che nel mondo
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il dolore più grande perché in quel momento avviene
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non ci vedevo quasi perché ogni tanto smettevo di
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il tempo, lo spazio, perché qui anche gli estremi
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a concepire da vivi, perché non smette mai di
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assordanti, quelle grida. ¶ «Ma perché piangete?» provate a chiedere
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delle vostre grida. Ma perché piangete?» ¶ «Perché è tutto
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grida. Ma perché piangete?» ¶ «Perché è tutto spaccato in
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uno dei grattacieli vicini. «Perché anche la vita e
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sono spaccate in due. Perché la morte non esiste
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noi siamo morti.» ¶ «E perché è tutto così in
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scosse di terremoto.» ¶ «Ma perché, dopo, nessuno le aggiusta
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aggiusta?» domandate ancora, gridando. «Perché vengono lasciate andare in
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andare in rovina così?» ¶ «Perché non c’è il
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di un grattacielo vicino. «Perché il tempo non esiste
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delle cose nel tempo. Perché la distruzione non esiste
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ciò che viene distrutto. Perché le città dei morti
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muoiono, però sono morte. Perché se noi le aggiustassimo
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le città dei vivi. Perché ci sono sempre nuovi
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città di morti.» ¶ «Ma perché c’è il terremoto
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di un’altra torre: ¶ «Perché è tutto spaccato in
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tutto spaccato in due. Perché il numero dei morti
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anche quello dei vivi. Perché non c’è mai
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umana su questo pianeta. Perché la specie è esplosa
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la specie è esplosa. Perché il suo tempo e
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mai stati, sono esplosi. Perché queste due enormi faglie
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morti si stanno fronteggiando, perché si cominciano già a
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riesce neanche a dire, perché tutto è spaccato in
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vostra voce che grida. ¶ «Perché gridi?» vi domanda d
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stessa cosa.» ¶ «E allora perché sento da tutte le
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Noi urliamo e piangiamo perché non si può più
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crivellato di luci morte. «Perché ci sono degli specchi
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non si vedeva niente. Perché? Lo specchio era nero
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Lo specchio era nero perché era lo specchio dei
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sono spaccati in due. Perché anche la riflessione e
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sono spaccate in due. Perché i morti e gli
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sono spaccati in due. Perché anche i vivi e
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sono spaccati in due. Perché i morti e i
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sono scambiati gli specchi. Perché non solo i morti
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occhi sbarrati, dal basso, perché è molto più alto
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mi alzo dal pouf, perché bisogna fare alcuni gradini
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del vino, il bicchiere, perché adesso sono lì, su
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No, tu tracimerai adesso.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché adesso è adesso
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tu tracimerai adesso.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché adesso è adesso.» ¶ Mi
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dei cassetti, il passamontagna perché non vedano balenare il
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piedi, nella casa buia, perché non vedano da fuori
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della stufa di ghisa, perché sempre nuove scosse continuano
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da altre guerre perdute, perché qui un tempo c
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tra le tue plebi! Perché ho combattuto anch’io
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voce, in un soffio, perché sta venendo un assordante
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trema!» continua a gridare. «Perché trema così?» ¶ Mi avvicino
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risposta, non la capisco, perché gridano tutti insieme e
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corridoio, lungo lo scalone, perché si sentono i loro
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pistola nell’altra. ¶ «Ma perché?» le domando, col cuore
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col cuore in gola. ¶ «Perché è pazzo!» mi dice
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sta gridando da dietro, perché lei è già lontana
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correrà sulle mattonelle...» ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché devo preparare da
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sulle mattonelle...» ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché devo preparare da mangiare
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hanno smesso di muoversi perché adesso le scosse sono
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io non sento niente, perché adesso non dice niente
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adesso non dice niente, perché non mi sta leggendo
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basso, da dove sono, perché non sa quasi leggere
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non sa quasi leggere, perché non riesce a farlo
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la postina, le porterà.» ¶ «Perché? C’è anche una
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guardo senza fiatare. ¶ «Ma perché quelle buste e quei
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se riesce a vedermi. ¶ «Perché faceva il fornaio» mi
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il disinfettante, bisogna usarlo perché non si formino delle
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è rotto, mi pare, perché penzola un po’ da
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che venga da dopo perché l’ho già sentito
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che venga da prima perché lo sto sentendo adesso
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colorate e senza cartina, perché non ti spaventassi e
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se sei santa Lucia, perché prima hai detto che
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che eri la postina?» ¶ «Perché lo sono» mi risponde
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con dolcezza, dal buio. «Perché i miei doni sono
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forte, sempre più forte, perché se dentro le case
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stai tremando!» mi accorgo, perché adesso vedo che il
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possono più venire recapitate perché le persone a cui
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non sono più là, perché è in atto questa
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morte e questa guerra, perché tra i morti gli
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ancora, non ci saranno, perché tra i vivi gli
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non ci saranno ancora, perché tutto il mondo è
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si sono incontrate dopo perché non si sono incontrate
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né prima né dopo, perché adesso è prima, perché
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perché adesso è prima, perché adesso è dopo, perché
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perché adesso è dopo, perché adesso è adesso, perché
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perché adesso è adesso, perché stanno tornando al mittente
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non potevano venire recapitate perché i morti cambiavano continuamente
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chiedo. “Dove sto andando? Perché mi sembra di spostarmi
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prima che facesse buio, perché nel continente dei vivi
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nascerai» mi dice. ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché stai nascendo!» ¶ «Ma
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mi dice. ¶ «Ma perché?» ¶ «Perché stai nascendo!» ¶ «Ma perché
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Perché stai nascendo!» ¶ «Ma perché sto nascendo, se sono
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di essere nato prima?» ¶ «Perché adesso è adesso.» ¶ «E
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e senza venire prima?» ¶ «Perché ormai l’abbiamo indovinata
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e inventata e fondata, perché la fonderai.» ¶ «Ma come
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che viene prima?» ¶ «Solo perché non si può indovinare
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mi cammina a fianco, perché mi pare di sentire
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solo nella tua città.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché sei solo, perché
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nella tua città.» ¶ «Perché?» ¶ «Perché sei solo, perché si
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Perché?» ¶ «Perché sei solo, perché si nasce soli.» ¶ Resto
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grembo di donna, camminerà, perché è in atto questa
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morti e i vivi, perché sento venire da lontano
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che non ti vedo? Perché tu stai vedendo me
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dico rallentando un po’, perché gli spari adesso si
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stanno guardando senza vedermi? Perché la visione viene prima
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è dopo, sarà dopo, perché gli specchi divorano i
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specchi divorano i vivi, perché gli specchi dei vivi
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pendono sciarpe e cappotti, perché non si può parlare
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vivo, non si potrà’. Perché intanto si stavano configurando
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dai suoi clienti, evidentemente, perché ne parlavano di continuo
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che saliva in cucina, perché la porta dello scalone
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con la camera blu perché si sentivano venire da
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tracimato. Non lo so perché, ma sento che mi
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Si apre a fatica, perché è tutto pieno e
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con una sola mano perché lei intanto continua a
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un soffio. ¶ «E allora perché io sono già stato
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vita non è dopo, perché io sono già stato
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vita non è prima, perché io ci sarò prima
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io ci sarò prima?» ¶ «Perché ci sei adesso, perché
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Perché ci sei adesso, perché ci sarai adesso.» ¶ Non
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so per quanto tempo, perché non c’è più
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ci sarà il tempo, perché adesso è adesso, tutti
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solo passi, mi pare, perché si sente anche un
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Torno indietro, pedalando piano, perché le ruotine di ferro
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che dà sull’anticamera. Perché non mi veda all
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padre ¶ Abbasso la testa, perché lui non la veda
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scatole dei proiettili... Ma perché fa tutto questo rumore
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mi è parso. Ma perché ha quella pistola? Con
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intercetta, mi pare. ¶ “Chissà perché non mi vede?” mi
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non farmi sentire. “Forse perché sono in basso, molto
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da pranzo, spingendo piano, perché non si senta il
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sulle assi del pavimento, perché un secondo dopo si
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Ma non mi vede, perché sono in basso, molto
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a guardare. ¶ «E io, perché sono qui?» mi domanda
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po’ la mia corsa, perché mi pare di sentire
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coprendo il mondo.» ¶ «Ma perché si è messo a
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per la prima volta?» ¶ «Perché bisognava che ogni cosa
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ogni cosa diventasse bianca, perché bisognava che io venissi
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e di nozze.» ¶ «Ma perché io non ti riconosco
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Te l’ho detto: perché neanch’io so ogni
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sono stata, sarò.» ¶ «E perché poi scompari ogni volta
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Io non lo so perché, ma mentre lei parla
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non c’era nessuno, perché era notte fonda, e
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siamo mossi, ma solo perché non potevamo più stare
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certo punto, non so perché, ci siamo presi irresistibilmente
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ci potremo finalmente vedere perché ci siamo visti la
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Non ci vediamo adesso perché ci vedremo. Se ci
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dentro la stessa visione perché non ci vediamo?» ¶ «Perché
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perché non ci vediamo?» ¶ «Perché la visione non può
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visione non può vedersi, perché all’interno della visione
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ce ne sono altri, perché dentro questo bagliore seminale
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non ci si vede, perché non ci si vede
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che cancella il mondo, perché mi sembra di muovermi
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bambini, ma anche animali, perché mi arrivano da qualche
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freddo e la neve, perché dentro stavano tutti aspettando