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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «Piero»

nautoretestoannoconcordanza
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esser cosa veramente tragica. ¶ Piero Corsini, essendosi ferventemente innamorato
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Or di costei, scordatosi Piero il primo amore, sì
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davanti al banco di Piero. Con costui ebbe più
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costui ebbe più volte Piero desiderio di favellare, ma
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vedere il suo giardino. ¶ Piero, lieto sopramodo di tale
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molto profitto. Ora, andando Piero pel giardino e con
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voi udite, e chiamasi Piero Corsini, cittadino fiorentino, uscito
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giardino e disse: «Messer Piero, se molesto non vi
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cantare nella sua camera». Piero, non mai più lieto
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grossa pasta vi stette. ¶ Piero, salita la scala (come
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altro non desiderava. Mentre Piero suonava e cantava, la
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cui ella rispose: «O Piero, questo dono che tu
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dicesti di fare». ¶ Allora Piero, mandatone fuori un cocentissimo
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e le parole di Piero attentamente considerava, sentivasi trafiggere
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amante. ¶ Scese che ebbe Piero le scale, andossene a
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fatte gli aveva. Partito Piero, la donna chiamò Milione
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avermi fatto cosa grata». ¶ Piero adunque col mezzo di
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come favellar potesse con Piero, chiamò una sua vicina
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era morto, rispose: «O Piero, se mai feci cosa
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da questi abominevoli legni». Piero, udendo tai parole e
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e così dietro a Piero sempre ad alta voce
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più che pardo, corse. Piero, da nuovo timore sopragiunto
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una gran lumiera, quando Piero, fra loro entrato, dentro
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ristrinsero in un drapello. Piero cadde morto e caddero
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le donne e, levatosi Piero in collo, portosselo via
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via. ¶ Il fine di Piero fu cotesto, che Milione
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riconobbe Milione, che teneva Piero morto sotto ’l braccio
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magno Iddio, perdona a Piero et a me». E